Serie TV > Criminal Minds
Segui la storia  |       
Autore: jjk    10/11/2012    3 recensioni
questa volta la squadra è alle prese con un caso molto personale,trovare l'si non è più un possibilità ma una necessità
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aaron Hotchner, Jennifer JJ Jareau, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'La A e la Z'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Aveva fatto un errore enorme rapendo quei bambini,se n’era accorto troppo tardi per impedire al più piccolo di leggergli l’anima.
E poi l’altro era troppo simile a Josh,avrebbe dovuto sapere che non sarebbe mai stato in grado di ucciderlo come aveva fatto con tutti gli altri.
Quei due bambini non avevano paura di lui,erano strasicuri che li avrebberi salvati.Non che i bambini precedenti non avessero avuto fiducia nei loro genitori,ma non quanto Jack ed Henry.
Tornato a casa li aveva trovati tranquilli e rilassati,probabilmente non avevano nemmeno provato a fuggire.
Henry gli si avvicinò e lesse nel suo sguardo che qualcosa non andava.
-Se ci lasci andare saranno buoni,loro capiranno che non è colpa tua-
-Ma è colpa mia,io non dovevo fare certe cose-
-Mamma dice sempre che il dolore e la rabbia fanno fare cose che non si dovrebbero fare e di cui ci si pente-
-Beh,tua mamma ha proprio ragione sai?-disse Stephen e gli scompigliò teneramente i capelli.
Guardò Jack che stava silenziosamente avvicinandosi a loro due.
-Vieni Jack. Sai Henry ha ragione:tu assomigli a una persona che per me era al contempo un figlio e un fratello. Si chiamava Josh,è morto pochi mesi fa e i vostri genitori erano lì-
-Lo so,papà tornò a casa e mi abbracciò forte forte,disse che al lavoro aveva visto un bambino che mi somigliava molto e quando gli ho chiesto se era morto mi ha detto solo che ogni giorno ringraziava Dio perché,malgrado tutta la gente cattiva che esiste,io sono ancora vivo-
-Allora gli importava qualcosa di lui!-
-Certo!Papà prende sempre molto a cuore ogni caso anche se non lo da a vedere.-
Aveva frainteso allora!E forse anche agli altri  importava di Josh!
-Venite bambini,si torna a casa-
Ma non fece in tempo a finire la frase che dalla porta entrò l’intera squadra con le pistole su di lui gridando:
-Mani in alto!-
Allora Stephen perse il controllo della situazione e con la mente ritornò in quel magazzino dove Josh stava per morire
-Salvate Josh!Abbassate le armi o gli sparerà!Salvatelo,io ho bisogno di lui,è l’unica cosa hce mi tiene in vita!-gridava mentre le lacrime rotolavano giù dalle guance
-è tutto ciò che ho!-
Allora Henry si mise davanti all’uomo
-Fermi!Non vedete che sta male?Abbassate le armi,non ci ha fatto del male quindi perché dovete farlo a lui?-
Poi lo abbracciò cercando di calmarlo.
Subito tutti abbassarono le armi e Hotch si precipitò ad abbracciare il figlio.
Appena Stephen si fu calmato anche Henry corse ad abbracciare i genitori.
JJ si sforzò di trattenere le lacrime e sorrise,mentre la sua famiglia rea nuovamente iunita,poi il bambino andò da Reid
-Ti prego zio,sii buono con lui-
-Farò il possibile- rispose,poi indicò la madre del piccolo
-Mi sa che tua mamma ha qualcosa da darti-e mentre lo diceva la donna tirò fuori dalla borsa l’orsetto di peluches del figlio
-Ma zio…..Quello era tuo!-
-Io non ne ho più bisogno,però grazie del pensiero.-
Henry si recò dalla madre,si fece dare l’orsetto e tornò dallo zio.
-Cosa regalata resta sempre incatenata-disse porgendogli il pupazzo.
Reid allungò le mani e lo prese
-Grazie piccolo,ma ora torna da mamma e papà,non sai quanto desiderano averti tutto per loro-
Henry si girò e corse dai genitori,mentre Reid lo guardava sorridente.
