Capitolo 3
"Sherlock"
Blaine vorrebbe clonarsi e
stringersi la mano da solo, perché quella settimana compie il miracolo. Detto
così magari può sembrare un po' esagerato ma non può fare a meno di
essere estremamente orgoglioso di se stesso: è riuscito a sfuggire a tre
tentativi di sequestro di persona a mano armata, due attacchi terroristici a
mensa durante la pausa pranzo e un tentato omicidio da parte di Brittany e Santana. Per ben sette giorni.
Dovrebbero dargli una medaglia
al merito, oppure farlo entrare direttamente nella CIA, l'FBI
o il KGB. O tutti e tre insieme.
Ok, forse il tentato omicidio
non conta perchè può essere considerato un 'incidente'. Dopotutto Santana non voleva mica investirlo davvero
con la sua macchina, no?
...minimo era pure premeditato.
In ogni caso Blaine riesce ad
avere un minimo di respiro solo lunedì mattina, a ben dieci giorni
dall'incontro con Kurt. Le due cheerleader sono state costrette a dichiarare
una tregua per via dell'addestramento militare di Sue Sylvester, meglio
conosciuta come Mefistofele.
La donna - se così può essere
definita, considerato che ha sposato se stessa, si è fatta togliere i dotti
lacrimali, si è fatta congelare l'utero e si nutre di ossa di opossum e
broccoli frullati - ha costretto tutte le cheerios ad
ore ed ore di allenamento a suon di insulti strillati al megafono, il cui eco
raggiunge l'altra parte della scuola. Roba da far arrossire uno scaricatore di
porto irlandese.
Conclusione: Santana e Brittany non si fanno vive da tre giorni. Devono essere
troppo sfinite persino per attuare il piano A, rincorrerlo per i corridoi
cercando di atterrarlo e malmenarlo con il mocio del
bidello.
Blaine sente di poter tirare un
meritato e lungo sospiro di sollievo, come se avesse appena superato un boss
particolarmente difficile a Final Fantasy, di quelli
che ti fanno trattenere il respiro fino a che non li vedi stecchiti a terra.
E pensare che stamattina si era anche vestito sui toni del beige per mimetizzarsi con
gli armadietti. Se non altro Brittany non l'avrebbe
visto nemmeno se ci fosse andata a sbattere.
Santana è tutta un'altra storia, ma Santana viene da
Lima Heighs, ci vede come un falco e Blaine ha avuto
in passato un debole assaggio di cosa tutto questo significhi. Non ha nessunissima
intenzione di replicare l'esperienza.
"Ehi, Blaine!"
Blaine sobbalza e si volta di scatto, portandosi una mano al cuore, già pronto
ad un'eventuale fuga d'emergenza in bagno o in classe o in un tombino,
magari (che idea geniale!), ma davanti a lui c'è solo Mercedes, perplessa
come non mai.
"Oh- per l'amor di
Salazar, Mercedes, mi hai fatto prendere un infarto" sibila, appiattendosi
contro il proprio armadietto e facendosi scudo dietro l'amica per sbirciare il
corridoio affollato. Niente gonnelline, capelli biondi e insulti in spagnolo.
E' salvo, per ora.
Mercedes lo osserva come se fosse venuto a scuola vestito da Legolas. Di
nuovo.
"Ti stai ancora
nascondendo da Brittany e Santana". Non è una
domanda, è più un rimprovero esasperato. Cosa giustificatissima,
tra l'altro, visto che è stata proprio lei a trovarlo intento a nascondersi in
uno dei cestini dell'immondizia del corridoio fuori dall'aula del Glee Club.
Blaine non risponde, concentrandosi
invece sul rallentare il proprio battito cardiaco prima di avere un infarto e
rendendo chiaro che sì, si sta ancora nascondendo e sì, non sa per quando dovrà
farlo.
Mercedes alza le spalle con noncuranza, evitando il suo sguardo neanche fosse
un basilisco. Forse crede che sia pazzo. Può darle torto?
"Volevo
solo sapere che canzone hai intenzione di portare per il compito di questa
settimana, e se ti andava di fare qualcosa in duetto. Avevo
pensato ad Adele o...non so,
Blaine sorride amorevolmente prima ai suoi libri di astronomia, poi alla
ragazza. "Non so, devo ancora decidere il tema.
