Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Marty Evans    12/11/2012    3 recensioni
Ciao a tutti! Questa Fanfic l'avevo già publicata. Purtroppo, non essendo soddisfatta di alcuni capitoli l'ho cancellata. Adesso la sto ripublicando.
Per quelli che l'avessero già letta non ho cambiato molto solo alcune frasi. Comunque, questa Fanfiction parla del primo anno dei Malandrini visto dal punto di vista di Lily Evans. spero vi piaccia.
Leggete e recensite!
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The Life in Hogwarts at the time of Lily Evans'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

 

Capitolo 3
Diagon Alley,
L’Espresso per Hogwarts,
Brutti Incontri e Nuove Amicizie

 

 

 

Mia madre e mio padre mi accompagnarono a Diagon Alley insieme alla professoressa McGranitt.  Ci fece passare per un muro che si spostò a rivelare un piccolo villaggio dove tante streghe e maghi si affollavano.   La McGranitt ci diede dei galeoni, (i soldi dei maghi) Poi mi disse «Buone spese e spero di rivederla a Hogwarts l’1 Settembre . Si ricordi, il treno parte alle undici in punto. Mi raccomando».

Con queste parole ci salutò e sparì con un pop.

Mia madre mi fece entrare in un negozio, dove provai diverse divise. Infatti, dovevamo portare  la divisa della scuola. Vale a dire: due camicie bianche (una a maniche corte l'altra lunghe) giacchetta da mettere sopra la camicia,( la giacchetta doveva essere nera) gonna a pieghe nera, collant bianchi, scarpe da collegiali con un lungo mantello nero a completare  l’opera. Al di là di quello che può sembrare, mi sentivo a mio agio con la divisa. Mi sentivo diversa. Non più il Foruncolo Rosso. Ma Lily Evans. Una nuova, forte, bella e sicura di sé, Lily Evans. Per la prima volta in vita mia mi sentì bella e a mio agio. Una volta presa la divisa andai a prendere i libri di testo, le  provette, le fiale, le penne d’oca e l’inchiostro.  Poi andammo da Olivander a prendere la mia bacchetta magica . Un vecchio signore con molte rughe e un naso adunco mi sorrise.

«Posso aiutarla Signorina?» Improvvisamente l’effetto e la carica che mi aveva dato indossare la divisa di Hogwarts svanì.  E ritornai l’incapace Lily  Evans che ero stata per tutta la vita.  Quella che le mie compagne di scuola chiamavano “ foruncolo Rosso” per via, dei miei capelli rosso fuoco e delle mie lentiggini. La Figlia di... com’è che il chiamavano qui i miei genitori gli altri maghi? Ah sì. Babbani. La Figlia di Babbani che non conosceva niente del mondo Magico e che stava per andare in una scuola sconosciuta, con una sola persona che conosceva. Improvvisamente ebbi Paura.  Paura di non essere speciale, Paura di non essere all’altezza. Così balbettai

«So. Sono venuta a cercare il signor Olivander pe... pe... per la bacchetta magica» Lily sei un’ idiota mi dissi

«Ah sì Sta andando a Hogwarts vero?» Annui.

«Posso sapere il suo nome signorina?»

«Lily. Lily Evans signore»

«Ho l’impressione che questo nome mi rimarrà impresso nella memoria».

«Come scusi?»

«Niente , niente mia cara. Ora vediamo se c’è qualcosa per te»  E così dicendo  prese un metro e mi fece stendere il braccio destro misurandomi il polso, l’avambraccio e poi la mano. Prese una lunga scala di legno e ci si arrampicò sopra. Borbottando tra sé e sé. Tornando poco dopo con una scatola rettangolare porgendomi un legnetto.

«Quercia, cuore di drago, sedici pollici, flessibile» io lo guardai perplessa.

«Su la agiti!» Mi esortò Olivander.  La agitai e una pila di libri cadde dalla scrivania. Mi sentii molto in colpa.

«Non si senta in colpa signorina Evans, E la Bacchetta a scegliere la strega non il contrario. Provi. ... Provi questa Frassino bianco, crine di unicorno, sedici pollici rigida.  Ideale per gli Incantesimi»

Quando la agitai, non successe nulla di straordinario ma mi senti piena di calore dalla punta dei capelli alla punta dei piedi. Era una sensazione meravigliosa e strana, mai provata prima. Pagai e usci. Mia madre mi disse che non mancava più niente ma che voleva farmi un regalo. Così mi comprò Andromeda una bellissima gatta sacra di Birmania che miagolando produceva una melodia bellissima. E Tunia (che aveva cominciato a odiarmi) aveva ribattezzato. La Gatta- Canterina

 

 

