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Autore: Sara Scrive    04/12/2012    19 recensioni
I One Direction si trovano in america per promuovere il loro album "Up All Night" .
Ma dall'alto c'è chi li osserva ed ha in mente molti progetti per loro.
La loro guardia del corpo, Paul, è esausto e così decidono di dargli un periodo di vacanza ed assumono un'altra persona.
- Sorry But Niall ate this -
Un angelo, un angelo quarantenne si ritrova a fare da babysitter a 5 pesti ;)
"Nella vita a tutti capita di assistere a dei miracoli ... devi solo riconoscerli"
STORIA IN REVISIONE DA AllieinWonderful
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Pov Sara -
E’ difficile pensare di abituarsi ad una routine avendo poco tempo a disposizione.
E’ difficile svegliarsi la mattina sapendo che manca poco alla fine.
E’ difficile guardare in faccia la persona cui tieni di più al mondo, sapendo che fra poco non ti avrebbe più visto.
E’ difficile andare avanti a volte.
< Non muoverti… > disse Zayn mentre fissava concentrato il foglio.
< Mi domando perché dobbiamo stare a casa in una cosi bella giornata > chiesi cercando di non muovermi troppo.
< Perché voglio farti un ritratto! > esclamò lui  mentre mi indicava con la matita.
Rimasi a guardarlo contrariata mentre rimanevo il più immobile possibile.
Ogni tanto si infilava la matita sopra l’orecchio, mentre cancellava qualcosa.
Era molto attento al più piccolo dettaglio e a volte mi imbarazzava essere fissata cosi tanto intensamente da lui.
Chissà cosa pensava , mentre mi disegnava.
Decisi che anche io , avrei osservato meglio i lineamenti che conoscevo da una vita, i lineamenti che avevo visto crescere e cambiare.
E fu cosi che passammo la giornata nella sua stanza , in silenzio . Ad osservarci l’un l’altro.
Stavo per mettermi a dormire. Salii le scale per andare nella sua stanza ad augurargli la buona notte.
Bussai ed aprii la porta.
Rimasi ferma per qualche secondo, trovandolo vestito.
< Notte Zayn .stammi bene > dissi prima di notare che era seduto sul letto mentre osservava il mio ritratto ormai finito.
< C’è … c’è qualcosa che non va ?  > chiesi incerta sul da farsi mentre rimanevo vicina alla porta.
Sorrise al disegno prima di alzare lo sguardo.
< Ti va di dormire con me? Non ti da fastidio? > chiese sostenendo intensamente il mio sguardo.
< Certo che no .  > risposi entrando.
Osservai il grande letto matrimoniale che occupava buona parte della stanza.
Mi avvicinai timidamente da una parte mentre  notai che con la coda dell’occhio lui prendeva il pigiama dal bordo del letto.
Feci tutto molto lentamente. Afferrai il lembo del lenzuolo e lo tirai.
Guardai le coperte  e sospirai. Non sapevo che stavo facendo.
Intanto lui era uscito dalla camera per andarsi a cambiare in privato.
Mi allontanai dal letto e spensi la luce , per accendere la abat-jour sul comodino.
Senza pensarci troppo mi misi sotto le coperte e rimasi in dormiveglia.
Qualche secondo dopo, sentii un rumore di passi.
La luce fioca che illuminava un poco la stanza, si spense.
Sentii le coperte scostarsi.
Dopo qualche secondo sentii due braccia stringermi .
Sospirai e mi lasciai abbracciare da Zayn.
 
 
Misi le mani sotto il cuscino e spostai la testa.
Una , due , tre volte.
Avevo una strana sensazione.
Spalancai gli occhi e mi alzai di scatto.
Guardai il letto.
Lui non c’era. Forse era andato in bagno. Forse era sceso a fare colazione.
Il mio sguardo si posò sull’orologio : le nove.
Mi allarmai per qualche secondo… di solito lui non era cosi mattiniero.
Mi alzai e andai in cucina.
