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Autore: a cello song    02/12/2012    8 recensioni
« Hey, Malfoy, ci credi nell’amore a prima vista? »
Colpo di fulmine. Rose Weasley non sapeva neanche quasi cosa significasse, questa espressione, prima di caderne vittima. Lui era uno sconosciuto; non conosceva il suo nome né la sua Casa, prima di quel primo settembre.
Colpo di fulmine. Scorpius Malfoy non ci credeva, come non credeva nell'anima gemella; non esisteva il destino, ciò che volevi dovevi creartelo con le tue mani. O con quelle di qualcun altro.
Amicizia. Chloe Ryan conosceva bene Liam Nott, suo amico d'infanzia, o almeno così credeva. Da quel primo settembre, cominciò a dubitarne.
Amicizia. Alex Lloyd odiava sua sorella Allen; ma ancor di più odiava la sua migliore amica Sarah Calvinson.
Stelle. Orion Aldebaran era il nuovo insegnante di Divinazione, e amava prevedere il futuro guardando le stelle.
Stelle. Adhara Sullivan era l'insegnante di Astronomia, e amava la sua materia quanto odiava la Divinazione.
"Ma all’amore non scappò nessuno di loro."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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hey the nineth  
Quante cose non sai di me.

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Un grazie a SanaXD, Duvrangrgata, Nipotina e BurningIce
E a Bess - graziegraziegrazie! 





            « Secondo te, se le chiedessi di uscire, Rose accetterebbe? »

            « Io... Be’, perché dovrebbe rifiutare? »
            « Grandioso. Vado a cercarla, grazie amico! »
            Erano passati una manciata di mesi, eppure era fatta ormai. Avrebbe avuto la sua rivincita contro Big M¹ da un momento all’altro, e Liam nemmeno se ne rese conto.
 
            Liam stava correndo per Hogwarts da mezzora. Era completamente fuori di testa: tremava, era impaziente e sentiva i battiti del cuore rimbombargli nelle orecchie – questo punto, però, probabilmente era in parte dettato dal fatto che, uscito dalla sala comune, non si era fermato un momento. Ma dove poteva essere Rose? In biblioteca? No, non era la tipa da biblioteca. Amava stare tra la gente: non si sarebbe mai chiusa in un luogo silenzioso dove parlare era vietato. Anche se non l’aveva mai vista studiare, aveva buoni motivi per credere che lei e Chloe ciarlassero tutto il pomeriggio, tra un compito e l’altro. In giardino? Era freddo, però, e Rose soffriva particolarmente il freddo. In sala comune? Oh Godric, no! Come avrebbe fatto a entrare? Però una volta la Weasley gli aveva detto che la Signora Grassa era particolarmente sensibile ai complimenti. Forse, corrompendola un po’...
            Dal punto imprecisato in cui si trovava – aveva girato tanto che non riconosceva più nemmeno quell’ala del castello – cominciò a salire le scale sperando di raggiungere presto il settimo piano e vi arrivò con una strana consapevolezza: conosceva Rose meglio di quanto credesse.
 
