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Autore: Ce_    20/11/2012    6 recensioni
Sequel di “Ricomincio da Te’’
Questa è la storia della nuova generazione, la storia di un Hogwarts diversa da come ce la ricordiamo, un mondo magico diverso da quello che conosciamo.
Una storia che non si ripete: la storia di una generazione che vive al di fuori della guerra, ma non della sofferenza....una sofferenza diversa, forse più giuista, forse più ''normale'', ma non per questo meno forte.
Quindi, preparatevi ad andare incontro ai pregiudizi, al peso che un cognome, inevitabilmente, si porta dietro, ai fantasmi del passato che tornano, prepotenti, alla paura di non essere all'altezza, di non essere abbastanza bravi.....all'adolescenza.
Ma non ci sarà solo questo.. troverete anche felicità, speranza, amore, gioia di vivere, rivalsa e una grande forza per andare avanti, nonostante tutto e tutti.
Questa è la storia della nuova generazione, ma anche della vecchia, una storia piena di speranza che difficilmente scompare, perchè tutti noi non finiamo mai di sperare.
Spero di avervi incuriosito,
Ce_
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Louis Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Io sono di legno

 
 Lys la guardava strano, come se la vedesse diversa, ma lei si sentiva normale, si sentiva se stessa come non era mai accaduto, si sentivo completa, appagata, finalmente sapeva di aver provato quel piacere di cui tutti parlavano e di una cosa ed certa, stare abbracciata a Lysander dopo aver fatto l'amore, addormentarsi e vedere come prima cosa quando si aprono gli occhi il suo viso, erano le cose più belle del mondo.
<< Che c'è? >> chiese Rose al biondo che continuava a guardarla preoccupato, come se dovesse esplodere da un momento all'altro
<< Non sei pentita, vero? >> le chiese titubante..
Lei sorrise, Lysander teneva infinitamente a lei e al loro rapporto ed era preoccupato che lei non fosse felice di tutto quel che era successo... 
Ma come poteva essere pentita dopo le emozioni che aveva provato la notte prima? Sarebbe stato impossibile, in quel momento era la persona più felice del mondo.
<< Ma che dici Lys? Pentita? È stata la notte più bella della mia vita, come faccio ad esserne pentita? >> gli sorrise, di nuovo, e Lysander si rilassò sotto al suo sguardo tranquillo.
<< Anche per me è stata la notte più bella, Rose. Credo di non aver mai provato prima le emozioni di questa notte, è stato perfetto >> le accarezzò la guancia con delicatezza, voleva tranquillizzarla, dirle che lui era li con lei e per lei.
Quella era la più grande paura di Rose, era talmente insicura, credeva talmente poco in se stessa per queste cose, che aveva sempre avuto la paura di non essere all'altezza di Lysander quando sarebbe giunto il momento, di svegliarsi la mattina dopo e non trovarlo, era stata terrorizzata per anni da questa cosa e, finalmente, la sera prima si era sbloccata.
Era stata una cosa improvvisa, completamente, non avevano programmato, premeditato nulla, semplicemente era venuto da se, piccoli baci si erano trasformati, in poco tempo, in baci passionali, carezze insistenti e gemiti di piacere.. In poco tempo si erano ritrovati distesi sul letto a fare l'amore, era stata la prima volta di Rose, ma non sarebbe stata l'ultima, di questo la ragazza era certa.
<< Ti amo, Lys. Ti amo come non ho mai amato nessun altro, ti amo piú di me stessa >> Rose sentì il bisogno di dire quelle parole al suo ragazzo, le diceva raramente, ma, in quel momento erano necessarie, erano le parole giuste al momento giusto.
<< Ti amo anch'io, Rosie >>  Si amavano, quella era l'unica cosa che contava.. Rose se ne stava accorgendo solo in quel momento: il loro amore era sempre stata l'unica cosa, l'unica cosa davvero importante, per cui valeva la pena lottare, tutto il resto era niente in confronto, veniva annullato dalla potenza di quel sentimento.  Niente più genitori, più nessuna aspettativa che pesava su di loro, e, soprattutto, niente più paure.. Rose si ripromise che non sarebbe più stata fermata dalla paura di qualcosa, doveva vivere, buttarsi a capofitto, doveva smetterla di riflettere centomila volte prima di fare un cosa.
Maledetta razionalità Corvonero!
 

