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Autore: eleanor89    14/06/2007    10 recensioni
(spoiler anche nell'introduzione) Kurenai aspetta un bambino, e chi meglio di Anko può organizzare una festa a sorpresa? E se chiedesse aiuto a Kakashi, potrebbe mai accadere qualcosa tra loro, il sole e la luna?. Una fic quasi tranquilla una volta tanto, senza troppe pretese, se non di far sorridere e di vedere insieme una coppia che adoro! [KakaAnkoKaka; brevi apparizioni di altre coppie]
Genere: Romantico, Malinconico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anko Mitarashi, Kakashi Hatake
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Ecco la seconda parte! D’ora in poi aggiornerò meno velocemente, perché gli altri capitoli non li ho ancora scritti! Qui appariranno tutte le coppie, innamorate e non XD. Alla fine capirete…

-…che cos’hai?-

“lo sapevo… ecco perché ha voluto fare questo gioco…” pensò subito Anko, capendo al volo la domanda.

-che razza di verità è questa?- chiese Gai, subito zittito da Kakashi.

-in generale dici?-

-no, solo per adesso, o meglio, per prima.-

-no… non era un capogiro… mi è venuta solo in mente una cosa…-

Kurenai le parve stupita. Anko si guardò attorno, forse non era il momento migliore per parlare, erano presenti anche Gai, per quanto non comprendesse le loro parole, e Kakashi. Ma in fondo di lui si fidava, pensò, e questo era già tanto.

-credi sia una buona idea vivere noi tre insieme? Il bambino, io e te? Non sarebbe meglio chiedere ospitalità ai tuoi quando nascerà?- se Kurenai prima era stupita, ora era esterrefatta.

-non vuoi più convivere con me?- chiese infatti.

-convivere… diciamo “conquilinare”, non siamo ancora fidanzate…-

-coabitare, Anko, coabitare, e comunque cosa succede? Hai paura che il bambino ti disturbi?-

-ma assolutamente no! Non lo dico per me!- le sfuggì di bocca prima che potesse rendersi conto di averlo davvero detto. Ora non avrebbe avuto scuse, non avrebbe mollato fino ad averle fatto dire tutto.

-e per chi allora?- fu la domanda che come si aspettava le porse.

Gai crollò con la testa sul tavolo, distraendole.

-adesso lo porto via io…- mormorò Kakashi.

-sinceramente… non credi che per il bambino potrebbe essere… pericoloso?-

-cosa?-

-la mia influenza…-

Kurenai la fissò sbalordita, poi guardò Kakashi, incontrandone lo sguardo.

-tu l’hai capita?-

-no, no.-

-ma insomma!- Anko battè una mano sul tavolo, -ora parliamo senza ipocrisie… è chiaro che io potrei avere una cattiva influenza sul piccolo! Sono pur sempre un’ex allieva di Orochimaru! Potrei influenzarla negativamente… questo voglio dire… quindi sarebbe meglio… Kurenai?- si bloccò notando che l’amica tremava leggermente.

-questa è colpa di quella vecchia…-

-quale vecchia?-

-quella a cui hai dato la mela.-

-ah! La vecchiaccia! No, ti sbagli, lo pensavo già prima… ehi, come cavolo fai a sapere della vecchiaccia?!- chiese guardando anche Kakashi che aveva già spostato lo sguardo per non incontrare il suo.

-lo pensavi già prima? LO PENSAVI GIÀ PRIMA?!-

-KuKurenai-chan?-

-no, Kurenai-chan un cazzo! Stammi bene a sentire ora!-

-hai detto cazzo…-

-hai detto una parolaccia…-

-smettetela tutti e due! Kakashi sta zitto! Anko! Ora ascolta!-

Anko si mise quasi sull’attenti. Se c’era una persona che a Konoha poteva davvero far paura, oltre a Tsunade quando le si dava della vecchia, era Kurenai arrabbiata. Forse perché sono le persone sempre tranquille e posate quelle più pericolose quando perdono il controllo.