La mattina dell’1 Settembre, ero già pronta. baule alla mano e cestino di vimini, in cui Andromeda si lamentava perché il viaggio in macchina verso la stazione di King’s Cross era stato piuttosto movimentato. Siccome la mia povera micia era continuamente sbatacchiata da una parte al altra. La Professoressa McGranitt mi aveva già spiegato come raggiungere il binario 9 ¾ . Bastava mettersi al centro del muro tra i binari 9 e 10 e correre verso il muro a quel punto sarei passata . Presi   il carrello dalle mani di mia madre  e inizia a correre verso il muro. All’ultimo minuto pensi di sbatterci contro ma passai. Arrivai sulla banchina, vicino, c’era un treno a vapore dai colori rosso e oro dalle ciminiere del treno usciva del vapore bianco che si disperdeva nell’azzurro del cielo. Sopra si leggeva a lettere dorate Espresso per Hogwarts.  Un attimo dopo apparvero mio padre, mia madre e mia sorella che ce  l’aveva con me perché il preside, Albus Silente, gli aveva detto che non poteva ammetterla. Per consolarla le dissi «Tunia vedrai che  entrerai anche tu. Cercherò di parlare con il preside vedrai che staremo insieme»

«non ho alcuna intenzione di venire a scuola con te Mostro!» mi disse. Io me ne andai piangendo. Caricai il baule sul treno con Andromeda. Poi presi la cesta che  la conteneva e i bagagli e andai a cercarmi uno scompartimento. Purtroppo erano tutti occupati così ne scelsi uno a caso.  Asciugandomi le lacrime chiesi:

«Posso sedermi qui? Il treno è tutto occupato» dissi a un bambino della mia età che sedeva vicino al finestrino. Il bambino si girò. Era carino. Aveva un viso delicato, il naso lungo le labbra piene, i capelli neri . (E i più scompigliati che avessi mai visto.) occhi castani che non erano banali ma molto espressivi. Era minuto e magro. Non quanto Severus ma ci andava vicino. Entrambi erano piccoli per la loro età. Portava degli occhiali tondi, e mi stava fissando.

«Certo.» rispose lui aveva una voce bellissima e dolce. Ancora non sapevo che quella voce l’avrei sentita in mille toni, modi sempre nuovi e sopratutto in tanti contesti diversi alcuni piacevoli altri meno.

Posai i bagagli sulla reticella e il cestino con Andromeda a terra. Ma lei non era contenta così iniziò  muoversi.

«Che cos’è?» disse il ragazzino indicando il paniere a terra, curioso.

«Oh! È la mia gatta. Posso liberarla?» il ragazzo alzo le spalle, con fare non curante. Ma quando la mia bellissima gatta Sacra di Birmania venne fuori i suoi occhi, si spalancarono per la meraviglia. E un “Oh” si modello dalle sue labbra

«Si chiama Andromeda»

«é bellissima. A proposito, mi hai detto il nome della tua gatta ma non mi hai detto il tuo»

 «Lilian Evans ma tutti mi chiamano Lily».  Non dicevo mai il mio nome   completo quando min presentavo. Ma, sentivo che dovevo farlo. Non so perché  ma  quel ragazzino  mi scombussolava tutta e non sapevo come mai. Di colpo mi sembro importante sottolineare come mi chiamavo.

«Ciao Lily, io sono James. James Potter  se proprio vogliamo essere precisi, E lei é Lady la mia civetta delle nevi». Disse indicando una bellissima civetta dal manto bianco dentro un’enorme gabbia che stava sulla reticella dei bagagli .Proprio in quel momento un ragazzo dall’aria molto scarmigliata, entro nello scompartimento gridando «James! Vieni ho trovato uno scompartimento con Pers e Ted» Se James  era carino, il ragazzino che aveva appena parlato era bello. Lunghe onde castane li scendevano sulle spalle, era molto più alto e robusto di James, con occhi azzurro ghiaccio, penetranti, pelle molto chiara e un’espressione vuota .

«Arrivo Sir! Ci vediamo Lily! Spero che tu non sia nei Serpeverde!» Esclamò James dirigendosi di corsa verso l’amico.  Contemporaneamente afferrò Lady  il baule  e diede una carezza alla mia Andromeda che fece le fusa beata.

«Parla per te» lo rimbeccò l’amico andandosene e James scomparve, subito dietro di lui.  Fu la prima persona che vidi sull’espresso per Hogwarts e caso vuole fu l’ultimo volto amico che vidi prima di morire. Ma ve lo racconterò più avanti.  Poco prima che il treno partisse una ragazza  dai lunghi capelli rossi, comparve sulla porta dello scompartimento.   

