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Autore: Shfinfi    25/11/2012    2 recensioni
Dalla intro: «L’unica cosa che voglio, figlio mio, è che tu un giorno non diventi come me»
{TonyXSteve} {ThorxLoki}
Dedicata alla mia "Persona Speciale"
Attenzione: la storia non verrà aggiornata fino a che ogni capitolo non avrà minimo due recensioni
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Mpreg
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Capitolo 4
Una preghiera per Hella

Ero ferito, con stretto tra le mie mani il mio scettro, avevo combattuto contro quella che prima era mia alleata, ma si era rivelata solo una bastarda, una vipera pronta a mordere.
-ti aspettavi davvero che non avrei riconosciuto un mio incantesimo?- dissi stringendo di più la mia arma pronta ad attaccare.
La donna sorrise, le mani pronte per lanciare una magia, i capelli rossi erano racchiusi in una coda alta e indossava abiti simili ai miei.
-certo che no- sorrise -volevo che voi lo notaste e veniste a trovarmi- aprì le braccia come per accogliere un vecchio amico in quell'abbraccio.
-mi siete mancato mio re-
Ora tutto il suo piano era chiaro: aveva preso la mente di Thor per separarmi da Liar facendo scoppiare quelle guerre e farmi imprigionare così d’aver via libera per andare a Midgard da Liar, e sapeva che avrei mandato Magnus da Liar…così avrebbe potuto affrontarmi da sola…
E tutto questo per vendetta.
Scoppiai a ridere, il piano era geniale! Era malvagio e senza pietà! Proprio come gli avevo insegnato.
-Brava!- battei le mani per congratularmi - complimenti!!! È un piano geniale e malvagio!! Hai imparato bene, davvero bene-
La ragazza parve infastidita dal mio comportamento ma lo stesso cercava di stare tranquilla e di darsi un contegno.
-Beh…voi siete ferito e esangue, mentre io sono fresca come una rosa…mio re…stavolta siete in svantaggio-
Mi attaccò con la magia e io mi parai con un campo di forza, era brava, aveva fatto progressi dalla battaglia su Midgard.
Il secondo attacco Mi colpì alla spalla, facendo cadere il mio scettro e allontanandomi verso il muro.
Con movenze sinuose e il sorriso di chi ha appena vinto una battaglia si avvicinava a me, i giorni chiuso in quella prigione non sono di certo stati un toccasana.
Mi strinse una mano al collo pallido e mi guardava, i suoi occhi fremevano dalla voglia di vedermi a terra, distrutto e supplichevole.
-Siete così orgoglioso mio Re- sibilò vicina al mio viso, era anche lei ferita, ma la sua magia e energia era intatta a contrario della mia, che usavo tutte le notti per creare l’illusione del carillon di Lair.
Non volevo si dimenticasse di me.
E questo era il prezzo che dovevo pagare.
Cercai di liberarmi dalla sua presa quando la donna mi diede un forte pugno allo stomaco.
-Finito qui- portò l’altra mano a stringermi di più il collo –andrò dal tuo adorato figlioccio, gli brucerò prima le mani, e gli dirò che Loki era un bugiardo, poi le gambe, e gli dirò che Loki non credeva in lui, poi la lingua, e gli dirò che Loki l’aveva abbandonato, e infine il cuore, e gli dirò che mi hai ordinato tu di ucciderlo-
L’aria nei polmoni mancava, la mente mi si annebbiava ma raccolsi lo stesso le mie forza per posare la mano sul suo polso e ustionandola, facendola allontanare e a quel punto le balzai a dosso, nella mano stretto uno dei miei coltelli e lo affondai senza pietà nel suo collo, senza preoccuparmi del sangue, nel suo petto, nella sua testa, sentendo le ossa rompersi e la sua vita svanire.
-TU NON TOCCHERAI MAI NEANCHE CON UN DITO LIAR! MAI MAI E MAI!!-
Quando sentii oramai solo odore di sangue mi allontanai dal suo corpo lasciando cadere il coltello a terra, mi allontanai fino a uscire dalla grotta dove la vipera era chiusa e mi sedetti sfinito su una roccia, guardai il cielo notturno nella direzione di Midgard.
Liar ora era salvo.
Questo importava
Ora Hella…

…Poi prendermi se vuoi

***
Ti prego sorella mia
Non portameli via
Sono l’unica cosa che io abbia qui
Sono l’unica cosa che non mi permette di piangere
Se me li porti via
Porta via anche me

Sussurravo queste parole in una lingua antica, cercando con la magia di salvare almeno uno di loro, ero disperato, le lacrime si mischiavano al sangue che si stava paino piano coagulando.
Pregavo in tutti i modi Hella di non portarli via.
Erano la mia casa.
Erano parte di me.
Dean mi guardava da lontano, le mani congiunte a mo’ di preghiera.
Magnus mi guardava affiancato da Thor che finalmente aveva riacquisito la lucidità.