< Zayn ? >
Lo chiamai più volte , ma non ricevevo mai una risposta.
Forse era uscito di casa. Ma perché non mi aveva detto niente? Noi ci dicevamo tutto.
Era passata una settimana da quando ero da sola con  lui.
Ogni sera ci fermavamo a chiacchierare sotto l’albero.
Spesso mi chiedeva consigli. E ogni volta diceva che non gli bastava quello che gli raccontavo.
Voleva sapere tutto di me.
A volte notavo che prendeva il cellulare  e lo guardava con preoccupazione.
Non mi ero mai intromessa , ma non potevo nascondere che vedere questo gesto ripetutamente, mi faceva preoccupare un po’.
Decisi di aspettarlo e iniziai a preparare la colazione.
Ancora non arrivava. La tavola era apparecchiata , la colazione servita sui piatti.
Io fissavo la mia cioccolata calda . Dopo qualche minuto decisi di darle qualche sorso.
Zayn ancora non veniva.
Era quasi l’ora di pranzo.
Non mi ero ancora vestita, decisi che era ora di cambiarmi.
Andai in bagno, mi sciacquai la faccia.
Mi asciugai con l’asciugamano e presi lo spazzolino.
Stavo per metterci il dentifricio sopra quando mi cadde dalla mano.
“Che sbadata ” pensai.
Provai ad afferrarlo quando guardai con orrore la mia mano sinistra.
Sto sparendo!” pensai allarmata. “Me ne sto andando”
Guardai la mia faccia inorridita “E lui non c’è
Schioccai le dita e rimisi a posto il bagno.
Uscii dalla stanza e tornai nella sua camera.
Schioccai le dita e rifeci il letto.
Mi sedetti , e cercai di calmarmi.
Ero ancora in pigiama e decisi che dovevo cambiarmi.
Ma non aveva senso vestirmi da essere umano.
Schioccai le dita e in men che non si dica ero avvolta da un vestito bianco che mi arrivava alle ginocchia.
Quello era il tipico vestito da angelo.
Semplice , senza ghirigori o pieghe strane.
Portai una mano sul mio collo e trovai la collana.
L’unica cosa di Zayn che mi sarebbe rimasta.
L’unica cosa che avrei potuto toccare e dire “siamo noi”.
Zayn non tornava ancora.
Decisi di scrivergli una lettera. Forse al suo ritorno non mi avrebbe trovato. E volevo che sapesse che non doveva preoccuparsi più di tanto.
Presi un foglio e una penna.
Rimasi mezz’ora a fissarlo e poi iniziai a scrivere.
Piegai il biglietto e lo lasciai sul foglio.
Decisi di lasciargli qualcosa di mio.
Feci spuntare le ali.
Guardai di nuovo il foglio pensando “Perché non ci sei Zayn?”
Mi staccai una piuma. Sentii un po’ di dolore. E’ come se ti avessero dato un pizzicotto o uno schiaffo.
La poggiai vicino al biglietto.
Uscii dalla finestra. Sbattendo le ali uscii in giardino .
Poggiai i piedi nudi sull’erba e mi avvicinai all’albero.
L’unica cosa che mi rimaneva era il ciliegio.
< Ciao Zayn > dissi poggiando una mano sul tronco.
Feci un salto e mi sedetti su un ramo.
< Forse doveva andare cosi… Non credo avremmo sopportato il fatto di vedermi sparire insieme >
Dissi guardando il mio braccio sinistro ormai invisibile .
Ed ero li. Pronta ad andarmene. Forse sarebbe stato meglio spiccare il volo e non rimanere fra i rami del ciliegio.
< Ciao Zayn > ripetei.
 
-Pov Zayn -
< Grazie Paul> lo ringraziai per avermi accompagnato.
Lui sorrise e mise in moto la macchina.
Rimasi a guardare l’auto che si allontanava per qualche secondo, poi presi le chiavi di casa dalla giacca e le infilai nella serratura.
“Spero non si sia svegliata”  pensai entrando.
