#Quando poi si comincia a volersi bene

Si erano fatte le undici ed il mio coprifuoco ormai stava scadendo, chiamai mio padre e tornai a casa, salutai di fretta Hope e Lena e mi diressi in macchina. Tornata a casa mi misi subito nel letto e pensai a quello strano ragazzo che avevo appena incontrato: mi sembrò un ragazzo felice, pieno di amici, con uno spirito di vita incredibile, sempre col sorriso sulle labbra. Mi addormentai così pensando che fosse davvero una grande e bella persona.

Passò qualche giorno e le ‘chattate’ quotidiane con Marc si intensificarono. Da grande fan di Katy Perry mi fece ascoltare le canzoni più belle ed io ero interessata a tutto ciò che mi diceva. Iniziai, grazie anche a Lena, ad interessarmi della vita della cantante: mi fecero scoprire che lei era sposata da poco tempo con un certo Russell, un comico Americano molto affermato e che il loro matrimonio andava a gonfie vele. Iniziammo anche a passare interi pomeriggi a telefono, dove Marc si rivelò il contrario di ciò che appariva: era inondato da pregiudizi che la gente gli faceva credere, i suoi venti amici di quella sera si rivelarono solo degli sconosciuti e lui infondo a se stesso aveva capito di non essere normale, si definiva diverso.

Una volta  iniziammo a raccontarci la nostra vita: scoprii così che la mia vita era stata abbastanza inutile fino a quel momento, mi ricordo che gli raccontai di Derek e delle mie pippe mentali,mentre lui, mi raccontò di quanto fosse stato emarginato, di quanto fosse stato la sua poca autostima lo stesse facendo precipitare in un qualche tunnel dove non vedeva mai la luce.

‘Allie, mi è venuto in mente che grazie a te sto diventando diverso, forse quel poco di autostima che avevo me la stai facendo recuperare, you’re my luckystar’

‘insieme affronteremo le nostre piccole paure, you’re my firework’

E non sapevamo che quello era l’inizio della fine.