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Autore: Shining Grint    15/06/2007    2 recensioni
Un anno nuovo li aspettava, desto, pronto a colpire di nuovo.
Malgrado gli avvenimenti dell'anno passato, erano lì, i soliti tre, pronti a vivere le avventure che li aspettavano.
Non erano i soliti imprevisti a cui avrebbero partecipato, qualcosa di più naturale.
La loro vita.

Il titolo è stato leggermente modificato...Please recensite!Ne ho stretto bisogno psicologico!XD!
Genere: Generale, Romantico, Drammatico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass | Coppie: Draco/Pansy, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ CAPITOLO DICIANOVE~
TRAPPOLE & INGANNI



“Ma sei scema?”
“Che ne so io, ti chiedo. Prima stavano parlando lui e Blaise di qualche problema che ha...credo qualche disfunzione degli organi là in basso. Tu non ti ricordi nulla che non andasse? Paragonandolo a Theo”
Pansy sbarrò gli occhi per un attimo poi aggiunse
“Daphne sei un genio, Daph sei un genio”
“Perché?”
“E’…E’ vero…ha effettivamente qualche problema, pensandoci bene e confrontandolo a Theo”
“Oh, Merlino, davvero?” rise Daphne
“In effetti con Theo il tutto è stato molto diverso, io non pensavo…insomma ero abituata a Draco e quindi…poi l’ho scoperto con Theo com’è davvero” commentò un po’ imbarazzata
“Oh, sai mi sta arrivando l’illuminazione divina…- si scostò dalla porta e la chiuse agitando la bacchetta e la insonorizzò- Pa…se ne ha parlato con Blaise…vuol dire che lo dirà a Mandy, ho sentito dire che quella ragazza ha sangue veggente.” concluse Daphne
“Sono le solite voci” la contradì l’amica
“Oh no cara, questa volta temo di no. Me l’ha detto anche Blaise che secondo lui…prima che si mettessero insieme mi aveva esposto questo suo…ehm…dubbio”
“Ok, mi hai convinta!- detto questo corse ad abbracciarla- Sei davvero un genio”