Ti prego sorella mia
Fai un piccolo miracolo per me
Per loro
Hanno commesso molti errori lo so
Hanno fatto soffrire Loki
Ma ora mi stanno proteggendo e facendo crescere
Non puoi farmi questo

Il giovane biondo si avvicino chinandosi alla mia altezza.
-non torneranno principino- sussurra ma io non gli do ascolto.
avevo fiducia in tutti.
In Tony che di sicuro mi sentiva, ma preferiva riposare
in Steve che aveva deciso di riacquistare le forze
In Hella che sono certo mi stava ascoltando e stava facendo qualcosa per me
avevo fiducia in tutti.
Ma il biondo soldato mi prese di peso nonostante le mie repliche.
-ASPETTA!! –Gridavo tendendo le mani verso i corpi dei due supereroi –POSSO FARCELA MAGNUS!! LASCIAMI!!-
Mi agitavo tra le braccia della guardia che saldamente mi teneva stretto a se, mi accarezzava i riccioli neri cercando di calmarmi.
Ma io sapevo che loro erano vivi
Sapevo che sarebbero tornati da me
-L-lasciami…- Gridai un’ultima volta, la voce mi era completamente sparita a forza di gridare e nonostante questo cercavo ancora di liberarmi dalla ferrea presa della mia guardia.

Hella
Non puoi davvero fare nulla per me?
Per noi?

Chiuso in camera mia, Fuori dalla porta Magnus faceva la guardia, era notte fonda e il mio carrilon funzionava poco.
Volevo qualcuno da abbracciare…rivolevo Tony e Steve…rivolevo i miei genitori…
Mi infilai sotto le coperte con gli occhi ancora lucidi e cercai di dormire.

La mattina dopo la voce dolce di Steve, come sempre, mi svegliava delicata, ma temevo che fosse solo un sogno e invece Steve era proprio lì, davanti ai miei occhi, i capelli biondi pettinati con cura, la pelle immacolata e gli abiti semplici.
-Devi andare a scuola- Sorrise prendendo le ciabatte da sotto il letto e non fece in tempo a rialzarsi che lo abbracciai.
-SIETE VIVI!- Gridai felice piangendo di gioia –HELLA MI HA ASCOLTATO!!-
Steve rimase un po’ sorpreso ma subito ricambio l’abbraccio prendendomi in collo e scendemmo in cucina dove Tony e Dean preparavano la colazione.
-Stranamente il piccolo dio si è svegliato puntuale oggi- Ridacchio Tony avvicinandosi e abbracciandoci.
Era così bello che quasi non mi pareva vero.
Eravamo di nuovo insieme.
E questo era l’importante.
La nostra Routine era tornata.

***

Seduto sul letto, ancora in convalescenza, guardavo la porta ansioso.
Volevo vedere Thor, lo volevo riabbracciare e volevo sentirmi dire che era andato tutto bene, che Lair era vivo e soprattutto felice.
Ma era passato quasi un giorno e di Thor neanche l’ombra.
Ero spaventato.
Se davvero Era andato tutto bene, allora potevamo far pace con il resto dei nove regni e con gli Jotun, potevamo ristabilire l’ordine che tanto Thor desiderava e far tornare Lair a casa.
Anche se ci avremmo messo molto anni terrestri per farlo.
-Loki-
perso nei miei pensiero non mi ero neanche accorto del re asgardiano che era entrato in camera.
Saltai subito giù dal letto e corsi ad abbracciarlo per poi tenergli il viso tra le mani.
-ti prego dimmi che è andato tutto bene- sussurrai ansioso e lui sorrise innocente.
-Bene è dire poco! Benissimo! Per fortuna hai distrutto al maga prima che potessi fare danni-
Sorrisi a mia volti abbracciandolo di nuovo, non ero mai stato così felice di rivederlo.
Certo, sono sempre stato freddo con lui, ma era questo quello che avevo sempre desiderato fare, ogni volta che tornava dal delle battaglie l’unica cosa che desideravo era toccarlo e stringermi al suo corpo così caldo e diverso dal mio, sentire le sue braccia che circondavano il mio corpo e che mi proteggevano.
Era sempre stato questo quello che volevo fare.
-Ora Lair potrà tornare a Asgard- Sussurrai –Potrai tornare da noi-

