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Autore: Toddlernaive    24/11/2012    3 recensioni
"Si ma cosa succederebbe se.." insistette Harley.
"Hei hei guardami." Disse Zayn incatenando i suoi occhi a quelli della ragazza.
"Tu sei qui. Con me. E non c'è niente di meglio."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo due.

 

 

Sabato, primo giorno di vacanza.

Finalmente, la scuola era finita.

Chiusa.

Niente professori, compagni odiosi, compiti in classe, argomenti noiosi da studiare.

Niente di niente per ben tre mesi.

Harley era entusiasta.

"Chi minchia è che suona a quest'ora? Siamo in vacanza, scialli cazzo!" Rispose al citofono Celine con la voce ancora impastata dal sonno.

Harley sorrise immaginandosela nel suo pigiama rosa e verde con le maniche che le andavano ormai corte e i pantaloni ancora troppo larghi.

Gliel'aveva regalato lei quel pigiama.

Al loro primo natale insieme, in terza media.

"Buongiorno anche a te finezza!" disse urlando sapendo che le avrebbe dato fastidio.

"... Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile perchè si è rotto il cazzo di svegliarsi presto. La preghiamo di richiamare."

"Dai dormigliona ti ho portato le brioches al cioccolato." le sue preferite.

"Oh che culo! Il cliente da lei chiamato ha deciso di rispondere! Muoviti."

Celine abitava in un appartamentino in centro Londra, era piccolo ma spazioso per una sola persona.

Harley lo adorava. L'amica aveva un certo gusto nell'arredamento ed era venuto benissimo, sembrava un piccolo rifugio pieno di varie fotografie, oggettini presi in tutto il mondo e anche poster, colori..

Sembrava un pò una casetta sull'albero di un bambino.

Dove ci porti le cose che ti piacciono di più e dove ti puoi nascondere ed estraniare da tutto il resto.

Riuscendo a essere te stesso.

Ecco quella casa era esattamente come Celine.

"Mmm.. Che buone... Sei fantastica.. Ti.. Adoro.." disse Cel tra un boccone e l'altro.

Le stava divorando quelle povere brioches.

"Sono felice che ti piacciano. Che facciamo oggi?" chiese Harley sorridendo per il modo di mangiare della sua amica.

"Io.. pensavo.. di fare un giro.. in centro ora che.. possiamo.."

"Ci sto. Vai a prepararti e lavati la bocca che sei peggio di un bambino di sei anni!"

Celine si fiondò in bago per vedere com'era conciata e dopo due secondi scoppiò a ridere seguita a ruota da Harley.

 

 

 

 

Girarono praticamente tutta Londra.

Entravano in un negozio, provavano tutto e poi compravano pochissimo.

Avevano sperato tutto il pomeriggio di incontrare i loro idoli, tornati a Londra la sera prima, ma niente.

"Direi che è ora di tornare a casa." Disse Harley guardando l'ora sul telefono.

"Ah che guasta-feste non saranno neanche le... SONO LE 7.10!" Celine aveva una facciacome uno che ha appena visto un fantasma.

"Potevi dirmelo che era così tardi! Cavolo mi devo muovere mi devo muovere!" iniziò a parlare da sola.

"Hei calmati. Che succede?" chiese confusa L'amica.

"Oggi alle 7.45 i miei venivano a mangiare a casa mia e devo fare un sacco di cose!" iniziò mettendosi a correre.

"E adesso te ne ricordi?!"

"Scusa se non sono un'agenda umana!"

" Dai muoviamoci che c'è amcora tempo."

Non finì neanche la frase che Celine era già su un taxi.

'Bene' pensò.

Si fiondarono a casa di Celine il più in fretta possibile.

Mentre una cucinava l'altra apparecchiava la tavola.

Sembrava fosse otto persone e non solo due.

Celine ci teneva a fare bella figura perchè i suoi genitori erano convinti che lei non fosse ancora pronta per vivere da solae lei voleva dimostrare che non più piccola e poteva farcela.

Ed era vero.

Erano i suoi genitori ad essere troppo possessivi, il contrario di quelli di Harley.

Dei passi.

Il campanello.

Le due ragazze si girarono di scatto una verso l'altra.

"Eccoli." disse solo Celine.

Andarono alla porta e l'aprirono insieme.

"Mamma papà che bello vedervi!" disse con evidente finto entusiasmo Cel.

"Buonasera signori Cleston." esordì Harley più cordiale.

"Ciao ragazze. Che dite possiamo entrare o passeremo la serata sul pianerottolo?" rispose acida la madre di Celine.

"Sempre simpatica mamma."

"Va be io mi sento il terzo in comodo in questa cena di famiglia. Me ne vado. E' stato un piacere rivedervi signori Cleston e ciao Cel." disse Har incamminandosi verso la porta.

Intanto notò l'amica che le mivava un 'aiutami', le sorrise e si chiuse la porta alle spalle.

Si incamminò verso casa a piedi.

Non abitava distante da Cel e le piaceva camminare per le vie di Londra tutte illuminate la sera.

Tutte quelle luci le ricordavano tutti i film romantici che aveva visto con sua madre da piccola.

Una volta passavano molto tempo insieme.

Appena arrivata a casa sentì il telefono vibrare.

 

"Hei Har non aspettarmi dormo da Jade.

Un bacio, ti voglio bene."

 

Era di Phil.

Jade era la sua 'migliore amica'.

Quando era triste o aveva bisogno di una ragazza andava da lei e lei faceva lo stesso.

Era un comportamento di merda e Harley ovviamente non lo sopportava.

Un'altra sera da sola.

A lei non dispiaceva poi così tanto stare da sola, ormai era abbituata.

Dopo Jacob non era riuscita a relazionarsi più con nessun ragazzo.

Le aveva fatto davvero male.Si chiuse in camera e prese il suo amato i-pod, l'unico compagno sempre presente dopo quel cuore spezzato.

Non che Celine non ci fosse ma lei era tanto superficiale, lei la faceva distrarre, non guarire.

Schiacciò il tasto 'play'.

E iniziò a dimenticare.

Si la musica le faceva quest'effetto.

Si addormentò così, con una canzone della Swift.

 

Belle ragazzuole sciao!

Ho deciso di postare perchè ho avuto 50 visualizzazioni al primo capitolo :o

Non me l'aspettavo..

Anche se solo una recensione..

Seriamente mi interessa sapere che ne pensate, anche con solo una frase.

Non posso sapere cosa vi piace o no se non me lo dite.

Ci tengo veramente molto.

E che dire?

Bo non mi ricordo.

E' tardissimo vado che domani mattina ho allenamento cwc

Ci 'scriviamo' (speriamo).

Mi dileguo.

Un bacio Alice.

  
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