E’ ovvio che si è svegliata , idiota , è pomeriggio”
Speravo mi venisse incontro. Ma non lo fece. Magari stava cucinando.
Entrai in cucina. Tutto era preparato per fare colazione. Ma lei non c’era.
Entrai nella sua stanza. Non la trovai.
Cominciai a preoccuparmi.
< Sara? > la chiamai più volte < Sara? >
Perquisii tutta la casa, ma di lei nessuna traccia.
< Dov’è ? > mi chiesi in preda al panico < Dove può essere ? > entrai in camera mia.
Il letto rifatto.
Tutto era in ordine. Sembrava fosse passata la donna delle pulizie.
Mi avvicinai cercando qualche indizio.
Sentii un groppo in gola quando vidi un biglietto ripiegato vicino ad una piuma.
La sua piuma. Delle sue ali.
Ed erano li adagiati sul  bordo del letto.
Non ci voleva molto a capire come stavano le cose.
Uscii in giardino. Corsi verso il ciliegio.
Avevo imparato a conoscerla. Sapevo dov’era .
 
 
- Pov Sara -
Sentii dei passi avvicinarsi.
< Sara !  Sara ! >
Zayn era sotto l’albero.
< Che ci fai li ? > chiese sorpreso di vedermi in quello stato.
< E’ tempo di andare > risposi cercando di sorridere.
< No… ma cosa ?>  replicò lui cercando di arrampicarsi.
< Levami una curiosità . Dove sei stato? >
Lui smise di cercare di raggiungermi.
< Ti prego scendi >
Mi stava supplicando con lo guardo.
Decisi di accontentarlo. < Mi spieghi che hai fatto? Sai non ho tanto tempo … >
< Quindi te ne vai. >
< Vorrei rimanere… ma non posso. Ho gia tirato la corda  troppo . > risposi nascondendo il mio braccio sinistro e la mia mano.
Non volevo che mi vedesse sparire. Dovevo trovare un modo per andarmene prima.
<  Tra quanto te ne vai? >
< E’ meglio che me ne vada in un modo meno doloroso > dissi e feci per sbattere le ali.
Ma lui mi blocco il braccio < Aspetta > mi implorò.
Scesi dall'albero e mi misi davanti a lui.
Sospirai e lo guardai in faccia. Ma abbassai lo sguardo: non ce la facevo a guardare i suoi occhi lucidi.
Ad un tratto mi cedettero le gambe. Stavo per cadere a terra.
Zayn mi afferrò prontamente. Mi prese in braccio e si sedette ai piedi del ciliegio.
< Che sta succedendo alle tue gambe? Stanno sparendo>
Non risposi.
< E le tue mani?! Il tuo braccio sinistro! >
Rimanemmo in silenzio. Lui guardava davanti . io invece osservavo il mio corpo, che man mano spariva sempre di più.
Ritirai le ali. Era inutile tenerle spiegate.
< Ho lasciato Perrie … > mormorò impassibile.
< Che cosa?! > esclamai.
Provai a rialzarmi ma mi resi conto di non avere le forze.
Rimasi in braccio a lui attendendo una risposta.
< L’ho  fatto per te > rispose quasi sorridendo.
< Non capisco come questo possa rendermi felice … > mormorai.
Rimanemmo di nuovo in silenzio.
Come poteva rendermi felice il fatto che lui e la sua ragazza si erano lasciati?
Le sue parole rimbombavano nella mia testa.
L’ho fatto per te. L’ho fatto per avere te.
< Zayn… sono un angelo. > mormorai guardandolo in faccia.
Lui ricambiò lo sguardo e avvicinò il suo viso al mio.
< E se diventassi un angelo anche io ? > chiese
< Ma sei pazzo? Tu hai ancora una vita davanti. Hai una famiglia. Degli amici, hai tante fans. La tua vita è splendida. Non buttarla. Non hai niente da perdere. Lo sai quante persone soffrirebbero? >
Ribattei urlando isterica. Ma cosa gli saltava in mente nel cervello?!?
