Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |       
Autore: tinebrella    23/05/2007    6 recensioni
"Ciò che tutti dicono, è che sono una ragazzina dolce, riservata e molto timida.
Ciò che tutti pensano, è che sono debole, introversa e rinunciataria.
Ciò che tutti sanno, è che sono un peso per la mia casata dal momento in cui mio padre si è accorto che non sarò mai degna del cognome che porto.
Sono la primogenita del clan più nobile e prestigioso di Konoha.
Io, sono Hyuuga Hinata."
Il secondo capitolo non è propriamente il seguito.
Più che altro è un punto di vista diverso.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Neji Hyuuga
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Stanze dimenticate e sentieri inesplorati

 

Ciò che tutti dicono, è che sono una ragazzina dolce, riservata e molto timida.

Ciò che tutti pensano, è che sono debole, introversa e rinunciataria.

Ciò che tutti sanno, è che sono un peso per la mia casata dal momento in cui mio padre si è accorto che non sarò mai degna del cognome che porto.

Sono la primogenita del clan più nobile e prestigioso di Konoha.

Io, sono Hyuuga Hinata.

*  *  *

Ciò che molti ignorano, è come sono realmente.

Chi sono realmente.

Potete immaginare vostro padre e i vostri parenti più stretti che vi guardano con malcelato disprezzo?

Non è ancora niente.

Il risentimento, il rancore, l'odio, sono una forma di considerazione in cui non posso nemmeno sperare.

La mia esistenza è qualcosa che li indispettisce, tutt'al più.

Le espressioni che la maggior parte delle volte colgo in quei maledetti occhi bianchi, sono indifferenza, freddezza, nel peggiore dei casi compassione.

Mi trattano con la stessa condiscendenza che si riserva ai malati, o ai bambini.

Certo, il peso delle aspettative degli altri sulle proprie spalle può essere un fardello gravoso da portare.

Ma non avere nessuno, che riponga delle aspettative in te?

Riuscite a immaginarlo, questo?

[Sono la bambina che guarda una torta attraverso la vetrina di una pasticceria,

sono il randagio che osserva il calore di una casa da dietro le finestre chiuse,

sono l'insonne che, passeggiando per le strade silenziose, invidia i sogni della città che dorme.]

Sono l'ombra di me stessa.

Io, sono Hinata Hyuuga.

*  *  *

Ciò che nessuno sospetterebbe mai, è che ogni notte dormo con mio cugino, Neji Hyuuga.

E' incredibile che una villa imponente come la nostra possa sembrare un posto tanto angusto, quando si ha la sgradevole impressione di essere un ospite indesiderato.

Di notte, però, l'atmosfera diventa meno soffocante, e mi piace camminare silenziosamente nei corridoi finalmente disabitati e entrare nelle stanze in disuso alla ricerca di piccoli tesori nascosti.

Alcune di esse sono quasi vuote e puzzano di muffa e di stantio.

Ma altre, celano in sé qualcosa di più di vecchi mobili mangiati dai tarli e di cianfrusaglie dimenticate.

Un oggetto dalla forma particolare.

Il profumo familiare di vecchi ricordi.

La consistenza e la morbidezza dei vestiti smessi e stipati in armadi grandi e antichi.

Sono questi i miei tesori.

Trasmettono un senso di abbandono, lo stesso senso di abbandono di cui è pervasa la mia esistenza.

In queste stanze, mi rifugio per ore, fantasticando sui possibili proprietari di questi oggetti rassegnati a un destino impolverato.

O per lo meno, era lì che mi rifugiavo prima di quella notte.

Ricordo che ero inquieta; non riuscivo a prender sonno e neanche le mie piccole esplorazioni riuscivano a togliermi quella sensazione di insoddisfazione latente che tutto a un tratto mi aveva assalito.

Così, mi ero diretta quasi senza accorgermene verso la camera di mio cugino.

Senza far rumore, ero scivolata all'interno, richiudendomi prontamente la porta alle spalle.

["...Neji, sei sveglio?" 

Nessun tremito nella voce.

"...Hinata-sama?!"

"Oh, Neji, ti prego! Come puoi essere così formale in un momento simile?

Siamo entrambi in pigiama!"

Sono davvero io a parlare?

"... Hinata, sei tu?"

"Neji, posso sdraiarmi un po' accanto a te? Non ho sonno."

"Come desideri, Hinata."

"Non essere stupido, non è un ordine."

Dimmi di sì, Neji. Dimmi di sì.

"...Va bene, Hinata, vieni."

Mi precipito sotto le coperte.

"Neji?"

"Mmh?"

"Abbracciami, per favore."]

Dopo quella volta, mi sono intrufolata nel letto di Neji tutte le notti.

All'inizio eravamo impacciati e la vicinanza ci imbarazzava: ci limitavamo a restare abbracciati, in silenzio.

Poi, lentamente, ci siamo abituati una all'altro.

E allo stesso modo in cui frugavo nelle vecchie stanze di casa Hyuuga, ho iniziato ad esplorare Neji, per scoprire i tesori che erano nascosti in profondità.

["Neji, raccontami qualcosa."

"Qualcosa come un segreto?"

"Qualsiasi cosa. Parlami.".]

Mentre gli altri dormono, noi ci inoltriamo nei più intimi sentieri del nostro animo tormentato.

Non ci sono angoli bui che ci rifiutiamo di illuminare per l'altro.

Poco a poco, dipaniamo la matassa di queste nostre vite di miseria, per sorprenderci finalmente ricchi, ricchi uno dell'altra.

["Neji, ti voglio bene."

"Anch'io, Hinata. Ti voglio bene anch'io."]

Siamo un Neji e un'Hinata inediti, sotto quelle lenzuola.

E i nostri occhi, quando siamo insieme, sembrano un po' meno bianchi.

  
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: tinebrella