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Autore: harrysscent    03/12/2012    8 recensioni
Mi resi conto che stava parlando con me e ne rimasi a dir poco sconvolta. Qualcuno mi stava rivolgendo la parola e mi stava addirittura sorridendo?!
- Ehm …piacere mio, io mi chiamo Nicole. – risposi aggiungendo un debole sorriso e distogliendo subito lo sguardo dal suo viso. I suoi occhi mi mettevano soggezione, sentivo le guance andare a fuoco e il cuore battere all’impazzata. Come faceva a farmi questo effetto dopo nemmeno un minuto che lo conoscevo?! Sentivo la sua presenza vicina, come se ci fosse un’elettricità tra di noi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Qualche settimana dopo…

Erano passate un po’ di settimane da quel giorno in cui Harry mi aveva completamente sorpresa dicendo quelle parole; e in quelle settimane ci stavamo conoscendo meglio. Avevamo passato molti pomeriggi insieme, oltre che le ore a scuola, tra risate e strani sguardi. Se mi avessero chiesto di descrivere il tipo di relazione che avevo con Harry con una, o anche più di una, parola non avrei saputo rispondere. A volte sembravamo dei semplici amici mentre altre volte sembravamo qualcosa di più.
Stavo mangiucchiando l’ultima penna al sugo rimasta nel mio piatto di quel noioso pranzo, dato che ero sempre sola, quando all’improvviso qualcuno suonò al campanello. Mi alzai pigramente dalla sedia per andare a vedere chi fosse…mi affacciai alla porta e scorsi un Harry Styles sorridente appoggiato al mio cancelletto d’entrata sotto la pioggia battente.
-          Che ci fai qui Styles? – dissi ironicamente e facendolo entrare sotto il tettuccio della veranda.
-          Sai cara Hamilton, tra pochi giorni abbiamo quella verifica di matematica e come tu saprai bene la matematica non è il mio forte a differenza tua. Quindi sono venuto a chiederti se mi davi qualche ripetizione oggi pomeriggio..- rispose per poi finire la frase con uno dei suoi ampi e stupendi sorrisi.
-          Ok, vieni pure..- risposi facendogli cenno di seguirmi dentro casa.
Appena entrammo in soggiorno lo guardai meglio e notai che era completamente fradicio, dalla testa ai piedi.
-          Sarai mica venuto fino qui a piedi sotto la pioggia?- chiesi inarcando un sopracciglio.
-          Ehm, in effetti sì!- rispose guardandosi e notando anche lui quanto fosse bagnato.
-          Aspettami qui, vado a prenderti dei vestiti per cambiarti, non puoi rimanere così che ti ammali..- conclusi dirigendomi verso le scale che conducevano al piano superiore.
-          Certo mammina- rispose lui ironicamente facendomi la linguaccia.
Tornai di sotto da lui con in mano una maglia bianca a maniche lunghe e dei pinocchietti in jeans, gli unici vestiti che avevo trovato che potessero andargli bene. Quando scesi rimasi bloccata a fissarlo nell’ultimo scalino notando che era solo in boxer. OH MIO DIO, NICOLE CALMATI..CALMATI! Pensai tra me e me, eppure non ci riuscivo; sentivo la faccia bollente ed ero sicura di essere appena diventata paonazza. Spostai una ciocca di capelli dietro l’orecchio fingendo indifferenza ma il mio tentativo fu inutile, si era accorto eccome del mio imbarazzo.  Mi si avvicinò cautamente e mi passò la punta del dito dalla guancia fino al collo, nello stesso istante in cui fece questo gesto un brivido mi pervase da capo a piedi.
-          Mi hai detto tu che dovevo cambiarmi, mi dispiace di averti messa in imbarazzo- mi disse aggiungendo un sorrisetto malizioso che non mi sfuggì.
-          Tranquillo, è tutto okay. Vestiti e intanto io vado di sopra a preparare i libri, poi raggiungimi- risposi io sviando il discorso e tornando di sopra.
Preparai il necessario sulla scrivania della mia camera, poco dopo arrivò Harry e iniziammo a studiare matematica.