            Degli strani vocalizzi risuonavano per tutto il piano; Liam ipotizzò che potesse essere un quadro, e ciò lo condusse davanti all’ingresso della sala comune di Grifondoro in pochissimo tempo.
            « Oh, dunque era lei ad esercitare la sua voce! » Esclamò una volta lì, come se fosse giunto per caso.
            La donna lo guardò di traverso. « Non ti conosco, ragazzo. »
            « Non volevo disturbarla, mi spiace. Ma la sua voce mi ha particolarmente catturato e volevo solo sentirla cantare. » Liam cominciò ad adularla con abilità.
            « Oh, se è così... » La Signora Grassa s’addolcì e cominciò a intonare qualcosa che avrebbe dovuto assomigliare a una nota composizione lirica Babbana, ma che terminò con un acuto che mandò in pezzi i vetri dipinti in un altro quadro.
            « Un’esecuzione davvero... particolare, che dire! Una... personale interpretazione della canzone, sì. » Prima che potesse rispondere in qualsiasi modo a quell’ambiguo complimento, Liam aggiunse: « Lei ha un vero talento, signora, dico sul serio! Dovrebbe sfruttarlo. Non ha mai pensato di esibirsi da qualche parte? Con la bellezza dei suoi tratti e una voce del genere, potrebbe rendere famoso anche il suo pittore! »
            « Oh, ragazzo, sei troppo buono, davvero! Non mi merito questi complimenti, no! »
            « Sa, c’è un mio amico che potrebbe farle avere un posto in teatro... sa, è proprio nella sala comune! Se mi fa entrare, be’, potrei provare a- »
            « Parola d’ordine? » Il sorriso del dipinto si fece ingannevole, e la donna prese a sbattere le ciglia.
            « Io, in realtà... Ma se mi fa entrare ugualmente... »
            Proprio in quel momento, per grazia di tutti i maghi, qualcuno uscì dal dipinto accompagnato da un seguito di risa.
            Liam non poté che sorridere: tempismo perfetto. Chloe.
 
*
 
            L’aria di dicembre era particolarmente fredda e pungente, ma il sole invernale era di una rara bellezza e Matthew preferiva di gran lunga passeggiare accanto al Lago Nero con Lily piuttosto che starsene chiuso dentro un locale come I Tre Manici Di Scopa. Così, nonostante fosse domenica pomeriggio e nonostante Lily dovesse studiare per il giorno seguente, quando James li raggiunse tutto trafelato, erano mano nella mano in giardino a camminare silenziosamente.
            «  Matt, amico, come va? » Lo salutò James, dandogli una pacca sulla spalla.
            I due presero a parlare del più e del meno, delle partite di Quidditch e di altro cui Lily non fece caso. Represse a stento uno sbadiglio. Si sentiva fortemente nauseata: non sopportava James e le sue chiacchiere sul Quidditch, non sopportava Matthew quando gli dava corda dimenticandosi di lei, non sopportava le passeggiate silenziose e calme della domenica pomeriggio, non sopportava non poter essere in sala comune a studiare, non sopportava addirittura il pensiero di dover studiare. Che le stava succedendo? Amava Matt, eppure, in quel momento, aveva solo voglia di incenerirlo con mille fantasiosi incantesimi diversi. Amava il Quidditch, ma avrebbe voluto che non esistesse, così James non avrebbe cominciato a sproloquiare col suo ragazzo. Amava prendere buoni voti, eppure...
            « Sei venuto qui per dirmi qualcosa? » Sbottò all’improvviso contro il fratello, l’unica mano libera stretta a pugno.
            « Be’... io... veramente... sì, ma è una cosa un po’ delicata, Lily. Forse non sei dell’umore adatto per saperlo ora, eh, sorellina? »
            Lily chiuse gli occhi nel vano tentativo di calmarsi; ormai sentiva la pelle dolorante dove le unghie affondavano. Doveva decidere sempre tutto James? « No, voglio saperlo ora. »
            James sembrò non avere altra scelta. « Si tratta di Albus... è stato visto in giro con la Lloyd. La Serpeverde, non la Corvonero. »
            Matt scoppiò a ridere. « Cosa?! Albus e Alex? Ma cos’ha vostro fratello in testa? »
            « E allora? » Ribatté Lily, rigida.
            « Gode di pessima fama, quella ragazza. Dicono che... meglio se te lo risparmio. Forse sarebbe meglio parlare con Al, o avvertire mamma e papà, sai, onde evitare che...»
            « Albus fa quel che vuole. »
            « Va bene, dai, ne riparliamo, Lily. » Prevedendo una sfuriata, James si affrettò ad andarsene prima che la situazione potesse degenerare.
            « Sai, Lily, secondo me James ha ragione: avvertite Harry e Ginny, parlate con Albus, fate tutto ciò che potete per farlo ragionare. Alex Lloyd è un’amica di Sarah Calvinson, e Sarah Calvinson è... be’... se ne raccontano tante su di lei, ecco. »
            « Io non parlo proprio con nessuno, né avverto i miei! Punto uno: chi, voglio sapere chi vi ha detto che Albus e Alex escono insieme? Eh? Nessuno! Non potete saperlo, basta! Potrebbero essere amici, o nemmeno amici, vi pare? Due: da quand’è che tu decidi per Albus? Per me? Ah, già, da sempre! »
            « Dai, Lils, non scaldarti così, calmati... io... non intendevo... »
            « Io non mi calmo! » Esplose. « E non chiamarmi Lils, lo sai che lo odio. O almeno, dovresti saperlo. Ma già, chissà quante cose non sai di me. » Lily abbassò lo sguardo. « Sai che odio il freddo? Sai che sto congelando, ora? Sai che dovrei studiare? Sai che domani è una giornata particolarmente impegnativa per me? Sai che non voglio diventare Prefetto? Né Caposcuola? Sai che mi dà i nervi il fatto che per te esisti soltanto tu? Sai che fino a qualche secondo fa credevo di amarti, e ora non lo so più? »
            Matt era una statua. Non osava battere ciglio, né muovere un singolo muscolo; le corde vocali gliele aveva pietrificate la verità, gli arti l’abbandono.
            Vide Lily andarsene senza l’ombra di una lacrima verso il castello, ma sapeva che sarebbe tornata. Perché era vero, forse non conosceva le piccole cose riguardo la Potter, ma ricordava bene che Lily credeva nell’anima gemella. E lui era la sua anima gemella.
 
