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Autore: Christine_Heart    14/11/2012    3 recensioni
Mi tolgo i granelli di sabbia rimasti su i miei vestiti e mi avvicino a Shiki, che saltellando si era già posizionato con le spalle al sole.
Il suo peluche stretto in mano.
Mi sistemo al suo fianco.
Prendo una zampina del panda, per farsi che sia esattamente tra noi due.
Avvicino la mia testa alla sua.
Il sole e quel dipinto di colori, con il mormorio del mare alle nostre spalle.
Sorrido.
***
[Contest sfida] [AU]
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ying & Yang'
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Capitolo 4: Le basi per una bella famiglia.
 
“Pronto!” si sente dire dall'altro capo.
“Signor Alex?” domanda Shiki per avere conferma.
“Shiki?” 
“Sì signore!” risponde lesto.
“Shiki, ciao..che bello sentirti!” esclama gioioso mio fratello.
“Signor Alex?” chiama Shiki preoccupato.
“Che succede piccolo?” domanda in pensiero.
“Credo che il Master Ryan non stia bene...non so cosa fare?” confessa tutto d'un fiato.
“Arrivo subito!”
 ____
 
Mio fratello è stato di parola.
Pochi minuti e bussa alla porta di casa.
Shiki si alza dal divano e corre ad aprire.
“Ciao Shiki!” esclama solare Alex.
Il mio tenero neko si lascia stringere in abbraccio caloroso.
“Mi dispiace...ma...”
“Sta tranquillo...non fa niente.”
Shiki, lascia entrare con calma mio fratello in casa.
“Stava lavorando?” chiede subito Shiki chiudendo la porta.
“Ero sul set...”.
“Mi dispiace davvero tanto averla disturbata!” esclama Shiki mortificato.
Alex gli sorride:
“Se mi lasci finire.”
“Chiedo scusa.”
“Ero sul set...e avevo appena finito le ultime riprese della terza scena...quindi nessun disturbo!” gli dice con fare gentile.
“E poi stai parlando di mio fratello, avrei lasciato le riprese comunque, anche se era solo un graffio...quindi non ti sentire in colpa...hai fatto bene a chiamarmi!”
“Mhm...!” esclama poco convinto il piccoletto.
“Dov’è adesso?”
“E' di sopra, sta riposando...ha detto che era molto stanco.” risponde svelto Shiki senza riuscir a nascondere il suo tono nervoso.
“Sì è fatto male in questi giorni?” gli svela agitato.
“Dici davvero?” chiede in ansia mio fratello.
Shiki annuisce e aggiunge:
“Ha sbattuto il ginocchio, il Master continua a dire che non è nulla, ma era molto livido, e questa mattina zoppicava.”
“Sì è fatto medicare?”
“Non lo so, non me l'ha detto!”
Alex, in tutta risposta gli accarezza la testa:
“Non ti preoccupare...non credo che il dolore al ginocchio c’entri qualcosa…starà bene.” 
Mio fratello si precipita su per le scale.
Si ferma a metà.
“Vuoi accompagnarmi?” 
“Volentieri!”  il mio tesoro accenna un sorriso timido.
Insieme salgono su per le scale.
Alex bussa alla mia porta:
“Ryan, posso entrare?” mi domanda piano mio fratello bussando delicato alla porta della mia camera. Entra con calma.
“Sta dormendo.” sussurra con dolcezza a Shiki.
Si avvicina al mio letto. Non lo sento.
Sto dormendo così bene.
Mi sfiora la fronte con la sua mano calda.
“Allora?” domanda Shiki che era rimasto sulla porta.
Le sue mani unite, e ferme in grembo.
“Ha la febbre?!”
Alex gli sorride con affetto, e scuote la testa.
“Non è febbre...è solo un po' di stanchezza.” gli mormora per non svegliarmi.
“Aveva solo bisogno di stendersi un po’.” gli spiega gentile.
Shiki sospira sollevato.
“E’ ciò che mi aveva detto…ma io...” inizia distratto, e le sue guance si colorano un po’ di rosso.
“Ti sei preoccupato?” gli chiede gentile mio fratello, con un sorriso buono sul volto.
“Sì.” risponde imbarazzato Shiki.
“Sta tranquillo, non hai fatto nulla di sbagliato, preoccuparsi è normale, ed è giusto che tu ti preoccupi per Ryan, esattamente come lui si preoccupa per te, è una bella cosa.” 
“Dice sul serio signor Alex?” domanda meravigliato Shiki.
“Certo!” risponde subito sicuro mio fratello.
“Questo vuol dire essere onesti, umani, responsabili e buoni…sono le basi per una famiglia allegra, vivace e piena d’affetto.” gli spiega con un bel sorriso.
Poi Alex cinge con dolcezza le spalle del mio piccoletto e l'accompagna fuori:
“Vieni scendiamo di sotto e andiamo a farci un thè, che ne dici?”
“Sì signore!” risponde sotto voce Shiki.
Alex accosta la porta e mi lascia riposare.
 ____
 