Risero un po’, si guardarono e senza bisogno di parlare andarono a cena sapendo perfettamente quando colpire: dopo il pasto salirono verso l’entrata alla Sala e i dormitori Corvonero e attesero; sapevano che Mandy sarebbe tornata dopo. Arrivarono gli studenti della sua stessa casa, ma di lei nemmeno l’ombra, attesero ancora.
“Ehi, non pensavo facesse così tardi” concluse una delle due ragazze Serpeverdi incappucciate in un mantello che copriva il volto
“Shh, guarda. -fece indicando due figure all’inizio del corridoio- Si stanno salutando…”
Era tempo di entrare in azione
“Brocke-Hurst perché corri?” fece Daphne restando nella penombra
“Io…io?” fece lei girandosi e guardando un punto inesatto nel corridoio
“Oh, non vedo nessun’altra persona, oltre a te” fece Pansy molto felice di vederla cos’ poco sicura
“Uh, come mai così spaesata? Ti manca il tuo Zabini, per caso?” commentò sarcastica Daphne
“Chi siete? Venite fuori fatevi vedere anziché fare le vigliacche!”
“A me vigliacca non lo dici! Chiaro? Non ti interessa la mia faccia ma ti dovrebbe interessare la mia anima ferita, perché quella un viso non ce l’ha”
Daphne, la Rossiccia, sapeva bene come trattare le persone, si fece avanti. Un cappuccio le copriva gli occhi e il suo volto rimaneva ignoto, avanzava e l’altra fece qualche passo indietro mentre la paura iniziava a crescere.
“Cosa vuoi?”
“Cosa voglio? – rise amaramente- Non credo che lo possa più ottenere ciò che avrei voluto un tempo”
“Cioè?”
“Non ti interessa – fece diventando improvvisamente dura, abbandonando ogni tratto di gentilezza- Allora ti dobbiamo chiedere un favore soltanto…solo questo”
“Da me? Io…che cosa?”
“Oh, non ti devi spaventare…sarà una cosa indolore se seguirai i miei consigli e farai tutto ciò che ti dirò.”
“Strano, sai? Ti credevo una persona forte e capace di reagire anche davanti a chi ti vorrebbe mettere i piedi in testa, strano ti pensavo davvero molto diversa. Le ragioni possono essere svariate o sei semplicemente ipocrita e falsa o non so…mi dispiace davvero per Bl…- Daphne le tirò una gomitata, Pansy si corresse – babbeo di Zabini.”
“Oh, smettetela lo conoscete anche: siete delle Serpeverdi!”
“Perché lo pensi? Tu credi che siano solo loro capaci di fare gli stronzi? Naaa…non sono solo loro. È per questo, sai, che abbiamo le spalle coperte tanto secondo voi sono solo loro gli arroganti, narcisisti, vendicativi e maledettamente crudeli…peccato…”
Mandy restò zitta
“Bene mia cara, dimmi me lo farai questo favore?”propose Pansy
Inizialmente la ragazza Corvonero mugugnò prima i rendersi conto che se avesse detto di no avrebbero ottenuto ciò che volevano ma in un modo leggermente differente: con la forza, quindi risparmiò lo stupido eroismo e accettò senza sapere di cosa si trattasse
“Bene-fece Daphne- devi fare prima una cosa perché la sincerità ova verrà a meno con Zabini…mi spiace”
“NO!”
“Oh sì, invece. Non possiamo rischiare di entrare così allo scoperto , perché la mia anima ferita non ha viso ma non può venir meno della sua dignità. Sarà solo uno stupido patto – la ragazza indietreggiò chiedendosi cosa mai avesse fatto di male- Non scappare, non ti servirà esattamente a nulla se non a convincerci di accelerare i tempi usando la forza”
Sfoderò la bacchetta:
“Ti prego, ma perché a me?!” mugugnò Mandy sull’orlo di una crisi isterica
“Oh, cielo è solo un incantesimo per evitare che tu vada a spifferare tutto il nostro favore.- Daphne stava per perdere la pazienza mentre la ‘vittima’ scuoteva violentemente la testa- lo so che saresti pronta a giurare che non lo faresti mai, ma è sempre meglio prendere una precauzione in più. Oppure…giureresti di tacere?” fece Daphne furbamente
“Sì-sì”
“Bene, muoviti allora” disse Pansy senza intuire cosa avesse in mente l’amica ma sapendo era una cosa geniale
“Giuro che non dirò ciò che voi mi direte di non dire”
“Anche in caso di…”
“Anche se mi volessero estorcere le informazioni con la forza o l’inganno”
“A non ci sarà bisogno poiché…”
“Col patto sarà saldato” completò Mandy per poi portarsi la mano alla bocca e capendo solo ora cosa stava facendo
“Accetti? Lo giuri?” fece Daphne estraendo la bacchetta
“Sì”
Un lampo blu avvolse la bocca di Mandy come lasciandovi un cerotto e Daph concluse l’incantesimo:
“Non parlerai a nessuno di ciò che io ti chiederò.- Pansy le si avvicinò- E con questo viene sigillato l’incantesimo Vèritas” un guizzo avvolse il volto incappucciato di Daphne che cadde all’indietro, prontamente sorretta dall’amica. Il patto si sigillò nella terza persona: Pansy

