Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Lallons    12/11/2012    1 recensioni
Quegli occhi che significavano tutto, quegli occhi che rispecchiavano l'anima. E' così che tutto è iniziato.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Harry, Niall e Adele erano seduti al tavolo in cucina, nell'abitazione delle ragazze. Il biondo e la ragazza ridevano come due rincretiniti. Quei due si trovavano davvero bene, le loro risate si assomigliavano tantissimo: rumorose, chiassose, allegre. Niall aveva una personalità spumeggiante che combaciava perfettamente con quella di Adele. Anche a lei infatti capitava raramente di prendersela con qualcuno o anche solo di trovare qualcuno indifferente. A lei stavano simpatici tutti e lei stava simpatica a tutti. Era una gran fortuna, come le diceva sempre sua madre.

Harry però iniziava veramente a darle i nervi. Lui stava con i pugni sul tavolo così stretti da sbiancare le nocche, lo sguardo fisso davanti a sé, ogni tanto mandava giù la saliva rumorosamente come se quello che stesse inghiottendo fosse un macigno. Che cavolo aveva?

Hazza, sebbene non lo facesse notare, stava osservando attentamente la situazione in ogni piccolo dettaglio. Il modo con cui Niall continuava a far schioccare le dite o con cui Adele giocava con le dita dei piedi scalzi mentre ascoltava il discorso dell'irlandese. Ascoltava la conversazione a tratti tanto per assicurarsi che non cominciassero a parlare di argomenti “scottanti”. Harry guardava con la coda dell'occhio i movimenti, alcuni aggraziati altri un po' meno, di Adele: era seduta su una sedia con le gambe incrociate appoggiate su essa, teneva le mani delicatamente appoggiate sui piedi. Sulle unghie aveva uno smalto color salmone, in tinta con la maglia del pigiama. Il viso era ancora leggermente truccato, probabilmente la sera prima dopo aver avuto a che fare con Alex ubriaca non avrà avuto voglia di struccarsi. Nonostante ciò, esprimeva comunque freschezza e..

Oh aspetta, che cazzo ha detto Niall? “Sei bellissima anche con il trucco sbavato, tranquilla”. Nono: REWIND. CHE CAZZO HA DETTO? pensava Harry EHI BIONDO FINTO, NON PROVARCI NEMMENO.

Quando al riccio uscì un suono gutturale, Adele gli rivolse uno sguardo confuso e quando incrociò il suo, chiese spiegazioni del gesto attraverso gli occhi. Harry abbassò il viso come per dirle di lasciar perdere. “Comunque, ieri sera sei stata così carina a portare a casa Alexandra. Non era ridotta benissimo e sei stata un vero tesoro!” Da quando in qua tutti questi complimenti Horan? “Verrò a trovarti più spesso la mattina appena sveglia, se dormi vestita così. Sai ho sentito che si dorme meglio senza maglia..” Adele rise “Magari domani sera o questo pomeriggio potremmo fare una fra le mille attività che ci sono qui insieme: che ne dici di balli caraibici?”

“A Londra un corso di balli caraibici? Mmm... non mi ispira granché se devo essere sincera!”

“Allora qualunque corso di danza! Dai sei una ragazza, a voi piacciono queste cose”

“Si mi piace ma oggi proprio no, un altro giorno facciamo tutto quello che vuoi”

“Promesso?”

“Sì promesso, Niall. Promesso”

Merda. pensò Harry.

 

“Allora che facciamo questo pomeriggio?” Heather tornata dalla prima lezione di tennis ritrovò tutti riuniti nella sala da pranzo. “Ora ci mettiamo d'accordo, quando siamo tutti – le rispose Harry – ma.. Lou dov'è finito?”

“Ha fatto una partita a tennis con me poi ha voluto accompagnarmi a casa. Io spero di averlo seminato ma mi sa che sono stata troppo lenta quindi penso che a momenti arrivi”. Louis apparve sulla porta, con il fiatone per la corsa che aveva appena terminato per rincorrere Heather. Un po' sorpreso di ritrovare tutti lì, fece un cenno per salutare senza spiaccicare una parola, forse perchè ancora senza fiato.

