martedì 27 novembre 2012, ore 07.00
La sveglia suonò assordante e fastidiosa come ogni mattina e le diedi un colpo secco per farla tacere mentre mi stropicciai gli occhi sbadigliando. Mi alzai lentamente dal letto e incominciai a vestirmi, scesi poi le scale e raggiunsi la cucina per fare colazione. Inzuppai dei biscotti nel latte ed incominciai a mangiarli guardando assorta fuori dalla finestra i raggi di sole che entravano nella stanza e la illuminavano. Mia madre era al lavoro quindi sarei dovuta andare a scuola con la corriera o a piedi se avevo voglia di camminare ma non era affatto il mio caso.
Uscii di casa con lo zaino sulle spalle e mi diressi verso la fermata dell’autobus con il mio solito e immancabile MP3 nelle orecchie, questa volta era “Fix a heart” a pervadere i miei timpani.
I don't even know where to start
'Cause you can't bandage the damage
You never really can fix a heart."
Arrivai a scuola e varcai l’entrata a passo lento, osservando la folla di studenti accalcata davanti all’entrata che rideva e faceva baccano. Ad una tratto notai che in quella folla c’era anche lui, Harry. Feci finta di non vederlo, non me la sentivo proprio di andare in mezzo a tutta quella gente; mi metteva disagio. Cambiai direzione andando verso l’altra parte del cortile quando sentii nominare il mio nome ad alta voce
- Hey Nicole! – gridò il riccio venendo verso di me a passo spedito.
- Ciao Harry..- risposi con il mio solito scarso entusiasmo.
- Come stai splendore?- mi chiese lui mettendomi una mano sulla spalla e attirandomi a se.
Rimasi sbalordita dai suoi gesti e dalle sue parole, mi avevano annebbiata; confusa. Mi aveva forse chiamata splendore? E mi aveva messo una mano sulla spalla facendomi avvicinare a lui talmente tanto che riuscivo a sentire il suo profumo. Quel profumo mi mandava in estasi, era dolce e seducente allo stesso tempo…i suoi occhi erano così vicini che riuscii a scorgere varie sfumature di diversi verdi e sentivo il suo respiro fresco che mi punzecchiava il viso.
- Tutto okay? Ci sei?- mi chiese con un espressione enigmatica.
- Ehm si, scusami..tutto okay. E tu?- chiesi scuotendo la testa e cercando di ricompormi.
- Ora che ti ho vista si, sto molto bene. – il mio cuore perse un battito sentendo quelle parole.
Ci incamminammo verso la nostra classe, sotto gli sguardi curiosi degli altri ragazzi e ragazze.
Ore 12.00
L’ultima ora il nostro professore di italiano decise di portarci a vedere un film nell’aula in cui c’era il proiettore. Prendemmo posto mentre il professore preparava il necessario e notai con estremo piacere che Harry si era seduto nel posto accanto al mio.
Il film iniziò e la stanza fu accolta dal lieve bagliore emesso dal proiettore e dalle frasi profonde degli attori che interpretavano Romeo e Giulietta.
Mentre l’attore pronunciava queste parole sentii qualcosa accarezzarmi la gamba; abbassai lo sguardo e vidi la mano di Harry. Mi stava accarezzando. Spostai lo sguardo sul suo viso e mi accorsi che lui mi stava già osservando, feci un ampio sorriso arrossendo debolmente e lui ricambiò il sorriso passandomi la punta del dito sulla guancia. Quel contatto mi provocò un fuoco fuori e dentro, mentre il mio cuore batteva fortissimo e sentivo la gola secca.
La campanella dell’ultima ora suonò e io mi diressi verso la porta d’uscita, ancora scombussolata per Harry e i suoi strani modi di relazionarsi con me. Girai l’angolo per dirigermi verso il parcheggio quando qualcuno mi prese per i fianchi e mi bloccò al muro talmente veloce da non accorgermi chi fosse. Sbattei le palpebre confusa e alzai lo sguardo incrociando quegli occhi, i suoi occhi.
- Scusa non volevo spaventarti, volevo solo dirti che tu sei davvero bella sia dentro che fuori. Che dico bella? Sei bellissima! E smettila di pensare il contrario.- fui travolta da quelle parole come da un torrente in piena, completamente stordita e a bocca aperta lo guardai senza sapere cosa rispondere. Mi sorrise e mi lasciò un bacio sulla guancia per poi andarsene e lasciarmi lì, con i piedi incollati alla strada, la mente ancora confusa . Chiusi e riaprii gli occhi per poi dirigermi verso casa sorridendo. Sì sorridendo, e questa volta avevo un vero motivo per sorridere.
GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE LEGGERANNO E VI CHIEDO COME SEMPRE DI LASCIARE QUALCHE RECENSIONE, MI BASTANO ANCHE DUE PAROLE ALTRIMENTI NON HA SENSO CONTINUARE PER ME. HOLAA ALLA PROSSIMA;)