Shiki versa con attenzione il thè.
“Grazie.” gli risponde educato Alex prendendo la tazza.
“Prego.” risponde con un sorriso Shiki.
Si mette a sedere e si versa il proprio.
Il suo amico peloso non si era ancora mosso.
Alex sorseggia per un po' il suo:
“E da un bel po' che non ci vediamo Shiki, come stai?” gli domanda.
“Sto bene Signore.” 
Il mio tesoro era fatto così, e poi io gli avevo insegnato: “Mai dare del tu ad una persona adulta fin quando non è questa a chiedertelo.”
L'unico problema era che Shiki conosceva mio fratello da un paio di anni oramai.
“Alex, Shiki...chiamami solo Alex.” 
“Va bene!” gli risponde.
“Ci sono novità?” gli chiede curioso mio fratello.
“Per il momento nessuna!” gli dice cortese Shiki.
Alex beve di nuovo.
Si sofferma ad osservare la tazza.
“Ryan mi ha telefonato, mi ha detto che cosa è successo, che cosa è stato costretto a fare, come stai adesso?” 
Shiki rimane interdetto.
Non credeva che il suo Master potesse mai fare una cosa simile.
“E' tutto passato, ora.”
“Non mi fraintendere Shiki, mio fratello voleva solo un consiglio e un po' di conforto dopo l'accaduto...non si sarebbe mai vantato di una cosa tanto spiacevole.”
“Sì, lo so bene!” affermò Shiki nascondendo un sorriso.
“Non dev'essere stato facile da entrambe le parti.”
“Sì, credo che sia così.” risponde serio Shiki osservando il suo infuso.
“Gli hai spiegato il problema?”
“Non ancora....ma lo farò quando mi sentirò pronto...siamo rimasti così!” gli spiega.
“Lo sai che puoi fidarti di Ryan.”  
“So che posso fidarmi di tutta la vostra famiglia!” esclama sincero.
Alex gli sorride felice:
“Ti ringrazio Shiki.” 
“E lei signor Alex come vanno le riprese?”.
Già mio fratello è un attore di fama mondiale, molto piaciuto tra le adolescenti.
Da poco più di un anno, si era sposato con Nicole.
E ora era spesso fuori città per le riprese del suo ultimo film.
Ha fatto una bella carriera, e ora era pronto per sceneggiare il suo primo film.
“Vanno bene, ultimamente sono più faticose, e m' impediscono di rientrare a casa, ma non mi lamento la cosa non è così male.”
“Vedremo presto il suo nuovo film al cinema?”
“Beh, siamo un po' in ritardo ma credo che possa piacere molto al pubblico giovanile!” 
“Che bello!” esclama Shiki contento.
“E il suo braccio come va?” domanda poi.
Alex alza la manica della giacca scura e mostra il tutore nero serrato intono al polso:
“Dovrò portarlo per almeno un altro mese...e non posso sforzarlo in nessun modo...non sai che seccatura Shiki!”
“Beh, è solo un altro mese...è stato un brutto incidente.” gli dice paziente il mio piccolo.
“Sì, hai ragione...potevo fermi molto, ma molto male.” concede Alex, sincero.
“Il mio Master era molto in pena per lei!”.
“Lo so, me ne ricordo... “ 
Sospira.
Il ricordo e il dolore erano ancora vividi nella mente di mio fratello.
Non ha una villa preziosa, una limousine, né un autista e né un maggiordomo, non gli sono mai importati, ha solo una vita semplice e una bella macchina.
Erano appena tornati dal viaggio di nozze.
E dopo una settimana, Charles, un noto regista, l'aveva chiamato per ingaggiarlo nel suo ultimo progetto. Alex, si era messo subito in macchina.
E ad uno stupido incrocio, un perfetto imbecille ubriaco, gli ha tagliato la strada.
La macchina di Alex si è ribaltata un paio di volte.
I medici continuavano a dire che era in condizioni critiche.
Ma grazie a Dio o alla sua buona stella, mio fratello si è ritrovato solo un braccio rotto e qualche contusione.
“Va tutto bene signor Alex?”
La voce di Shiki distoglie la mente di mio fratello dalle lacrime di Nicole stretta nel mio abbraccio. Non l'aveva mai vista piangere così tanto.
“Sì Shiki!” gli sorride distratto.
“Stavo pensando, ti fa voglia di aiutarmi in cucina...Ryan starà morendo di fame, facciamo il suo piatto preferito, che ne dici?!”
Shiki si alza gioioso:
“Volentieri Signore!” esclama felice scodinzolando a più non posso.
Alex gli sorride sereno.
 ____
 
