Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: xclelia    09/11/2012    2 recensioni
Questa storia ha come protagonista Lena, una ragazza di Roma quasi diciottenne, in una situazione familiare un po' strana e per questo si ritrova sola, fin quando non arriverà un nuovo ragazzo, che poi scoprirà componente della band dei One Direction.. La loro conoscenza sarà diversa da quelle che avvengono normalmente.
Spero vi piaccia :)
-Clelia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Drunk. Sentii improvvisamente toccarsi le gambe, schiuse leggermente gli occhi e vide Louis sollevarla e salire lentamente le scale, immediatamente li richiuse sentendosi rassicurata. Il ragazzo entrò in camera e la poggiò sul letto vuoto per poi stendersi affianco a lei addormentandosi.
Il mattino dopo Harry si alzò, non trovando Louis accanto a sé, si mosse lentamente per poi scorgere la sua figura accanto a quella di Lisa con il braccio attorno a lei. Si stranii, era un po’ deluso, forse. Scese al piano di sotto, trovando già Liam e Niall in cucina a fare colazione.
<< ..cotta per lei! >> furono le uniche parole che il riccio riuscì a far percepire al suo orecchio, essendo ancora in stato di trance, quindi si autoconvinse che stessero parlando di altre cose e prese dal mobile la sua tazza, ci versò del latte freddo e alcuni cereali e prese a mangiarli, senza dire una parola.
<< sei sceso dalla parte del letto sbagliata stamattina? >> chiese Niall avvicinandosi al tavolo e dandogli uno schiaffo dietro la nuca
<< sono sceso dal lato giusto, magari è qualcuno che ha dormito nel letto sbagliato >>
<< che vuoi dire? >> ribatté Liam
<< voglio dire che Louis ha dormito con lei..! >>
<< Lena? >>
<< no idiota, Lisa! >>
<< ..perchè? >>
<< e che ne so, vallo a chiedere a lui >> disse nervoso.

Gli occhi si aprirono di scatto, ricordò la nottata passata con Lisa. Prima la guardò, vide il braccio intorno al corpo della ragazza e lo spostò immediatamente, imbarazzandosi.
<< rimetti quel braccio dov’era – farfugliò la ragazza e lui sorridendo l’abbracciò – grazie per stanotte, non so come avrei fatto senza di te >> lo baciò su una guancia e si alzò sistemandosi.

<< Così mi soffochi – urlò Zayn vedendosi completamente ricoperto dal mio corpo – fa caldo qui sotto >> mi spostai e lo baciai sulle labbra, andai a lavarmi e mi avviai al piano di sotto, dove trovai tutti lì.
<< buongiorno – esclamai – che sono tutte queste facce tristi? >>
chiesi notando un Harry piuttosto nervoso, Niall mi fece cenno di non sapere nulla.
<< dov’è.. >> stavo per chiedere di Lisa, quando la vidi scendere dalle scale seguita da Louis con un sorriso smagliante.
Si notava lontano un miglio che adesso si trovavano bene insieme, e io lo immaginavo. Mi scappò un piccolo sorriso per poi darle il buongiorno.
<< oggi io e Liam non ci siamo, quindi vedete di cavarvela senza di noi >> affermai, trascinando fuori il moro, dopo aver lasciato un bacio a Zayn che non ci stava capendo molto.
<< devi aiutarmi con Zayn, stasera devo preparargli una sorpresa, non hai neanche idea di cosa ti aspetta, si lavorerà oggi >> dissi ridendo
<< mi fai paura.. ma ti aiuto soltanto perché sei tu, in genere non faccio queste cose >> mi sorrise, mentre era alla guida e io cospargevo la sua guancia di baci. La nostra missione era quella di preparare una cena per lui. Arrivammo in poco a casa mia e lo lasciai entrare e osservare tutte le stanza.
<< se fossi stato in te, non sarei riuscito a vivere in questa casa da solo, per tutto questo tempo >> mi disse continuando a camminare per casa
<< neanche io credevo di riuscirci, ma poi c’ho fatto l’abitudine, sai com’è.. – gli risposi sistemando le mie cose – dovremmo preparare una torta noi due >>
<< sono il mago delle torte, non te ne pentirai >>
<< certo che no – sorrisi e presi a cercare tutti gli ingredienti – dov’è la farina? dove l’ho messa? l’avevo comprata.. >>
<< questa per caso è farina? >> mi chiese mostrandomi un pacco bianco
<< ma dai! >> risposi ridendo, mentre glielo strappavo dalle mani
<< non è così che ci si comporta, non iniziamo per nulla bene, Lena >> disse mentre cercava di lanciarmi della farina addosso.

