Quella giornata fu così intensa con Louis che lasciò in me un segno indelebile.

Non so se ero pronta per una vera relazione con un altro ragazzo,ma lui sembrava perfetto per me e quando dico perfetto,vuol dire che è il mio Principe Azzurro.

Sapevo che sarebbe stata una grande svolta e sinceramente ero felice di aver chiuso un libro vecchio ed averne aperto uno nuovo.

Louis era entrato nella mia vita senza una spiegazione ed io stavo bene.

Non volevo che quella giornata finisse,eppure la sera Louis mi dovette riaccompagnare a casa.

Mi lasciò un pò prima del portone di casa mia,ma ebbe almeno un minuto per scendere dalla macchina a salutarmi.

Chiuse lo sportello dietro di sè e mi prese per i fianchi avvicinandomi a lui,mentre con una mano mi accarezzava una guancia.

- Sono stato bene con te,devo solo ringraziarti.. - sussurrò lui,formando un sorriso sul suo volto.

- Anche io sono stata molto bene,spero solo che tutto non svanisca così in fretta -, la paura era appunto quella.

Senza alcuna risposta da parte sua,ricevetti in cambio un dolce bacio da quelle labbra rosee ed immensamente morbidi,facendomi capire che lui ci sarebbe stato.

Mi strinsi nel suo abbraccio,sentendo tutto il suo calore mentre continuava ad accarezzarmi dolcemente.

Ma quell'infinita magia finì presto,poichè lui doveva andare a lavorare,doveva montare alle 21:00.

Si sciolse dalla mia stretta,salutandomi con un bacio guancia, così sottile da lasciarmi dei brividi.

Rientrò in macchina e facendo retromarcia sparì nel viale buio di Via Condotti.

Sospriando,mi avviai verso il portone di casa mia,ancora con i pensieri rivolti a quel ragazzo che in poco tempo mi aveva stravolto la vita.

Non volevo innamorarmi di nuovo,eppure credevo di avere realmente bisogno di un altro uomo nella mia vita,perchè mi sentivo sola ed in bisogno d'affetto.

Cosa c'era poi di male? In tutti questi anni non avevo fatto altro che pensare solo all'Università ed a cercarmi un lavoro,solo per dimenticare il mio passato ed il mio vissuto.

Arrivata al portone di casa mia,mentre stavo cercando le chiavi in borsa,mi accorsi di una presenza sconvolgente in quella via,dove a quell'ora non ci passava quasi mai nessuno,o perchè tutti andavano a cena oppure chissà per cosa.
                                                                                                                                     I wanna be last yeah

                                                                                                                  Baby let me be your, let me be your last first kiss

                                                                                                                                    I wanna be first yeah

                                                                                                                   Wanna be the first to take it all the way like this

 

Era seduto a gambe incrociate,sopra il bordo della fontana di fronte il mio appartamento,raccolto in chissà quale suo pensiero.

La sigaretta che reggeva tra l'indice ed il medio,segnava uno stato di nervosismo e mancanza di qualcosa,o forse qualcuno.

Il ciuffo biondo,seguito dai capelli neri,gli stava coprendo metà parte degli occhi,ma si intravedeva il vuoto in essi.

Il fumo caldo che usciva dalla sigaretta appena accesa,si disperdeva nello spazio scuro e freddo di quella serata gelida.

Aspirò la nicotina,per poi buttarla via con un soffio,formando una spirale nell'aria,mentre appoggiava il pollice sul labbro inferiore.

La sua figura si nascondeva dalla luce accecante dei lampioni,ma io  sapevo bene chi fosse.

Nessuno fumava in quel modo così lento come lui.

Solo le sue sigarette mi arrivavano nelle narici,dritte nei polmoni,senza farmi tossire,anzi regalando alla mia mente ricordi scatenati del passato.

Le mie vene si gelarono ed il mio cuore iniziò a prendere un battito fortemente accellerato,quando i suoi occhi color cioccolato raggiunsero i miei,ed il mio respirò per un istante svanì,seguito da uno ancor più lungo.