“Per te che sei appena arrivato, stavamo parlando di che fare questo pomeriggio. Proposte?” cominciò Liam.

“Shopping!” “Degustazione!” “Si, di vini però”e mille altre idee vennero fuori tutte contemporaneamente, andando a creare una confusione inimmaginabile.

Alex, a cui non era ancora passato completamente il mal di testa post sbronza, urlò: “ORA ZITTI TUTTI PARLO IO!” verso di lei si levarono sguardi sorpresi qualcuno ridacchiò nel silenzio che si era appena creato. “Con una giornata così bella e con il caldo non si può non andare in piscina!”

“Oh, sì che figata!” “Sisisisi!” “Lo sapevo che mi sarebbe servito andare in palestra” “Avete tutti il costume?” “Ci sto! Qualcuno sa dov'è però?” bastò un attimo e ricominciò la confusione di prima.

Le piscine erano composte da ampi spazi per gli spogliatoi maschili e femminili, a cui erano collegati attraverso un corridoio luminoso grazie alle vetrate da cui era formato. C’era una vasca olimpica con le corsie, una piena di bambini schiamazzanti. Una esterna posizionata al centro di un giardino, e un'immancabile vasca enorme collegata a un sistema di scivoli.


 

“Ci vediamo dentro, ragazze!” Liam trascinó Niall e gli altri dentro gli spogliatoi, ansioso di entrare in acqua.

Quando le ragazze si furono cambiate, Adele osservó attentamente June: «Carino il tuo... Indumento.» Sempre se si poteva chiamare cosí quel pezzo di stoffa che le copriva a malapena qualche centimentro di pelle. La ragazza sorrise soddisfatta. «Non tutti se lo possono permettere.»

Uscirono verso la piscina esterna e appoggiarono tutte e quattro l'asciugamano sulle sdraio. Adele si tuffó insieme a Heather subito, dicendo alle amiche “Via il dente, via il dolore”. Alexandra e June si sedettero a bordo piscina mettendo le gambe in acqua, non del tutto convinte.

Qualcuno si tuffó a bomba molto vicino a loro. Una testa bionda riemerse dall'acqua dopo poco. «Che. Cazzo. Fai. Niall.» «Vaffanculo e grazie.» Niente lo turbó, aveva un'espressione gioiosa in viso e si mise subito a giocare come un bambino schizzando Adele. Heather decise di fare qualche vasca per scaldarsi. E perché magari non la notasse nessuno. Zayn si era avvicinato ad Alexandra silenziosamente. A lei venne un colpo quando se lo trovó di fianco, disinvolto. «Ciao anche a te Alex.» «Zayn.» Aveva un fascino magnetico, e non aiutava il suo petto nudo che esibiva un fisico scolpito. Lei abbassò lo sguardo prima che lui si accorgesse delle sue gote improvvisamente rosse. Stava andando a fuoco, cosí si buttó in acqua senza pensarci. Lui la seguí dentro, e non le tolse gli occhi di dosso per un attimo. Niall e Adele ancora giocavano a tenersi sott'acqua e ad un certo punto lei tirò fuori un braccio e la bocca “....non respiro NIALL!!” Harry le fu subito affianco, immobilizzó l'amico con una mossa rapida, liberando l'esile corpo di lei che uscí dall'acqua respirando affannosamente e ridendo. L'altro non se la stava passando altrettanto bene, si dimenava inutilmente stretto nella presa di Harry. Adele gli diede un pizzicotto sulla nuca bianca “Mollalo, Harry.” e aggiunse un 'grazie' sussurrato pianissimo. La testa di Niall uscí in superficie rossa e affannata. “Carino amico, davvero carino da parte tua! E in ogni caso, sí sto bene grazie a tutti”. Adele gli scoccó un bacio leggero sulla guancia sorridendo. Harry non si mosse e non disse nulla, rigido. “Sta' attento” sussuró tra i denti. Liam faceva la stella e si era arenato in fondo alla piscina cosí Adele e June lentamente si avvicinarono e poi cercarono di schiacciargli la pancia ma lui fu piú rapido e le bloccó entrambe. “Missione fallita ragazze. Liam non dorme mai.” Fino a quel momento Heather non si era mai fermata, e Louis nemmeno dietro di lei. Cosí quando si giró, gli andó contro sbattendo contro il suo naso ancora sott'acqua. “Scusami! Non ti avevo visto.” “Io non ti avevo avvertito. Sono cose che capitano. A proposito, ti sta benissimo questo costume giallo.” disse lui ammiccando. Lei arrossí subito. “Grazie. Bei pettorali.” e lo superó sfiorandogli una spalla.

