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Autore: UsagiChan92    19/05/2007    5 recensioni
Ho scritto questa storia pensando a cosa succederebbe se Naruto dopo lo scontro con Sasuke cambiasse e perdesse tutta la fiducia in se stesso e negli altri. Con il passare del tempo scoprirà di aver avuto accanto sempre una persona che lo capiva meglio di chiunque altro, e la sua presenza gli diventerà indispensabile. Una ff basata su una storia d'amore fra Naruto e Hinata.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Ormai a Konoha è notte inoltrata e tutte le luci e l

Nota dell'autrice

Questa è la mia prima ff in assoluto, quindi vorrei scusarmi in anticipo per qualsiasi tipo di errore. Questo primo capitolo è abbastanza lungo e procede lentamente perchè è una parte introduttiva. La storia vera e propria comincerà dal promisso capitolo (che spero di poterlo aggiungere il prima possibile).

Naturalmente sono ben accetti tutti i commenti e critiche che vi vengono in mente, mi aiuterebbero a migliorare ^^

Buona lettura, Ciau ciau e Grazie!!

 

Ormai a Konoha è notte inoltrata e tutte le luci e l’allegria del villaggio si sono spente con il calare del giorno. Per le strade deserte non si vede nessuno, Naruto è l’unico a trovarsi ancora in piedi a quell’ora, cammina lentamente, non sembra neanche lui, la sua spensieratezza di sempre e la sua camminata inconfondibile non ci sono più. Non sa neanche dove sta andando, vorrebbe soltanto non fermarsi mai allontanarsi da tutti i suoi problemi… Ma sa che non può, ne è al corrente tuttavia la tentazione di scappare e lasciare tutto e tutti è forte. Fece un sorriso beffardo, non gli era mai capitato di sentirsi in quel modo, aveva sempre vissuto in solitudine e senza veri amici che gli stessero accanto e che lo aiutassero, ed ora che era circondato da persone che almeno all’apparenza gli volevano bene veramente stava perdendo l’unica cosa che non lo avevo mai abbandonato: la fiducia in se stesso e la forza di non arrendersi mai. Si sentiva uno stupido anzi sapeva di esserlo, Sakura aveva sempre avuto ragione… Sakura… L’aveva delusa e lo sapeva… Non riusciva proprio a dimenticarsi quel momento, lei non lo degnò neanche di uno sguardo, gli disse che non doveva preoccuparsi per non aver mantenuto la promessa. Ma al contrario delle sue parole la sua voce tradiva le sue emozioni, la rabbia e la delusione che cercava di reprimere in tutti i modi, le facevano tremare la voce. Naruto se ne accorse subito, in fondo la conosceva molto bene sapeva di poter capire i suoi sentimenti meglio di chiunque altro, infatti anche lui come Sakura amava una persona che non lo ricambiava. Lui amava Sakura e lei amava Sasuke, lo sapeva benissimo che non aveva speranze ma a lui bastava sapere che lei fosse sempre felice. Ed ora in soli cinque minuti era riuscito a deluderla, cosa che aveva sempre cercato di evitare, dal giorno in cui fece quella promessa non pensava ad altro che cercare di mantenerla eppure anche senza un motivo valido era riuscito ad arrendersi. Odiava quella sensazione e quella situazione, ma ciò che odiava veramente con tutto il cuore era se stesso, che non aveva le forze di reagire o almeno cercare di fare qualcosa.

 Il giorno in cui fece quella promessa Naruto se lo ricorda ancora come fosse ieri e come potrebbe essere altrimenti dato che in quegli ultimi mesi non ha fatto altro che pensare a quel momento e soprattutto a quello che Sakura gli chiese piangendo: “Riportami indietro Sasuke, ti prego Naruto…”, egli in quell’attimo e a quelle parole sorrise e le giurò che anche a costo della vista lo avrebbe fatto. Quanto gli era costato quel sorriso, davvero tanto, non è un dono di tutti saper sorridere alla persona che si ama quando essa sta piangendo per un'altro. Sasuke era il suo rivale, il suo compagno di squadra, il suo amico… Ormai quel Sasuke che Naruto ricordava non esisteva più, era cambiato, o forse era lui che non lo aveva mai capito veramente… Eppure aveva sempre creduto che a loro bastasse guardarsi negli occhi per capirsi… Pensare a lui gli faceva male, sentiva un forte dolore al petto, una ferita che non poteva essere guarita facilmente, le fitte al cuore cominciarono da quel giorno. Naruto mandato in missione per salvare Sasuke dalle grinfie di Orochimaru aveva fallito miseramente, non era riuscito in nessun modo a convincerlo a tornare a casa, niente riusciva a fargli cambiare idea, la sua sete di vendetta per il fratello era troppo grande. Il forte legame di amicizia che univa Sasuke e Naruto sembrava essere stato spezzato dal primo pugno che colpì la guancia dell’altro. Fu uno scontro durissimo, i colpi si susseguivano ininterrottamente, fin quando Naruto non cadde a terra sconfitto.