***
 

 
<< Sei pronta? >> urlò Allison dalla cucina
<< Eccomi, eccomi.. Sto arrivando! >> Lily scese velocemente le scale e andò verso la sua coinquilina che l'aspettava impaziente, troppo impaziente, in effetti.. 
Quel pomeriggio sarebbero andate ad Hogsmeade dove avrebbero incontrato James  e Louis e da li sarebbero andate all'interno del castello a salutare Al, Scorpius e tutti gli altri.
<< Dai, sbrighiamoci >>
<< Ehi, ehi.. Che c'è? Non vedi l'ora di rivedere Louis? >> la prese in giro Lils, Allison arrossì e negò immediatamente.
<< Non mi freghi, cara.. So che muori dalla voglia di vederlo.. >> la mora scosse  di nuovo la testa, ma poi, vedendo che l'amica non aveva intenzione di smettere, si arrese..
<< Ok ok.. Mi piace un pochino, ok? Tutto qua >> lo sapeva, lo sapeva
<< E, di grazia, perché non gli hai inviato neanche una lettera di quelle che gli hai scritto? >> le chiese, sempre più maliziosa..
<< Perché non erano adatte e poi non voglio che si monti la testa.. E non montartela anche tu, ho detto che mi piace un pochino, non troppo. >> il tono di Allison voleva dire "chiudiamo la discussione qui", Lily, per una volta, la accontentò.
<< Ok, dai allora.. Andiamo >> ora era lei ad essere impaziente e anche parecchio preoccupata, in realtà..
<< Tranquilla eh, che il tuo Scorpius non scappa >> 
<< Non mi preoccupo di Scorp.. >> sussurrò, ma l'amica riuscì a sentirlo e, inoltre, vide l'altra rabbuiarsi..
<< Cosa c'è, Lils? >> le chiese dolcemente come fa una mamma con la propria bambina
<< Non vedo l'ora di riabbracciare Scorpius, questo sia chiaro, non sogno altro da più di un mese, ma James mi preoccupa, non so cosa aspettarmi.. Non so come starà, dalle lettere di Al, Scorp e Louis e da quel poco che mi ha detto lui, non credo stia troppo bene e.. Beh, è mio fratello, so che ho detto a Dominique che non mi sarei schierata e non lo farò.. Ma è difficile perché voglio troppo bene a James e non voglio vederlo infelice >> era la verità... 
Non sapeva come comportarsi..  Dominique era una persona molto importante, nella sua vita e non avrebbe tradito la sua fiducia, ma se James le avesse chiesto di schierarsi dalla sua parte? Sarebbe stata in grado di voltargli le spalle? James era suo fratello, quello che l'aveva sempre appoggiata in tutto e per tutto, non poteva fargli una cosa del genere, ma non poteva farla neanche a Dominique. Aveva paura di perderli entrambe. Aveva paura di scoprire la reazione che James aveva avuto dopo il fatto, sperava che non si fosse abbandonato all'istinto, che non avesse fatto delle azioni senza senso per pura vendetta.. 
Eppure non ci credeva più di tanto,  sapeva come era fatto suo fratello, lui fingeva e nascondeva tutto con una messinscena, la quale, per la maggior parte delle volte, feriva le persone che gli stavano intorno e, soprattutto, feriva lui.
Lily era preoccupata. Davvero tanto.
<< Lils, sta tranquilla.. Vedrai che James starà bene e poi, se non andiamo non lo scoprirai mai, no? >> la rossa ringraziava ogni giorno Merlino, i fondatori, Morgana e tutti i maghi del mondo per averle dato una coinquilina così.. 
Ally era un po' pazza, o meglio, troppo pazza, a volte, ma, sapeva quando bisognava fare le persone serie e riusciva sempre a darle degli ottimi consigli.
<< Andiamo >> Allison le porse un braccio e lei lo afferrò, subito dopo sentì il solito strappo all'ombelico, sintomo della smaterializzazione congiunta.
Si ritrovarono nelle stradine del paesello vicino ad Hogwarts in pochi istanti.
 