Ti faccio sapere, ok?"
Non ha la più pallida idea di
che canzone portare al Glee, venerdì, dato che il
compito di Schuester si è rivelato più difficile del
solito.
'Stati d'animo: sceglietene uno
e rappresentatelo con una canzone'.
Di per sé è un tema quasi
banale ma a Blaine non sono mai piaciute le cose ovvie, quindi vuole venirsene
fuori con un tema ed una canzone originali. Se non altro per differenziarsi da
Tina, che farà l'innamoramento, o Rachel, la disperazione per l'amore perduto. Qualcosa
che non c'entri con l'amore no, eh?
"Sì, tranquillo" gli
risponde Mercedes, trascinandosi dietro la tracolla con uno sbuffo. "Tanto abbiamo fino a venerdì per decidere. Allora, hai
intenzione di dirmi perché Santana ti da la
caccia?"
Meglio di no, pensa Blaine tormentandosi il labbro inferiore tra i
denti. "Niente di che, è una storia lunga" risponde invece,
stringendosi nelle spalle. Mercedes lo osserva di sottecchi ma lascia correre,
segno che, almeno in parte, se l'è bevuta.
In fondo non ne sta parlando
con lei per lo stesso motivo per cui sta evitando Brittany
e Santana come la peste bubbonica, e si sente vagamente in colpa per questo.
La verità è che se la situazione gli è sfuggita di mano così tanto -
completo makeover*, pazzia, forme leggere di stalking da corridoio, avete presente? - non può incolpare
nessun altro se non se stesso.
Tutto è iniziato in maniera
ridicola, davvero: Santana l'ha beccato ad osservare Kurt più del solito. Ok,
quella volta Blaine gli stava guardando il sedere, ma
Kurt l'aveva colto alla sprovvista, comparendo così davanti a lui, e Blaine non
era riuscito a staccare gli occhi in tempo. Da lì si è scatenato più o meno
l'inferno, dato che Brittany ha deciso che lui deve
assolutamente chiedergli di uscire prima della fine del mondo e Santana l'ha
appoggiata pienamente. Non è ancora riuscito a capire se l'ispanica l'ha fatto
per amore di Brittany o semplicemente perché si
diverte a vederlo contorcersi sotto di lei mentre viene minacciato con una
pinzetta per le sopracciglia e un gatto obeso.
Oh, chi vuol prendere in giro, naturalmente la seconda.
Comunque, il fatto che Blaine a forza di osservare Kurt per i corridoi abbia
sviluppato una sorta di adorazione per il suo ciuffo rosa, quindi una specie di
cotta per il ragazzo, è un dettaglio talmente insignificante che non andrebbe nemmeno citato.
Non vuole parlarne con Brittany e Santana perché c'è
qualcosa che lo frena - oltre alla tutela della privacy, ma
Brittany nemmeno sa il significato della parola
'discrezione' - e in ogni caso si è reso conto che non saprebbe cosa dire.
Che si sono incontrati, che hanno parlato? Che è stato strano?
Sfortunatamente, Blaine sa di non poter evitare le due ragazze ancora per
molto: presto riusciranno a coglierlo di sorpresa - quando meno se l'aspetta, sempre
quando meno se l'aspetta - rapirlo, legarlo ad una sedia e chiuderlo in uno
sgabuzzino buio per poi minacciarlo con lo scopino del bagno. Non vuole
arrivare a tanto: se è il suo sangue che vogliono, lo avranno. E poi ha come
l'impressione che Santana e Brittany gli nascondano
qualcosa. Come fanno a sapere tante cose su Kurt, per esempio, o perché ne
parlano come se lo conoscessero.
E poi perché Finn non ha mai menzionato il suo
fratellastro durante una qualsiasi delle prove del Glee
Club? Insomma, vivono insieme!
Persino Kurt non si è fatto
problemi nel rivelarglielo - con suo sommo stupore, deve ammetterlo - e non ha
fatto una piega quando Blaine ha nominato le due ragazze.
C'è qualcosa che gli sfugge e
non riesce a sbrogliare la matassa, ma vuole indagare e il suo interesse
per l'argomento - per Kurt - lo spaventa.