«Posso sedermi?»

«Certo io sono Lily  Lily Evans»

«Io Bianca, Bianca Olivier per gli Amici B. è il mio primo anno a Hogwarts e tu?».

«Anch’io sai qualcosa di Hogwarts ?»

«Certo, mi sono informata e ho anche letto il libro storia di Hogwarts . in che Casa Vuoi Finire ?».

«Come scusa?»

«Ma si le quattro Case di Hogwarts! Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso. Io spero di finire a Grifondoro non a Serpeverde»

«Perché no? Perché tutti ce  l’hanno con quella Casa? Cos’ha fatto di male il suo fondatore?» Chiesi a Bianca che si era seduta di fronte a me indossava già la divisa.   Un cerchietto con un enorme fiocco sopra, Adornava i bellissimi boccoli rossi che ricadevano morbidi sulle spalle e creavano un delicato contrasto con il nero del mantello della divisa. Il viso era più pallido del normale e aveva degli strabilianti occhi verde scuro. Ancora  più scuro del mio verde smeraldo intenso.  Quegli occhi magnetici si fissarono nei miei. E poi iniziò a parlare con fare concitato.

«Si vede che sei una Mezzosangue. Non sai proprio niente. Tutti i maghi e le streghe passati dal Lato Oscuro erano Serpeverde. Tutti quelli cattivi erano Serpeverde anche Voldemort»

«Voldemort? È chi è?» Bianca sospirò.

«Stt non farti sentire! È il più grande mago Oscuro di tutti i tempi. Da anni i maghi e le streghe lo combattono. Ma non temere non ci attaccherà a Hogwarts. L’unica persona che osa opporsi a lui e il nostro nuovo Preside Albus Silente. Voldemort ha paura di lui. A proposito non chiamarlo mai per nome a Hogwarts. Tutti i maghi tremano a pronunciare il suo nome. Quindi tu chiamalo Tu-Sai-Chi se ti rivolgi a un amico. Lei-Sa-Chi se ti rivolgi a un insegnante. Oppure chiamalo Colui-Che-Non- Deve-Essere-Nominato. Solo i Mangiamorte lo chiamano il Signore Oscuro e quelli della sua cerchia più interna lo chiamano Lord Voldemort»

«I Mangiamorte?» chiesi

«Stt parla piano!Sono i seguaci di Tu-Sai-Chi. Sono terribili. Sono chiamati così perché devastano, distruggono e uccidono. E sul braccio destro hanno un Marchio terribile, un teschio con un serpente in bocca. Quello è il Marchio Nero, il marchio di Voldemort. Mio padre mi ha detto che quando Voldemort lo preme i Mangiamorte sono costretti ad abbandonare qualsiasi cosa stesero facendo per materializzarsi al suo fianco.».

«Materializzarsi?»

«Sì i maghi e le streghe si spostano da un luogo all’altro Materializandosi».

Intanto, avevamo lasciato la campagna londinese e ci Stavamo inoltrando in una campagna sempre più selvaggia. Mentre il treno sferragliava sui binari, mangiavamo i dolci che Bianca aveva comprato dal carrello quando mi torno in mente una frase che aveva detto Bianca ’ Si vede che sei una Mezzosangue’.

«Che cosa vuol dire ‘ mezzosangue’?» Bianca sobbalzò e nascose la testa tra le mani imbarazzata.

«Ehm in realtà è un insulto ma non volevo insultarti poiché anch’io lo sono. Solo che alcuni maghi pensano di essere migliori di altri perché vengono da famiglie cosiddette “Purosangue”. Evita i purosangue si credono migliori perché sono nobili, sono arroganti e prepotenti perché si credono chissà chi e sentono di essere per diritto i padroni del mondo. Un esempio di purosangue sono I Potter le persone più arroganti che io abbia mai conosciuto. Non fanno altro che andarsene in giro tutti tronfi a dire come sono belli, intelligenti buoni come meritino di stare in Grifondoro quanto sono bravi come Cercatori a Quiddich e il figlio dei Potter e ancora peggio viene con i noi a Hogwarts insieme a un altro Purosangue Black sono odiosi».

«A me Sembrava simpatico» dissi un po’ timidamente.

«Chi? »

«Come chi? James.  James  Potter a me non è sembrato cattivo né arrogante».

«Ascoltami Lily non voglio coinvolgerti nelle mie antipatie e simpatie il primo giorno di scuola. Non voglio nemmeno fare la Stronza.  Ascoltami è meglio per te stare lontana da Potter e da Black per quanto possano essere affascinanti, sono sempre ambiziosi e arroganti e soprattutto Purosangue. Più stai  lontana da loro migliore è. Fidati».