Mi sveglio.
Malgrado ho dormito un bel po', la testa mi fa ancora male.
Mi metto a sedere e mi passo una mano tra i capelli.
Nascondo uno sbadiglio e mi alzo.
Esco dalla mia stanza.
Mi struscio gli occhi:
“Shiki scusami...mi sono addormentato...”
“...questa sera mangeremo un po' più tardi!” gli dico iniziando a scendere le scale.
“Ah Master ben svegliato!” mi esclama felice correndomi incontro.
Mi abbraccia forte.
Gli sorrido cingendogli la schiena.
“Ti senti meglio?” mi chiede subito con dolcezza il mio piccolo.
“Sì, credo che sia stato solo un capogiro, nulla di grave, il letto in questi casi è un buon alleato.” scherzo per tranquillizzarlo.
“E il ginocchio?” chiede preoccupato.
“Hai la fissa per il mio ginocchio!” esclamo un po’ divertito.
“ Non è niente è solo un po’ livido, l’ho solo sbattuto, non è rotto, e non la causa del mio malessere, non ti preoccupare.” gli spiego ancora tranquillo.
“Dai, si è fatto tardi…” Shiki, non mi fa finire.
“Non c'è problema Master, ho pensato io alla cena!” mi dice contento. 
“Shiki lo sai che non voglio che ti avvicini hai fornelli da solo, può essere pericoloso, come te lo devo far capire!” lo riprendo senza alzare troppo la voce.
“Ma non sono solo!” mi risponde onesto.
“Come ti senti fratellino?” mi sento dire.
Alzo gli occhi.
Incrocio quelli blu zaffiro di mio fratello.
Perfetto come sempre.
Elegante come la sua carriera prevede.
Volto sottile, guance curate, occhi magnetici, capelli castani scuri, più scuri dei miei, legati in una piccola coda e la sua ultima novità, un pizzetto ben curato sul mento.
“Alex!” esclamo sorpreso.
“Beh, è con quella faccia che accogli tuo fratello?” mi dice con un bel sorriso sul volto.
“No scusa...è che...che ci fai tu qui?...e il lavoro?”
Mi avvicino a mio fratello con aria smarrita.
“E' stato Shiki a chiamarmi...era preoccupato per te!” mi spiega sfiorandomi la guancia.
Mi sento sempre così piccolo vicino a lui.
“Ma non era nulla di grave!” rispondo tranquillo.
“Non si è mai troppo prudenti!” mi sorride di nuovo.
Mi volto verso il mio adorabile neko:
“Shiki, eri davvero così preoccupato per me?” gli chiedo.
“Eri così pallido Master!” mi dice aggrappando le mani al suo grembiule a quadri.
“Shiki!” gli accarezzo la testa con affetto.
Poi gli bacio la guancia.
“Sei arrabbiato?” mi chiede triste.
“Shiki, basta!” gli dico serio ma con dolcezza.
“Ci mettiamo a cena?” gli domando educato.
Il mio dolce neko mi sorride felice:
“Certo Master!” mi risponde contento.
“Rimani a cena con noi?” domando di buon umore a mio fratello.
“Se non sono di troppo!” scherza Alex.
“Tu non sei mai di troppo!” gli dico onesto.
Mi sento cingere le spalle e la risata allegra di mio fratello m’invade le orecchie:
“E' un bene saperlo!”
“Quanto sei cretino Alex!”
“Lo prendo come un complimento!” mi risponde scherzando e accennando un inchino.
Mi mancava il suo insaziabile buon umore.
“Che cosa avete cucinato di buono?” chiedo incuriosito.
Shiki corre vicino al forno, afferra il guanto per non scottarsi e apre lo sportello:
“Pizza!” esclama allegro.
“Siete i miei miti!” esclamo felice.
Apparecchiamo assieme la tavola.
Shiki si occupa delle posate mentre io prendo i bicchieri.
Alex invece riscalda i piatti.
Sforniamo la nostra cena.
E dopo un sacco di tempo passiamo una bella serata in famiglia.
 _____
 