Era facile mettersi l'anima in
pace e osservarlo da lontano. Ora che ci ha parlato, per quanto breve sia stata
la loro conversazione, muore dalla voglia di svelare il misero che è Kurt Hummel.
Stalker, gli suggerisce la vocina nella sua testa.
Oh, ignoralo e inizia a fare domande in giro, gli sibila l’altra.
Perfetto, ci mancava solo il
complesso di Gollum*. Quand’è che inizierà a perdere
capelli e camminare tutto gobbo? Non sarà un bello spettacolo.
Eppure freme all'idea di
risolvere il mistero, da bravo uomo di scienza.
Il fatto che ha un debole per
Kurt non c’entra nulla.
Sì, come no, Sherlock.
In ogni caso, c’è una sola
persona che conosce alla perfezione tutti i fatti del McKinley, i retroscena,
le storie sporche, e Blaine è fortunato. Se chiede, forse non verrà gettato in
un cassonetto.
*
Noah Puckerman,
meglio conosciuto come Puck, o ‘quel vandalo
delinquente’ è celebre per essere andato a letto con tutte le ragazze della
scuola – esclusa Rachel a causa delle sue gambe sigillate, e Tina perchè, beh, Mike. E Mercedes. Ok, forse non proprio
tutte tutte – almeno
due volte. E si sa quanto le ragazze del McKinley siano chiacchierone.
Puck è solito farle spettegolare
per evitare il momento coccole post-sesso: in questo modo lui non deve
coccolare ragazze delle quali ricorda sì e no il nome, e viene persino
informato di qualsiasi evento, grave o insignificante che sia, che ha luogo
entro i confini del liceo McKinley di Lima – a volte anche oltre.
Blaine non sa se essere
disgustato o ammirato, a questo punto. Se condividesse la filosofia di vita del
ragazzo a quest’ora gli avrebbe già eretto un tempietto elogiativo e si sarebbe
proclamato supremo sacerdote del Puckanesimo.
Oppure sarebbe in prigione.
Noah Puckerman
è un genio del male, un criminale con un cuore d’oro, un buon amico – ogni
tanto – e un ottimo compagno per Call of Duty. E’ anche introvabile, al momento.
Blaine avrebbe voglia di
prendere a testate l’anta dell’armadietto. Possibile che quando serve a lui, Puck scompare?
Dopo aver passato al setaccio
l’intera scuola – sgabuzzini e bagni chimici compresi, e persino dentro gli
armadietti dello spogliatoio dei giocatori di football perché non si sa mai
- si arrende a chiedere di lui in giro.
I primi che gli capitano sotto
tiro sono Mike e Tina, intenti a salutarsi con un certo entusiasmo proprio nel
bel mezzo del corridoio. Blaine preferirebbe mangiarsi un cravattino piuttosto
che piombare lì ed interromperli, ma non può fare altrimenti.
Si incammina lungo il
corridoio, pregando in elfico tra sé e sé. Fa che Mike mi veda, fa che Mike
mi veda...
C'è un lieve tossicchiare, poi
un suono molto simile a quello che farebbe un lavandino appena sturato, e Mike
si volta verso di lui con un sorriso.
"Blaine! Eccoti, ma dov'eri finito? Brittany ti ha cercato per tutta la
scuola armate di retino per i pesci!"
Mike, oh Mike, salvezza mia.
"Io - uhm. Ero in giro. Ragazzi, avete visto Puck?"
Tina lo osserva con una certa
preoccupazione. "Blaine, dobbiamo preoccuparci? Perché cerchi Puck?"
Menti, gli suggerisce la vocina
nella sua testa. E fallo in fretta. Ed evita il contatto visivo, ti
farà scoprire!
Blaine abbassa gli occhi sui
suoi libri e alza le spalle, ostentando indifferenza. "Mi aveva chiesto di
aiutarlo in Geografia Economica".
Tina scuote la testa e Mike
ridacchia.
"Sospensione senza obbligo
di frequenza" dichiara il ragazzo. "Pare che abbia disseminato l'aula
di arte di mele intagliate a forma di...cose. E
la signorina Mason è inciampata in una di queste, si
è rotta un femore e si è fatta venire un esaurimento nervoso. Figgins non ha
gradito, ecco".
Per quanto Blaine apprezzi la
creatività di Puck, questa non ci voleva.