Lui rimase in silenzio ad osservarmi.
Gli feci cenno di abbracciarmi.
Ormai stavo sparendo e  non mi restava molto.
< Quando sono morta. Ho lasciato mio fratello. Ho lasciato solo lui. Io non avevo degli amici. Non avevo una famiglia. Solo David teneva a me. Ma fidati. Se avessi potuto scegliere non sarei morta a 19 anni. Non è una cosa che si sceglie. Evidentemente servivo a fare l’angelo custode. >
Cercai di abbracciarlo come meglio potevo.
Lui mi teneva ben salda per evitare di farmi cadere.
Che strana sensazione. Per una volta era lui quello che mi aiutava e mi stava proteggendo.
< Sei una delle persone a cui tengo di più. Ma credo sia il momento di andare. >
Lo strinsi forte.
< Questo non è un addio. Ma un arrivederci.... Non piangere > gli dissi < Ricorda che sarò sempre con te > mi staccai un attimo e sorrisi .
Volevo che il suo ultimo ricordo su di me fosse il  mio sorriso.
Lo abbracciai di nuovo.
Accadde tutto molto velocemente.
Sentii una strana fitta al cuore. Una sensazione di panico mi strinse lo stomaco.

Non ci volle molto a capire che mi stava succedendo. Finalmente ero riuscita a capirlo.
Ma era troppo tardi e mi trovavo in una situazione impossibile.
< Ti amo Zayn > mormorai al suo orecchio.
Cercai di stringerlo ma non potevo.
Un’ondata di vento ci investii.
Un attimo prima ero fra le sue braccia. E l’attimo dopo ero al suo fianco. Non stavo più sparendo.
Provai a toccarlo. Ma la mia mano passò attraverso di lui.
Non poteva vedermi.
Rimase immobile. Come se stesse abbracciando l’aria.
Si sedette appoggiando la schiena sul tronco del ciliegio.
Mise una mano dentro la giacca e tirò fuori la mia piuma e la lettera.
“Ecco tutto quello che mi rimane di lei”  Sentii i suoi pensieri.
Mi sedetti vicino a lui e misi una mano sulla mia collana.
Aprì il biglietto e cominciò a leggere.
“Caro Zayn
Quando troverai questo messaggio e lo leggerai , Non mi troverai in casa.
So che ti sentirai arrabbiato nei miei confronti,  ma … fidati è meglio non vedermi andare via.
Spero che continuerai ad essere felice.
Spero di averti insegnato bene ad amare il prossimo, a rispettare gli altri e soprattutto te stesso.
Durante la mia permanenza ti ho insegnato tante cose. Che sicuramente ti renderanno migliore.
Sono qui , ti sto scrivendo. Ma con il cuore sono con te. Ovunque tu sia.
Probabilmente prima di andare passerò a salutare il nostro albero.
Strano da dire, ma anche tu mi hai insegnato tante cose: come si mangia un gelato, come si ride , come si mangia un Hamburger, come si visita Los Angeles, mi hai insegnato a vivere. Ed io l’avevo dimenticato.
Sai, io sono morta molto giovane. Ho smesso di avere una vita troppo presto.
Vedevo mio fratello andarmi a trovare alla mia tomba, mentre stringeva una mia foto.
Fa male perdere qualcuno a cui vuoi bene.
Spero che riuscirai ad andare avanti.
Ma sappi che io sarò sempre con te. In ogni momento della tua vita. Ti accompagnerò ovunque. Anche sull’altare io sarò li . con te. Sorriderò.
Tu non potrai vedermi quando avrai dei bambini. Ma sappi che ci sarò.
Come per mio fratello. Lui non sapeva che io ero con lui. Ma l’ho accompagnato in tutta la sua vita , fino a quando ho potuto essere presente.
Ci siamo conosciuti, e non puoi capire quanto questo mi renda felice.
La vita è una magia , ma l’incantesimo più bello è stato incontrarti.