 

Un'ora dopo...


-          Quindi questo va infine sommato a questo, capito?- chiesi a Harry voltandomi verso di lui e notando che mi stava fissando quasi imbambolato.
-          Harry? Hai capito o no?!- chiesi nuovamente dato che non avevo ottenuto nessuna risposta.
-          Ehm sì sì certo, perdonami.- rispose velocemente spostando lo sguardo sul quaderno degli appunti.
-          C’è qualcosa che non va? – chiesi seriamente turbata guardandolo negli occhi. Lui si girò e mi fissò..cavolo che effetto mi faceva il suo sguardo. Non sapevo resistere a quegli occhi, erano ipnotizzanti.
-          A dire il vero, ci sarebbe una cosa che vorrei fare da un po’ di tempo ma ho paura della tua reazione.
-          E tu provaci lo stesso, almeno non avrai il rimorso di non averci provato. – risposi senza neanche pensarci troppo.
Vidi il suo sguardo illuminarsi e in una frazione di secondo le sue labbra furono sulle mie, lasciandomi un dolce e candido bacio. Si staccò e mi guardò negli occhi come per cercare il mio consenso a continuare, e io lo precedetti fiondandomi sulle sue labbra e rendendo quel bacio più approfondito. Anche io da troppo tempo desideravo quelle labbra sulle mie, ogni giorno sempre di più. Le nostre lingue si intrecciavano, si accarezzavano e si cercavano mentre le mia mani finirono tra i suoi ricci e le sue accarezzavano dolcemente la mia schiena provocandomi brividi in tutto il corpo. Ci staccammo da quel bacio entrambi senza fiato ed entrambi con un sorriso a trentadue denti.
-          Wow!- commentò lui accarezzandomi le labbra e guardandomi negli occhi.
-          Già..- risposi arrossendo leggermente e ricambiando quello sguardo intenso che valeva più di mille parole.
Il giorno dopo…
L’indomani arrivai a scuola in anticipo e mi sedetti negli scalini dell’ingresso con le cuffie al massimo che riproducevano  Senza Riseva.

"Mi sorprende ritrovarti
sulle scale quando torno a casa
sorpreso di vedermi
come se fosse la prima volta
e racconto senza freni
le mie gioie e i miei dolori
e tu mi sorridi
e condividi tutto con me
io ti regalerò ogni singolo
risveglio la mattina
e poi lascerò i capelli
scivolarmi fra le dita
ti regalerò ogni singola carezza
quando è sera
ho imparato già
ad amarti senza più riserva alcuna."
 

Sembrava proprio la canzone adatta a quel momento, una parte di me aveva già imparato ad amarlo e sentivo la sua presenza dentro al mio cuore. In quel momento avevo così tanta voglia di vederlo. Proprio in quel momento in cui stavo pensando a lui, sentii qualcuno abbracciarmi da dietro. Mi voltai e trovai il suo viso a pochi centimetri dal mio che mandò il mio stomaco in subbuglio.
-          Ciao principessa. – mi sussurrò all’orecchio dandomi un piccolo bacio sul collo.
-          Salve mio principe. – risposi ironicamente e sorridendogli. Il mio sorriso fu subito interrotto da un suo bacio a fior di labbra.
La campanella suonò, e mai come quel giorno la maledissi dal profondo. Ci incamminammo verso la nostra classe e lui mi prese per mano stupendomi e facendomi sorridere ancora. Notai con piacere che quelle ragazze che per molti anni mi avevano presa in giro ora mi guardavano con invidia. E facevano bene ad essere invidiose di me perché io, anche se ancora non riuscivo a crederci, avevo lui.


Salve a tutti/e! Ok, fa un po' schifo questo capitolo ma voglio sentire comunque le vostre opinioni..lasciate recensioni please bastano anche due parole;) Spero che vi piaccia e GRAZIE a chiunque sprechi cinque minuti del suo tempo per leggere le mie righe, gracias;)

A PRESTO!

 

  
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