Kakashi si ritrovò tra i due fuochi. Anche Anko non era certo famosa per il suo carattere facile quando cominciava a irritarsi. Se anche lei se la fosse presa… meglio cercare le possibili vie di fuga con lo sguardo, per sicurezza.

-tu, stupida donna, sei una persona meravigliosa.-

-eh?- fu così sorpresa da dimenticarsi dell’ordine di fare silenzio.

-l’unica influenza negativa che potresti avere sul piccolo o piccola, è quella di insegnargli a mangiare continuamente gelato anche d’inverno. Basta. Non c’è altro. Anko… come ti può essere venuta in mente una cosa simile! Insomma, come sei non dipende da chi hai imparato a combattere. Tu sei una donna fantastica, e non lo dico per pietà o chissà cosa… tu sei la prima persona, che è riuscita a farmi sorridere… dopo la morte di Asuma.- il tono si era rapidamente abbassato e addolcito. Anko la guardava con gli occhi sgranati.

-Kurenai, io…-

-dico davvero… tu mi sei sempre stata accanto, ti sei dimostrata dolce, gentile, affidabile… hai dato tutto per me. Come quando uscivi con 40° di caldo per andare a prendermi del pane appena sfornato, come quando mentre ero depressa ti occupavi di tutte le mie cose, disdicevi i miei impegni o svolgevi i miei compiti senza dire nulla… pensavi davvero che non me ne fossi mai accorta? Anko non sei solo la mia migliore amica, sei una sorella per me. La persona a cui ora mi affido di più. E conto su di te anche per questo bambino, perché se seguirà te sarà sicuramente un bravo bambino.-

Anko la guardava con occhi sgranati.

-oh Kurenai-nee-san!!! Sei tu che tiri fuori il lato buono delle persone!- esclamò saltandole al collo e facendola scoppiare a ridere.

-la solita esagitata…-

Anko la lasciò andare e la guardò.

-tu hai un che di “mamma” già con tutti… è spontaneo aiutarti, e sarai fantastica anche col futuro mostriciattolo…-

-Anko, non è che ti stai commuovendo per caso?- chiese divertita l’amica, notando i suoi occhi lucidi.

-oh, mi hai fatto un discorso tanto carino che ci starebbe bene!!! E comunque no!- si contraddisse lei stessa, passandosi una mano su un occhio.

-come sei carina!-

-smettila!!!-

-sei adorabile, Anko!-

La ragazza si voltò, con un urlo inarticolato di frustrazione si voltò dando le spalle a tutti, portandosi le mani alla testa. Kurenai e Kakashi risero.

La conoscevano bene, se si portava le mani alla testa significava che Kurenai aveva fatto centro, ed ora era imbarazzata a morte.

Kakashi pensò che anche se si erano allontanati, gli erano rimasti impressi tutti i suoi più piccoli gesti, e tutti i loro reconditi significati.

Come quando si mordeva appena il labbro inferiore, e significava che si aspettava una reazione negativa alle sue parole.

Come quando senza malizia si rigirava una ciocca di capelli e stava pensando seriamente a qualcosa.

O come quando portava le mani dietro la schiena stringendole l’un l’altra, e allora era addolcita e divertita al tempo stesso, e si preparava magari a combinare qualcosa.

O appunto quando si metteva le mani sulla testa, perché era davvero imbarazzata; alle volte arrossiva, fatto molto raro, ed in quel caso voltava anche il viso.

In quell’istante fece irruzione Iruka, ancora vivo ma terrorizzato, che rischiò di schiantarsi contro Shizune.

-oh, Shizune-san, mi perdoni…- balbettò assumendo una colorazione scarlatta.

-non si preoccupi… piuttosto Tsunade-sama le ha fatto male?-

Allora entrò anche Tsunade, e vedendoli la sua smorfia di rabbia si tramutò in un sorriso. La donna si volse verso Jiraya.

-noi dobbiamo ancora finire la partita, vecchiaccio.-

Iruka la guardò sbalordito. E lo fu ancora di più quando vide alle spalle di Shizune Genma agitare un cartellone con la scritta:

“SII UOMO!”