Emily gli si avvicinò
-Ci hai mai pensato?-
-A cosa?-
-Ad avere dei piccoli geni un giorno-
Questa domanda gliel’aveva già fatta un’altra volta,ma la risposta che aveva dato allora era sata diversa
-Non prima di conoscere Henry-
-E ora?-
-Devo dire che mi piacerebbe-
La collega lo guardò stupita,non si aspettava quella risposta.
Alla vista della sua espressione Reid scoppiò a ridere
-Tranquilla,non succederà,almeno non presto,nessuno vuole uno come me-
Il dolore dietro a quella risposta era evidente,ma Spencer non le diede il tempo di dire nulla.
-Non cercare di negarlo,non servirà,lo sappiamo tutti che con le ragazze non ho molto successo,però……-
Con rabbia di Emily il piccolo genio non finì la frase
-Che vuol dire quel però?Reid dimmelo,c’è qualcosa che devo sapere?-
Spencer sorrise,uno di quei suoi sorrisi che illuminavano la stanza
-Sarà una sorpresa per tutti,di certo non ve lo aspettate,ma tranquilla,non è nulla di cui preoccuparsi-
-Con te bisogna sempre preoccuparsi di tutto - scherzò lei.
Vedendoli ridere Morgan gli lanciò un’occhiata interrogativa.
-Reid ci sta preparando una sorpresa a proposito di fidanzate e figli-disse la donna
-Emily!!!-fece finta di indignarsi Reid,poi guardò l’amico
-Nulla di cui preoccuparsi,giuro.-
Non gli importava molto che l’amico sapesse ciò che aveva detto a Prentiss,dopotutto quando glielo aveva detto sapeva che presto l’avrebbe saputo tutta la squadra,sperava solo che avessero la pazienza di aspettare che lui gli mostrasse la sua sorpresa.
-Che tipo di sorpresa ragazzino?Hai trovato una ragazza e ti stai per sposare?Hai messo incinta qualcuna?Dai Reid diccelo,non lasciarci sulle spine!!-chiese con insistenza Derek
-Vi ho detto che non è nulla di cui preoccuparsi,di più non posso dirvi o non sarebbe più una sorpresa no?-
Detto questo si allontanò sorridendo,consapevole di quanto la curiosità stesse divorando i suoi amici.
Si recò da Stephen.
Era molto il dolore che leggeva nel suo sguardo,non solo per Josh,ma anche perché si era reso conto solo in quel momento che per vendetta aveva stroncato la vita di bambini innocenti che avevano ancora molti anni davanti a loro,proprio come Josh.
Aveva appena realizzato che tra lui e l’assassino di suo “fratello” non c’era poi così tanta differenza.
-Henry mi ha chiesto di essere buono con te-esordì
-Non me lo merito. Sono diventato un mostro e come tale merito il massimo della pena-
-Non sei un mostro o non ti saresti accorto del dolore che hai causato e non avresti lasciato in vita Henry e Jack-
-è stato grazie a Henry che ho capito i miei errori. Non avrei mai potuto fare del male a lui o all’altro bambino così simile a Josh-
Il ragazzo alzò lo sguardo che fino a quel momento era rimasto incollato al pavimento e guardò Reid negli occhi.
-Non permettere mai che gli accada qualcosa di male. Lui è un bambino favoloso,ti sa leggere nell’anima-
Gli occhi di entrambi corsero al bambino biondo sorridente tra le braccia dei genitori
-Lo so e sono molto orgoglioso del mio figlioccio-rispose l’agente dell’FBI
-Da grande sarà un ottimo profiler-concluse strappando un sorriso all’altro che disse:
-Il migliore di tutti. Dopotutto il buongiorno si vede dal mattino.
-Non permetterò che gli accada nulla,lo giuro-disse Spencer.
Sapeva che se fosse stato protetto da tutto quel dolore che il mondo gli aveva riservato sarebbe stato un bravissimo ragazzo.
Così fu a malincuore che lo ammanettò e lo consegnò alla macchina della polizia che li aveva raggiunti per portare in carcere Stephen.
Si girò e vide Prentiss e Morgan che parlottavano tra loro lanciandogli di tanto in tanto occhiate interrogative e quando i loro occhi si incontrarono gli regalò uno dei suoi sguardi più enigmatici per stuzzicare maggiormente la loro curiosità e farli soffrire un po’ di più.