***

Avevo passato gli ultimi tre anni su Midgard tranquillo, senza battaglie o litigi, eravamo felici, ogni mattina mi svegliavo per primo, saltavo sul letto di Dean e lo svegliavo scaraventandogli contro una gigantesca bolla d'acqua, mentre mi rincorreva giù dalle scale Steve passava tranquillo tenendo le tazze di caffè alte per non farle cadere mentre gli correvamo intorno.
-non vi ammazzate- ci diceva, e poi spariva nel laboratorio di Tony dove il miliardario aveva passato la notte, finita colazione Jarvis mi preparava lo zaino e mi accompagnava a scuola, a ricreazione mi sedevo sul muretto insieme a Cassandra, le davo un po' di soldi e il mio pranzo e in cambio lei mi raccontava sempre delle meravigliose storie.
E verso le quattro Steve veniva a prendermi, tornavamo a casa e facevamo i compiti insieme, mentre Dean lavorava chiuso nel suo studio sgranocchiando una quantità industriale di patatine.
Poi arrivava la cena, dove eravamo tutti insieme, dove ogni uno raccontava la sua giornata, dove discutevamo sui programmi tv, sui vari giochi da fare dopo cena e cose del genere.
E infine giungeva il momento più bello della giornata, quando mi addormentato sul divano e Tony mi prendeva in braccio delicatamente portandomi in camera ma io mi svegliavo sempre strusciandomi gli occhi e mi mettevo svogliato il pigiama, insieme a Steve mi lavavo i denti e dopo, con la compagni di Dean, mi addormentavo nel mio letto, cullato dalla dolce melodia del carillon.

Avevo sempre adorato la routine e cercavo di mantenerla anche dopo il mio ritorno ad Asgard, ma li c'era sempre qualcosa di nuovo e anche quello non mi dispiaceva.
La mattina Magnus mi svegliava presto, mi aiutava a prepararmi, mi pettinava i capelli, mi preparava le vesti e mi scortava ovunque, a colazione c'era sempre solo Loki e spesso discutevamo sulle lezioni di magia del pomeriggio perché dopo la colazione, Thor mi addestrava a combattere, a cavalcare e mi istruiva sulle materie belliche come la geografia dei nove regni e la mediazione politica.
Mentre il pomeriggio Loki mi insegnava la magia, mi istruiva a tenere un comportamento giusto e a parlare, poi mi insegnava la storia, che amavo e adoravo.
Ogni tanto, di notte Loki mi svegliava e mi portava nei giardini reali insegnandomi l'astronomia e delle volte mi parlava anche di Jotunhaim.
Jotunhaim era l'argomento più controverso che conoscevo, Thor ne parlava con astio e Loki ne parlava neutrale, come se l'argomento non lo toccasse davvero.

E io li temevo e odiavo allo stesso tempo.

Erano 6 anni che Thor era tornato normale, tre anni che non vedevo Tony e Steve, ma soprattutto Dean, che mi mancava tantissimo.

Ma ero felice...


Per lo meno fino a oggi




__Note di Shfinfi__

Ecco qui! abbiamo svelato il mistero di Thor, Salvato i due supereroi e fatto tornare Liar a Asgard, in questo capitolo succedono molto cose :3
questo...coso mi piaciucchia un po' pochino ma va bhe, sono più brava con le cose introspettive e tristi :D
A DIRE IL VERO NON SONO BRAVA A FARE UNA CIPPALIPPA :D
e inutile dirvi di recensire vero? :/
Va bhe! Alla prossimammmamamamamamammamamammamamamaaammammaamamamam :D
Edit: la sottoscritta pensa di aver un tremendo bisogno di una beta, chi è tanto coraggiosa da sopportare i miei deliri?
   
 
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