“Ma…ma”
“S’, abbiamo fatto l’incantesimo Vèritas praticamente è come l’incantesimo Fidelius, ad una condizione in più…”
“So cos’è” ripeté scocciata la Corvonero
“Bene. Allora dovrai dirci cosa ti dirà Zabini riguardo ai ehm…problemi di Malfoy chiaro?!”
“Che tipo di problemi?” chiese ingenuamente
“Di tipo, eh…sessuali”
“Ah…ok”
“E se lui non te lo dirà sarai tu a scoprirlo senza accennare a noi due, compreso?”
“Solo questo?”
“Sì, solo questo. Se tu avessi evitato tante noie saresti già andata a dormire da un bel pezzo! Perfetto, allora a domani nel corridoio al quarto piano ala est. Non portarti nessuno, chiaro?!” fece Daphne “Anche perché come hai visto oggi non ti vogliamo fare nulla quindi…bene ora possiamo andare Da…davanti, cara?!” si salvò Pansy
“Arrivederci”
“A domani”
“Ciao Serpi”
“Continua a crederci” rise Daphne
Mandy velocemente tirò fuori la bacchetta e si ritrovò per terra prima di poter pronunciare qualsiasi formula
“Dai,no!”
Daphne stava già davanti alla Corvonero pronta a colpirla, sembrava stesse scegliendo l’incantsimo più opportuno
“Tu..provaci un'altra volta e ti troverai in ginocchio a implorarmi di smetterla. Sono brutte le Maledizioni Senza Perdono lo sai?! Soprattutto il Crucio…” disse lei con un ghigno
Mandy era mezza sdraiata, aveva battuto la testa che ora teneva appoggiata alla parete perché sentiva colare il sangue, ora era impaurita.
“Provaci di nuovo e non vedrai l’alba…tutti sanno le Maledizioni quali sono, non solo le Serpi”
Pansy fece alzare l’amica e la tirò per farla andare via, oltrepassarono la ragazza sdraiata a terra e quando furono lontane si sentì solo il fiatono della nera che disse
“Daph, ma sei impazzita?!”
“Può essere” fece lei ridacchiando
“Posso sapere qual è la condizione che Mandy ti ha fatto, molto stupidamente, omettere?” cambiò discorso
“Che alla fine quando arriveremo al nostro scopo lei non si ricorderà quello che volevamo, né di noi. Se prova un’altra volta a schiantarmi le farò ricordare di noi…altro che oblio…!”
“Hai agito un po’ violentemente Daph”
“Lo so e mi dispiace –ammise lei abbassandosi il cappuccio- Mi dispiace…mi sento una stronza” Pansy l’abbracciò
“Tutto questo perché l’hai fatto?”
“Vorrei per te. Non sopporto che le mie amiche vengano trattate male, mi dispiace esser stata così dura” disse
“Questo dimostra che sei una donna. Sei umana, Daph”
La ragazza dai capelli neri scorse una lacrima sul viso dell’amica; passarono vicino ad una vetrata che lasciava vedere la luna, si fermarono
“Non è vero che la tua anima ferita non ha viso, ce l’ha ed è bellissimo…” abbracciò la ragazza e tornarono nei dormitori