June era uscita e si era distesa su una sdraio. Louis non poté fare a meno di notare il suo piccolo bikini e di immaginare e ricordare le sue belle forme. Gli mancava uno po' di sano corpo a corpo. Le appoggió una mano sul piede e risalí lentamente fino alla coscia di lei. Le sue labbra mimavano “Louis.” mentre si morse il labbro: non le dispiaceva quel contatto. Lui asciugava le goccioline d'acqua che c'erano ancora sulla sua gamba. La pelle scottava. June si tolse gli occhiali da sole e trascinò il ragazzo ancora in piscina, lasciandogli un bacio salato sul collo. A quel punto Louis non poteva piú reggere quella tensione che si era creata dal distacco dei loro corpi, raggiunse la bocca di lei e la bació. June non si ritrasse e ricambió quel bacio finché la sua lingua non aveva esplorato ogni centimetro di quella di Louis. Si sentiva qualche fischio dai ragazzi e anche qualche borbottio e risatina dalle ragazze alla loro vista, ma i due erano troppo presi per prestarci attenzione. I loro corpi aderirono perfettamente l'uno all'altro, ma nessuno dei due mise le mani su quello dell'altro. Non osavano farlo, forse qualcosa era cambiato.


 

Dopo aver assistito ad uno spettacolo poco consono per un luogo pubblico pieno di gente che stava a guardare, Alex, Harry, Niall e Adele decisero di tornare nella piscina olimpica per rinfrescarsi. Quel pomeriggio il caldo era davvero insopportabile. Adele espresse il suo disappunto nel tuffarsi in acqua con un impatto improvviso ma non venne ascoltata da Niall, che la spinse in acqua e che subito dopo venne richiamato dal bagnino che sorvegliava la piscina. Alex scoppiò in una sonora risata nel vedere come Adele sembrasse un pulcino bagnato, con lo sguardo confuso non sapendo bene che fare. Harry iniziava a stufarsi di come Niall non provasse un minimo di vergogna nel provarci tutto il tempo. Alex si era tuffata in acqua e, chiamando Harry, lo risvegliò dai suoi pensieri. Il riccio le sorrise, ricordandosi il perché del suo viaggio fino a lì: divertirsi con Alex. Lei era un'amica che sapeva sempre cosa fare nel momento adatto, mai inopportuna, sempre pronta a darti una mano, sincera e quasi fin troppo convinta delle sue idee. Così, si tuffò a bomba apposta per dar fastidio all'amica. Risalì dal fondo della piscina e si diresse verso Alex per abbracciarla da dietro mentre la ragazza stava parlando con Adele e Niall. Quando la mora sentì le braccia del riccio cingerle la vita si girò pensando (o forse sperando) che fosse un certo moro dallo sguardo affascinante magari di origini pakistane. Vedendo che in realtà era il suo migliore amico, sentì un senso di delusione farsi strada dentro di lei ma che represse immediatamente saltando addosso ad Harry per abbracciarlo stretto stretto. Il riccio aprrofittò del contatto con Alex per prenderla e portarla sott'acqua. Continuarono a giocare per qualche minuto fino a quando Niall non li interruppe dicendo che Adele aveva avuto qualche giramento di testa e che per questo era uscita dalla piscina. Alex vide per un attimo il corpo di Harry irrigidirsi e il viso contrarsi in una smorfia di nervosismo. Dopo aver annunciato a Niall che di lì a qualche minuto sarebbero usciti anche loro e non appena il biondo si fu allontanato, la ragazza saltò addosso ad Hazza abbracciandolo forte forte. Il riccio ricambio il gesto quando sentì Alex parlargli all'orecchio: “Quando avresti avuto intenzione di dirmi che ti piace Adele? Non ti preoccupare ci sono io. Ho già un piano per farvi avvicinare. Sappi solo che è una ragazza molto gelosa”. Un sorriso spontaneo apparve sul volto di Harry: Alex capiva sempre tutto di lui.