Quella sconfitta bruciava ancora viva nel petto di Naruto, a volte pensava che sarebbe stato meglio se Sasuke lo avesse ucciso invece che risparmiato, era convinto che lo avesse lasciato in vita soltanto perché provava pena per lui. E fu proprio dallo scontro con Sasuke che cominciò a cambiare e a perdere la sua sicurezza, continuava a pensare che tutti gli stessero accanto solo per compassione. Trascorse quei mesi ad allenarsi e a recitare la parte del vecchio Naruto con le persone del villaggio, era impeccabile a leggere il suo copione perfetto nessuno sospettò mai di nulla, soltanto la sera quando era solo poteva calarsi quella maschera ed essere finalmente se stesso. Ogni notte faceva lunghe passeggiate, queste lo aiutavano a riflettere, a volte gli pareva quasi piacevole perdersi nei suoi pensieri… Naruto quella mattina aveva intravisto Sakura da lontano, era da tanto che non vedeva il suo viso così attentamente. Ogni giorno cercava in tutti i modi di evitarla, non voleva che sorridesse e che lo salutasse come se non fosse successo niente. Non voleva che Sakura fingesse con lui, desiderava soltanto che si mettesse a urlare e che sfogasse tutto quello che sentiva invece di restare impassibile come faceva. Naruto non capiva perché si sentisse ancora così in colpa in fondo le aveva detto soltanto la verità, quel giorno aveva fatto tutto il possibile per non ferirla…

 

Era un giorno davvero caldo a Konoha, i bambini giocavano tra l’acqua del fiume e gli adulti tutti indaffarati dai loro lavori invidiavano i loro figli che si godevano qualche attimo di  freschezza in quella giornata così afosa. Naruto si trovava nell’ospedale del villaggio, doveva ancora recuperare tutte le forze dalla sua ultima missione.

“Sasuke come puoi farci questo…?” pensava Naruto mentre guardava la movimentata Konoha dalla finestra della sua stanza. Il suo sguardo si posò sul vaso di fiori posto vicino alla finestra, Sakura era passata ogni giorno a fargli visita sicuramente voleva avere qualche buona notizia su Sasuke, ma lui non sapeva davvero cosa dirle così evitava direttamente il discorso facendo sempre finta di dormire. Sapeva perfettamente di comportarsi da vero codardo ma  prima di affrontare l’argomento con lei doveva prendere una decisione.

All’improvviso dalla porta entrò una donna dall’aspetto apparentemente giovane con capelli biondi e un’aria severa, era Tsunade il quinto hokage. Richiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò verso il letto dove era coricato Naruto.

“Naruto, ho sentito dire che ti eri ridotto davvero male ma a quanto pare sei guarito quasi del tutto.”

La sua espressione severa si sciolse in un dolce sorriso.

“Si ormai sono guarito completamente, erano solo due graffi niente di più”

“Bene, meglio così. Comunque sia come avrai capito non sono venuta qui solo per farti una visita, vorrei parlarti della missione e di Sasuke. Ormai lui non è più quello di un tempo, devi lasciarlo perdere non lo devi più cerc…”

“Cosa?! Non mi arrenderò mai e poi mai, inoltre ho fatto una promessa a Sakura…”

“Naruto non mi interrompere! E’ proprio per lei che devi smettere di cercarlo, sai quanto dolore proverebbe nel vederlo così cambiato? Anche se riuscissi a portarlo indietro con la forza, non riuscirai mai a fargli cambiare idea, lui ha deciso di scegliere questa strada ed anche se sbagliata tu non puoi fare niente di più di ciò che hai fatto. Anch’io vorrei tanto che Sasuke torni a casa ma non posso permettermi di far rischiare la vita ad altri ninja per una persona che ha scelto con la propria volontà la via da prendere.”

“…”

“Quello che dovrà fare la scelta sei tu, ma ricordati che se deciderai di andarlo ancora a cercare non ti appoggerò di nuovo. Pensa bene a cosa è più importante per te e soprattutto alle persone che feriresti con le tue scelte…”

Dicendo questo uscì dalla stanza, non poteva permettersi di sprecare altro tempo era troppo indaffarata tra i vari lavori di hokage, inoltre sapeva che ora la scelta spettava solo a Naruto e lei non poteva fare nient’altro. Rimasto solo Naruto pensò alle parole dell’hokage e a quanto purtroppo fossero sagge, in quel momento la cosa che desiderava più al mondo era ritrovare Sasuke ma non era detto che la prossima volta non avrebbe fallito come la prima e poi non aveva intenzione di far soffrire nessuno. Cosa doveva fare? Non voleva arrendersi ma capì che per quella volta smettere di lottare e percorrere la via più semplice era la cosa più giusta da fare. Forse in futuro se ne sarebbe pentito ma Tsunade aveva ragione e convinto della sua scelta cominciò a riflettere su come affrontare Sakura.