Mi afferrò per i fianchi e mi buttò sul divano, si sedette accanto a me, si avvicinò e ci trovammo a circa cinque cm di distanza senza mai smettere di sorridere, neanche per un secondo.
Silenzio, silenzio imbarazzante che riempiva terribilmente la stanza.
Le sue mani tenevano una presa sui miei polsi che si allentava man mano; lasciai quasi che i nostri nasi si scontrassero fin quando non mi accorsi di ciò che stava accadendo e che se ne stava rendendo conto anche lui. Distolsi lo sguardo dai suoi occhi, mi sollevai di scatto.

<< vado a sciacquarmi, ho tutta la farina sul viso e abbiamo da fare >> dissi abbozzando un sorriso
<< anche io dovrei >> si alzò dal divano seguendomi.
Non era di certo la risposta che mi aspettavo, insomma non doveva farlo.
Aprii l’acqua e tolsi la polvere bianca dalla faccia, mentre lui era appoggiato allo stipite della porta.

Una situazione del genere mi era solo capitata con Harry, ma era diverso. Liam ormai era diventato un migliore amico, sapeva quasi tutto di me, se c’erano dei problemi con Zayn andavo a confidarmi con lui, invece Harry era diverso, era un piacione, sapeva stuzzicare bene le persone, non che fosse stato un cattivo ragazzo, sia ben chiaro, ma loro erano diversi, i nostri rapporti lo erano.

<< sei sempre bella, Zayn è così fortunato, ed anche io lo sono avendoti vicino >> spiegò senza smettere i fissarmi
<< no, non lo siete, credimi – risi asciugandomi imbarazzata – vado di là a preparare le cose >>
Sistemammo tutto, mangiammo dei panini e continuammo, finché non si fece già sera.
Erano le sette quasi, e da lì a un’ora sarebbe arrivato Zayn, ero un po’ agitata al solo pensiero di passare un serata da soli, era passato un po’ di tempo; anche se mi aveva chiesto di andare con lui in America e dopo circa due giorni saremmo partiti, il nostro rapporto si era indebolito, ma non il sentimento.
<< dovrei vestirmi, cosa mi consigli? >> dissi sbuffando dopo aver buttato tutto l’intero armadio sul mio letto
<< hai così tanti vestiti, non te ne ho mai visto uno addosso, sei sempre in pantaloncini e canotta, non che ti stiano male, però.. >>
<< però che? >> chiesi
<< però dovresti essere più femminile, ecco >>
<< lo so, me lo dicono tutti.. >> ammisi abbassando lo sguardo
<< trovato! – esclamò porgendomi un vestito bordeaux semplicissimo, perfettamente intonato con la mia carnagione chiara, che mi aveva regalato il mio ex per il mio compleanno – ti starà benissimo.. >>
<< quel vestito.. l’ho messo si e no due volte, solo per la persona che me l’ha regalato >> dissi senza pensare
<< e chi sarebbe, se posso sapere? >>

In quel momento riaffiorarono alla mente tutti quei ricordi, quei bastardissimi ‘ti amo’, quelle maledette abitudini che non riuscivo a togliermi dalla testa.

<< il mio ex.. lo metto solo perché me l’hai consigliato tu >> risposi
<< almeno aveva buon gusto e non solo per il vestito – ammise – prendi queste scarpe, sono perfette >>
<< mi fido eh, adesso mi cambio, tu resta lì fuori >> lo spinsi nel corridoio ridendo e chiudendo la porta; mi spogliai, indossai il vestito e aprii la porta
<< non ridere, ti prego – avvertimento sbagliato, lui rise di gusto – lo so di essere ridicola, ma non farmelo notare fino a questo punto >> dissi dandogli uno schiaffo
<< tu sei matta, sei bellissima, sul serio – affermò squadrandomi dalla teta ai piedi – devi solo truccarti >> mi suggerì mentre io arrossivo; seguii il suo consiglio e lasciai i capelli lisci com’erano.
<< adesso forse è il caso che vada.. >> disse avviandosi verso la porta e io lo seguii
<< grazie di tutto, davvero, senza di te non sarei riuscita a far nulla >> ammisi lasciandogli un bacio sulla guancia e abbracciandolo
<< è stato un piacere, passa una buona serata, ci vediamo domani >> disse ricambiando il bacio.