*
 
            Liam era finalmente riuscito, con l’aiuto di Chloe, ad entrare nella sala comune di Grifondoro. Le doveva un favore, le doveva un grosso favore. Trovò Rose comodamente spaparanzata su una poltrona rosso e oro, i piedi appoggiati sul tavolino basso di fronte a lei e un libro di Antiche Rune aperto, che sfogliava con parecchia indifferenza. Probabilmente aveva la testa da un’altra parte, perché non si era nemmeno accorta di lui.
            Avanzò a passo incerto, e si ritrovò a pronunciare le parole « Hey, hai da fare il prossimo week-end? » ancor prima di rendersene conto.
            Vide Rose sussultare e sgranare gli occhi. « N-no, non credo... » A fatica chiuse il volume di Antiche Rune e si mi se a sedere più composta.
            « Vieni a Hogsmeade con me? »
            « O - okay! » Replicò lei in fretta.
            « Bene! Sì, insomma... mi fa piacere che... ecco... ci vediamo a lezione, eh? »
            « Sì, a lezione, sì. C-ciao! » Le guance di Rose erano totalmente color porpora, e, da parte sua, Liam immaginò di aver assunto un sorriso abbastanza ebete. La salutò con la mano e uscì, senza curarsi di ringraziare nuovamente Chloe.
              Fuori di lì, per poco non sbatté contro Elle Moriarty, che avanzava nella direzione opposta. « Hey! Ma che... Nott? Perché sei appena uscito dalla sala comune dei Grifondoro? » Elle arricciò il naso.
            « Ho appena chiesto a Rose Weasley di uscire con me », spiegò, come se fosse la cosa più naturale del mondo. « E tu dove vai? »
            « A... A parlare con Hugo », replicò questa.
            Troppo tra le nuvole, Liam non notò quanto bianca era diventata. Né che, sebbene la sala comune dei Grifondoro si trovasse dalla parte opposta, Elle l’aveva appena superato correndo.
 
