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Autore: percysword    20/11/2012    8 recensioni
Un enorme quadro ritraeva il viso di una bellissima ragazza, i capelli scuri le ricadevano dolcemente sulla spalla e circondavano la pelle chiara. Il naso era semplicemente perfetto, circondato da un poco di rossore, e gli occhi erano neri come la pece.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Haunted

a louiisvoice,

che ha scritto la prima recensione.



 

 

Capitolo 1

 

Il sole era quasi tramontato quando la macchina nera si fermò davanti ad un enorme cancello in ferro battuto. Una signora sulla cinquantina scese, si sistemò la gonna nera e infilò i lembi della camicia bianca dentro essa, raggruppò poi i capelli castani in uno chignon perfetto e si avviò verso il muretto vicino al cancello, suonò il campanello e aspettò una risposta.

-Si?- 

-Sono Minerva Winchester, ho portato i bambini- 

-Le apro il cancello-

Dopo aver ringraziato la donna tornò in macchina e appena chiuso lo sportello si voltò indietro e sorrise incoraggiante ai bambini. Appena il cancello si aprì del tutto, l'autista premette sull'acceleratore e percorse il viale in ghiaia fino ad arrivare ai piedi dell'enorme villa. La bambina fu la prima a scendere, meravigliata dalla vista dell'enorme casa in cui avrebbe vissuto per il resto della sua vita, al contrario suo fratello non era affatto entusiasta, quindi scese a malavoglia e si mise a scaricare i bagagli insieme all'autista. Nel mentre Minerva si era avviata verso il portico dove si trovavano due vecchietti, pronti ad accogliere i loro ospiti.

Quando due mesi prima i due fratelli Styles avevano saputo dell'adozione avevano avuto due reazioni completamente diverse. La piccola Charlotte iniziò a saltellare felice per la stanza e dal quel giorno non vedeva l'ora di conoscere i suoi genitori adottivi, ma soprattutto di vere l'enorme casa che aveva semplicemente visto in foto. Era felice finalmente di uscire da quelle mura, dove abitava da quando aveva un anno e adesso che ne aveva otto affrontava la nuova vita con un bellissimo sorriso sul volto. Al contrario suo fratello maggiore Harry, non accettava il fatto di avere nuovi genitori. Continuava a sostenere che lui e sua sorella stavano più che bene in quell'orfanotrofio, avrebbero potuto resistere un altro anno, visto che a quel punto il ragazzo avrebbe raggiunto l'età per andarsene a vivere da solo e portarsi dietro sua sorella, ossia 18 anni. Voleva un gran bene a Charlie era l'unica parte di famiglia che gli rimaneva e gli ricordava sua madre: i capelli castani che, al contrario dei suoi, erano lisci, le ricadevano dolcemente sulle spalle e le circondavano il piccolo viso candido in cui risaltavano le guance rosee e le labbra rosse. L'unica cosa che li accomunava erano i grandi e bellissimi occhi verdi, ereditati dal padre.

-Harry hai visto come è bello qui?- esclamò allegramente la bambina

-Si, è molto bello! Ci troveremo sicuramente bene qui!- mentì Harry. Non voleva far vedere a sua sorella la sua tristezza e il suo odio per quel posto e quel cambiamento.

-Bambini, venite a salutare i signori Payne- gridò la signora Winchester dal portico

Bambini, quando si accorgerà che non ho più otto fottuti anni? Mentre pensava questo, Harry prese per mano la sorella e si avviò verso l'entrata della casa.

 

 

-Charlotte, potresti smetterla di saltare sul letto e darmi una mano a sfare le valigie?- 

-Va bene- rispose la bambina e a malavoglia scese dall'enorme letto che le era stato riservato.

Harry aveva insistito perché sua sorella dormisse con lui, non voleva lasciata sola, non finché non era sicuro che quei due vecchietti non erano assassini o qualcosa del genere. La cena sembrava essere stata "sana", visto che la carne di agnello non gli era ancora tornata su e che entrambi erano vivi e vegeti, soprattutto Charlie che da quando era entrata in camera non era mai stata in silenzio e aveva elogiato ogni cosa, dal grande letto dove avrebbe dormito, alle bianche tende di lino che coprivano la porta di vetro che portava su una terrazza, la quale dava una magnifica vista sul vasto giardino.

Dopo aver riempito l'armadio, il riccio si mise il pigiama e si infilò nel letto, stessa cosa fece la sorella, ma dopo dieci minuti se la ritrovò nel suo letto.