Erano appena arrivate e stavano spiando i ragazzi da dietro una panchina.. 
<< Dai, sembriamo delle bambine.. >> disse Allison, ma neanche lei accennava a muovere un solo passo.  
Lily, da parte sua, voleva godersi quel momento.. James e Louis stavano scherzando come se non fosse successo nulla, forse davvero suo fratello stava bene e non aveva preso la cosa troppo male.. Una speranza si riaccese nell'animo della rossa. 
<< Ok, andiamo.. >> si alzarono all'unisono e andarono verso i ragazzi che erano di spalle 
<< Ehi.. >> fu un sussurro quello di Lily, ma James e Louis dovevano averla sentita perché in un secondo si bloccarono sul posto, indecisi sul da farsi, indecisi sul voltarsi, come se non credessero alle loro orecchie, come se non fossero li ad aspettarle.. 
Poi, fu un attimo, James si girò velocemente e, senza neanche accettarsi che fosse la sorella, le si buttò addosso, stritolandola in un abbraccio mozzafiato.
<< James, James... Soffoco >> Cercò di dire Lily, la voce ridotta in un sussurro.. Il fratello non sembrava avere la minima intenzione di lasciarla, al contrario, continuava a stringerla sempre di più
Allora decise di utilizzare maniere forti. Lo spinse velocemente via facendo pressione sulle sue braccia e James si allontanò.
<< Sei impazzito? >> gli chiese Lils, anche se non riusciva a togliersi quel sorriso ebete dalla faccia.. Quanto le era mancato il suo fratellone preferito? Troppo, decisamente troppo.
<< Scusa, Lils... Ehi, ciao Allison >> anche James non riusciva a smettere di sorridere, anche se, Lily lo notò un pochino in quel momento, nei suoi occhi non c'era la solita luce scherzosa.
<< Ciao James.. Beh, vi lasciamo da soli.. >> dissero in coro lei e Louis.. Già.. Lo facevano davvero per lasciarli soli? 
<< Allora, Jj, come va? >> chiese la Potter
James e Lily ritornarono a guardarsi negli occhi per alcuni istanti, finché il ragazzo non crollò, riabbracciò la sorella e affondò il suo viso nell'incavo della spalla, si aggrappò a lei come se fosse la sua unica salvezza e Lily stette li, a fare da ancora, se suo fratello aveva bisogno di lei, lei ci sarebbe stata, di questo ne era certa. 
Sentì la camicetta che indossava bagnarsi e capì che erano le lacrime di James, il suo corpo scosso da piccoli singhiozzi.
<< Shhh... >> cercò di tranquillizzarlo, sembrava un bambino indifeso.. 
E Lily si accorse solamente in quel momento di quanto, in realtà, James stesse male, non le ci era voluto molto.. Il ragazzo era crollato subito di fronte alla sorella, talmente le sue difese erano deboli.
<< Grazie, Lils... E scusa >> appena si staccarono si sedettero su una panchina e James le raccontò un pochino tutta la storia, Lily lo ascoltò attentamente, curiosa di sapere anche cosa c'era dall'altra parte della medaglia..
<< James, Dom ha avuto paura.. Fidati.. Lei ti ama, dalle tempo >> cercò di convincerlo lei
<< Gliene ho dato tanto di tempo, Lily, gliene avrei dato ancor di più, è lei che non l'ha voluto, che se ne è andata ancor prima che io potessi fare qualcosa, qualunque cosa.. >> il tono del moro era rassegnato e questo fece quasi paura alla sorella.
<< Non dire così, Jamie >> 
<< Mi manca tutto, Lils. Mi manca la vita di prima, i nostri scherzi, le serate passate nella Stanza Delle Necessità tutte e quattro insieme, mi manca Dominque e mi manchi tu, da morire. >> Lily ingoiò a vuoto, anche a lei mancava da morire suo fratello, ma aveva fatto una scelta, sapeva le conseguenze che avrebbe dovuto affrontare e non si sarebbe tirata indietro. 
<< James, mi manchi da morire anche tu, ma la Royal... >> cercò di dire in sua difesa
<< Ehi, ehi.. La mia era solo una constatazione. Mi manchi, ma non devi lasciare la Royal per nulla al mondo, non dopo quello che stai passando >> le sorrise il fratello, incoraggiante.. 
Poi però le fece la domanda che Lils si aspettava da quando avevano iniziato a parlare.
<< Hai sentito Dominique? Come sta? >> sapeva che l'aveva sentita
<< Si, sta male.. James, ma non chiedermi di chiudere con lei.. È la mia migliore amica, è mia sorella >> si giustificò ancora una volta, ma non servì.
<< Non te lo chiederei mai, Lils.. Lo sai! >>
<< Grazie Jj, grazie! Sii forte, tu sei di legno, ricordatelo* >> i due si abbracciarono di nuovo, il loro legame era ogni giorno più forte, nonostante la lontananza 
<< Ragazzi... Andiamo? >> era Louis che li aveva interrotti, Allison dietro di lui.
<< Si, non vedo l'ora di vedere Scorp >> disse Lily.
<< Ti vorrei ricordare che sei sotto la mia tutela, ragazzina... Quindi niente porcherie, o altrimenti il tuo ragazzo se la dovrà vedere con me >> James assunse un tono minaccioso, ma Lily non ci pensò neanche, la sua mente era fissa a quelle parole: "sotto la mia tutela".. Si sentì felice, protetta, meno sola. Si sentiva amata, qualcuno si stava prendendo la responsabilità della ragazzina quindicenne qual'era, questo la rese immensamente grata a suo fratello, ma soprattutto la fece sentire felice.
 