 

Alex uscí dalla piscina e si sedette sul bordo con le gambe in acqua. 3, 2, 1, ....eccolo. Il ciuffo scuro di Zayn spuntó fuori dall'acqua e la imitó sedendole affianco. Le loro spalle bagnate si sfioravano e Alex sapeva bene che voleva solo provocarla. Lei era allegra e carica quel giorno e non aveva voglia di innervosirsi cosí decise di giocare il suo stesso gioco e appoggió il mento sulla spalla di lui. Zayn non si aspettava questa vicinanza immediata e spalancó gli occhi scuri sorpreso, ma il contatto non gli dispiaceva cosí giro anche lui la testa verso il viso di lei. I nasi quasi si sfioravano e avevano le labbra cosí vicine che i respiri si mischiavano. Alex si morse il labbro e Zayn chiuse subito gli occhi inspirando a fondo. “Sei consapevole di farmi quest'effetto”. “Come tu lo sai per me”. “.Non so quanto riusciró a trattenermi”. Appena Zayn terminó la frase, Alex sbatté le ciglia e istintivamente disse: “Non devi trattenerti” ma subito si rese conto di ció che aveva detto e buttó la testa indietro mettendosi una mano sulla fronte. “Non intendevo davvero quello che ho detto”. Zayn non seppe bene come reagire, era innervosito del fatto che si fosse rimangiata quell'ultima frase ma allo stesso tempo compiaciuto che l'avesse detta. Aprì bocca, come per rispondere pur non sapendo bene che dire ma la ragazza l'ho interruppe ancora prima che emettesse un suono: “Non so nemmeno cosa sto dicendo. Zayn, ciao”. Alex si morse di nuovo il labbro e prima di vedere la sua reazione gli lasció un leggerissimo bacio sulla guancia, decisa a non arrendersi in quel gioco. Zayn stava per afferrarle il viso e baciarla ma lei fu piú svelta e si sottrasse, sorridendo soddisfatta.


 

Mancava poco alla chiusura della piscina e come ultima cosa, i ragazzi scelsero gli scivoli. “Non se ne parla, io sono terrorizzata. ALTEZZA UGUALE MORTE. Ecco cosa significa l'altezza nel mio vocabolario” esclamò Adele non appena si ritrovò di fronte agli scivoli. Decisamenti troppo alti per il suo standard. Fin da piccola aveva avuto paura delle altezze, gli scivoli dei parco giochi li faceva perchè sua madre o una sua amichetta o qualche bambino stronzo la costringeva e la spingeva giù. Inutili furono i tentativi delle ragazze e di Liam di convincerla a salire, Adele non ne voleva sapere: “Vi aspetto qua giù e vi guardo scendere con quelle facce terrorizzate che vi ritroverete” dichiarò infine.

Un po' a malincuore, tutti gli altri lasciarono la rossa giù, ad aspettarli. Una volta arrivati in cima alle scale, decisero di scendere a coppie: Liam si avvicinò di corsa a June per scendere insieme; Louis e Niall decisero di prendere per il culo tutti e di fare finta di essere una coppia gay, scendendo insieme; Alex si appese al collo di Harry, pronta a mettere in atto il suo piano; Zayn, un po' scontento della scelta di Alex, decise di scendere con sua cugina Heather.

Louis e Niall furono i primi a avventurarsi giù per lo scivolo creando le risate fra il resto del gruppo: si tenevano per mano, scesero abbracciati come due veri fidanzatini e nella discesa urlarono “Amore ti amo taaaaaaaaaaaaaaaaaaanto!”. I successivi furono Liam e June. La ragazza gli stava dietro con la scusa che vedersi la discesca davanti la spaventava troppo. Forse in realtà era solo perchè voleva sentire il calore del ragazzo e sapeva che solo standogli dietro poteva essere sicura di stare ben appiccicati. Il cuore di Liam, quando sentì June stringersi a lui, si fermò per qualche secondo e sul suo sorriso apparve un sorriso. Davanti ai loro occhi apparve improvvisamente la discesa e June strinse ancora di più Liam; lui posò le sue mani su quelle di lei e urlarono insieme, il più forte possibile. Quelli dopo furono Zayn e Heather che scesero abbracciati urlando e ridendo.

