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Autore: I Belong To Noone    02/12/2012    9 recensioni
Almeno una volta nella vita ci innamoriamo della persona più improbabile. Così è stato per la protagonista, sorpresa alla ricerca di un pericoloso assaggio di vita.
Per Arabella Zayn è il sano portatore di fugacità, tenerezza, estremismo, male che cercava.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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La strada della Burrel Cost era illuminata dal più bel sole dell'anno, e la brezza  perenne che trasmetteva sposandosi col venticello dei primi di maggio faceva parere una giornata felice, a prescindere da qualsiasi cosa potesse succedere. 
Era una stradina di piccoli ciottoli e terra, ai cui lati erano sparse distese di erba smeralda. Una leggenda della città vicina diceva che chiunque attraversasse la Burrel Cost fosse così pieno di vita da averla rubata al Diavolo; e così era, perché erano tutte persone felici e piene di vita quanto Liam e Melissa, che attraversavano col vento contro il viso la stradina.
Melissa si permetteva di alzare il naso e arricciarlo ogni qual volta Liam la guardava con un'espressione indifferente per farlo ridere; poi si perdeva a contare e a interpretare le forme delle nuvole. I suoi capelli ondeggiavano violenti verso il viso, illuminati dalla potenza dei raggi sola. 

Dietro e Luna e Clara giocavano alzando le manine al cielo e lasciando che il vento le raffreddasse, strizzando gli occhi se ogni tanto qualche moscerilo andava loro contro. 
Luna cercava di raggiungere il collo di Liam per abbracciarlo con una stretta che per quanto fosse delicata racchiudeva tutta la presa della bambina.
Melissa poggiò il gomito sul finestrino abbassato. 
"Che ore sono?" chiese. "stiamo facendo tardi." 
Liam alzò gli occhi al cielo. "Sto guidando, non posso guardare il cellulare."
"Dov'è?" gli chiese iniziando a tastargli le tasche dei pantaloni.
"Melissa, potresti smettere di toccarmi?" strinse forte il volante bianco cercando di concentrarsi sulla strada.
- Fra sessanta metri, gira a destra. - consigliò il navigatore.
La ragazza gli tastò la schiena. Liam si fece in avanti e lei andò più giù, ansiosa. 
"Melissa!" gridò, quasi perdendo il controllo del veiocolo.
"Zio Liam, ti stai arrabbiando?"
Voltò appena la testa e gridò "No, non mi sto arrabbiando Clara!" 
Quando la rivoltò, un ragazzo stava attraversando la strada, di corsa.
- Tra cinque metri, girare a destra. - ripeté meccanicamente il navigatore, con voce irritante, mentre Melissa continuava a tastargli i pantaloni alla ricerca del cellulare.
E quando esso suonò, il girare dell'auto per evitare che il bambino fosse investito fece andare l'auto fuori strada.
Fece un volo veloce e si buttò catapultata sulla strada, non più così allegra.
   Liam dell'incidente volle ricordare soltanto una cosa: il sopravvissuto.
Solo 1.
E non è difficile capire chi fu.
  Fu una cosa che si portò dietro ogni giorno della sua tremenda vita, sulle spalle. Un macigno dal peso morale insopportabile, che lo fece abbassare sempre di più.
E con sé, fece abbassare i suoi morali.
Il suo livello di sopportazione.
Non riuscì più a sopportare il dolore.
  Passò un periodo nel quale era un autolesionista: non solo lesionava i suoi polsi, cercava di aprirsi le vene e quando ci riusciva ne era contento; aveva anche una maniera più masochista e subdola per lesionarsi: si guardava allo specchio e si disprezzava, chiedendosi senza cercare una vera risposta 'perché proprio io? perché non Clara e Luna? perché non Melissa?'. 
E poi, conobbe Zayn. 

Ed essa fu solo l'entrata nel vero tunnel.