Era agitata. Come poteva essere agitata? Cavolo, erano precisamente 4 mesi che stava con Scorpius e ora era agitata? Non vedeva l'ora di riabbracciarlo, ma aveva paura che fosse cambiato, che magari avesse fatto nuove "conoscenze", che il sentimento che provava per lei si fosse spento pian piano, questa era la verità.. Aveva paura della sua reazione.
All'improvviso la sua idea di fargli una sorpresa le parve sciocca. 
Infatti, Lily aveva deciso il 4 febbraio come data per andare ad Hogwarts perché era il giorno del mesiversario suo e di Scorp, 4 mesi! Inoltre, solo Louis e James sapevano del loro arrivo.. Per gli altri doveva essere una sorpresa, così aveva deciso.. Solo che ora si trovava davanti la porta della biblioteca ed aveva paura di aprirla..
Si guardò intorno, non c'era nessuno.. Quasi tutti gli studenti  erano a lezione, Allison aveva seguito Louis e James che doveva andare a Londra per il turno Auror, lasciandola da sola... Albus era a lezione di Antiche Rune, a detta di suo fratello maggiore e, quindi, Scorpius era in biblioteca perché aveva l'ora di buco..
Basta... Doveva decidersi ad entrare. Scorpius sarebbe stato quello di sempre. Punto..
Raccogliendo il suo coraggio spinse la porta che la divideva dal suo amato e cominciò a girovagare tra gli scaffali alla ricerca di quest'ultimo, senza degnare di uno sguardo tutti gli altri studenti che la guardavano in modo strano.
Lo trovò in un angolo della biblioteca, la schiena appoggiata al muro del castello, le gambe distese sulla poltrona di fronte e la testa immersa in un grosso tomo.. La luce che veniva dalla finestra gli illuminava i ciuffi biondi, dandogli un'aria ancor più sexy.
Appena lo vide tutti i dubbi di Lily scomparvero in un istante, si avvicinò piano al suo tavolino, prese un sospiro e stava per dire qualcosa, ma venne interrotta da Scorpius
<< No, non puoi sederti. No, non mi va di parlare, sto leggendo e, per di più, sono fidanzato con una ragazza cento volte meglio si te, perciò, sparisci >> Scorpius non aveva neanche alzato lo sguardo, aveva pronunciato quelle parole come se fossero un rito, come se fosse una cosa che si ripeteva giornalmente e, probabilmente, era davvero così.
Lily sentì il suo cuore riempirsi di amore per quel ragazzo, alle sue parole.
<< È un peccato che lei non sia disponibile signor Malfoy. Anche se mi piacerebbe conoscere questa fantomatica ragazza >> lo disse tranquillamente, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Vide il biondo rimanere immobile per alcuni istanti, poi alzò la testa, un espressione mista tra sorpresa, gioia e amore si dipinse sul suo volto.
<< È una visione? Sto impazzendo? >> si alzò piano, come se davvero non credesse ai suoi occhi
<< Sapevo di essere bella, ma addirittura come una visione? >> non riuscì neanche a terminare la frase che si ritrovò stretta tra le braccia di Scorpius, rispose all'abbraccio con forza..
Merlino quanto le erano mancati quei momenti, quegli abbracci, le braccia di Scorpius che le stringevano la vita, il suo respiro sul collo e le sue mani tra quei ciuffi biondi. Sarebbe rimasta così per sempre, era la cosa più bella del mondo.
Si staccarono, si guardarono per un istante negli occhi e poi Scorpius posò delicatamente  le sue labbra su quelle di Lily. 
Fu un bacio dolce, lento, uno di quelli che vengono dopo tanto tempo, sapeva di attesa, di speranza e di amore.
Si allontanarono di nuovo.
<< Che Diavolo ci fai tu qui, eh scricciolo? >> la prese in giro Scorp
<< Oh.. In giro si dice che qualcuno oggi fa 4 mesi.. Così sono venuta a dare un'occhiata.. >> sorrise Lils.. 
Vide il viso del ragazzo illuminarsi, come se si fosse ricordato appena qualcosa di importante
<< Ah, già... Auguri amore >> si riprese subito lui. 
<< Te ne eri dimenticato? >> Lily strabuzzò gli occhi
<< Io,  ecco.. No... Facevo solamente finta >> cercò di difendersi Scorpius, ma invano, lo sguardo della sua ragazzo lo costrinse a confessare << oh, ok.. Lils... Me ne ero dimenticato.. Scusa >>
<< Sei un cretino, Scorpius Malfoy! Come hai fatto a dimenticartene? >> il tono di Lily era abbastanza tranquillo, ancora pensava alla reazione di prima del biondo. Se aveva reagito così al suo arrivo voleva dire che stava rifiutando tutte le ragazze che gli si presentavano davanti... Solo per quello, Lily, quel giorno, gli avrebbe perdonato tutto.
<< Lils, ok che sono perfetto e che quindi non sei abituata a queste cose >> 
<< Modesto, il ragazzo >> lo interruppe la rossa, sempre sul tono scherzoso che entrambe stavano mantenendo.
<< Ovviamente.. Comunque, dicevo.. So che non sei abituata, ma sono un uomo e tu sai bene che noi uomini siamo geneticamente portati a scordarci le date degli anniversari..è provato scientificamente, mica lo dico io... >>
<< Certo certo... vedi di inventarti meno balle! >> lo riprese la ragazza.
Scorpius l'attirò di nuovo a se, baciandola delicatamente.. Quanto le erano mancate quelle labbra? Troppo, decisamente troppo.
<< Mi sei mancata, scricciolo >> le sussurrò lui con dolcezza infinita.
<< Anche tu, Ius.. Anche tu. >>