-tutto bene?- chiese Shizune vedendolo sobbalzare.

-ecco…-

Kakashi lesse il cartellone e tornò a guardare Anko.

Kurenai lesse il cartellone e si congedò dai due dicendo che doveva accompagnare alla porta i genitori.

-mi chiedevo... vorrebbe ballare?- riuscì infine a dire Iruka. Shizune lo guardò sorpresa, poi sorrise.

-Anko, quei due stanno per ballare… non vorremo lasciarli soli…-

-è un invito Kakashino?- chiese lei voltandosi nuovamente verso di lui.

Genma, Raido e Iwashi picchiettarono sul banco di Ebisu, che faceva da dj.

-metti un lento.- sussurrarono.

-ma io…-

-metti un lento!- urlarono senza alzare la voce e battendo una mano contro il banco.

Subito partirono le note di una canzone d’amore.

-se te la senti… in fondo questa è anche la serata dei cospiratori…- rispose Kakashi, riferendosi alla loro “cospirazione” per organizzare la festa.

-mh…- Anko fece qualche passo indietro, portando le mani dietro la schiena, -va bene! Ma spero per te che tu sappia ballare per entrambi!- disse sorridendo.

Kakashj le sorrise di rimando.

-non ti serve saper ballare, con questa canzone basta stare vicini e muoversi a tempo di musica..-

-è una scusa per starmi vicino vicino? Ammettilo!- scherzò lei, e Kakashi la prese galantemente per mano, portandola in mezzo alla stanza, dove già altri avevano cominciato a ballare. Ovvero coloro che erano rimasti sobri, quindi soltanto loro due, Iruka e Shizune, Aoba che aveva invitato Suzume e infine le coppie di chunin rimaste.

Per questi ultimi in realtà era stato più un obbligo, nato dal fatto che Naruto aveva chiesto ad Hinata di ballare, avendola vista seduta da sola a guardare all’esterno dalla finestra. Per una reazione a catena Neji e Shikamaru si erano ritrovati trascinati in pista. Sakura, che non aveva intenzione di essere da meno, aveva puntato Kiba, che aveva accettato con gioia, dato che non pensava che qualcuna lo avrebbe mai chiamato per questo.

-io non so ballare, Ino… te l’ho detto mille… che fai?-

Ino aveva abbracciato Shikamaru e poi gli aveva dato un dolce bacio sulla guancia.

-tu tienimi stretta a te e dondola, no?- chiese sorridendogli invitante.

Shikamaru si perse nel suo sguardo, e la strinse più forte tra le braccia.

-ogni suo desiderio è un ordine…- si sentì dire, mentre nella sua mente faceva capolino l’ombra di suo padre ghignante.

-Na-Naruto-kun…- Hinata tentava il più possibile di non balbettare, ma quando Naruto le aveva messo le braccia intorno alla schiena, era ammutolita del tutto.

-dimmi Hinata!-

-per… perché… no, lascia stare…-

-cosa? Dai, dimmelo!- insistette lui, con la solita vivacità.

-perché… non hai chiesto di ballare a Sakura invece che a me?- si costrinse a dire.

-oh! Beh, tu eri sola soletta…-

-ah.- Hinata si sentì delusa, poi penso che fosse irragionevole sentirsi così, sapeva bene che Naruto era interessato soltanto a Sakura.

-lo sai… i capelli lunghi ti stanno davvero bene!-

-eeeh?- Hinata non riuscì a trattenersi, finendo con l’arrossire ancora di più.

-r-rispetto a prima…- Naruto fu il primo al sorprendersi per il proprio balbettare.

“come posso metterla a suo agio? Hinata è così timida…”

-gra-grazie…-

-Hinata, mi racconti cosa avete fatto di bello tu e quegli altri mentre sono mancato in questi ultimi due anni?-

Hinata si rilassò appena. Ora poteva distrarsi un po’. Ma non riuscì a trattenere un gran sorriso di gioia, al sentire le mani di Naruto che si stringevano di più intorno a lei.