Diventarono amici da subito. 
Un po' perché si capivano e un po' perché Zayn vendeva quella cosa che Liam sapeva lo facesse stare bene e male nello stesso tempo, che alla fine era un momento complementare di estasi di tiepido dolore. 

Quella sera Arabella arrivò di buon umore. Sicuramente non si era fatta bella, ma il vestito corto, scollato e aderente bastava ed avanzava.
Entrò nella casa della bionda ossigenata con la musica che pompava negli sterei posti lontano dalla gente, nella villa enorme della periferia più irrecuperabile della città.

Franca con se stessa, andò dritta alla ricerca di Zayn per sbattergli in faccia un 'Hai visto? Alla fine sono venuta, non sono un'emarginata sociale' e non poté. 
Zayn era posizionato tra quattro troiette e un ragazzo alto con i capelli corti e curati, ovvero Liam, che si allontanò battendo senza concezione la testa contro il muro, ripetutamente. 
Zayn allagava il pavimento e il seno scoperto delle ragazze con un'einekein facendo avanzare il bacino in una ressa di spintoni a doppio senso, quando alzò gli occhi per guardare indifferente Arabella. Riprese per un attimo il potere di intendere e volere, e la fissò stupefatto. 
"Allora sei venuta!" le disse, passando tra le ragazze.
"Non ti avvicinare." arretrò veloce alla puzza di alcool che emanava dalla giacca aperta e dall'alito fatto che aveva, mentre fissava gli occhi arrossati e la macchia sulla t-shirt grigia.
"Cosa c'è, Terson? Non ti piace l'odore dell'alcool?" 
Arabella continuò col suo passo svento, andando a sbattere contro qualcuno. "Sono venuta per vedere un ragazzo, non un tossicomane."
"Ah? Sei venuta per me? Che bel gesto. Direi che stasera sei particolarmente bella."
"Forse è il vino."
"Bevo birra e sono lucido."
"Almeno quanto le siringhe che getti per terra."
Rise e si fermò. "Sono sufficientemente sobrio per capire che ti piaccio."
"Non lo sei, ragiona."
"Credi che non veda come mi guardi? Sono bello, lo so, ma il tuo sguardo è differente. Non nasconderlo, lo fai male." 
Si avvicinò a lei e la baciò passionalmente, senza che lei dicesse effettivamente niente in contrario e iniziò a cantare.
"C'mon c'mon, c'mon..."
"Tu sei pazzo." rise
"Forse, ma non posso negare che tu non sia il tipo di ragazza che ho sempre sognato tra tutte queste fighe con le gambe aperte" disse, mandando giù il resto della birra tutto d'un fiato.
"Dovresti riprenderti."
"Solo gli ubriachi dicono il vero. Goditi il momento prima che esca dallo shocking."
La portò via, in camera.

Non fecero sesso, fecero l'amore. 
Zayn non cantava, parlava di sé.
Non cercava di trovare cose in comune, cercava di far combaciare le due metà.

Quella sera le raccontò tutto ciò che nessuno sapeva sul suo conto con voce spezzata dalla dolcezza, lasciando trasparire un velo di tristezza.
Si rigirò sul lato della ragazza di scatto e la baciò sulla bocca, soffiandole un ultimo scambio d'amore umidiccio. 
Si addormentarono con la testa di una sul petto dell'altro dopo poco, lasciando fare l'amore ai loro respiri, ai loro sguardi, ai loro cuori ormai congruenti.

E per Arabella iniziò la lotta.























































spazio EFP writer
uè bellezze. vi è piaciuto il secondo capitolo?
sono le undici di sera, non assicuro niente, a momenti nemmeno la punteggiatura e i termini lol.
Continuo ad altre sei recensioni (:
fiete fuffe belliffime, franne me

   ritasboobs,
Arabella Swann.

Seguitemi su Twitter, dove pubblico gli aggiornamenti sulle mie fanfictions: @ritasboobs ! anche scambi di recensioni c:
   
 
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