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Autore: lulubellula    23/11/2012    5 recensioni
Avete mai pensato che Derek sia il ritratto del Principe Azzurro, che Owen sarebbe un perfetto gatto con gli stivali, che Callie si senta troppo spesso un brutto anatroccolo o che Arizona ricordi tanto la Principessa Aurora?
Allora questa é la storia giusta per voi!
Buona lettura!
Dedicata ad _Elizabeth_
1) Sleeping Beauty (Callie/Arizona)
Dal secondo Capitolo: "Dopo aver atteso qualche minuto, finalmente é il turno dei Torres, regnanti del reame attiguo a quello dei Robbns, venuti appositamente per omaggiare la Principessina Arizona.
“E' davvero una bambina molto bella” inizia Re Carlos.
“Veramente, una bambina splendida, con queste guance così rosee e chiare” continua la Regina Lucia.
“E questi occhi così azzurri e limpidi” riprende Aria.
“Già – conclude Callie – e questa testa così pelata!”.
L' intera famiglia Torres lancia un' occhiataccia a Calliope, la quale abbassa lo sguardo imbarazzata e ancora non del tutto conscia del motivo della loro arrabbiatura."
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Once upon a doctor

Sleeping Beauty (Callie/ Arizona), Part Two


Insomma, datti una mossa, leccapiedi!” grida Malefica nel suo ampio e tetro antro stregato al suo servo fedele e ossequioso, il reietto Alex, un trovatello che lei aveva istruito a dovere da tempo.

Corro, Milady Addison, corro subito da voi, scusate le mie imperdonabili mancanze, perdonatemi, non era assolutamente mia intenzione mancarvi di rispetto!” risponde lui, inchinandosi umilmente di fronte alla sua potente padrona.

Addison scuote il capo e gli urla contro: “Quante volte ti ho detto che non mi devi chiamare con il mio nome di battesimo, Alexander, non devi farlo mai, per nessun motivo! Ora sono Malefica, il mio nome incute terrore e rispetto, Addison non c' é più, la fatina decaduta é un' altra persona ormai, ora c' é posto solo per la grande e magnificentissima Malefica, la strega più potente di tutti i reami fiabeschi!”.

Alex rabbrividisce di fronte al rimprovero della donna e, con un filo di voce, grondante di curiosità le domanda: “Persino più potente della strega di Biancaneve?”.

Malefica lo osserva con disprezzo e gli risponde: “Ovviamente, cosa credi? Io sono più potente di lei sotto ogni punto divista, sono più bella ed affascinante, ho dei poteri più sviluppati e temibili ed inoltre ho qualcosa che lei non ha”.

Alex alza la testa e azzarda: “Me?”.

Addison lo polverizza con lo sguardo: “Credi forse che tu possa fare la differenza? Sei solo un illuso, Alexander, ringrazia che io ti abbia cresciuto amorevolmente per tutto questo tempo e che non tu abbia rispedito al mittente, come certamente avrei dovuto fare, visti i risultati. Tuttavia, a quanto pare, devo avere un gran cuore, leccapiedi dei miei stivali! No, la differenza sarà l' incantesimo del sonno”.

Alex bofonchia qualcosa di incomprensibile tra sé e sé, poi timidamente le chiede: “L' incantesimo del sonno é già piuttosto inflazionato, Milady e poi non funziona mai a dovere, c' é sempre il piccolo inconveniente del bacio del vero amore, una vera seccatura, madame”.

Malefica lo osserva e scoppia a ridere immediatamente, con forza, le pareti tremano e dal soffitto cadono mucchi di polvere e frammenti di pietruzze staccatisi a causa del frastuono.

L' incantesimo del sonno della strega di Biancaneve é una robetta da principianti, mio caro, che senso ha addormentare una sola persona, quando puoi sterminare un intero reame?”.

Alex rabbrividisce e poi trova il coraggio per parlare: “Volete dire, voi volete dire che userete … per giove fa' paura solo a pronunciarlo. Voi userete il Somnium Incantatum? Ne siete proprio sicura, Milady? Molte streghe sono perite nel tentativo di lanciare questo sortilegio”.

Addison inarca il sopracciglio sinistro e risponde: “Molte streghe, forse, non di certo io. Andiamo, Alexander, sai bene quanto io odi arrivare tardi alle feste e farmi rubare la scena dai comuni mortali”.

Alex annuisce e la segue sulla strada verso il Castello Incantato di Re Daniel.

Il ciambellano di corte introduce agli invitati la coppia regale: “Udite, udite, principi e principesse, Re e Regine di ogni landa fatata, stanno per arrivare Re Daniel con la sua amata consorte, la Regina Barbara e la loro figlia neonata, Arizona Robbins”.

Nella sala, le persone sono in trepida attesa e, non appena, i Robbins fanno la loro entrata in scena, tutti gli invitati si inchinano di fronte a loro e applaudiscono a Sua Maestà.