***
 

 
 
Non la riusciva a capire, la sua mente non arrivava a tanto. 
Quella ragazza era impossibile, l'avrebbe fatto impazzire una volta o l'altra. Era così imprevedibile, forte, impetuosa e lunatica, ma lui, Louis Weasley, uno dei rubacuori più famosi di Hogwarts, non riusciva a capirla; aveva sempre capito tutte la ragazze, dalle oche a quelle difficili eppure lei no, lei era diversa. 
Non era il fatto di essere più grande che la rendeva una sfida migliore, no. Lei aveva 17 anni e lui 16, questo non importava perché lei non era una sfida.
E tra tutte quante Louis aveva scelto Allison, ormai riusciva a pensare solamente a lei.
Erano appena entrati al castello, James e Lily li avevano lasciati soli, di nuovo, così il biondo decise di far conoscere alla ragazza un po' della magia di Hogwarts. Così, cominciò un vero e proprio giro turistico.
<< Ma se non sei venuta ad Hogwarts, che scuola hai frequentato? >> chiese Louis, curioso.
<< E chi ti dice che io sia inglese? >> rispose lei a tono, in effetti, ora che il ragazzo ci faceva caso, non aveva i tipici tratti inglesi e aveva anche uno strano accento..
<< E allora di dove sei?>> 
<< Lo scoprirai, prima o poi >> fece lei con aria misteriosa, ma Louis la vide intristirsi, così decise di non toccare quell'argomento che, probabilmente, non doveva essere uno dei migliori per lei.
<< Allora , si può sapere che hai? Non hai il solito sorriso. Ti manca Domi? >> possibile che quella ragazza già lo conosceva così bene? si, le mancava sua sorella e, probabilmente, non riusciva a nasconderlo bene come voleva.
<< Si.. Tanto.. Ma è stata una sua scelta.. E sono preoccupato anche per James, in realtà. >> perché le stava dicendo quelle cose? 
<< James è forte e lo sei anche tu, quindi, supererete tutto >> dicevano tutti così, ogni volta che si parlava di lui e di James dicevano che erano forti e che avrebbero superato tutto, ma loro erano stufi di combattere contro il mondo.
<< Non è vero.. Noi non siamo invincibili, anche noi ci rompiamo in mille pezzi, è solo che abbiamo imparato a non far rumore. Noi siamo di legno >> era la verità... Avevano imparato con gli anni a soffrire in silenzio. Tutto qui. 
 
<< Questa scuola è fantastica, mai visto nulla del genere >> disse Allison, dopo avere finito il giro, ma mancava ancora una cosa e il biondo l'aveva tenuta per ultima apposta, l'aveva tenuta come dessert. 
<< Credo che nessun esterno possa vedere questa cosa, ma tu hai il permesso della McGranitt che dice che puoi visitare la scuola, quindi.. Pensa intensamente ad un luogo in cui vorresti essere, che è importante per te,  poi cammina per tre volte avanti e indietro di fronte a questo muro. >> erano al settimo piano.
<< Che cosa? >> Allison lo guardò con un sopracciglio alzato, era stupenda con quell'espressione dipinta sul viso.