Ricorda che io ci sarò fino alla fine.
Per sempre tua
Sara”
Una lacrima cadde dalla mia faccia e stranamente bagnò il foglio.
Non so , magari mi sbagliavo , ma forse mi avevano concesso un piccolo “miracolo” affinchè Zayn avesse una prova che io fossi li con lui.
Quando si accorse della lacrima sul foglio,  Zayn si voltò sorpreso.
Dopo qualche secondo rilassò il visto.
< So che sei qui > mormorò.
“So che puoi leggermi nel pensiero” pensò sorridendo.
“Allora, sappi che anche io ho qualcosa da dirti.
Mi dispiace aver creduto che volevi rubarmi gli amici. Mi dispiace se ho perso tempo e non sono diventato tuo amico subito.
Ma … quando sei arrivata hai cambiato la mia vita. Mi hai insegnato tante cose ed io non so come ringraziarti.
Non hai vissuto abbastanza e non lo meritavi. Perché nessuno ti ha mai detto , che sei bellissima.
Che i tuoi occhi sono come due smeraldi,  la tua pelle sembra porcellana e che il tuo viso è perfetto.
Che ironia... Mi sono innamorato di un angelo, del mio angelo custode.
Sono felice che sia successo. Ma sono la persona più triste del pianeta in questo momento.
Se c’è una persona che voglio vedere sull’altare con me un giorno. Sei tu. E nessun altro.
Mi rendo conto che questo non è possibile.
Non scorderò mai il tuo sorriso, il luccichio dei tuoi occhi, i tuoi modi di fare, che rivedrò in ogni cosa che mi circonda, non sarà facile dimenticarti  ma questo forse  doveva accadere, per chissà quale motivo, ma avrai sempre un posto speciale nel mio cuore.
Ricorda che ti amo
Per sempre tuo
Zayn”
Scossi la testa.
Non poteva sentirmi, ma sapevo che ben presto le cose sarebbero cambiate. Si sarebbe ricordato di me , ma sicuramente si sarebbe innamorato di una ragazza altrettanto meritevole.
< So che sei qui. Ti prego rimani con me > mormorò.
Chiuse gli occhi e si addormentò sotto il ciliegio.
Ormai era sera. Era stanco.
Chiusi gli occhi anche io. Sperando che il giorno dopo sarebbe stato  un giorno migliore.
Quando li riaprii , mi ritrovai avvolta dal nulla.
C’era tanta  luce intorno a me.
Mi voltai , cercando di capire che situazione era.
In lontananza vidi una figura avanzare verso di me.
Man mano che si avvicinava riconoscevo i lineamenti.
< David  ! > esclamai  correndogli incontro.
< Sorellina ! > disse lui abbracciandomi.
Ricambiai l’abbraccio.
Avevo aspettato anni per questo momento. Per rivedere mio fratello.
E quel momento era arrivato.
< Come sei cresciuta  >  esordii mentre mi guardava sorridente.
< Veramente sei tu che ti sei abituato a vedere la foto di quando avevo 14 anni. Tu invece non sei cambiato per niente >
Improvvisamente era comparsa una panchina vicino a noi.
David mi invitò a sedermi.
< Mamma e papà? > chiesi
< Ecco… loro .. devono ancora rimanere lontani da noi per un po’ > rispose.
< Che hai fatto in questi anni? > chiese per tirarmi sul il morale, cambiando discorso. < Oltre a stare vicino a me ? >
< Be’ non ho fatto niente di che. Sono diventate un angelo custode… ho fatto una missione e ho un amico … si chiama Zayn … >
< Mi sei mancata davvero tanto sorellina. Mi dispiace se non ho potuto fare niente per salvarti. >
Sembrava stesse per piangere. Mi prese per mano e mi guardò intensamente in faccia.
Rimasi ad osservare mio fratello. I suoi capelli castani , rigorosamente in perfetto ordine.
Il suo viso , cosi familiare. I suoi occhi verdi. il suo naso e la sua bocca.