Con un tempismo perfetto dalla stanza entrò Sakura con un nuovo mazzo di fiori tra le braccia e mentre si dirigeva verso il vaso posto vicino alla finestra, disse:

“Finalmente ti trovo sveglio! Come va, Naruto? Sai ormai non ci speravo più di poterti parlare ti trovavo sempre a dormire!! Comunque prima entrando nell’ospedale ho incontrato Tsunade-sama, aveva un espressione molto distratta chissà a cosa pensava!”

“Sakura, senti…”

“Si, cosa c’è?”

“Sakura mi dispiace ma non posso mantenere la promessa… Ho deciso che non andrò più a cercare Sasuke, scusami…”

 Sakura smise di sistemare i fiori nel vaso, rimasero qualche secondo in silenzio. Lei con lo sguardo fisso davanti a sé perso fra i vari colori dei petali e lui che non osava dirle nient’altro, avendo paura di peggiorare la situazione. Sakura si aspettava di tutto tranne questo da Naruto, non aveva il diritto di arrabbiarsi ma la tentazione era davvero forte. A quelle parole perse completamente tutta la speranza che gli era rimasta, sapeva che così  non avrebbe più rivisto Sasuke…

“Spero che ti riprenderai presto Naruto. E non ti preoccupare per la promessa…”

Sakura si sorprese nel sentire la propria voce, era così diversa eppure aveva cercato di apparire il più indifferente possibile. Uscì dalla stanza in fretta e furia senza degnare neanche di uno sguardo Naruto, aveva paura che i suoi occhi lucidi tradissero le sue emozioni più della voce.

 

Quanti ricordi, ogni volta che ripensa a quel momento Naruto viene risucchiato da un vortice di pensieri senza fine. Infatti perso totalmente nei suoi pensieri non fa molto caso a dove sta andando, si limita a continuare a camminare. Per questo si sorprende quando giunge in una radura, non si ricordava che ce ne fosse una in quella zona.

Dal cuore della radura proviene un unico suono continuo che si fa sempre più chiaro, è come se nelle vicinanze ci fosse un fiume. C’è qualcosa di strano in quella radura, Naruto lo sente e per questo aumenta il ritmo dei passi. Sicuro del fatto che il rumore provenisse da un fiume rimane molto sorpreso nel vedere che in realtà si trattava di una cascata. La luce della luna illumina l’acqua in modo tale da rendere la cascata ancora più bella. Sorpreso dall’atmosfera che aleggia intorno ad essa, Naruto si accorge solo dopo qualche secondo della presenza di un'altra persona.

Una ragazza dai capelli corti, con un viso a forma di cuore e un corpo dalle forme perfette si muove lentamente sulla superficie piatta dell’acqua. Dai movimenti Naruto capisce che è un ninja che si sta allenando, vorrebbe sapere chi è ma da lontano non riesce a distinguere bene i lineamenti del viso.

Per cui con calma cerca di avvicinarsi a quella figura. Ammaliato da tanta bellezza Naruto non riesce a staccargli gli occhi di dosso per questo finisce per inciampare in un sasso lì vicino.

La ragazza misteriosa, accorta di non essere più sola si gira verso il luogo da dove proviene il rumore. Naruto e la ragazza si fissano per qualche secondo, poi lei si allontana velocemente da quel luogo senza dargli il tempo di dire qualcosa.

“Peccato” pensa Naruto, “Avrei voluto scoprire chi era… Il suo viso mi è molto familiare…”.

Rialzatosi da terra, si avvicina allo specchio d’acqua che ora senza quella figura sembra aver perso parte della magia che emanava prima. Sopra una roccia lì vicino trova dei vestiti, probabilmente qualcuno se li era scordati. Guardandoli più attentamente Naruto si ricorda di averli già visti da qualche parte.

“Sono di Hinata…!” pensa finalmente Naruto. “Ma cosa ci fanno qui? Vabbè domani glie li riporto e lo chiedo direttamente a lei. Forse mi potrà anche saper dire chi è quella ragazza!!”

Ritornando a casa Naruto ripensa a quello che ha appena visto, e alla sensazione di leggerezza che provava nel guardarla. Sente quasi il bisogno sfrenato di rivederla al più presto.

Ed nello stesso momento, in un'altra parte del villaggio una piccola ragazza arrossisce ripensando anche lei a quello che era successo poco prima…

 

  
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