Louis si avvicinò pian piano, la prese per mano e camminarono insieme.
<< Fidati di me >> le sussurrò all'orecchio, facendola rabbrividire sotto il suo tocco.
La porta della Stanza delle Necessità si aprì e i due entrarono, o meglio, Louis fu costretto a trascinarsi la ragazza che era rimasta bloccata sul posto con la bocca aperta per la sorpresa.
Quando il ragazzo si guardò intorno, però, fu lui a rimanere sorpreso... A cosa stava pensando Allison? Erano in una stanza grande, luminosa e ben arredata, il letto ad una piazza al centro della stanza con alcuni peluche sopra, armadio e comodino erano pieni di foto e i muri anche.. Louis si avvicinò meglio, in una era ritratta una bambina in braccio a sua madre, probabilmente, in un'altra c'erano le due persone della precedente a poi un uomo alto, tutte e tre sorridevano felici, sul resto erano raffigurate ballerine, di ogni razza e colore. 
<< Speravo in qualcosa di più carino, sinceramente >> il biondo si voltò verso la ragazza, appena in tempo per vederla fuggire dalla stanza, la raggiunse in un istante, impedendo alla camera si richiudersi.
La fece voltare verso di lui, ma appena la vide in volto si allontanò di un passo. Era la prima volta da quando la conosceva che non la vedeva sorridere, il suo viso era spento, i suoi occhi tristi, lucidi, come se cercassero a stento di trattenere le lacrime.
<< Che c'è, Ally? Puoi dirmelo >>  le prese delicatamente il viso tra le mani
<< Come ci siamo arrivati qui? Ti prego, andiamo via.. >> e Louis non capì per quale motivo, ma capì che il problema era quella stanza ,così, chiuse gli occhi e in un istante la stanza cambiò sembianze, trasformandosi in un salotto riscaldato da un piccolo camino all'angolo..
<< Così va meglio? >> Allison annui e si diressero verso il divano. 
La ragazza lo guardava disperata, in cerca di aiuto, come se vedere quella stanza le avesse provocato un dolore incredibile, e, probabilmente, era così.
Louis le prese di nuovo il viso nelle mani e si avvicinò lentamente, posò un bacio casto sullo zigomo, dove si era depositata una lacrime sfuggita al suo controllo, poi scese sulle labbra, coinvolgendola in un bacio passionale, dolce e nuovo. 
Non aveva mai sentito quelle emozioni. Non così forti. Si sentiva forte, in quel momento poteva affrontare qualsiasi cosa, sapeva che con lei vicino sarebbe riuscito a fare tutto.
Si staccarono per riprendere fiato.
<< Stai affrontando una cosa più grande di te. Ti porterò solo problemi e  guai, sono molto più problematica e complicata di quanto tu possa pensare >> sussurrò Allison
<< Amo le cose complicate e piene di problemi >> fece lui in risposta. Non era fatta, non l'aveva conquistata, questo Louis lo sapeva bene, ma era un inizio.
 