-spero che tratti bene Hinata, altrimenti…-

-sembri proprio un vero fratello maggiore, Neji.- lo prese in giro Tenten.

-non dire sciocchezze…- tentò di difendersi lui.

“ma perché non riesco ad usare un tono più decente?!” si chiese subito, ma notò che Tenten non aveva reagito.

-se non vuoi ballare, non balliamo.-

La guardò stranito. Ma chi era questa ragazza così accondiscendente?

-continui a dire sciocchezze…- borbottò, finendo di portarla al centro della sala.

Tenten sorrise.

La psicologia inversa funzionava sempre.

-non sapevo ti piacesse ballare…- mormorò Suzume.

-sai com’è…- rispose Aoba, pregando che lei non gli chiedesse altre spiegazioni.

-certo che Iruka e Shizune sono davvero carini!-

-come??! Credevo che… insomma…-

-che mi piacesse Iruka? No, era solo una simpatia…-

-bene!!! ... ehm… Volevo dire…-

-eh?-

-Kiba, grazie per avermi assecondata!-

-non c’è problema!- rispose lui felice.

Sakura sorrise.

-come va l’allenamento con Tsunade-sama?- le chiese, sorprendendola.

-tutto bene! Come mai me lo chiedi?-

-ecco… trovo che fare il ninja medico sia molto bello… e poi mi chiedo sempre se si possono imparare cure anche per gli animali…-

-pensi ad Akamaru? Chiederò a Tsunade-sama! Ti ci vedrei a curare animali in generale, sai?-

-davvero?!- chiese Kiba stupito, ridacchiando quasi. In genere la gente lo vedeva piuttosto animalesco ed agitato. Lui vedeva i medici come raffinati e calmi, una visione che aveva sempre avuto fin da bambino.

-tu sei sempre così tenero con Akamaru… saresti un ottimo medico, ne sono certa!-

La mente di Kiba andò in tilt alla parola tenero. Decise che prima o poi avrebbe sposato Sakura. Sicuramente.

-ragazzi! Noi non balliamo?- chiese divertito Genma.

-ma vade retro!- si ritirò Raido.

-non ci provare neanche, malato!- esclamò Iwashi.

-non fate i timidi!!! Lo sapete che vi amo entrambi!- ribatté lui molto divertito, con fare ammiccante.

-sei veramente una sagoma…- sbottò una voce femminile accanto a lui.

-AAAH!!! E tu che ci fai qui?- chiese Genma sconvolto.

-sono venuta a portare Kiba a casa, ma lo vedo impegnato ora…- rispose Hana guardando il fratello.

-beh… si… effettivamente…- farfugliò Genma, sotto lo sguardo allibito degli amici.

-ma chi è quella? La sua fidanzata?- continuò lei.

-n-non… so. Può essere… a quell’età… cioè a qualsiasi ma… soprattutto…-

-Iwashi…- chiamò Raido a bassa voce.

-si?-

-ma si sta rincoglionendo?-

-oh guarda, non lo so.- rispose con tono indignato, mettendosi una mano sul fianco.

-allora, Shiranui, tu quando mi inviti a ballare?- esclamò Hana improvvisamente.

A Genma per un momento parve che tutta la stanza fosse diventata silenziosa. Poi si riscosse.

-ma certo! Vuoi tu Hana Inuzuka ballare col qui presente essere meraviglioso?- la invitò, tentando di recuperare la sua faccia tosta.

-no! Io volevo ballare con te!-

-spiritosa…-

-è davvero una bella serata…- disse Shizune, per fare conversazione.

-lo penso anche io…- rispose Iruka.

-Kurenai sembra felice dopo tanto tempo…-

-ne sono lieto, merita tutto il bene del mondo.-

-concordo!-

-Shizune…-

Il cartello “sii un uomo” di Genma era impresso a fuoco nella sua mente.

-… uno di questi giorni, potremo rivederci da soli?-

Shizune sollevò il viso guardandolo interrogativamente. Poi arrossì appena mentre gli occhi le si illuminavano. Ad Iruka parve di guardare un angelo.