"Oh, fantastico" borbotta
tra sé e sé.
"Ragazzi, io vado a
Francese" sospira Tina, sistemandosi una ciocca scura dietro l'orecchio e
sporgendosi per baciare Mike sulle labbra. "Ci vediamo
dopo alle prove del Glee. Blaine,
che canzone porti?"
Blaine alza le spalle in risposta
e distoglie lo sguardo, arrossendo vagamente, quando Mike risponde
entusiasticamente al bacio.
Passa qualche secondo, poi Tina
sussurra qualcosa all'orecchio del suo ragazzo e se ne va.
"Quindi" esordisce
Mike sistemandosi lo zaino in spalla. "Che lezione hai ora?"
Blaine controlla l'orario e si
lascia sfuggire un gemito. "Educazione
fisica" biascica nello sconforto più totale.
Perché, perché deve subire
quella tortura? Se si esclude la boxe, Blaine ha qualche serio problema con gli
sport. Specialmente quelli che coinvolgono corde o quadri o - peggio di tutti -
palloni da basket.
Mike gli lancia un'occhiata
comprensiva - grazie al cavolo, tu sei un giocatore di football! - e dichiara: “Io ho ora buca. Dai, ti
accompagno”.
Si incamminano in un silenzio
tranquillo lungo il corridoio, che però a Blaine suona molto come una marcia
funebre, e Mike è il primo a romperlo.
“Allora, qual è il vero motivo
per cui cercavi Puck?”
Uhm. Beccato.
Mike lo domanda con l’aria di
chi sta pensando ‘non dirmi che hai una cotta per lui’,
quindi Blaine inorridisce mentalmente e si affretta a spiegare.
“Sai che lui sa sempre tutto di
tutti, no? Avevo bisogno di chiedergli una cosa su – su Kurt. Kurt Hummel”.
Complimenti, Holmes, davvero.
Tu si che sai come essere discreto!
Mike trattiene rumorosamente il
respiro e Blaine alza gli occhi dal pavimento, incuriosito.
“Lo conosci?” domanda perplesso dalla sua reazione.
Mike gli lancia una lunga
occhiata inquisitoria. “Perché vuoi saperlo?” chiede con un tono strano. Non è
arrabbiato, ma sembra guardingo.
A quanto pare la fama di
pettegoli del McKinley oggi è stata ufficialmente smentita. Nessuno sa niente.
O meglio, nessuno vuole dire niente, il che è anche peggio.
Blaine opta per una mezza
verità. “Lo vedo spesso in corridoio e l’altro giorno ci
siamo casualmente incontrati in bagno – in realtà gli sono andato a sbattere
addosso per sbaglio – e abbiamo scambiato due parole. Ero solo curioso,
è...” Particolare.
Molto particolare. Meravigliosamente particolare. “...un
tipo curioso”.
Mike inarca un sopracciglio con
aria stupita. Il ragazzo è un’arma a doppio taglio: non è un gran pettegolo,
quindi non andrà a riferire al mondo che Blaine ha chiesto di Kurt – forse
nemmeno a Tina – ma la cosa cade anche a suo svantaggio, perché non gli dirà di
Kurt.
“Ha parlato con te?” domanda
l'asiatico, rallentando il passo e scrutando il suo viso in cerca di chissà
cosa. Blaine si limita ad annuire. Perché è così sconvolto dal fatto che Kurt
abbia parlato con – ah, giusto. Kurt non parla.
“Ma – ma lui non parla con
nessuno” borbotta infatti Mike freddamente,
arricciando il naso con un gesto stizzito. “Non più” si corregge un attimo
dopo.
“Quindi lo conoscevi”.
Mike esita, poi sul viso gli
compare un’espressione amareggiata.
“Eravamo amici”.
Fino a che non si salutano, in
palestra, Blaine non riesce a strappargli nient’altro.
*
Blaine si è arreso, alla fine
della giornata, ad affrontare Brittany e Santana. Non
che le cheerleader abbiano appeso manifesti con la sua faccia promettendo
denaro in cambio del suo scalpo, ma non sa cos’altro fare: dopo essere uscito
mezz’ora prima da educazione fisica con del ghiaccio istantaneo premuto sulla
faccia – pallavolo, che sport atroce
– ha incontrato Tina di ritorno da Francese e l’ha placcata in corridoio,
chiedendogli a bruciapelo di Kurt. Tutto quello che ha ottenuto è stato un
singhiozzo e un paio di enormi occhi a mandorla lucidi, prima che Tina
scappasse letteralmente nel bagno delle ragazze.
