Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: _IlaSwag_    11/11/2012    1 recensioni
Come regalo per il diciottesimo compleanno di Ryan,decidemmo di comprare quella villetta posizionata sul corso principale di Stratford,la stessa strada in cui c'era l'Avon Theatre.
Spesso davano spettaccoli e concorsi musicali per adulti e ragazzi in quella struttura,e ancor più spesso mi ritrovavo lì,seduto tra la platea,ad applaudire.
Lavoravo da qualche mese in quel teatro come collaboratore .Di cosa mi occupavo?Di organizzare e assegnare i posti.A volte lavoravo al botteghino per vendere i biglietti degli spettacoli.
Di solito quando lo spettacolo iniziava,prendevo la chitarra,mi siedevo sul secondo gradino,e iniziavo a cantare e suonare la prima cosa che mi passava per la testa.Era un altro piccolo modo per guadagnare qualcosa,e soprattutto per rendere mia madre orgoglioso di me.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

You don't understand.


Quella sera tornai a casa sconvolto,stravolto,stanco.
Elodie non era più sul divano,non era in nessun'altra stanza,Ryan dormiva,Chaz anche,le luci erano spente e una sensazione di vuoto mi pervase...
mi sedetti al tavolo della cucina e riprovai a chiamare Carly per la centesima volta,ma nulla,il suo telefono era staccato.
Mi feci una tazza di latte e me ne andai a dormire,avevo bisogno di riposare perchè il giorno successivo mi aspettavano lunghe ore di lavoro.
A svegliarmi fu proprio Ryan,era molto presto ma venne nella mia camera a chiedermi cosa fosse successo e se poteva aiutarmi.Gli dovetti raccontare tutto dall'inizio alla fine e come se non bastasse si offrì per aiutarmi a cercare Carly dopo che avesse finito di lavorare.Quello era il mio migliore amico,e ancora una volta era lì per aiutarmi...
Mi vestìì e andai a lavoro.
Quella mattina una scolaresca era invitata a vedere uno spettacolo all'Avon Theatre e sapevo che dover tenere molti bambini impazienti,a bada era abbastanza faticoso,ma ce la potevo fare.Se mia mamma c'era riuscita con me che ero vivace quanto tutti i bambini e le loro insegnanti messe insieme,potevo farcela anche io...
Mi sedetti all'interno del botteghino e iniziai a stampare i biglietti necessari,poi la fila iniziò ad intensificare e molte persone vennero ad acquistare i biglietti.Purtroppo c'erano più spettacoli quella mattina e non sapevo se ce l'avrei fatta anche solo a prendere una boccata d'aria,figuriamoci se sarei riuscito a suonare su quei gradini.
-Sono venticinque e cinquanta signora...- tossì dicendo il prezzo del biglietto ad un'anziana donna.
-Giovanotto,questi sono per lei,tenga anche il resto,so che abiti in quella villetta gialla e so che la notte vi divertite parecchio tu e i tuoi amici..- mi diede delle caramelle alla menta,erano buone e stetti meglio con la gola,ma il dialogo con la signora fu abbastanza imbarazzante...non avevo mai visto quella signora in giro e lei sapeva che abitavo nella 'Yellow House' e che la sera veniva utilizzata spesso la camera del sesso.Mi sentivo letteralmente spiato,ma poi ci risi su,mi aveva detto di divertirmi ed io ero pronto a farlo...però poi mi ritornò in mente Carly e il mio sorriso si spense.
-Avanti il prossimo.- dissi senza guardare chi ci fosse dall'altra parte della vetrata perchè ero impegnato a sistemare i soldi nella cassa..
-Justin,Justin!- era la voce di Chaz.Lui era particolarmente affannato...così alzai il capo di scatto.
-Chaz che ci fai qui?Sto lavorando...- lo rimproverai quasi.
-Carly...so dov'è..- disse sempre affannato..
Spalancai gli occhi e stetti zitto.
-Affacciati,si sta sistemando su quei gradini per cantare proprio come fai tu..- mi fece notare il mio amico.Mi affacciai e la vidi ancora con lo stesso vestito della sera precedente e una chitarra...
-Cosa posso fare,sto lavorando?- chiesi disperato.
-Sono io il cliente,no?Posso ancora aspettare,è il mio turno ma tu sei l'impiegato ed hai qualcosa da fare,giusto?- Genio,non lo facevo così intelligente,ma quella volta aveva superato tutti i limiti.
Mi alzai e mi diressi sulle scalinate del teatro.Mi sedetti affianco a lei,e continuammo a cantare 'So sick' di Ne-Yo insieme.
Alla fine della canzone tutti applaudirono ma Carly non si degnò neanche di guardarmi.
Mi arrabbiai così le presi il volto e la fissai.
-Prima che tu dica qualcosa Justin,voglio che tu sappia che non voglio avere più nulla a che fare con te.- eravamo sotto il riflettore di decine e decine di volti ma non mi importava.