Adele che li stava guardando tutti ridendo. Quando vide apparire dall'alto dello scivolo la evidente chioma di Harry si rese conto che all'appello mancava solo Alex. No, non ci posso credere.. pensò Adele. I dubbi che le frullavano in testa invece stavano diventando realtà proprio in quegli instanti: la sua migliore amica Alex e il ragazzo che le p.. insomma, Harry scendevano abbracciati appiccicati, vicini vicini, anzi vicinissimi vicinissimi. Poteva percepire il loro ridere pur essendo qualche metro al di sotto di quei due: quel loro ridere complice, esperto l'uno dell'altro. Una delle mani di Harry teneva ben stretta Alex sotto il seno e l'altra era appoggiata sulla coscia della ragazza, come per averla più vicina. Sentì la rabbia crescergli dentro ed un altro sentimento molto più forte.. che cos'era? Gelosia? NO, no gelosia mai. Non per Harry Styles.

Il riccio tese la mano ad Alexandra per aiutarla ad uscire dalla vasca, ridendo. La ragazza poi si avvicinò ad Adele per descriverle la discesa che l'aveva terrorizzata, proprio come aveva predetto l'amica. Non appena accennò una parola, Adele la zittì, nervosa “Si, si. Certo.. ma non mi interessa proprio”.


 


 

Dopo la piscina i ragazzi e le ragazze si erano divisi con la promessa di vedersi direttamente in discoteca per un'altra serata epica. I ragazzi si incontrarono per mangiare da Louis, Niall e Zayn. I padroni di casa prepararono del fish and chips. Zayn non aveva molta fame: non sentiva Julie da quando era arrivato e sebbene fossero solo un paio di giorni era estremamente frustrante non parlarci per tentare di risolvere. E come se questo non bastasse, ci si metteva anche il fatto che Alexandra dopo l'unico loro momento di “intimità” non gli aveva rivolto una parola, essendo troppo occupata a stare appiccicata a Harold Sono-Figo-Perchè-Ho-I-Capelli-Più-Fighi-Dei-Tuoi. Non che fosse geloso di Alex, ovviamente. E' che.. non riusciva a spiegarselo in modo esatto nemmeno lui.

Finito di mangiare, Liam richiamò l'attenzione di tutti su di lui affermando di avere una sorpresa per gli altri. Il resto dei ragazzi si guardavano l'un l'altro prima curiosi e poi entusiasti nel vedere che cosa aveva in serbo Liam per loro: una bottiglia di vodka alla pesca, una bottiglia di sambuca e una bottiglia di malibù. Quella sera ci sarebbe stato sicuramente da divertirsi.


 

Le ragazze entrarono in discoteca, bei vestiti e tacchi alti. Qualche ragazzo tirò gomitate al suo amico e le fissava con sguardi ambigui. Le quattro i guardarono intorno per cercare di intravedere i ragazzi. June fu la prima che adocchiò uno di loro: Niall stava tranquillamente baciando una ragazza ad un lato della pista, accarezzandole le cosce, il sedere e ogni tanto infilandole le mani sotto il reggiseno. Heather notò suo cugino Zayn seduto su un divanetto tutto solo, sorseggiando un bicchiere pieno di un liquido rosso con fare triste. Alex vide Louis dietro al bancone del bar a fingere di fare il barista giocando con le bottiglie e flirtando con ragazze che loro non avevano nemmeno mai visto; Liam gli stava davanti ridendo e stava nel mezzo ad un gruppo di 5/6 ragazze che ci provavano spudoratamente anche con lui. Adele intravide Harry che girava confuso in un angolo della stanza, guardando prima i suoi piedi, poi il pavimento e infine la gente intorno che ballava. Qualcosa non andava.