Ma che diavolo…?
Qualsiasi cosa abbia combinato
Kurt Hummel prima che Blaine si trasferisse al
McKinley…beh, sembra esserci finito di mezzo l’intero Glee
Club.
*
Brittany è miracolosamente sola
nell’aula vuota di Spagnolo, intenda a disegnare con i pastelli il ritratto di
– uhm, Rachel divorata da una pianta carnivora? Allegorico.
“Ciao, Brit”.
La ragazza alza di scatto la
testolina bionda al suono della sua voce. “Blaine! Ti ho cercato per tutta la
scuola, perfino sotto alle piante di piselli del corso di giardinaggio! Dov’eri?”
Blaine lancia un'occhiata di
sfuggita al disegno: non sa se è più somigliante Rachel alla vera Rachel, o la
pianta carnivora alla vera Rachel. Si chiede, a livello di subconscio, cosa
tutto ciò possa significare.
“In giro. Devo farti delle
domande, Brit”.
Brittany assume un’aria terrorizzata e
Blaine si affretta a chiarire. “No, non di scuola, tranquilla!
Volevo solo sapere…che cosa sai di – beh, io –“ Blaine
si domanda se non farebbe prima a somministrare del maledetto Veritasserum all’intera scuola.
“Oh” lo interrompe Brittany candidamente, facendogli segno di sedersi sul
bordo del banco di fronte a lei. “Volevi sapere di Kurt”.
Blaine strabuzza gli occhi e si
da accidentalmente una manata in faccia, strappandosi un gemito di dolore
quando si colpisce inavvertitamente il livido sotto all’occhio. Sì, quello a
forma di gomito di Jacob Ben Israel, pericoloso pallavolista.
“Non c’è
bisogno di lamentarsi, andiamo! Non devi essere geloso!” esclama Brittany puntandogli contro un pastello a cera color oro.
“…geloso?” mormora Blaine
appoggiandosi al banco con un sospiro.
Perché, perché si è cacciato in questa situazione? Ah, sì. Il ciuffo rosa.
“Beh, io e Kurt siamo stati
insieme per una settimana” dichiara Brittany come se
fosse la cosa più ovvia del mondo.
A Blaine quasi escono gli occhi
fuori dalle orbite – carino, ritrovarsi con due bulbi oculari penzolanti sulla
faccia. “Cosa?”
Brittany alza le spalle e a Blaine
viene in mente una frecciatina di Santana, durante la loro ‘seduta di ri-modernizzazione’.
Brittany dice che Kurt
bacia da dio.
“Siamo stati insieme una
settimana” ripete Brittany con un sorriso dolce. “Poi ci siamo lasciati e lui ci ha cantato sopra – era il compito
del Glee di quella settimana. Cantarci sopra,
non stare con me – ed è tornato a sguazzare nel mare dei delfini. Bacia bene, però”.
Ok, Blaine ha ufficialmente il
cervello in pappa e la mascella è arrivata talmente a terra che sta spazzando
il pavimento.
“Kurt era nel Glee Club?” biascica aggrottando le sopracciglia.
Per chissà quale strano motivo
l’immagine mentale che ha del ragazzo stride terribilmente con il canto corale
coreografato. Sarà per l’aria pericolosa? Sarà per il ciuffo? I piercing? Il
fatto che non parla?
Però canta, a quanto pare. O
per lo meno cantava.
“Certo che era nel Glee Club” esclama Brittany, più
a se stessa che a Blaine.
“E poi che è successo, Brit?” domanda Blaine avvicinandosi a lei e resistendo
all’impulso di prenderla per le spalle. Ti pareva che di tutta la scuola, le
informazioni le aveva Brittany S. Pierce?
Il viso candido della
cheerleader si rabbuia e lei aggrotta le sopracciglia.
“Non lo so” sussurra, tornando
a colorare le foglie della sua pianta carnivora. “Ma è stato qualcosa di
brutto, perché dopo non c’era più Kurt”.
