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Autore: EliStory    30/11/2012    0 recensioni
Ho sempre avuto paura del sangue, della morte e al solo pensiero di morire i brividi mi salivano lungo la schiena non avrei mai potuto pensare di andarmene e lacsiare tutto, mi sarei sentita stupida, un'ipocrita. Ma non avevo mai considerato il fatto che qualcuno di un mondo diverso dal mio avrebbe potuto entrare nella mia vita e cambiare i miei punti di vista.
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Ciao a tutti! In questa storia i ragazzi non sono dei cantanti, ma sono creature venuti da un altro mondo... . Spero vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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-Belle, Belle- Sentivo la voce di mio padre chimarmi. -papà-. risposi. Aprii gli occhi, la vista era ofuscata e quindi non riusciio a riconoscere il posto in cui mi trovavo. -dove sono- chiesi. -Sei in ospedale. Sei svenuta. Zayn ti ha trovato stesa per terra e ti ha portato subito qui al pronto soccorso-. All'inizio non capivop, ma poco dopo le immagini che avveo in mente si fecero sempre più nitide e cominciai a ricordare; un ragazzo, misterioso e aparso dal nulla, mi salvò da quella macchina che mi stava investendo. Non raccontai a nessuno quello che era successo realmente, ma mentii dicendo di non ricordarmi cos'era accaduto, perchè nessuno avrebbe creduto a quella storia, che poteva sembrare anche assurda, innaturale. -Isabelle Falks?. Tra qualche ora puoi andare a casa, ti teniamo qui ancora un paio d'ore in osservazioni.-. Miopadre vguardò il medico preoccupato-. -Cornelius, è grave-. -No non è niente di grave Jack è stato un calo di presisone.-rispose tranquillizzando mio padre. -Isabelle percaso hai corso? C'è qualcosa che ti ha saventato?- chiese poi. -No-mentii. Dopo qualche ora tornai a casa, con la raccomandazione di stare a riposo. -Oh tesoro! Come stai?. Tutto bene?- mi chiese Caroline abbracciandomi. Io la ignorai e salii nella mia camera. Il suo comportamento mi irritava. Era quasi mezzanotte, ma non ero per niente stanca, così accesi il computer e cominciai a cercare informazioni sulla leggenda che mi aveva raccontato Zayn poco prima di sentirmi male Digitai su google la parola -Leggenda indiana su orsi. E subito un sacco di opzioni di ricerca apparvero nello schermo. Io cliccai su una di un sito chimato mitieleggende.com e cominciai a leggere: ''Una delle pi antiche leggende indiane, afferma che gli indiani di alcuni paesi della porta est dell'inida si trasormeranno in orsi, in una notte di eclissi, ancora non definita, e rimarrano tali per sempre. Quelle creature vengono chiamate ''macula''.'' Più o meno era quello che mi aveva raccontato lui, così digitai la parola macula. E mi si aprirono un sacco di pagine e cliccai sulla prima dell'eòlenco. resente. b ''I macula, sono creature protagonisti di molte leggende orientali, sopratutto indiane. Uno degli eisodi più antichi e più popolari è narrata in un mito molto famoso in India. Essa infatti racconta che nella prima evoluzione dell'essere umano, alcuni uomini primitivi di alcune parti dell'est, in un a notte di eclissi lunare, si trasformarono in esseri capaci di trasformarsi in orsi per esigenze come la caccia e la propria difesa personale. Molte altre leggende affermano che questi esseri sono davvero esistiti, mentre altre, narrano di una loro possibile esistenza anche nel futuro, cioè nel nostro presenti. I macula vengono descritti come creature delle tenebre, esseri degli inferi, e come i licantropio, sono esseri immortali. SDi dice anche che i loro nemici mortali siano i succhiasangue, per un episodio accaduto nell'antichità.' Quello che avevo appena letto, mi sembrava quasi irreale, ma cominciai a farmi delle paranoie e cominciai a ensare che tutto ciò otesse avere qualcosa di vero, che quelle creature otessero esistire veramente. All'imrovviso il sonno cominciò a farsi sentire, così chiusi le agine e sensi correttamente il computer. Poi chiusi la finestra che rimase aperta e mi misi a letto. Quello che avevo letto su internet, mi fece un po paura, così mi infilai sotto le coperte lasciando solo una piccola fessura per respirare. La mattina seguente mi svegliai verso le 10.00, ma rimasi per un p'ò nel letto per svegliarmi meglio, poi scesi in cucina per fare colazione.- Buongiorno Bella- mi disse mio padre sorridendomi. Mi chiamava sempre così quand'era di buon umore. Lui era di origini italiane e mi chiamava così fin da quando ero piccola, perchè diceva che ero la bambina più bella della terra e anche quando ormai ero cresciuta continuava a chiamarmicosì e questo a me non dava per niente fastidio.. -Ciao- la saluto fingendo un sorriso. - Ti ho preparato le ciambelle al cioccolato, ti piacevano tanto quand'erio piccola- mi annucniò con un briciolo di imbarazzo. -Grazie papà-, ero contenta che si era ricordato i miei gusti. Mi sedetti al tavolo, purtroppo difronte a Caroline. -Belle, oggi io e Rosalie andiamo a fare shopping, vuoi venire?-mi chiese. Aspetta un secondo! Da quando Jacvk andava a fare shopping? Lui aveva sempre odiato andare in giro per negozi, e mia mmirava per il fatto che io non amavao sprecare il mio tempo a spendere soldi in vestiti, scarpe e accessori, ma preferivo spendere i miei pochi centesimi per comprare un libro o qualche cosa necessaria per la scuola. -Da quando vai a fare compere?- chiesi sorpresa. -Da quando sta con me rispose Caroline. La donna affondò i suoi artigli nelle spalle di mio padre, e lo guardava, di nascosto, come un vampiro assetato di sague. All'improvviso i suoi occhi divennero rossi e il suo sguardo diventò cupo e maligno. Era incredibile che mio padre non si rendeva conto della cattiveria di quella donna. Lei lo aveva cambiato e trasformato in uomo diverso dal Jack che conoscevo io. Ad un certo punto mi fulminò con una cattiveria che neanche i killer dei film Horror avevano, e mi incenerì con lo sguardo. All'inizio rimasi come impietrita, non riuscivo neanche a parlare. -No. Rimango a casa. Devo stare a riposo e poi voglio godermi il mio ultimo giorno di vacanza.. domani ricomincia l'incubo e oltretuttoin una nuova scuola.- dissi. .....
  
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