-mi farebbe molto piacere!-

-sembra che abbiamo dato il via ad una gara di ballo…- disse Anko guardandosi attorno.

-hai ragione… beh, si seguono sempre i migliori…-

-ma sentilo…-

Kakashi le mise le braccia attorno alla vita, attirandola a se, e Anko portò le mani intorno al suo collo, restando però appena a distanza.

-cosa succede? È strano che tu chieda a qualcuno di ballare…- gli chiese, guardandolo negli occhi.

-oggi mi sono svegliato bene…- rispose lui.

-dico sul serio!-

-a dire il vero mi stavo preoccupando un po’ per te in questi giorni.- ammise lui, aspettandosi una risata di scherno dall’altra. Che non giunse.

-come mai?- sul volto di Anko vi era semplicemente stupore. Lo stava guardando ad occhi spalancati.

-mi sei sembrata… triste.-

-oh.- Anko abbassò la testa con lo sguardo perso. Kakashi pensò che probabilmente tentava di ricordare quando si fosse mostrata triste ai suoi occhi. Che si fosse immaginato tutto?

-è stato un periodo un po’ strano…- disse infine lentamente senza guardarlo, -capita anche a me poi di deprimermi…- l’ultima parte cambiò in tono un po’ scherzoso ed un po’ di ovvietà.

-giusto.-

-però… mi fa molto piacere che tu ti sia preoccupato per me!- riuscì a dire infine lei.

“al diavolo l’orgoglio… per una volta…”

-Anko… per qualsiasi cosa, qualsiasi problema… puoi parlarne con me. Certo, da ragazzini non eravamo proprio grandi amici, ma ora siamo cresciuti. Se ti serve una spalla, o anche solo un po’ di compagnia non farti problemi. Mi fa piacere passare del te…mpo-con-te.-

Verso la fine aveva rischiato di incepparsi. Questo perché Anko si era improvvisamente stretta a lui, appoggiando il viso contro il suo petto. Le era parso che sospirasse di sollievo, ma sarebbe stato così strano che non riuscì a capire se l’avesse fatto davvero.

-grazie. Grazie di cuore.-

Forse non andava così male, forse quella serata non era poi l’ultima per loro.

E sentirsi stretta tra le sue braccia la faceva sentire protetta, come mai si era sentita da quando era stata morsa da Orochimaru.

E a proposito del segno maledetto, come le accadeva sempre in quel periodo dell’anno, le stava dando noie, la testa le girava, e ormai era troppo stanca, nonostante fosse abituata a stare alzata fino all’alba. Quello era infatti il periodo in cui le era stato imposto, e ogni anno le creava problemi. Di lì a qualche giorno non si sarebbe neppure potuta alzare dal letto.

-… ora rientro a casa…- mormorò, allontanandosi appena da lui.

L’uomo reputò che fosse colpa dell’imbarazzo per quello che si erano appena detti.

-va bene, vuoi che ti accompagni?-

-no, ma grazie!- rispose lei con un sorriso di gratitudine.

-sembri quasi dolce, Anko…- disse lui, ben sapendo che rischiava grosso.

-a volte si, ma solo nelle notti di luna piena. Allora mi trasformo in una ragazza.- rispose lei allegra, avvicinandosi nuovamente a lui.

Prima che lui potesse opporre resistenza gli abbassò appena la maschera sulla guancia destra e vi posò un bacio, per poi rimetterla a posto.

-non ti ci abituare, ma ti ringrazio davvero. E non ti ho neanche abbassato la maschera del tutto visto che c’è tanta gente, ringrazia anche tu!- scherzò lei.

-grazie…- ripeté lui automaticamente, troppo felice e scioccato al tempo stesso per poter anche solo pensare.

Anko rise, augurandogli la buonanotte. Attraversò la stanza, sentendo qualche sguardo furtivo su di se da parte degli allievi di Kakashi e da diversi jonin.

Tsunade le fece il segno dell’ok prima che Jiraya le aprisse la porta.