Blaine si ributta a sedere
contro il banco con un sospiro.
Cosa accidenti è successo per
far diventare Kurt così come è ora?
“Ora scusami, Blaine, ma devo
andare” borbotta Brittany dopo un po’, raccogliendo
le sue cose alla rinfusa. “Devo assistere all’incontro di Wrestling tra la coach Sylvester e Lord Tubbington”.
Blaine lancia un'ultima
occhiata al foglio.
Sì, è la pianta carnivora,
che assomiglia a Rachel.
*
Blaine si sta avviando verso il
parcheggio, perso nei suoi pensieri, alla fine della giornata.
Di Kurt anche oggi nemmeno
l'ombra, sembra come scomparso nel nulla.
Blaine alza una mano per
sistemarsi gli occhiali sul naso, gesto che compie sempre quando è pensieroso,
prima di ricordarsi che li ha tolti in favore delle lenti a contatto, così
lascia cadere la mano lungo il fianco e spinge l'ultima porta che lo separa dal
parcheggio.
Un istante dopo viene spinto
contro l'ultima fila di armadietti ed il suono
metallico del colpo riecheggia lungo tutto il corridoio, ormai deserto.
"Ehi, Anderson, cosa ci
facevi oggi negli spogliatoi, cercavi qualcuno da spiare?"
Blaine tiene la testa bassa e
non risponde, perchè rispondere è un po' come
offrirsi su un piatto d'argento con una mela in bocca ed un contorno di patate
arrosto.
Uno dei suoi assalitori - sono
sempre più di tre, mai uno. Certe lezioni vanno date in gruppo - lo
spinge di nuovo contro l'armadietto. "Che fai,
principessa, non rispondi?"
"Buttiamolo nel
cassonetto!" esclama qualcuno ridendo. A Blaine fischiano le orecchie e
non è sicuro di riuscire a muoversi per davvero.
C'è un altro suono metallico,
però - qualcuno deve aver sbattuto la mano sull'armadietto di fianco a dove si
trova - che sembra risvegliare qualcosa nella sua memoria.
"Allora, principessa, ti
sembra educato sbandierarci la tua perversione così sotto il naso proprio al ballo?"
Un colpo metallico. Il
cassonetto.
"Picchiamolo,
picchiamolo".
"Che fai,
principessa, non rispondi?"
Inizia a correre e magari loro
non se lo aspettano, ma sono almeno il doppio di lui e sono quattro. Non riesce
ad arrivare nemmeno a metà parcheggio che l'hanno già afferrato di peso,
ridendo a più non posso, e l'hanno gettato nel cassonetto più vicino.
"E vedi di rimanerci!"
Blaine non fiata, si morde a
sangue il labbro pur di rimanere in silenzio, e aspetta che le voci e i passi
si allontanino prima di sporgersi fuori dal cassonetto verde scuro.
Deve aver appoggiato male il
ginocchio quando è caduto dentro, perchè ora è
dolorante e riesce ad appoggiarlo a stento.
La cosa che lo disgusta di più
è che il primo pensiero è che ehi, perchè diavolo ha
appoggiato così la gamba, ormai dovrebbe esserci abituato.
Fa leva sulla gamba sana e
sulle braccia e scivola fuori dal cassonetto, atterrando sull'asfalto del
parcheggio con un saltello privo di equilibro e
togliendosi una buccia di banana dalla spalla con un verso disgustato.
Quando alza gli occhi lo vede,
proprio lì, a meno di dieci metri di distanza, appoggiato al muro. Ha una
sigaretta tra le mani ed è quasi nascosto dalla penombra del lato del
parcheggio coperto dal tetto e le grate, ma la sua figura è comunque
inconfondibile.
Kurt lo sta osservando uscire
dal cassonetto con la mascella tirata un luccichio di rabbia negli occhi,
inconfondibile anche a quella distanza. Si guardano per un istante e Blaine
abbassa gli occhi, mortificato. Scompare per tutta la settimana e poi salta
fuori proprio mentre lo
buttano in un cassonetto, meraviglioso.
Per un attimo Blaine ha
l'impressione che Kurt voglia avvicinarsi, ma quando rialza gli occhi lui si è
già voltato e se ne sta andando a passo di marcia.
Naturalmente, pensa Blaine. Piramide
sociale.