***
 

 
Correva correva, ma era troppo lento, doveva fare piú in fretta, doveva raggiungere sua moglie.
Da quando il patronus di Ron era entrato nel suo ufficio e gli aveva detto con la voce allarmata del suo migliore amico << Gin è stata aggredita, vieni al San Mungo >> Harry non ci aveva più capito nulla, correva per i corridoi dell'ospedale magico in cerca della stanza di sua moglie.
Svoltò un angolo e vide Hermione e Ron seduti uno abbracciato all'altra, quello di certo non era un buon segno.
<< Che cazzo è successo? >> aveva provato ad urlare, ma ciò che era uscito fuori era solo un debole sussurro 
<< Sempre loro Harry...>> guardò il suo migliore amico e capì, era stata la banda di stupratori che ancora non riuscivano ad identificare.. Si sentì mancare la terra sotto i piedi, finchè Ron non lo tranquillizzò un pochino << no, non sappiamo perché, ma non l'hanno violentata, l'hanno picchiata... Ora lei sta abbastanza bene, per quanto sia possibile, e dorme, ma i medimaghi hanno detto che poteva andare molto peggio.. Ah, e hanno detto di aspettare che si svegli per entrare >> tirò un sospiro di sollievo, poteva andare peggio, ma non era andata peggio, fortunatamente. 
La sua coscienza Auror si risvegliò non appena prese coscienza del fatto che sua moglie era viva e che stava abbastanza bene.
<< Abbiamo scoperto qualcosa in più? >> 
<< No, ma probabilmente Ginny potrà dirci qualcosa in più. >> già, a lei non era neanche stata tolta la memoria, a quanto pareva.
<< Chi l'ha trovata? >> vide Ron e Hermione raddrizzarsi sulle sedie. Che cavolo stavano facendo? Chi l'aveva trovata? NO. ANCHE QUELLO NO.
<< Avery. >> Avery. Avery quella settimana... 
<< JAMES >> questa volta il suo fu un urlo. Quando l'avrebbero finita di torturare lui e la sua famiglia? 
<< È dentro, non voleva andarsene. Harry, è stato un Auror migliore di tanti di noi, ha mantenuto il sangue freddo, ha fatto il suo dovere, ha trattato Gin come se fosse una normale vittima e anche qui in ospedale non ha perso la calma, ha parlato con i medici e ha fatto rapporto. Probabilmente, si è comportato meglio di come avremmo fatto o io o tu in quella situazione. È un Auror nato >> Harry fu fiero di suo figlio, in quel momento.
Andò anche lui nella stanza di Ginny, e fanculo le raccomandazioni dei medici, voleva vedere suo figlio e sua moglie.
Quando entrò vide la rossa sul letto, che dormiva serenamente, James le teneva la mano e sulla parte di braccio della donna rimasto scoperto Harry poté notare dei lividi ben visibili.
Per un momento il moro non riuscì a vedere nient'altro, la rabbia lo stava accecando, quegli stronzi si erano permessi di toccare la sua Ginny.  L'avrebbero pagata, quello era certo.
<< Papà >> James gli aveva appoggiato una mano sulla spalla, per calmarlo.
Lo guardò senza vederlo.