“Grazie per essere venuto.” dico a mio fratello a fine serata.
Eravamo soli, Shiki era andato a letto.
Povero piccolo era così stanco.
“Sono il fratello maggiore, devo venire sempre e comunque!”.
“Certo...” gli dico sedendomi accanto a lui.
“In ogni modo apprezzo molto.”
“Figurati.” mi risponde gentile.
Appoggia la testa sul divano.
Giustamente eravamo seduti sul tappeto, le schiene dritte contro il sofà, e la televisione accesa a volume basso, sul primo programma poco interessante che avevamo trovato.
“Come va il tuo libro?” mi chiede poco dopo.
“A rilento.”
“E il lavoro?”
“Stanca, come tutti i lavori.”
“Ti sei sentito male a causa sua?” mi chiede un pochino in pensiero.
“Non stavo male Alex, ero solo affaticato, avevo bisogno di dormire, ero stanco...sai cosa vuol dire stanco, no?” m'innervosisco appena.
L'ha sempre avuto questo vizio.
Preoccuparsi per ogni piccolo problema.
Ma era pur sempre mio fratello maggiore.
Era un suo dovere “preoccuparsi”. ^^
“Va bene, non ti riscaldare.” mi risponde alzando le mani per calmarmi.
“E non alzare la voce, Shiki sta dormendo.” mi riprende.
“Posso offrirti qualcosa da bere?” gli chiedo poi per cambiare argomento.
Mi alzo per andare in cucina.
“Che cos'hai di forte?” mi chiede.
“Lo sai che non bevo, quindi ho poco è niente in casa.”
“Niente alcool, ma che uomo sei?” mi prende in giro.
“Unico nel suo genere!” scherzo.
“Ho solo una bottiglia di vino rosso e qualche birra!” gli dico aprendo il frigo.
“La birra è ghiacciata?” 
“Certo!” gli rispondo prendendole.
“Allora la cosa è perfetta!”
Le stappo e gli offro la sua.
“E' stata una bella serata!” mi dice dopo il primo sorso.
“Sì, mi sono divertito molto!”
 “Dovremmo cenare più spesso insieme!”
“Sì, hai ragione!”
“Nicole vuole vederti di nuovo a casa nostra con il piccolo Shiki!”.
“Verrò molto volentieri.”
“E dobbiamo ad ogni costo rapire Jane e distoglierla dal suo lavoro!”.
“La nostra amata sorellina, da quanto tempo non la vedo!” esclamo nostalgico.
“L'hai sentita ultimamente?”
“Sì, la sento di continuo...ma mi manca!”
“Già!”
Beviamo assieme un’altra sorsata.
“Però è in gamba la nostra piccola!” 
“Sì, è davvero bravissima!” esclamo tranquillo.
“Se poi c'è un fratellone che gli dona il giusto finanziamento per avviare la sua attività, è tutto più facile, giusto!” gli ricordo sereno.
“Ryan, non la prendere in giro!” mi rimprovera a mon di scherzo.
“E' vero...io gli ho permesso di aprire la sua pasticceria, ma lei ha dato un lavoro a sei persone, e si sta pagando l'università.”
“Sta facendo tutto da sola!” 
Annuisco e sorrido.
“Ti rendi conto...tra due anni avremo un' altra laureata in casa?!” gli dico felice.
“Già, sembra ieri che si è iscritta alla facoltà di Scienze sociali al Queens College!”.
Rido felice tra me e me.
“Basta una sera di queste, dopo le ultime riprese, vi porto tutti fuori a cena!” suggerisce convinto mio fratello.
Una delle ultime volte che l'aveva fatto, frequentava da un solo mese la bella Nicole.
“Sarebbe anche ora!” scherzo divertito.
“Anche tu non te la cavi niente male, sai?!” mi dice onesto.
Io non capisco.
Che c'entro io in tutta quella storia?
Non ho fatto nulla di speciale?
“Perchè mi dici una cosa del genere?” gli chiedo confuso.
“Sei il più giovane tra tutti i docenti delle superiori, e stai tirando su da solo il piccolo Shiki.”.
“Ma non sono molto bravo!” mormoro un po' scoraggiato.
L'ultima settimana mi ha fatto dubitare un po' delle mie capacità “paterne”.
“Non dire così, stai facendo l'impossibile per quel cucciolo.” m'incoraggia Alex.
“E' educato, cortese, carino, simpatico, vivace....ed è tutto merito tuo Ryan!”
“Gli hai donato un affetto e un'attenzione smisurata.” continua sincero.
“Sarai un buon padre!” mi dice con un sorriso timido.
“Beh, lo spero!”
“Oggi abbiamo parlato di quello che è successo!” mi dice a freddo.
Avevano parlato?
Di che cosa?
“ E che cosa ti ha detto?”
“Non mi ha spiegato che cosa l'hai spinto a comportarsi così...ma...”
Beve un altro sorso:
“Ma ha parere mio, quel piccolo è stato costretto da qualcuno.”.
“Tu dici?” chiedo insicuro.
Era la prima cosa che mi era passata per la testa, dopo il colloquio con i professori.
Poi la situazione mi è sfuggita di mano, ma credo che ormai la cosa sia solo un dettaglio.
“Dai Ryan, quel cuccioletto non sa neanche dove sta di casa l'essere maleducato, c'è sicuramente qualcosa sotto.” mi dice sicuro.
Sono ciecamente d'accordo con lui.
“E chissà cos'è?”
“Te lo dirà appena si sentirà pronto!” mi ricorda tranquillo.
“Credi che sia qualcosa di grosso!”
“Chi lo può dire?!”
Sospiro sconfortato.
Anche se non ero più arrabbiato con Shiki, la paura che mi sta nascondendo qualcosa di enorme e pericoloso, non mi ha ancora abbandonato.
“Tu invece quando mi fai diventare zio?” gli chiedo gentile.
“Lo sai che non dipende da me!” mi risponde poggiando la birra sul pavimento.
“Fin quando Nicole non si sentirà pronta, non voglio metterle fretta!?”.
“So che il suo negozio di antiquariato va a gonfie vele!”.
“Sì, è il più bello di tutta New York!”
Mi sorride.
Finiamo la nostra birra in silenzio.
Rivangando i bei vecchi ricordi di quando eravamo piccoli.
La televisione continua a parlare da sola, senza che nessuno l'ascolti per davvero.
_____
 
