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Autore: iesnoth    25/11/2012    2 recensioni
{Crossover La Sirenetta / Il Pianeta del Tesoro}
Traduzione italiana di un crossover inglese, sul sito deviantArt.
Ambientata dopo "Il Pianeta del Tesoro" e durante "La Sirenetta"
Jim, allievo dell'Accademia Interstellare, viene spedito sulla Terra per un addestramento sul campo, dalla durata di un mese, e si ritrova agli ordini del principe Eric.
Ariel, per amore del principe, firma il contratto con Ursula, ma ad accoglierla sulla terraferma troverà Jim, che la proteggerà e le insegnerà tutto quello che vuole sapere sul mondo degli uomini.
Un ragazzo dallo spazio. Una ragazza dal mare. Due persone, un amore, un'epica avventura.
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, Cross-over, Lime, Movieverse, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Landlocked.
Link originale :qui. Capitolo IV
Autore: iesnoth. Americana, account qui.
Traduttrice: Vesi. Me, myself and I, account su EFP qui.
Pairing: Ariel/Jim
Rating: Giallo
Genere: Angst, Avventura, Romantico
Avvertimenti: AU, Crossover, Lime, Movieverse, Traduzione
Disclaimer: I personaggi di Ariel, Jim, Flounder ed Eric appartengono alla Walt Disney Pictures; gli altri, così come la storia, sono di proprietà dell’autrice originale. Io sono solo la traduttrice – leggasi: l’ultima ruota del carro XD
Note: Se siete puristi delle coppie Disney, e fieri shippers Ariel/Eric, non vi consiglio di leggere questa fanfiction u.u

 

Note della Traduttrice:

Secoli e secoli, me ne rendo conto. Devo chiedervi scusa. Ho lasciato questa traduzione a languire nel mio computer per troppo tempo, e, sebbene non sia proprio un gran momento (c'é la maturità quest'anno, e la scuola mi sta mangiando viva), mi mancava, quindi l'ho ripresa in mano. Ho rivisto i capitoli precedenti e sto procedendo abbastanza spedita nella traduzione. Spero di riuscire ad aggiornare più in fretta, molto più in fretta. Mi pongo come obbiettivo un nuovo capitolo ogni domenica, speriamo in bene!

Per ora, un grazie enorme a tutti.
Vi linko la pagina Facebook da autrice/traduttrice, lì ci saranno sempre aggiornamenti e spoiler per tutti i capitoli sia di questa fanfiction che degli altri miei lavori. A presto e un bacio,
Vì.

 

Note dell’Autrice:

Ho lasciato fuori un grosso pezzo della trama della Sirenetta perché tutti lo conoscono già. In breve, Ariel e Scuttle allo scoglio, il concerto che ha perso, perché cambiare questi fatti non sarebbe stato utile alla fanfiction e rileggere il film sarebbe stato noioso. Se non sapete cosa sta succedendo, procuratevi il film.

 

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Ariel si rigirò nel letto, una paura matta addosso per il mattino successivo. Era riuscita a svicolare nella camera da letto e si era finta addormentata quando le sue sorelle erano rientrate dal concerto fallito. Aveva sentito le loro occhiate pungenti sulla schiena, e alcune frecciatine altrettanto pungenti. Ma, come aveva sperato, nessuna l'aveva svegliata o spedita da suo padre. Aveva tutta la notte per pensare ad una scusa plausibile.
Al mattino, l'unica cosa che era riuscita ad inventarsi era che si era sentita improvvisamente male mentre provava ed era troppo affaticata per dirlo a qualcuno. Diede questa spiegazione alle sue sorelle, che ci credettero solo perché non avevano prova del contrario, anche se le frecciatine dietro la sua schiena continuarono. Ariel non sapeva come avrebbe resistito fino a pranzo. Non che avrebbe potuto mangiare qualcosa, se voleva continuare a mantenere le apparenze e tenere in piedi la sua bugia. Ariel sospirò. Ne valeva davvero la pena? Non ne era sicura.
Fortunatamente, suo padre, secondo Adella, si stava ancora scusando con tutti gli illustri ospiti per il disastro del concerto e non avrebbe finito fino a quel pomeriggio. Aveva fino ad allora per ristabilirsi. Più o meno all'una del pomeriggio arrivò Flounder, il soffia bla bla infilato sotto ad una pinna. Ariel lo guardò confusa.
"Cosa c'é, Flounder?"
"Bé, sono andato alla grotta per incontrarti, prima, ma tu non c'eri, quindi sono andato a teatro ma Sebastian mi ha urlato addosso qualcosa di strano, quindi ho pensato che era meglio non chiedergli di te, poi sono andato al negozio di alghe, ma-"
"Come hai fatto a-"
"Poi mi sono imbattuto in Aquata, sai, tua sorella-"
"Conosco le mie sorelle" disse Ariel impaziente, incrociando le braccia al petto.
"Sì, bé, ha detto, testuale, "E' tipo malata"" spiegò Flounder, facendo le virgolette in aria, per quanto fosse possibile farlo sott'acqua. "Quindi sono venuto qui"
"Sì," annuì Ariel "Ma perché sei venuto qui?" lanciò uno sguardo significativo al soffia bla bla.
"Ah, già" si ricordò Flounder. Glielo lanciò "Penso di averlo aggiustato. C'era qualcosa simile alla gomma nel tubo. E' come se chiunque l'abbia posseduta non volesse che funzionasse"
"Oh" esclamò Ariel, esplorandone il vaso con le dita. Vennero ricoperte da una polvere nera. Portò le dita al naso e annusò. "Sa di casa". Soffiò nello strumento. Niente. Solo un sottile fischio. Flounder inclinò la testa. guardando il soffia bla bla.
"Forse la musica degli umani é più tenue della nostra?"
Ariel alzò le spalle, e sorrise, incantata, all'oggetto ancora tra le sue mani "Non mi importa, a dir la verità". Disse all'amico. "E' comunque bellissimo e ha un significato che non riesco a capire-" Il sorriso divenne determinato "-per adesso."
In quel momento, Adella la chiamò attraverso la porta "Ariel, Papà ti vuole, ADESSO!"
Ariel sobbalzò alla voce improvvisa e nascose il soffia bla bla sotto il suo cuscino. Si alzò dal letto, si raddrizzò e poi sospirò. "Coraggio."

 

"Alzati e risplendi, principessina!" Una voce aspra rimbombò nell'orecchio di Jim. L'apprendista protestò e si tirò il cuscino sopra alla testa. Poi si ricordò cos'era successo il giorno prima e fu completamente sveglio e disteso sul pavimento.
"Non é giorno da campeggio, ragazzo!" urlò il Capitano Harris "Oggi specialmente". Jim soppresse una smorfia mentre guardava interrogativo il suo superiore.
"Non ti ricordi?" ringhiò il Capitano, rimettendo Jim in piedi e spingendolo verso l'armadio. Jim restò in silenzio. "La festa di compleanno del principe, poltrone!" poi, stranamente, il Capitano ridacchiò. "Nottata faticosa, ragazzo?".
Jim si voltò bruscamente e non poté impedirsi di corrugare minacciosamente le sopracciglia per la sorpresa. La voce si era sparsa così velocemente? E quanto brutta l'aveva fatta sembrare la faccenda, Sable? Harris alzò le braccia davanti a lui in segno d'arresa, sorridendo. "Scherzo, ragazzo. Anche un giovane brillante come te si merita una notte in città ogni tanto".
Jim si voltò di nuovo, le spalle che si rilassavano per il sollievo. Si concesse persino una risata sommessa. "Me ne ricorderò".

  
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