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Autore: Alice_Tommo    22/11/2012    2 recensioni
Pensavo che nulla avesse mai potuto dare una svolta alla mia vita così noiosa, ma quell' incontro fu capace di sconvolgere la mia intera esistenza.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

SETTIMANA PROSSIMA ?!

Come avrei potuto lasciare tutto quello che in 17 anni di vita avevo costruito, i ricordi, le esperienze ( sebbene la mia vita fosse la noia materializzata) e partire per Londra?

Mio padre era da ormai quasi 25 anni lontano da casa sua: cosa gli sarebbe costato restare ancora in Italia?
Non sapendo cosa dire ed essendo sconvolta, mi alzai di scatto senza dir nulla e mi diressi verso camera mia, sbattendo la porta della cucina.
Di sottofondo sentivo la voce di mia madre che tutta preoccupata si chiedeva come l’avessi presa e dall’altra parte mio padre che la rassicurava dicendole che sarebbe andato tutto bene.

Avevo i nervi a mille: come avevano potuto prendere una decisione del genere senza prima essersi consultati con me? Prima di trovare una risposta a questa domanda mi ricordai che il mio potere decisionale era sempre stato pari a zero.

Decisi infine di rassegnarmi: se il mio destino mi voleva a Londra io sarei andata lì.
 
L’ultima settimana in Italia la passai con gli “amici”.
Quando tutto era OK, nessuno si degnava di cagarmi seriamente, ma quando seppero che stavo per partire erano tutti come “ Rowsssss, ti voglio benissimo! Sei la migliore e mi mancherai tantissimo!”  Bah.

Quella strana settimana passò abbastanza velocemente.





                                             ***********************
22 DICEMBRE
Ero appena arrivata a Londra.

Mio padre era tutto contento di essere di nuovo a casa e mia madre entusiasta della città. L’unica che si sentiva come un pesce fuor d’acqua ero io.

Passai il week end con mia nonna che si lamentava del mio accento ‘poco inglese’ e visitai tutti i cugini di cui non sapevo nemmeno l’esistenza.

Il lunedì era il ‘gran giorno’.  La mia nuova scuola mi aspettava.

Mi svegliai alle 7 per non essere in ritardo, mi vestii in modo semplice ed uscii.

Arrivata a scuola mi diressi verso la presidenza: lì mi presentai e loro mi diedero subito il benvenuto assegnandomi la classe e consegnandomi la divisa.
La divisa per le ragazze era una gonna color verde bosco con una polo bianca con il logo dell’istituto: quella scuola cominciava a piacermi.

Entrata in aula tutti mi diedero il benvenuto e mi parvero subito tutti accoglienti. Una ragazza chiamata Christine mi fece spazio e mi invitò a sedersi di fianco a lei. Uhm, simpatica.

Tutti si presentarono. “..Kathy, John, Andreas, Josh, Matt, Harry, Ashley, Kristen..” Josh era davvero carino.
Durante la giornata tutti furono molto gentili con me e mi sentii subito accolta.

Mrs Corser, la professoressa di scienze, ci annunciò che l’indomani avrebbe assegnato una ricerca da fare in coppia e io già pregavo di essere in coppia con Josh.
Dopo il suono della campanella, Christine fece la strada del ritorno con me.
Quella ragazza era davvero simpatica.

Hai qualcosa da fare stasera?” mi chiese “Se vuoi venire da me ti presento la mia amica Jade!” Senza pensarci molto dissi di sì e dopo ciò ci salutammo e ognuna prese la sua strada.

A casa di Christine mi divertii molto, anche se Jade parlava molto velocemente e io non capivo molto. Quella sera mi guadagnai  addirittura il soprannome di Miss NonHoCapito.

Il giorno successivo, la Corser formò le coppie per la ricerca, io pregavo in cinese di essere con Josh.
La professoressa diceva le coppie : “….Kathy con Mauren….Steven con Andreas.. Alice con Harry..”                  CON HARRY?!

Uff. Quel ragazzo no. Quell’ Harry lì non mi andava giù dal primo momento: faceva il figo per niente.

Annunciati tutti i nomi Harry venne lì da me e mi disse “ Beh domani a casa mia alle 3.”  Prima che potessi ricordargli  di non sapere dove si trovasse casa sua mi disse “Chiedi a Christine l’indirizzo.”   e se ne andò. Uh Mr Simpatia si era degnato di parlarmi.  

Il giorno successivo andai a casa sua alle 3 come di accordo.
La casa di Harry era una villetta molto carina in periferia.
 Dopo aver citofonato a “ Fam. Styles”  per tre quarti d’ora senza ricevere risposta mi trovai Harry dietro tutto sudato, con una palla da basket in mano.

Prima che potessi sbranarlo a parole mi disse “ Ehm Alice, scusa me ne ero proprio dimenticato. Su dai entra, vedrò di farmi perdonare!”

Ma perdonare cosa? Quel cretino mi aveva fatto aspettare tre quarti d’ora fuori casa al freddo e se ne esce con uno scusa? Bah.
Entrai in casa Styles e Mr Simpatia mi offrì una cioccolata. Il minimo che potesse fare, direi.
 
SPAZIO AUTORE:
Ciaaao!Spero che questo secondo capitolo vi sia un po’ piaciuto!
Se vi va recensite e fatemi sapere cosa ne pensate!
Pensavo di continuare e pubblicare al più presto il terzo capitolo.. se poi dopo aver pubblicato il capitolo 3, ricevo almeno 3 recensioni continuo :DD
Alice.
  
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