Chiusi la porta, mi sedetti sul divano e iniziai a muovere la gamba freneticamente, come mio solito quand’ero nervosa.
‘Non farà tardi, non farà tardi’ continuavo a ripetermi, dopo circa dieci minuti suonò il campanello; ‘eccolo – mi dissi – stai calma Lena’.

Mi avvicinai e aprii lentamente la porta, lui era lì perfetto, proprio come la prima volta che venne a casa mia, con una banale scusa.
Aveva tra le mani un fascio di rose e una bottiglia di vino.
<< buonasera – iniziò a dire con un tono dannatamente sexy – sei bellissima. So che ti piace il vino allora ho pensato di portarne una bottiglia, rigorosamente rosso, come le tue guance in questo momento >> si avvicinò scostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio e dandomi un leggero bacio, lasciandomi lì inerme. Si avviò verso la cucina, restando a bocca aperta.
<< hai preparato tutto questo per me? >> chiese osservando ogni minimo dettaglio
<< si, mi ha dato una mano Liam – risposi seguendolo – siediti pure lì, porto tutto subito >> dissi indicando il tavolo in soggiorno.

Liam girò piano le chiavi per aprire la serratura di casa, spalancò la porta e non era un bel vedere quello che si trovava davanti: i ragazzi erano sul divano e c’era un caos tremendo.
<< è passato un ciclone per caso? – chiese sistemando le chiavi sul ripiano – dov’è Lisa? >>
<< è in camera – rispose Niall – comunque stai tranquillo, abbiamo preso delle pizze, di nuovo >> il ragazzo si avviò al piano di sopra, verso la stanza
<< posso? >> chiese battendo delicatamente la mano sulla porta
<< certo >> rispose la voce dall’interno, lui entrò e si stese al fianco della bionda che guardava il soffitto con un’espressione persa
<< che hai? >> le domandò
<< nulla.. forse solo che le persone mi hanno illusa e non voglio che ricapiti; con alcuni gesti ti fanno capire determinate cose e poi scompaiono nel nulla, ho paura e anche tanta >>
<< ti capisco, le persone sono bastarde, ma stai tranquilla.. non ricapiterà, ti do la mia parola >> affermò accarezzandole la guancia, ma il loro discorso fu interrotto.
<< è pronto >> si sentì una voce dal piano di sotto.
Entrambi scesero per poi andare in salotto e iniziare a cenare insieme; accesero la tv e guardarono qualche film.
<< perché non bevi alcolici? ti fanno schifo? >> chiese Niall iniziando a sorseggiarne un po’
<< più o meno, li bevo ma non mi fanno impazzire >> disse Lisa
<< prendine un goccio >> affermò Harry porgendole la bottiglia
<< no, tranquilli >>
<< non ti farà nulla >> insisteva, così la bionda prese la bottiglia e iniziò a bere.
Goccia dopo goccia la sua mente era confusa, non li reggeva troppo, ma non lo dava  a vedere, neanche i ragazzi se n’erano accorti.
Liam, Louis e Niall erano saliti di sopra mentre lei era rimasta con Harry, dopo le tante raccomandazioni, ma non poté più trattenersi, scoppiava a ridere ogni tre secondi, non ci stava letteralmente capendo nulla.

Il riccio era seduto accanto a lei, quando si avvicinò un po’ troppo. I suoi occhi verdi non le fecero definitivamente capire più nulla.

Si fiondò su di lui con foga, quasi come se fosse in astinenza. La fece stendere sul divano e si posizionò su di lei baciandola, mordendole quasi le labbra e lasciandole dei baci sulla scollatura. Le sue mani andarono sotto la sua canotta fino a toglierla completamente.
Lisa non era in se, non l’avrebbe mai fatto, eppure la scena non era quella che tutti avrebbero immaginato.
Le sue unghie graffiavano la schiena del ragazzo con forza, un po’ troppa. La vista le si era quasi appannata, eppure Harry non s’era accorto di nulla.
<< sei così bella >> le soffiò all’orecchio. La sua mente stava esplodendo completamente.
Vedendola in quello stato quasi di trance, il riccio appoggiò delicatamente le dita sul bottone del jeans e sulla cerniera, guardandola negli occhi cercando qualche segno di disapprovazione o ancora meglio approvazione, non vedendo nessuna reazione continuò.
La bionda non faceva altro che baciarlo, tirarlo a sé, quasi come se non desiderasse altro.
Il ragazzo le sfiorò delicatamente la pelle sotto l’ombelico per poi insinuare la sua mano nei jeans, provocandole dei brividi lungo il corpo.
Ma una figura, piuttosto nervosa, apparve davanti agli occhi di Harry.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xclelia