Era ormai notte fonda.
Mio fratello è rimasto a dormire sul divano.
E’ troppo tardi per rimandarlo a casa.
Nicole mi avrebbe ucciso.
Ma nonostante l’ora, non ho ancora la minima intenzione ad addormentarmi.
Pendo il mio computer e mi avvicino alla scrivania.
Lo connetto al cavetto d’internet.
Solo per sfizio, accedo alla mia pagina Facebook.
Metto la password, e inizio a sperare che non ci fossero troppe notifiche.
Non avevo molta voglia di controllarle.
Stare dietro a 142 amici, era al quanto stancante.
Soprattutto per me, che mi annoio facilmente.
Apro il mio profilo.
Il pallino delle notifiche è colorato di rosso.
Una sola notifica.
Avvicino il mouse.
Apro.
Era Shiki.
Mi aveva taggato in una foto.
“Non stiamo stra bene, Master?”
C’è scritto a caratteri cubitali accanto.
Era la foto di quel pomeriggio.
Quella scatta sul mare.
I nostri sorrisi vicini alla faccina morbida del panda.
Era la sua nuova immagine del profilo.
Sorrido.
Sono felice che avesse davvero apprezzato quel pomeriggio assieme.
Avvicino di nuovo il mouse alla foto.
Clicco con il destro.
Evidenzio la sezione “salva”.
Salvo.
Sì, la salvo con il cuore leggero e appagato sul desktop.
Clicco sul mi piace.
 
“Sì, siamo favolosi! ^^”
 

 
Note dell’autrice:
Allora vi piace come capitolo?!
Lo so, non succede nulla di realmente importante, ma è un capitolo che doveva esserci! :)
Come abbiamo visto qui, conosciamo meglio Alex il fratello maggiore di Ryan. ^\\\^
Dai, ditemi un po’…non è una favola di ragazzo?! *.*
E quanti di voi avevano capito che era lui il misterioso uomo della chiamata precedente? :P
Ah, attenzione, tenetevi forte, il prossimo capitolo svelerà qualcosa di molto importante.
Per chi "è in ascolto", sì...finalmente si capirà in parte il comportamento del piccolo Shiki. ;)
Alla prossima.
 
Grazie mille per tutto. :)
Bacio ^3^
Chris.
  
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