Capitolo 2 Era una bella giornata di sole, e Noah era felicissimo per la partenza. Sarebbe partito veramente per NY! Guarda l'ora, "Sono in ritardo!" Allora Noah corre, corre , ma poi si ricorda che doveva salutare i suoi genitori, allora torna indietro velocemente, li saluta in un lampo e va di fretta verso la sua macchina rossa, un regalo per il compleanno da parte della nonna. Sale e parte con destinazione aeroporto. Anche li corre e... Si scontra con una ragazza, anche lei di fretta. "Oh, scusa! Dovevo stare più attento!" "No, scusami. E' colpa mia. Scusa sono di fretta! Ora vado ciao." Gli rispose la ragazza. Si scambiarono uno sguardo e corsero entrambi al check-in. Imbarcato, Noah, si addormentò fino all'arrivo dell'aereo a New York. All'atterraggio Noah si risvegliò. Corse al suo hotel per posare le valigie e andare a pranzare. Scelse un ristorante a caso. Entra, chiede un tavolo per uno, si accomoda al proprio posto e ordina da mangiare. Quando la cameriera gli porta ciò che aveva ordinato (hamburger con patatine) arriva una ragazza che si siede di fronte a Noah. "Piacere Jessica." "Ehm... Piacere Noah, ma, ci conosciamo?" "Si potrebbe dire di si, sono la ragazza con cui ti sei scontrato all'aeroporto di Dublino." "Ah si! Mi ricordo di te!" "Eh si. Comunque è un bel posto dove rincontrarci!" "Beh, con il mio hamburger e patatine... Vuoi?! E' troppo per me, dividiamolo a metà." "Okay... Grazie! Sai stavo morendo di fame! Sono arrivata poco fa." "Wow! Anch'io sono arrivato poco fa! Non è che eravamo sullo stesso aereo?!" "Potrebbe essere! Però io ero un po' intontita per il volo e quindi non mi sono mossa dal mio posto." "Pensa, io ho dormito per tutto il tempo quindi immagino di non essermi mosso!" "Beh, almeno che tu non sia un sonnambulo!" "Nono, tranquilla! Hey, ma tu è la prima volta che vieni qui a NY?" "Si, e tu?" "Si anch'io. Possiamo scambiarci il numero di cellulare così magari visitiamo la città insieme." "Okay, va bene." Tornato nella sua camera d'albergo Noah andò subito a dormire.