-che scemi…- sbottò lei divertita, procedendo verso casa.

Dopo soli cinque minuti, sentì di essere seguita; si voltò e riconobbe la sagoma di Kurenai.

-hai mollato la festa?-

-ti volevo accompagnare. Siamo arrivate a quel periodo dell’anno, vero?-

-già… tu sei una delle poche a saperlo… anzi ti devo ancora ringraziare per come mi hai aiutata l’anno scorso. Ma quest’anno pensa a te, va bene? Io mi arrangerò!-

-non dire sciocchezze, siamo amiche, no? E ci aiuteremo l’un l’altra… e poi ora hai anche un bel ragazzo dalla tua… un ragazzo che hai baciato sulla guancia, nonostante tu mi abbia detto che non baci mai gli uomini, ma ti limiti ad altro…-

-ricordi sempre tutto eh?-

-una che ti dice: “io faccio sesso tranquillamente, ma i baci se li scordano” non te la dimentichi facilmente…- le fece notare.

-i baci sono troppo intimi…- borbottò lei.

-ecco, lo vedi?!-

-non vuol dire niente…- borbottò.

-ti contraddici… e poi non mi convincerai mai, e lo sai…- disse Kurenai prendendola a braccetto.

-ti rendi conto che a quest’ora sto già crollando?-

-non lamentarti, tra qualche giorno rimpiangerai questi momenti.-

-… ah, grazie. Tu si che sai consolare la gente…-

-ma è vero!-

-si, lo so! Non ripeterlo!- le urlò istericamente, scoppiando poi a ridere e scuotendo la testa.

Alzò lo sguardo al cielo stellato. E di nuovo ripensò ad Obito, a quello che le aveva detto.

Stavolta però, sorrise mentre lo faceva.

Chissà se il gelato alla fragola aveva ancora un sapore troppo cattivo per lei.





In quell’esatto momento, alla festa:

-Posso avere l'onore di ballare con una così giovine donzella?-

-ehm… Gai-sensei?-

-si, oh dolce bocciuolo sbocciato?-

-NejiGai-sensei vuole ballare con Lee?-

-tu non hai visto niente, Tenten, non hai visto niente…-

Risposte ai commenti:

bambi88: ma sai… *ricarica il lanciafiamme*, il mondo è bello perché è vario… *prende la mira su una bambola woodo con scritto: “Bambi88”*… si hai ragione, Kakashi è taaaanto coccoloso e distruggere gli amici maschi è cosa buona e giusta U_U

Lupus: XDDDD! Ma chi te lo fa fare di leggere alle due??!!! L’ho interrotto solo perché se no veniva di dieci pagine… ma interromperò più spesso se tutti sclerate così!!! *scappa*

Third Moon: Cipo? Che carinooo!!! XD! Si guarda… Kakashi dovrebbe essere emo, se tutti dicono anche nel manga che Sasuke e lui sono uguali… però Kakashi sorride spesso! Ci sono un sacco di cose che non tornano per me…

Tsunadehokage: dopo questo capitolo allora mi ucciderai tu! XD

Mizukaze: se posso spoilerare, presto… mooolto presto…

Irene Adler: dimmi cosa ne pensi allora di tutte queste coppie! XD (SakuKiba non ci ho mai pensato, diciamo che era per non lasciarla sola…) si, la coppia è Genma e Hana Inuzuka come hai potuto leggere… e Raido e Iwashi lo sfotteranno per sempre per questo… bello avere amici, eh? XD

Akami: grazie mille!!! ^^

Hime_chan: mi spiaaace! Ma ti accontenterò ben presto!!! Questi capitoli erano già scritti…e poi è tutto calcolato con precisione perché possa finire come voglio uh uh uh

kakashina93: grazie mille!!! Non sai quanto mi piacerebbe essere davvero una brava scrittrice con la S maiuscola…

Brucy: no, infatti profondo non vuol dire triste, lo so bene… eppure in questo caso non so… mi sa di triste! XD… comunque che sia profondo o triste, se è più completo meglio così!

   
 
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