Dopotutto era praticamente la prima volta che aveva un minimo di potere su di loro.
 
 
 
A mente lucida JJ si era ricordata di aver visto Tom alla stazione di polizia quando la baby-sitter lo aveva portato alla centrale dopo la scuola per fargli passare un po’ di tempo con il padre il quale aveva lasciato subito tutto per stare con lui.
Si diede della stupida per non averci pensato prima,ma oramai era passato qualche mese dal rapimento di Henry e Jack e tutto sembrava essere tornato alla normalità.
Tutto tranne Reid che aveva cominciato ad andare a casa il prima possibile,quando prima era sempre l’ultimo ad andare via perché tanto lo aspettava una casa vuota e solitaria a cui ora aveva sempre molta fretta di tornare chissà per quale motivo.
Emily e Derek stavano davvero cominciando a sospettare che il cucciolo della squadra fosse cresciuto e avesse trovato una fidanzata con cui passava le sue serate,anche perché non aveva ancora detto a nessuno in cosa consisteva la sorpresa,nemmeno a JJ.
Tutta la squadra si chiedeva in cosa consistesse e perché tornava a casa così presto,ma nessuno aveva la risposta e Spencer non sembrava disposto a darla.
Ma non si dovette aspettare ancora molto per sapere cosa stesse architettando il piccolo genio perché poco prima di Natale,esattamente tre mesi dopo la chiusura del caso,Reid svelò la sorpresa che per tanto tempo aveva tenuto segreta.
Era un venerdì e no avevano partenze in programma,solo scartoffie da compilare.
Spencer di solito arrivava sempre in perfetto orario,se non addirittura in anticipo,ma quel giorno arrivò in ritardo,no di moltissimo,ma non era una cosa da lui e ciò aumentò la preoccupazione e la curiosità sul suo nuovo strano comportamento.
Avevano fatto mille ipotesi,ma nessuna si avvicinava minimamente a ciò che videro.
Reid entrò in ufficio con aria tranquilla
-Scusate il ritardo,ma dovevo andare all’aeroporto- disse.
Emily aveva la bocca spalancata,ma riuscì a ricomporsi abbastanza per parlare.
-Era questa la tua sorpresa?-
Lui sorrise e fece cenno di si con la testa.
-Allora avevi ragione:non ce lo saremmo mai aspettati-continuò lei.
-Ma è una bellissima sorpresa-
Proprio in quel momento JJ e Hotch uscirono dall’ufficio
-Andrew!Zack!come state?-esclamò la donna sorridendo,solo allora Morgan si accorse che stava succedendo qualcosa e alzò la testa dal suo lavoro,rimanendo anche lui molto sorpreso dall’apparizione dei due ragazzi nell’ufficio dell’FBI.
Anche Rossi al suono della voce di JJ raggiunse il resto della squadra che già stava accogliendo Andrew e Zack che erano diventati rossi dall’imbarazzo.
-Ciao!Come state?-
-Bene- rispose Andrew balbettando,Zack non aveva ancora detto una parola,parlava solo il fratello minore che di certo si sentiva più a suo agio in mezzo a quelle persone che lo avevano salvato dalla cattiveria della sua famiglia a cui Zack per anni aveva contribuito.
Probabilmente era per questo che non parlava,davanti a loro sentiva ancora di più il peso delle sue colpe.
-Venite vi offro un caffè-+ disse Hotch conducendoli all’angolo cucina e tirandoli fuori da quella situazione imbarazzante.
Appena i ragazzi si furono allontanati Reid si trovò in balia delle domande dei colleghi.
-Come mai sono qui?Non mi fraintendere,non è che mi dispiaccia,solo sono curioso-esordì Morgan.
Le guance di Spencer s’imporporarono.
Sapeva che avrebbe dovuto rispondere alle domande dei suoi amici,ma si sentiva comunque in imbarazzo.
-Vengono a vivere da me,li ho presi in affido-
Lo stupore di Derek aumentò ancora di più.