***



Hermione raggiunse Ginevra Weasley, le doveva parlare di Harry e voleva farlo in modo adeguato: portandola nel Bagno dei Prefetti.
“Wow, come mai tutto ciò?”
Si immersero nell’acqua calda e leggermente profumata
“Ehi, perché mi hai portato qua?” chiese la rossa per la seconda volta
“Dobbiamo fare una bella chiacchierata in santa pace io e te…”
“Su…che?”
La mora rimase un attimo in silenzio: non sapeva se dirle subito ‘su Harry, dovete assolutamente fare pace!’ o arrivarci pian piano…
“Immagino su Harry”
“Ehm…noooo” fece precipitosamente Hermione
“Come noooo…!- ridacchiò allegra mentre andava sott’acqua e tornava in superficie sputando addosso all’amica. Scusa…non l’ho fatto apposta…noooo…”
Risero insieme
“Cosa ti devo dire, Herm? Ha fatto esattamente quello che ha voluto. Pensava che io gli facessi una scenata di gelosia? O…si sbagliava di grosso…sarebbe stata una cosa troppo logica”
“MA la vita non è una cosa così logica” commentò la Granger
“Già ma a volte bisogna essere più razionali o no, Herm?!”
“Sì…però…”
“Cielo, non venirmi a fere la predica sulla razionalità perché tu e Ron siete stati scandalosi! . continuò la rossa spruzzandole in faccia un po’ di acqua- Ogni tanto mi sono chiesta perché è andato tutto così…alla deriva, non ho ancora trovato una risposta. Forse solo perché non ci interessava più nulla a tutti e due”
“Non dire stupidate!”
“Perché? Lo so che probabilmente gli interesso ancora ma…”
“Probabilmente?!- la mora scoppiò a ridere- Lo sai che passa le sue ore seduto su quel divanetto del cavolo a sperare che tu…o che tutto torni come prima?”
“Davvero?”
“Ma va genio”
Ridacchiarono
“Allora posso sapere perché ha baciato la Abbott davanti a me?”
“Non tutto è così logico, Gin”
“Va beh poteva risparmiarselo”
“Gin voleva la tua attenzione!”
“Uh, bel modo di merda…”
“Per favore cerca di capire”
“Capire? Cosa dovrei capire?! Che uno si fa con altre tipe per avere la mia attenzione? Naa, poi oltretutto pensa anche di aver ragione…che presuntuoso di merda…” concluse spiccia la rossa
“Basta così, Gin” fece severa Hermione
“Non dirmi cosa devo fare, per favore. Vorrei vedere se fosse capitato a te: una si sbatte come una cretina perché suo fratello e la sua migliore amica si mettano insieme e cosa succede? Che quel deficiente che era con me va a dire a mio fratello di cercarsene un’altra…va bhe…fin lì sei un po’ tanto scemo. Però il bello è che pensava avesse fatto una cosa intelligente, ne è convinto tutt’ora! Lui ha voluto decidere che era meglio che voi due non steste insieme, questo non fa parte della sua vita, Herm. Lui ha la stupida mania di credere di dover salvare tutti, che se lui non mette lo zampino in tutto il mondo non va avanti, o che comunque siano tutti degli idioti e quindi è meglio per l’umanità intera che le decisioni vengano prese da una persona intelligente: lui. Ti pare?!” sbottò la rossa
Hermione non fece tempo a tentare di calmare l’amica che ripartì a razzo
“Cacchio poi dopo aver vinto il duello…non è che se…insomma sì ci tenevo che, cavolo, mi dicesse qualcosa ma…evidentemente aveva altro per la testa. Il punto e che in realtà non voleva che io avessi battuto Malfoy perché sono sullo stesso piano di Harry, ora”
“Cioè?”
“Harry e Draco si sono sfidati due volte e hanno vinto una volta ciascuno. Eppure è contento se al centro c’è lui, non la sua (ex)ragazza o per lo meno pensavo gli piacessi…”
“Ma certo!”
“Perché allora non era mai…non lo so. Hermione è stato davvero stupido, è vero io non dovevo incazzarmi e mescolare la vostra storia con la nostra –fece uscendo e iniziandosi ad asciugarsi- però cacchio lui…”
“Dimmi…lui…” la esortò la bruna
“Non è che non ha rispetto per gli altri è che è un po’ egocentrico e pensa di essere Harry Potter e solo perché è lui allora automaticamente gli è dovuto tutto: amici, famiglia, amore…, non è così Hermi. Quando l’avrà capito allora potrà tornare a parlarmi. Ovviamente dovrà spiegarmi perché ha fatto tutto questo…” concluse
“Scusami Ginny, sono stato uno stupido presuntuoso…ho agito un po’ istintivamente e davvero non ho calcolato gli altri…ora ho capito”
“Cosa ti aspetti da me?” chiese Gin un po’ stupita di veder il Ragazzo-Sopravvissuto-Innumerevoli-Volte lì
“Almeno che tu…nulla solo che mi abbia ascoltato…tutto qua”


***



“Oh, Daph dobbiamo proprio?” chiese da sopra il calderone
“Sì Pansy, se vuoi che il nostro piano vada a gonfie vele dobbiamo per forza rubarlo. Oppure, se vuoi, puoi andare apertamente a chiederlo a – indicò il Professore di Pozioni che si era stanziato di fianco a Neville Paciock facendolo tremare e tartassandolo di battutine- Forse se tu accorciassi un po’ la gonna e sbottonassi la camicia…”
“No, non credo sia tagliato per questo tipo di cose!- la interruppe- Forse potremmo minacciarlo con uno shampoo”
Risero
“Secondo me un molliccio davanti a lui si trasformerebbe o in un doccia-shampoo profumato o in vestiti di un bel colore acceso oppure in un ammasso di capelli lucenti e puliti”
Ridacchiarono
“Allora vai a distrarlo mentre io esco dalla classe, ok?”
“Sì, Daph chiamami Scuh”
“E perch?”
“Fidati…e se non rispondo vuol dire che sei nella merda”
“Uh, incoraggiante! Grazie”
L’amica approfittò di una domanda di una ragazza Tassorosso e mentre Pansy faceva rovesciare con un incantesimo la bile di armadillo di una Griffondoro a caso, la Granger, Daphne sgusciò via dall’aula.
“Allora, allora…il suo ufficio…”
Corse a perdifiato, avevano progettato più o meno tutto da tempo quindi la password per loro era una cosa ben nota.
“Distillato della Morte Vivente”
La fredda pietra sembrò ruppersi a metà, comparve una porta semplicemente indistinguibile dal resto del corridoio. Velocemente salì la scaletta appoggiata alle scaffalature trasbordanti di fiaschette etichettate.
“Santi Numi, non ci avevo mai pensato…sono tantissime, cacchio!”
Iniziò la ricerca