- Non credevo di trovarti in compagnia già di un altro ragazzo - parlò lui lentamente,continuando a fumarsi la sua sigaretta,abbassando lo sguardo al pavimento.

- Cosa ci fai qui, Zayn ? - domandai,facendo due passi avanti per poi bloccarmi all'istante,attendendo una sua risposta.

- Non lo so nemmeno io,forse cercavo delle risposte e forse le ho avute.. - rispose il moro,scrocchiando il pollice.

- Dipende da quali domande ti eri posto prima - risposi di rimando,finendo in un sussurro.

Zayn allungò le gambe,sciogliendo il loro intreccio,buttò violentemente la sigaretta a terra,spegnendola con un piede ed infine si alzò,venendo verso di me.

Al movimento del suo corpo,il mio si immobilizzò sul pavimento,come se fossi attaccata con l'attack.

- Perchè ho sposato qualcuno che probabilmente non amo? Chissà cosa fa la donna che amo davvero? - iniziò ad elencarmi le sue domande,ed i suoi occhi brillavano alla luce della luna.

- Questo era ciò che mi chiedevo anche io quando ti ho visto all'altare con lei - sputai,abbassando lo sguardo,sentendo un dolore attraversarmi il petto.

- Qui ho trovato delle risposte,ed ho capito che ti ho persa la prima volta che ti ho ferita,e questa è la conferma che ti ho perso per.. sempre - la voce di Zayn vibrò al suono della parola 'per sempre',poichè quel per sempre era ciò che più avevamo temuto entrambi.

- Quale scusa hai inventato a tua moglie,per essere qui stasera? - chiesi,cercando di distrarmi cambiando argomento.

- Le ho detto che.. - ci pensò un attimo,dopodichè continuò - in realtà non le ho detto nulla,l'ho lasciata mentre si faceva un bagno,senza avvertirla che stessi uscendo - completò la frase,tirando sù con il naso.

Non appena alzai lo sguardo,incontrai il suo a pochi centimetri dal mio,ed una mano in procinto di toccare la mia,ma si ritirò non appena io mi allontanai leggermente.

- Torna da lei,non si merita questo,è la vostra luna di miele,non dovresti abbandonarla - dissi schietta,non distogliendo lo sguardo dai suoi dolci occhi.

- Ho bisogno di un'altra risposta,se potrai darmela - si avvicinò nuovamente,prendendomi entrambe le mani e notando che tremavano.

Al contatto con esse,alcuni brividi percorsero la mia schiena,ed un vuoto si formò nel mio stomaco.

- Ti h persa per sempre? - mi chiese lui,stringendo le mie mani nella speranza che io non lo lasciassi.

Zayn quella sera era alquanto calmo,eppure sembrava tutt'altra cosa a primo impatto.

Zayn quella sera era disperato.

I miei occhi iniziarono a bruciare,sentendo che si stavano riempendo d'acqua,ed una lacrima corse veloce sul mio volto,rigandolo.

- Sì,mi hai persa per sempre. E non cercarmi più,ho bisogno di farmi una vita,ho bisogno di amare qualcuno che mi ami senza fuggire da me. Non fai più parte di ciò che sono,tu fai parte di ciò che ero. - lasciai immediatamente le sue mani e quel suo viso,con quei lineamenti così forti e scuri,prese la forma di volto triste.

Increspò le labbra,facendo scivolare le braccia lungo il suo corpo stringendo le mani in due pugni.

Sul suo volto trapelò una goccia d'acqua,che percorse i suoi tratti ambrati,finendo sulla sua maglia.

- Spero che tu sia felice con lui e spero che ti regali tutte le emozioni che io non sono stato capace di darti. Spero che ti ami come io non ho saputo fare - si avvicinò per un ultima volta a me,portando una mano sul mio collo e sporgendo le sue perfette labbra verso la mia fronte,dandomi un delicato bacio.

Si allontanò definitivamente e stringendosi nel suo cappotto di pelle nera,svanì tra le strade di Via Condotti.