-Come mai?Non perché sia stata una cattiva idea,ma non ce lo aspettavamo-
-Loro hanno bisogno di qualcuno che si occupi di loro e che gli voglia bene,non hanno mai conosciuto l’affetto,quello vero,soprattutto Andrew e la casa famiglia non era il posto adatto. E poi casa mia è grande,troppo per me da solo e io guadagno molto di più di quanto necessito e,dato che posso tranquillamente occuparmi di loro,ho chiesto ad Andrew se non preferissero venire a vivere da me e lui ha accettato volentieri,così io ho chiesto se potevo prenderli in affido e dopo tre mesi di scartoffie sono potuti finalmente venire a Quantico.-
-Ecco di cosa stavate parlando il giorno in cui Henry e Jack sono stati rapiti-disse JJ
-Ma toglimi una curiosità,perché andavi a casa prestissimo negli ultimi tempi,se i ragazzi non erano ancora arrivati?-
-Dovevo preparare la casa per il loro arrivo,sistemare la loro camera eccetera. E poi bisognava anche organizzare la loro partenza e tutto il resto,avevo bisogno di tempo e i week-end non bastavano
-Ma Zack no ha quasi finito il liceo?Come vi organizzerete dopo?-chiese Rossi
-Beh,a dire il vero forse è solo per questo che Zack si è lasciato convincere a venire con Andrew….-
 
-Zack non voleva venire,ma quando Spencer gli ha chiesto come avrebbe fatto con il college dato che la casa famiglia non gli avrebbe pagato l’università,ha cominciato a dubitare che restare a Boston fosse la scelta migliore. Allora Spence gli ha detto che qui c’erano delle buone scuole per entrambi e che lo avrebbe aiutato a pagare la retta del college in modo che no avrebbe dovuto ammazzarsi di lavoro e avrebbe potuto studiare di più. E Zack ama studiare,anche se non sembra- disse Andrew con un sorriso sorseggiando il suo caffè.
Hotch aveva posto ai ragazzi più o meno le stesse domande che gli altri avevano fatto a Reid.
Zack,non ancora a suo agio,non aveva detto una parola,mentre Andrew,che si era già abituato alla sua nuova fa,miglia,aveva risposto agli interrogativi dell’uomo con un’espressione gioiosa che dimostrava quanto fosse contento di essere lì.
-Spencer è fantastico,senza di lui io e Zack no saremmo nemmeno riusciti a recuperare il nostro rapporto. Eppure tutti tendono a sottovalutarlo,mentre lui è una delle persone migliori che io abbia mai incontrato-
-Lo so –disse Hotch guardando con orgoglio il piccolo genio ancora intento a parlare con i suoi colleghi.
“Non che colui che mi ha insegnato cosa vuol dire sentirsi amati”pensò Andrew,ma non lo disse per timore di ferire il fratello, ancora assediato dai sensi di colpa.
Finito il caffè i tre raggiunsero il resto della squadra che ora rideva allegramente
-Venite tutti a cena da noi?-chiese JJ
-Henry sarà sicuramente impaziente di conoscervi-
-Non oggi-rispose Reid
-Oggi dobbiamo festeggiare l’arrivo di Andrew e Zack,ma prima di fargli affrontare la truppa al completo preferirei che si ambientassero un po’,che si abituassero a tutte le cose nuove che questo trasferimento porta con sé-
-Allora andate,oggi hai la giornata libera Reid-disse Hotch.
Per la prima volta il giovane no oppose resistenza e cominciò ad incamminarsi con i ragazzi verso l’uscita.
-Vi va di andare al cinema?Dopo possiamo mangiare un pezzo di pizza e fare un giro a Washington.Che ne dite?-propose Spencer.
Andrew e Zack risposero di si con entusiasmo.
Con Reid erano entrambi più a loro agio:Zack parlava e Andrew faceva dei sorrisi enormi,osservò JJ.
L’intera squadra li guardò uscire felici dalla sede dell’FBI.
Malgrado tutto Reid era finalmente riuscito a creare una famiglia tutta sua con cui essere davvero felice.
E in quel momento era l’unica cosa importante.

nota:grazie per aver seguito la storia e spero che vi sia piaciuta e che abbiate voglia di recensire!
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Criminal Minds / Vai alla pagina dell'autore: jjk