<< Papà, sta bene. >> stava bene. Doveva ripeterselo. Non era successo nulla, stava bene.
<< Mi hanno detto che c'è qualcuno che ha ripreso il talento di suo nonno per cacciarsi nei guai e per fare l'auror >> gli diede una pacca sulla spalla, era orgoglioso di lui, davvero tanto. Gli voleva un mondo di bene. 
<< Grazie, pa' >> James gli sorrise, anche lui era fiero di se stesso. Lo vedeva bene Harry.
<< Sei sicuro di star bene? >> gli chiese, non doveva essere bello vedere la propria mamma picchiata.
<< Io sono di legno* >> Harry odiava quella frase, ormai era diventato il mantra di James e Louis, non sapeva neanche cosa volesse dire.
James era di legno, l'aveva preso come un dato di fatto.
Suo figlio lasciò la stanza appena Ginny si risvegliò, lui le fu subito vicino, tenendola per mano.
<< Gin sono io, come ti senti? >> la vide muoversi, per quel poco che riusciva a fare, vide le sue piccole spalle coperte anch'esse da lividi. Cercò di mantenere la calma quella volta.
<< Un po' indolenzita, ma bene. I medimaghi hanno fatto un bel lavoro. >> sorrise. Ginny riusciva a sorridere sempre.
<< E mentalmente come stai? >> quello anche era importante.
<< Com'è che dicono Jamie e Lou? Io sono di legno* >> ancora? Era una maledizione quel giorno! 
Era ora di farsi spiegare cosa voleva dire.
<< Ma che Merlino vuol dire "io sono di legno" ? >> 
<< Il legno sembra fermo, ma è sottoposto a pressioni interne che lentamente lo spaccano. La ceramica si rompe, fa subito mostra dei suoi cocci rotti. Il legno no, finchè può, nasconde, si lascia torturare, ma non confessa. Ecco perché io sono di legno, e anche tu* >> Harry non riuscì a non riconoscersi in quella frase, Jj e Lou avevano ragione, erano di legno. Tutti loro erano di legno.
Harry si chinò sulla moglie, baciandole delicatamente le labbra spaccate.
 
*Giulia Carcasi "io sono di legno"
 
NDA
Salve gente! 
Scusate scusate scusate! So che il mio ritardo è imperdonabile, ma proprio non ce l'ho fatta, mi dispiace! 
Comunque, che ne dite del capitolo? L'aggressione di Ginny non era prevista, ma poi ho detto: "è tutto così sdolcinato e calmo, mettiamoci un po' di guai!" ed eccola la.. Come starà Ginny? Speriamo bene! 
James sta ancora male, ma è un perfetto Auror.. Speriamo che non ridiventi il bambinone di sempre..
Infine, Allison nasconde qualcosa, no? Chi è? Da dove viene? Cosa pensa? Ancora non sappiamo nulla.
Grazie mille a chi mi legge e, soprattutto, a chi mi recensisce.
-GiulyHermy99 (Anche detta, signorina-io-lascio-le-recensioni-belle-della-storia)
-Wekesa(*_*)
-MartyViola91 (*.*)
-RoseBlack98
-fall_4 (*.*)
-Razorbladekisses
-AleJackson (<3) (e i bambini della nostra ciurma, ovviamente <3)
-scarlett90 ( :* )
-LolaMalfoy
-_LenadAvena_
-danyazzurra (*_*)
Spero che mi farete sapere cosa ne pensate!
Un bacione, 
Ce_
 
   
 
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