*
 
            « Alex! »
            Lily Potter e Matthew Rogers avevano litigato. Le ragioni sembravano essere varie: un’opinione discordante su un certo argomento che nessuno sembrava sapere o voler nominare, l’essere troppo bambina di lei, il fatto che Lily non avesse voluto far sesso con Rogers. In tutti i casi, Alex avrebbe dovuto prendere strade differenti, fortemente differenti, per farli separare: avrebbe potuto aver bisogno di Audy, avrebbe potuto far circolare una voce, o addirittura sarebbe anche potuta rimanere ad aspettare che la storia finisse da sé. Doveva scoprirlo il prima possibile; Potter avrebbe potuto dirglielo, forse. Dopotutto, ultimamente le stava particolarmente appiccicato: di sicuro voleva sapere cos’era successo tra lei e Louis quando stavano insieme, ma quello era un argomento di cui lei non avrebbe mai più parlato, e lui sembrava non volerlo capire.
            In tutto quel disordine, Sarah si aspettava un momento libero per ascoltare i suoi piagnistei?
            « Alex, tesoro, devi farmi un favore. »
            « Che vuoi, Sarah? Ho un pelino da fare. »
            « Hai sentito l’ultima? Liam ha chiesto a Rose di uscire! Capisci? Di uscire! » Sarah crollò sulla sedia di fronte ad Alex, sconvolta.
            « Devo scoppiarli? » Domandò la Lloyd, senza alzare lo sguardo dal suo lavoro.
            « Oh, no. A quello posso pensarci benissimo da sola. E comunque non sono ancora una coppia, non c’è niente da scoppiare! »
            Pff. « Allora che c’è? » Alex alzò gli occhi al cielo.
            « Non devi scoppiare loro... devi far innamorare Rose di Scorpius. Così lascerà Liam in pace. »
            « Io non accoppio nessuno, lo sai. Va contro i miei principi. »
            « Lo so, lo so. Ma sai, Elle è amica di Hugo, che è il fratello della Weasley e coetaneo di Lily Potter... cos’è quella faccia, ti serve per caso una certa informazione per scoppiare Potter/Rogers? Che hanno litigato lo so anch’io. »
            Bastarda. « Non posso far accoppiare Rose e qualcun altro? Proprio Scorpius? »
            « Ti sto facilitando solo il lavoro. Quei due sembrano tanto amici ultimamente... Però, se devi ricorrere a filtri d’amore o simili no, punta il più lontano possibile da me e Liam. Prendi, che so, tuo fratello, o chi ti pare. »
            « Ma voglio quell’informazione al più presto. »
            « Manderò Elle in avanscoperta al più presto. »
            « Ecco. »
            Sarah sorrise. « Ma... perché non la chiedi ad Albus Potter? Che c’è, temi che ti lascerebbe perdere se scoprisse che stai cercando di distruggere sua sorella? »
            « Non me ne frega un cazzo di Potter, sia chiaro. È lui che si è appiccicato a me, non io a lui. »
            « Meno male, Lexie, stentavo a riconoscerti... Familiarizzare con un Grifondoro. Be’, dopo che l’avrai usato lo lascerai perdere, no? È abbastanza brutto dover rispondere a chi mi chiede se la mia migliore amica sia la ragazza di quello lì, adesso.  »
            Sì, certo che lo lascerò perdere. Credi che non lascerò perdere anche te, quando avrò finito tutto? Quante cose non sai di me.

¹
Big M = No, non è nessuno di conosciuto. Arriverà tra qualche capitolo e sarà moooolto importante! Per ora vi dico solo che si chiama Michael Mailcognomedevoancoradeciderlo, e quel "Big" è riferito al suo aspetto fisico: è un tipo piuttosto alto e robusto - un armadio, insomma!

Avevo detto prima di metà novembre? E invece è passato quasi un mese D: Sono imperdonabile, lo so. Spero che almeno ne sia valsa la pena :')
Il prossimo capitolo, vi avverto, si farà attendere. Sono in mezzo a uno tsunami incredibile, piena di domande e con un peso sullo stomaco del genere non riesco proprio a scrivere - dovrò aspettare che passi. Però vi assicuro che succederà qualcosa di particolare! ^^



   
 
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