-Solo perchè ieri ero con Elodie?- le chiesi.
-...solo.- sussurrò.Non so come riuscì a sentirlo,ma la sua voce era malinconica.
-Non ti capisco Carly,noi non stiamo insieme.- affermai.Non c'era nulla di sbagliato se passavo la serata con qualcun'altro qualche volta.
-Non capisci.- replicò guardandosi le punte dei piedi.
-Cosa Carly?Cosa non capisco?- le chiesi mettendomi le mani tra i capelli.
-Tutto e niente.- mi rispose raccogliendo gli spicci e andandosene.Quel tipo di risposte mi davano sui nervi,ovviamente non avevo compreso cosa volesse dirmi.
Forse l'avevo persa di nuovo.
Lavorai per il resto della giornata interrottamente,e quando tornai a casa mi feci una doccia per poi andare a riposare.Volevo cambiare vita,non ce la facevo più ma ogni volta che avevo dei pensieri simii  mi ritornavano in mente i sacrifici che mia mamma aveva fatto per me.
Mi addormentai,ero il vuoto in quegli istanti di sonno,ero nella pace totale,avevo messo in stand-by il mio cervello per un pò.
Ma quel poco durò ancor di meno di quanto una persona possa immaginare:Suonarono al campanello due volte ed io mi affrettai ad aprire perchè credevo fossero Chaz e Ryan.E invece mi ritrovai davanti i miei occhi quelle due bellezze naturali di Chloè ed Elodie.Così quelle due non mi aiutavano.
-Cercata qualcosa o qualcuno?- chiesi facendole entrare.Era maleducazione lasciare degli ospiti fuori casa.
-Te.- disse Chloè.Lei,la ragazza di cui mi ero innamorato era venuto a casa mia a cercarmi.
-E perchè?- cercai di sembrare indifferente,ma sapeva perfettamente che ero innamorato di lei.
-Perchè voglio sapere che è successo con mia cugina...lei non vuole dirmelo.- sembrò seria,ma a lei cosa interessava?
-Che c'è Chloè,sei gelosa?- provocare era sempre stato il mio forte.
-NO.- rispose urlando.
-Ammettilo Chloè,senza di me non puoi vivere.- era una sorta di autoconvinzione quella...
-Ci vivo eccome,solo che conosco troppo bene mia cugina e finirà per innamorarsi...- rispose Chloè,sembrò seria,e ci mancava solo che sua cugina si innamorasse di me.L'idea del suicidio era sempre nella mia mente,
-Lo abbiamo fatto Chloè,okay?- Elodie mi guardò male,ma volevo vedere quale fosse la reazione della bionda..
-Come cazzo ti sei permesso Justin?- mi prese per il colletto della camicia.Mi strattonava ma la sua forza non era abbastanza..
-Dimmelo Justin.- urlava parecchio,ma forse era il suo sfogo.Cercai lo sguardo di Elodie ma fissava il vuoto.Non sapevo che fare.
La cosa che mi sorprese fu vedere Chloè piangere,pianse per interi minuti appoggiata al mio petto.Continuavo a non sapere cosa fare dato che riuscivo a capire perchè Elodie fissava il vuoto.
Ero paralizzato.
-Justin...- fu Chloè a ripetere il mio nome,le diedi la mia attenzione e mi baciò,intensamente.
Era tutto impossibile.
Mi staccai rapidamente ma non feci in tempo a bloccare Elodie che scappava prorprio come aveva fatto la sera precedente Carly.
Volevo morire ma ero felice che la ragazza dei miei sogni mi avesse baciato.
-Che fai Chloè?- chiesi non capendoci più nulla.Ma l'idea del suicidio era scomparsa per qualche motivo..
-Ti ho baciato,non vedi?- ecco il lato di Chloè che non sopportavo,quello menefreghista,quello da egoista.
-Dov'è andata tua cugina?- le chiesi.
-Penso a casa..- rispose vagamente..
Uscì di casa,e feci uscire anche lei,l'accompagnai a casa e pregai sua madre di far uscire fuori Elodie.
-Che altro vuoi?- mi chiese.Aveva un tono furioso.
-Perchè te ne sei andata così?- le chiesi.
-Che dovevo fare?Guardare te e mia cugina baciarvi?- rispose.Aveva ragione ma non capivo cosa c'era che non andasse...
-Embè?- risposi,forse non era la risposta migliore che potessi dare ma almeno fu sincera.
-Lascia stare,tu non capisci...- e se ne entrò dentro casa sbattendomi la porta di casa in faccia.
C'era qualcosa che non continuavo a capire a quanto pareva,ma cosa?


Sssaaaaaalve a tutti.
Come state?

Come potete ben vedere ci sono troppi colpi di scena in questo capitolo
che preannunciano tanti casini.

Spero vi sia piaciuto anche questo e 
anche se non lo trovate bello lasciatemi una

recensione dove mi dite tutto ciò che pensate.
Vi aspetto al prossimo.

Guaaaardate tutti gli EMA,mi raccomando!
Un bacio.

Ila.
On Twitter:@itsmichaelsmile

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: _IlaSwag_