«Va bene Ho capito. Ho l’impressione che stiamo arrivando forse il caso che indossi la divisa». Dissi nella speranza di cambiare argomento. Parlare di James mi metteva un po’ in imbarazzo.

«Direi di sì» dichiarò Bianca e poi dieci minuti dopo ero arrivata un enorme gigante chiamava a gran voce «Primo anno! Primo anno! Da questa parte» il gigante che scopri era il guardiacaccia della scuola. Ci fece salire su delle barche Bianca ed io prendemmo posto  su una Barca vuota e ci raggiunse anche Sev. io feci le presentazioni  e proprio in quel momento James e il suo compare  decisero di mettersi sulla nostra barca.

 

«Ehi! Possiamo sederci? Le altre sono tutte occupate» disse James scoccandomi un occhiata

«E da quando il grande James Potter a bisogno del permesso di qualcun altro per fare qualcosa?» disse Bianca freddamente e senza tralasciare il tono canzonatorio e sprezzante James la guardò schioccato come se non si aspettasse una reazione del genere. Poi ritrovò la su a spavalderia

«Infatti, non ho chiesto, a te il permesso» replicò James con lo stesso tono che trasudava sarcasmo a ogni parola poi, si rivolse a me. «Possiamo sederci per favore?» questa volta la sua voce non trasudava sarcasmo era normale una semplice richiesta.

«Certo che no!» disse Bianca ancor prima che potessi aprir bocca.

«Non l’ho chiesto a te Rossa!» disse di nuovo lui. Questi due devono proprio odiarsi a morte pensai.

«Ehi Potter modera i  toni! Non sono una tua sguattera né un tuo elfo domestico!» intimò bianca. intanto il ragazzo con i lunghi cappelli castani e gli occhi azzurri si era portato al fianco di James

«Ma è il posto dove dovresti stare!» disse il  ragazzo che doveva essere quello che Bianca chiamava Black.

«Non osare usare quel tono con me Black!»

«Ma davvero? E chi me lo impedisce?» Ero stanca di sentirli litigare così mi alzai in piedi per essere alla stessa altezza di Black e dissi «Io» la sua faccia assunse un espressione stupita poi ritornò  la maschera sprezzante che aveva fino a pochi istanti prima. Capii che non era abituato a farsi tenere testa.

«Ah ma guarda la nostra B! Si è fatta l’amichetta che la difende!» esclamò Black con un tono canzonatorio che mi fece montare la rabbia

«Non chiamarmi così Black! Solo lì amici possono chiamarmi in questo modo! E tu e Potter di certo non lo siete!» James sentendosi chiamato in causa prese un aria tronfia  e disse:

«Evans protegge te. Ma chi difenderà lei?» Severus si alzò in piedi. Fino a quel momento era rimasto in un angolo Sev non farlo. Pensai troppo tardi.

«Io» disse

«Tu?! Tu? E Tu chi saresti? Non hai alcuna possibilità contro di noi Moccioso. Sei talmente piccolo e malaticcio che non reggeresti un minuto con noi.»

«Lo credi soltanto perché sei un purosangue pieno di sé e arrogante vero?» rispose Sev.

Purtroppo il gigante (Hagrid) disse che bisognava partire fummo costretti a ospitare Potter e Black sulla barca.  in cinque minuti avevo già cambiato la mia opinione su Potter. da Ragazzo- Simpatico E-Anche- Qualcosa –Di - Più – Per -Me- Che–Non – Piace- Per- Niente-A- Bianca a James-Potter- Odioso-Prepotente-Ragazzo Purosangue  quando vedemmo le torri e il castello di Hogwarts persino Potter aprì la bocca in un “Oh” di sorpresa e meraviglia. Quando arrivammo al castello, la McGranitt ci attendeva sulla scalinata principale e quando fummo tutti entrati, cominciò a parlare «Bene Benvenuti a Hogwarts tra pochi minuti  sfilerete  davanti al intera sala grande e sarete smistati nelle vostre case. Che sono Tassorosso Corvonero, Grifondoro e Serpeverde» fece una pausa. Poi riprese fiato e continuò:

«Per il tempo che starete qui la vostra casa sarà la vostra famiglia. I successi che otterrete le faranno guadagnare punti. Ma ogni violazione delle regole della scuola le farà perdere punti. Tenetelo bene a mente. Tutti voi» e potrei giurare che guardò nella direzione di Black e Potter

«tra pochi minuti ritornerò». Tre minuti più tardi torno dicendo «siamo pronti per ricevervi. Seguitemi»

 

 










NDA  iN questo capitolo ho fatto conoscere un po' di personaggi . spero vi piaccia.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Marty Evans