In classe invece Pansy sudava abbondantemente e continuava a controllare l’orologio come se stesse per esplodere una bomba.
“Ti senti bene?” chiese Millicent guardandola preoccupata
La ragazza sobbalzò e rispose:
“Perché…cos’ho di strano?”
“Sei pallidissima e stai sudando”
“Tranquilla sto alla perfezione, magari stessi così tutti i giorni…” commentò sorridendo
‘Mi suiciderei…-pensò lei – Perché ho così paura?’ si chiese mentre il suo cervello si ricordava di aggiungere quattro gocce, le ultime, di sangue di sanguisuga.
‘Ovvio, perché se Piton scoprisse cosa tramiamo contro Draco sarebbe con lui. Inoltra non sopporta che Serpeverde si schieri contro se stessa…siamo già contro tutta la scuola.’
Mancavano cinque minuti alla fine della lezione, raccolse un po’ della sua pozione in una fiaschetta che etichettò accuratamente. Sapeva che doveva lasciarla sul fuoco per ancora circa tre minuti, ma così facendo la sua pozione sarebbe stata uguale a quella di Daphne e Piton se ne sarebbe accorto subito. Pensò lei
Mise l’ultima goccia di limone che mancava nel resto della pozione che sobbolliva pigramente nel calderone e la versò, la etichettò per bene
“Perfetta, anche se prenderà un voto più alto del mio…direi che se lo merita!”
Sapeva di aver preso un misero A ma se rischiava di farla come l’altra Piton avrebbe pensato che quella si Daphne fosse stata fatta da lei, o viceversa, mentre era via…si sarebbe sicuramente accorto che mancava un po’ di liquido nella boccietta che dopo quindici minuti la ragazza aveva finalmente trovato.

“Eccola!”
Suonò la campanella, era ora di pranzo.
La stappò e ne versò qualche goccia in un’ampollina che trasfigurò accuratamente in rossetto, scese la scaletta e un dubbio si insinuò in lei:
“Oh, cielo è già finita la lezione e se Piton è già qua fuori?-trattenne il respiro cercando di sentire se ci fossero eventuali rumori di passi ma nulla- Meglio adesso, se magari aspetto troppo arriva davvero!” Aprì di scatto la porta e quando questa si richiuse scivolò a terra, vi rimase un po’ ridendo fin quando una figura iniziò a delinearsi in fondo al corridoio
“Scuh?! Sei tu, Scuh?”
“Chi è là?”
Smise immediatamente di ridere e realizzò che Pansy non poteva avere una voce così maschile: era Piton, si alzò di scatto e cominciò a correre sentendo dietro di lei il Professore che cercava di rincorrerla, sperò solo che non l’avesse vista.
Raggiunse la Sala Grande che iniziava a riempirsi e si mescolò agli altri studenti fino ad arrivare di fianco a Pansy sana e salva e farle un breve cenno di vittoria nonostante il fiatone. Dopo poco apparve Piton ansante e setacciò la Sala in cerca del fuggitivo come se questo si alzasse e si confessasse, nessuno fece caso al Professore.






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Giorno…giorno come si sta in vacanza?! Bello eh?!
Manca pochissimo per terminar cette ff. eheheh triste ma menomale…la scrivo da tanto tempo! Bene lascio a voi lo spazio per recensire e nulla spero di non aver ecceduto nella volgarità…
A Lisanna Baston e a Kristel Diggory: grazie davvero fanciulle! Senza di voi sarei perduta...(partono i violini!) Dai scherzi a parte vi devo davvero ringraziare per avermi sempre recensito e esser state gentili! Manca poco e vi ringrazio per tutto. Ciao!
Aspetto la vostra e anche il parere degli altri che se recensissero non mi farebbero che felice! Fatemi sentire la vostra...soprattutto le dieci persone che l'hanno aggiunta come storia prefetita...!Grazie
Ciao a tutti
Shining
  
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