Adele si diresse rapidamente da Harry: “Ehi, Hazza. Tutto ok?” “Ciao Adele! Finalmente sei arrivata! Sai che ti stavo aspettando? Anche se non ho capito bene dove siamo e con chi siamo.. Ma ora che, insomma.. sì.. insomma ora che ci sei tu.. Sono sicuro che andrà meglio.. praticamente.. in teoria, tutto diventerà chiaro.. Ma non ti devi preoccupare se nemmeno tu capisci tutto. Un qualche filoso famoso diceva “So di non sapere” e ciò significa..” “HARRY OK, HO CAPITO. Ora dimmi, hai bevuto?” “Sì forse sì.. So solo che Santo Liam da Wolverhampton ci ha portato delle bottiglie con roba forte ma ti giuro.. sì, era buona, penso.. e abbiamo iniziato a bere a casa di Santo Louis da Doncaster, Santo Zayn da Bradford e quel maledetto irlandese..”

Adele iniziava a non capirci più nulla. Anzi, era proprio nel mezzo della confusione totale. Avevano bevuto, quello era certo. Ma Liam che procurava dell'alcool? Questo era ancora più strano. Aveva bevuto anche lui? E gli altri? E cosa cavolo è tutta questa serie di santi??? E perchè aveva chiamato Niall maledetto irlandese?

“Ok Harry. Penso di aver capito almeno un quarto di ciò che hai detto.” “Non ti preoccupare.. ehm.. ricordati: so di non sapere, diceva..” “Harold, va bene. Mi ricordo benissimo. Ora andiamo fuori, hai bisogno di un po' d'aria. Appoggiati a me” “Ehm.. sì ok..”.


 

“Ragazze che cavolo sta succedendo a quei cinque deficienti?” saltò fuori June, girandosi verso le amiche. Ne trovò solo due, ancora più confusa. “No. Idea.” rispose Alex con il suo forte accento british. “Ora vado da Louis e Liam e chiedo spiegazioni, mio cugino non mi sembra molto in vena di parlare. Quasi si mette a singhiozzare sul quel divanetto deprimente.” affermò Heather, dirigendosi verso il bancone del bar. “Io mi unisco a lei, quei due mi sembrano i più svegli” e così June raggiunse l'amica da Louis e Liam. “Beh.. Niall mi sembra fin troppo occupato per parlare..” sussurrò fra sé e sé Alexandra e si diresse verso Zayn, vedendo che con Harry già c'era Adele.

“Zayn, ehm.. stai bene?” Il ragazzo alzò lo sguardo triste e confuso: “Sì, tu? Sai stavo pensando a quanto io sia stanco di quella ragazza. E quanto sia assurdo il fatto che io tentassi convincermi che per te non provo nulla. Quando oggi sei scesa dallo scivolo con Harold vicini vicini, io provavo gelosia. E sono ancora fottutamente geloso quando ci ripenso perché al posto di quel riccio ci volevo essere io. Volevo essere io a stringerti forte, a sentirti urlare ridendo vicino al mio orecchio, a sentire come ti affidavi a me in quella cazzo di discesa. E invece, per quanto io voglia bene alla mia cugina ubriacona, volevo te. E ti voglio ancora. Cazzo se ti voglio. Ma c'è quella ragazza, quella ragazza troppo presente, troppo prepotente, troppo amorevole, troppo menefreghista, troppo tutto. E io non so che fare.. Quindi tu come stai?”

Alex rimase in silenzio. Non sapeva esattamente che rispondere. Stava per rispondere Anch'io ti desidero ma le venne in mente Sam. Cazzo Sam.. Il suo Troppo tutto. “Io sto bene.. ma quanto hai bevuto Zayn?” gli rivolse un sorriso imbarazzato, sentendosi quasi colpevole di non saper dire ciò che sentiva. “Un po', giusto un po'. Ma non sono ubr..” Zayn si fermò, mettendosi una mano davanti alla bocca. Iniziò a correre in direzione dei bagni. Alex rimase lì, ferma senza capire cosa fare, per poi decidere di seguirlo ed aiutarlo con la sua sbronza.