Vederlo allontanarsi, per qualche strano motivo, gli lascia uno spiacevole
vuoto allo stomaco.
*
Kurt si passa una mano sul viso
sudato e riprende a percorrere la sua stanza su e giù. Dannazione, che diavolo
gli prende? Perché non può semplicemente spegnere il cervello e smettere di
pensare?
Apre un cassetto, estrae una
scatola nera e la butta sul letto.
Un respiro profondo, un
secondo. Un terzo per sicurezza.
Calmo. Rimani calmo.
Non sa cosa diavolo gli stia prendendo, perché improvvisamente ha voglia di
massacrare di botte Azimio e la sua cricca, per via
di un'altra persona.
E Kurt aveva promesso che non
sarebbe più successo.
Estrae dalla scatola il primo shuriken, se lo rigira tra le mani con aria pensierosa.
Perché proprio Blaine Anderson? Cos'ha
di diverso?
Lancia la stelletta voltandosi
con uno scatto fulmineo proprio contro il cartellone appeso al muro, distante
una decina di metri, e manca il bersaglio al centro di molto. Quella sfera
rosso fuoco sembra quasi prendersi gioco di lui.
Forse rivede se stesso in
Blaine. Forse è quello che l'ha sconvolto.
Lancia un'altra stelletta, con più
violenza. Manca il bersaglio.
No, non può essere. Blaine
Anderson sembra essere il suo esatto opposto. Magari Kurt se lo vuole
semplicemente portare a letto. Lancia la stelletta, manca il bersaglio. Ride di
se stesso: non è quel tipo di skank. Non è quel tipo
di persona. Non è e basta.
Magari il punto sta proprio in
Blaine: ha qualcosa di diverso dagli altri, forse negli occhi, forse nel
sorriso, forse dentro, dove Kurt non può vedere davvero, eppure è così
chiaro. Blaine deve aver smosso qualcosa in lui in quel bagno - magari prima
ancora - e non solo il silenzio, non solo la freddezza. Kurt si sente come se
Blaine gli avesse fatto sentire la mancanza di un sorriso genuino
regalandogliene uno. Come se gli avesse fatto tornare la voglia di combattere.
Lancia l'ultima stelletta della
scatola.
Centro.
Il cartellone cade con un
tonfo.
*
Blaine ha deciso di passare il
finesettimana al Lima Bean a scrivere minuziosamente
la sua relazione sui buchi neri. Il binomio astrofisica
- rifornimento perpetuo di caffé è quello vincente e
si dedica al compito più che volentieri. Oh, la sua amata astrofisica!
Non sta aspettando nessuno,
quindi quasi si strozza con il suo stesso medium drip
quando la sedia libera al suo tavolo viene spostata indietro e qualcuno si
siede. Blaine alza lo sguardo di scatto e si trova davanti un ragazzo seduto
proprio di fronte a lui con un caffé in mano, un
sorrisetto sulle labbra e un paio di occhi chiari anche troppo familiari.
Note dell'Autrice
Lo so
che avevo detto che in questo capitolo Blaine si sarebbe ricordato della prima
volta che ha visto Kurt, ma ho deciso di farvi stare un'altro po' sulle spine
perché la storia si è notevolmente allungata, nella mia testa (naturalmente xD come sono prolissa!) e quindi ecco, BUM, non lo saprete
prima di qualche capitolo! :)
Scusate
per la lieve vena di Blangst, ma ci andava per forza.
Il miniflashback del suo primo ballo potevo risparmiarvelo, direte voi. Purtroppo
no, si è scritto da solo.
Per quanto riguarda le abilità di Kurt...forse ve ne
state facendo lentamente un'idea.
Sì, è pericoloso esattamente come sembra.
In ogni caso, CLIFFHANGER FINALE, buahahahaha!
Ok, non fatemi del male, io vi voglio bene! Signori, si
aprono le scommesse! Chi è appena entrato al Lima
Bean e si è seduto PROPRIO di fronte a Blaine?
Ah, ultima nota: dal prossimo capitolo comparirà un personaggio che in una nerd!Blaine/qualcosa!Kurt ancora non si era mai visto
(almeno credo-spero), quindi...qualcuno ha ipotesi? Sono curiosa di sapere cosa pensate!
A martedì,
Selene!