Il Re e la Regina, commossi, presentano la loro figlioletta alle persone, venute da ogni dove, per dare il benvenuto ad Arizona e attendono trepidanti il momento in cui, le tre fate madrine della piccola, Meredith, Cristina e Miranda, le avrebbero reso omaggio, donandole preziose virtù.

Intanto, la piccola Arizona viene ammirata dai presenti, Torres compresi.

Su, Callie, non vorrai farmi fare brutta figura con gli alleati di tuo padre, smettila di trascinare i piedi e di tenere la testa bassa! Questo é un momento solenne, é un' occasione unica per rinsaldare l' amicizia tra i nostri due regni, perciò, vedi di non rovinare tutto come al solito!” le dice Lucia.

Non sto trascinando i piedi, mamma, sono le mie scarpe che si trascinano da sole!” risponde Callie.

Sua madre le lancia un occhiataccia e la zittisce.

Dopo aver atteso qualche minuto, finalmente é il turno dei Torres, regnanti del reame attiguo a quello dei Robbins, venuti appositamente per omaggiare la Principessina Arizona.

E' davvero una bambina molto bella” inizia Re Carlos.

Veramente, una bambina splendida, con queste guance così rosee e chiare” continua la Regina Lucia.

E questi occhi così azzurri e limpidi” riprende Aria.

Già – conclude Callie – e questa testa così pelata!”.

L' intera famiglia Torres lancia un' occhiataccia a Calliope, la quale abbassa lo sguardo imbarazzata e ancora non del tutto conscia del motivo della loro arrabbiatura.

Tuttavia Re Daniel, dopo la costernazione iniziale, scoppia a ridere e accarezza la testa di Callie con fare paterno.

Hai proprio ragione, Calliope, la mia piccola Arizona ha ancora pochi capelli, per il momento, ma vedrai, presto li avrà lunghi e lucenti come i tuoi, mia cara”.

Callie sorride e fissa in modo riconoscente il padre della principessina.

Il ciambellano di corte, terminate le presentazioni, introduce l' arrivo delle fate madrine.

Che siano lasciate entrare Meredith, Cristina e Miranda, le fate madrine di Sua Altezza Reale, la Principessa Arizona!”.

Le porte della sala si aprono ed entrano le tre fatine, le quali si avvicinano alla piccola ed iniziano a porgerle i loro regali.

Meredith, vestita di rosa, inizia con il primo dono: “Mia cara Arizona, ti faccio il dono della bellezza e della grazia, dono che ti rispecchierà nel corpo e nell' anima, crescerai e diverrai bella e intelligente, doti fondamentali per una giovane principessina” e, detto questo, agita la bacchetta e le dona quanto promesso.

E' poi il turno di Cristina, la fatina dalle verdi vesti, la quale reca alla piccola una voce angelica ed un temperamento mite.

Viene ben presto il momento dell' ultimo dono e Miranda si avvicina alla culla della piccola.

Nemmeno il tempo di pronunciare qualche parola e si ode un terribile frastuono, le porte della sala vengono spalancate da una forza oscura, come da una folata di vento e si vedono fiamme verdi e blu, aprirsi nel bel mezzo del salone dei ricevimenti.

E' un piacere rivedervi, mio caro Daniel, é da un bel po' che non ci incontriamo, più o meno dall' inizio della guerra” inizia Malefica.

Che ci fate qui, Malefica, non siete la benvenuta nel mio castello, non lo siete più da molto, molto tempo, a dire la verità” risponde Daniel, cercando di fare da scudo alla piccola Arizona.

Malefica sorride all' uomo e gli risponde: “Quanto rancore, mio caro Daniel, tutta questa rabbia ti corroderà il fegato, mio caro. Per fortuna, essere vendicativa non é nella mia indole! Pensa che sono venuta per rendere omaggio a tua figlia, le ho portato un dono anche se tu non mi hai invitata, Daniel, come vedi, nessun rancore. Ebbene, ora sono pronta a renderle omaggio. Le lascerò tutti quei doni insulsi della fatine, la bellezza, la grazia, la voce melodiosa e tutto il resto, non voglio di certo fare la guastafeste, non mi sembra il caso. Le voglio regalare, anzi, donare, visto che non pretendo nulla in cambio, una profezia, la piccola crescerà bella e ammirata da tutti, in grazia e intelligenza sino al suo sedicesimo anno di età, al compimento di questa, ella si pungerà con un fuso incantato e poi morirà e il suo regno con lei”.

Re Daniel e le guardie fanno di tutto per cercare di arrestarla, ma ogni tentativo risulta  vano e del tutto inutile, perché Malefica si dissolve in una polvere densa e violacea e fa' perdere le sue tracce.