 

“E quindi Liam ha procurato da bere.. ma bravo, già mi piaci sai?” disse Heather rivolgendosi a Liam. Lui e Lou avevano tentato di raccontare ciò che avevano fatto ma quello che erano riusciti a far capire era solo che Liam aveva comprato qualche bottiglia e che avevano bevuto. “Si, certo. Anche tu mi piaci, sei carina baby. Ma visto che so che non ci starai, scusami ma mi rivolgo solo a quelle che hanno una minima intenzione di darmela, stasera”. Heather si finse indignata ed iniziò a chiedere da bere a Louis il barista che stava ridendo come un matto e che da inizio serata avrà fatto cadere come minimo 5 bicchieri, rompendoli in mille pezzi. June decise di stare attenta all'amica: per quella sera avrebbe fatto la brava, lei sapeva quando era il momento di divertirsi e quando era il momento di stare tranquilla.

Dopo qualche drink, Heather era completamente sbronza e se la rideva con Louis facendo finta di parlare in una lingua sconosciuta. June alzò gli occhi al cielo: le battute che si scambiavano erano davvero pessime. Provò a cercare le altre amiche ma si ricordò d'aver visto Adele ancora una mezz'oretta prima abbandonare la sala con Harry e Alex l'aveva ormai completamente persa di vista da troppo tempo. In mezzo alla pista notò invece Liam. Quella sera era davvero meraviglioso, la camicia stropicciata, un po' aperta mettendo così in risalto il suo fisico da dio greco. Ballava tra due ragazze mettendo loro le mani ovunque e quelle ci stavano pure. Ad un certo punto quella davanti a lui si girò e avvicinò il suo viso a quello del ragazzo per poi scambiarsi un bacio appassionato con tanto di lingua. Quella dietro, non contenta, strattonò Liam, facendogli aprire ancora di più la camicia e girandolo, per poi baciarlo.

Decisamente non era una bella serata, quella. Vaffanculo, pensò June.


 

Harry e Adele stavano fuori, stesi su un prato a guardare le stelle e a farsi guardare male da quelli che entravano e uscivano dalla discoteca. Harry non smettevano un attimo di parlare di quanto Niall fosse irritante quando ci provava con lei, di quanto si fosse invaghito di una certa Adele da Wolverhampton (in quel momento, la ragazza non poté far a meno di arrossire, diventando rossa come un pomodoro). Lei trovò tutto ciò imbarazzante ma estremamente dolce. Quando non sentì più una parola uscire dalla bocca di Harry, si girò verso di lui per assicurarsi che non fosse successo nulla. In effetti, il riccio si era addormentato, con un'espressione angelica sul volto.

Zayn intanto era quasi in uno stato quasi di coma nel bagno della discoteca con Alex che cercava di tenerlo sveglio e di alzarlo per portarlo poi a casa. “Mmm.. Julie.. Io.. Ti amo.. Penso.. Mmm..” Alexandra decise che dopo quella sera, per lei Zayn sarebbe rimasto un semplice conoscente da salutare. E lo decise con le lacrime agli occhi.




Writers' corner
SCIAO BELEEE :)

1. Vi chiediamo umilmente perdono per questo ritardo che è sembrato eterno, d'ora in po' cercheremo di essere più regolari! SCUSATECI TANTISSIMO, NON ABBANDONEREMO MAI QUESTA STORIA! L'estate è stata un tormento per scrivere, tra vacanze, compiti, ecc. e non siamo riuscite e a scrivere nulla. Poi è iniziata la scuola e.. beh, la terza superiore è un anno particolarmente difficile fin dall'inizio! SCUSATEEECI <3
2. Il capitolo 5 è arrivato e porta con se taaante sorprese e casini! Diteci cosa ne pensate ci teniamo davvero tanto alle vostre opinioni! 
3. Qual'è la vostra coppia preferita? Ammettiamo che in questo capitolo non c'è molto Houis (o Leather, come volete voi) ma aspettate i prossimi capitoli quando finalmente.. no beh non vi anticipiamo nulla!
4. Ringraziamo tantissimo chi legge questa storia in silenzio, chi la mette tra le preferite, tra le seguite e/o le ricordate e ovviamente chi recensisce! 
Per chi volesse aggiornamenti su quando pubblichiamo o qualche informazioni magari sulle nostre intenzioni per gli andamenti della storia, noi su Twittah siamo @Anna_Vicentini e @ShipZiam :)

GRAZIE MILLE!
Violonciaoo :)

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Lallons