-Charlie vai nel tuo letto…- mugugnò Harry

-Non voglio stare sola…-

-Ma non sei sola, siamo nella stessa stanza e sei a due passi da me-

-Ti prego Harold, fammi dormire con te- si lamentò la piccola, mettendo il broncio

-Okay, va bene- disse il fratello sorridendole -Ma non chiamarmi Harold!-

Così Harry si fece un po' più in là e si ritrovò la piccola sotto le coperte, la strinse a se e dopo averle baciato la fronte si addormentò con lei.

 

 

La mattina dopo Harry fu svegliato dalla luce del sole che penetrava dalla finestra. Si stropicciò gli occhi e si stiracchiò.

-Buongiorno Charlotte- disse mettendo la mano dove le ore prima si trovava la sorella, ma quel posto era vuoto.

-Charlie, dove sei?- si alzò di scatto e perlustrò la stanza, ogni angolo, ma la sorella non era lì. Uscì dalla stanza e di corsa scese l'enorme scalinata, arrivato in fondo diede un'occhiata in giro, ma la sorella non era neppure lì. Sentì un grido provenire da chissà dove.

-CHARLIE?- gridò

Di nuovo quel gridolino, adesso era sicuro che fosse sua sorella e quando ne sentì un altro iniziò a chiamarla cercando di seguire la voce. Si ritrovò in sala da pranzo dove la signora Payne stava sorseggiando una bevanda da una piccola tazza di ceramica mentre osservava due figure accanto al fuoco che giocavano. Scorse la sorella vicino al signor Payne che muoveva nelle mani delle buffe marionette.

-Charlotte dove eri finita?- chiese arrabbiato Harry. La sorella abbassò lo sguardo preoccupata e si nascose dietro l'anziano signore.

-Suvvia Harry, dove voleva che fosse?- domandò gentilmente la donna.

Harry fece finta di non sentire e continuò a rimproverare la sorella.

-Mi sono svegliato e tu non c'eri. Non puoi andartene così. La prossima volta svegliami, non farmi prendere uno spavento-

Charlie colse la preoccupazione nella voce roca del fratello e corse ad abbracciarlo, -Scusa- gli disse -non lo farò più, lo giuro.- 

Harry le schioccò un bacio sulla guancia e le chiese se avesse già fatto colazione, la bambina scosse la testa e assieme si accomodarono al tavolo, il signor Payne chiamò la donna di servizio e chiese di portare la colazione per i fratelli e si avviò in cucina; quando tornò aveva con se due enormi vassoi pieni di croissant, marmellate e dolciumi vari, tutte cose che erano sempre mancate nell'orfanotrofio. Alla vista di quel ben di dio lo sguardo di Charlotte si illuminò e i signori Payne sorrisero alla scenetta presentatagli davanti.

Per tutta la durata della colazione Harry rifletté sul fatto di fidarsi o no di quelle due curiose figure. Sembravano innocenti, ma aveva imparato che anche coloro che sembravano brave persone erano capaci di rivelarsi le più crudeli di questo mondo.

Dopo essersi riempito lo stomaco il ragazzo si avviò al piano di sopra, prese un paio di jeans e un maglione di lana dall'armadio, visto che faceva abbastanza freddo essendo pieno gennaio e andò alla ricerca del bagno. Nel corridoio vi erano moltissime porte e dopo averne aperte alcune pensò di arrendersi e andare a chiedere dove fosse il bagno, ma prima tentò ancora una volta. La porta che aprì rivelò una stanza buia, l'unica fonte di luce  era data da una persiana in legno che era crepata. Il raggio di sole che entrava da lì puntava sul pavimento e fu lì che lo sguardo di Harry si posò. Un enorme quadro ritraeva il viso di una bellissima ragazza, i capelli scuri le ricadevano dolcemente sulla spalla e circondavano la pelle chiara. Il naso era semplicemente perfetto, circondato da un poco di rossore, e gli occhi erano neri come la pece. Harry rimase un po' a fissare il volto della giovane donna, poi sentì qualcuno salire le scale e tornò sui suoi passi alla ricerca del bagno.

 

 

 



 

 

 

 

 

 

SAAAAALVE! 
sciao a tutti.
se ho pubblicato il primo capitolo vuol dire che ci sono state abbastanza recensioni. quindi GRAZIE INFINITE A TUTTI.

 

spero che la storia vi piaccia, ammetto che il prologo è soprattutto descrittivo e non è nulla di che…

penso che aggiornerò una volta a settimana, in modo da avvantaggiarmi con i capitoli u.u

 

se mi lasciate recensioni mi fate felice, accetto anche critiche anche perché ho assoluto bisogno di consigli!

 

qui vi saluto.


ah, prima che mi dimentichi.

POTRESTE DARE UN'OCCHIATA A QUESTE? Thanks :)

(un)broken (One Shot sui one direction)

do you remember? (One Shot sui one direction)

 

 

Chiara

   
 
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