Fai qualcosa, Miranda, tu devi pur fare qualcosa per la mia bambina” la implora Daniel disperato alla piccola fata, sperando che quest' ultima potesse in qualche modo rompere il sortilegio.

Miranda scuote la testa ed abbassa il capo con mestizia: “Mi dispiace, Sua Maestà, io non posso nulla di fronte a Malefica, lei é troppo potente per me, posso solo far sì che la profezie non la uccida, ma che faccia cadere lei e tutto il regno in un sonno incantato, un sonno lungo cento anni. E' questo tutto quello che posso fare per lei” dice, guardando la piccola che dorme beatamente nella sua culla e non si cura di certo dello sconforto in cui il regno di suo padre é appena stato gettato.

Re Daniel, spaventato per la triste profezia, ordina che tutti i fusi del regno vengano bruciati, per cercare di impedire il compiersi di quanto predetto da Malefica e in parte aggiustato da Miranda.


Sedici anni dopo.

Callie lancia una serie di lenzuola legate l' una con l' altra dalla finestra, dopo averne testata la robustezza e poi scavalca il cornicione, scendendo lungo le mura del castello.

Lei é divenuta ormai una giovane e bella ventunenne, molto corteggiata dal fior fiore dei Principi dei reami vicini, che però non sembra avere la benché minima intenzione di “mettere la testa a posto, sistemarsi ed avere figli, dei principini di sangue reale” come le ripeteva fino allo sfinimento sua madre.

Ad aspettarla a terra c' é Mark, fedele compagno di scorribande e non solo, con cui lei riusciva a parlare e a fuggire nei momenti meno opportuni.

Dove andiamo, ora, Callie?” le chiede, sorridendole.

Potremmo andare a pescare, oppure vedere chi dei due riesce ad arrivare prima alle cascate oscure a cavallo, giusto per vedere se non ti sei rammollito” risponde la giovane.

Rammollito, io? Ma stai scherzando? Io non mi sono di certo rammollito!” risponde lui, baciandola con passione.

Vedo che questo ti riesce sempre bene, Mark”.

Lui le sorride: “Ovviamente, dopotutto, sono o non sono il tuo futuro marito? Te l' ho promesso un mucchio di tempo fa e non ho ancora cambiato idea” le dice ridendo.

Smettila di prendermi in giro, Mark, lo sai che é solo una stupida promessa da bambini, tuttavia questo non vuol dire che non mi piaccia baciarti, solo che non dobbiamo farci scoprire”  afferma Callie.

Scoprire da chi?” chiede Mark.

I miei, i miei genitori non lo devono sapere, mia madre ti farebbe uccidere se ci scoprisse”.

Ma c' é sempre tuo padre no? Lui non mi farebbe mai e poi mai uccidere” dice Mark.

No, hai ragione, lui non ti farebbe mai uccidere, ti ucciderebbe personalmente” taglia corto Callie con un sorrisetto.

Il giovane inghiotte un boccone amaro.

Dai, Mark, non pensarci, lo sai anche tu che noi due possiamo essere solo amici, al massimo qualche bacio di tanto in tanto, nulla di più. Saremmo un vero e proprio disastro come coppia, perché noi due ci vogliamo bene ma non ci amiamo, non potrebbe mai funzionare” dice Calliope con sincerità.

In effetti, a pensarci bene, non sei proprio il mio tipo, Callie” afferma Mark, salendo a cavallo.

Nemmeno tu sei il mio” risponde lei, incitando il suo cavallo alla corsa.


Intanto, nel folto della foresta, Arizona, la principessina colpita da quell' orribile maledizione se ne sta seduta, vicino al davanzale della finestra della cucina, a fissare fuori, nel vuoto.

Riflette riguardo al fatto di sentirsi in trappola, una trappola dorata, certo, con le sue tre simpatiche zie, Meredith, Cristina e Miranda, ma pur sempre in gabbia.

Può a malapena uscire nelle vicinanze a cogliere qualche fiore di campo e non ha altra compagnia, se non quella delle zie e una visita mensile dei suoi genitori, che lei aspetta con trepidazione e una punta di timore.

Decide di alzarsi dalla sedia, prende una mentella dall' appendiabiti ed esce, allontanandosi dalla via di casa.

Cammina per qualche minuto, attraversa prati e si inoltra nel bosco, con la speranza di incontrare qualcuno con cui parlare.

Tuttavia, il suo essere inesperta e sprovveduta, le costa caro, perché appoggia il suo piede sinistro sopra una trappola per animali e si ritrova a testa in giù, appesa ad un albero, sola e sperduta nella foresta.

NdA:

Spero che la seconda parte vi sia piaciuta, con la terza concluderò “La Bella Addormentata” ed inizierò con qualche altra fiaba.

Se avete suggerimenti, fiabe da proporre, impressioni da scrivere, siete benvenuti.

A presto

lulubellula

   
 
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