Tutto in lui mi ricordava il passato, mi ricordava casa. Quando ero  umana e avevo una vita.
< Mi sei mancato anche tu fratellone. Tu hai fatto il possibile. Non preoccuparti io sto bene adesso >
< Avrei voluto averti di più con me, ma questo non è stato possibile perché qui avevano più bisogno di te. Ma ora siamo qui , insieme >
Sorrise ancora di più. Potevo sentire la sua felicità a pelle.
Mi stava per dire qualcosa di importante.
< Non serve più che torni a fare l’angelo custode. Puoi rimare con me. Ho chiesto un permesso. Manderanno un altro angelo a vegliare su Zayn. Potremmo rimanere insieme. Ho trovato un altro lavoro: staremo sulla terra a svolgere alcune missioni. Staremo sempre uniti. Non trovi sia meraviglioso?  >
Quella notizia mi lasciò perplessa. David era cosi contento.
Possibile che quello che ho sognato per una vita , adesso non mi sembrava cosi fantastico?
“Manderanno un altro angelo a vegliare su Zayn”
Le sue parole , dette con tanto entusiasmo, ora mi sembravano una condanna a morte.
Avrei voluto condividere la sua felicità, ma proprio non ci riuscivo.
< Come manderanno un altro angelo a vegliare su Zayn ? …. > mormorai rimanendo immobile con lo sguardo perso.
David non rispondeva.
Alzai timidamente lo sguardo.
< C’è qualcosa che non va? > chiese preoccupato.
< No, sto bene  > risposi per non farlo preoccupare.
< Ti conosco. C’è qualcosa  che  non  va … >
David si avvicinò a me  e mi alzò il mento,  stabilendo un contatto visivo con me.
Mi guardò per un tempo cosi lungo che sembrò un’infinità.
< Non posso sopportare di vederti triste. Forse non è come avevo immaginato dovesse andare.
Non ci siamo mai salutati con un addio e non credo dovremmo mai farlo. Spero di rivederti. Sappi che mi mancherai molto e sono sicuro che ci rivedremo sempre però. Starò sempre con te. Forse sarò il tuo angelo custode da ora in poi. >
Lo guardai perplessa. Cosa stava succedendo?
< David.. ma io non capisco. Che stai dicendo? >
Scosse la testa, si allontanò da me con un’espressione malinconica.
< Me l’avevano detto. Era cambiato qualcosa. Ma io ho voluto provare lo stesso.  Sono comunque stato felice di rivederti… >
< David chi ti ha detto cosa? Cos’è cambiato?  > dissi intromettendomi nelle sue riflessioni ad alta voce.
Ma lui non mi dava retta e continuava a dire cose senza senso.
< Me l’ha detto. Ormai era troppo tardi. Avrebbero voluto accontentarti. Dio non vuole rendere infelice nessuno. Ho voluto fare di testa  mia. Almeno so , che sei stata felice di rivedermi. >
< David?  … >
< Ma al cuor non si comanda. Giusto ? > chiese sorridendo, come per chiedere conferma di ciò che diceva.
Ma non stavo capendo niente. Lo guardai confusa  mentre si avvicinava a me.
< Chiudi gli occhi > disse prima di abbracciarmi.
Obbedii senza dire niente, chiusi gli occhi.
<  … E ricorda che ti voglio bene >
Rimasi immobile e non aprii le palpebre , anche quando non sentii più le sue braccia intorno  a me.
< apri gli occhi > mi allarmai quando sentii l’eco della sua voce.
Sembrava parlasse molto lontano rispetto a me.
Tenevo ancora gli occhi chiusi.
Avevo una strana sensazione.
Sentivo qualcosa di umido sotto di me, e sentivo il vento soffiarmi addosso e scompigliarmi i capelli.
Aprii di scatto gli occhi.
Mi trovavo in un giardino.
Mi trovavo nel suo giardino.
Ero sdraiata contro il tronco del ciliegio.
Era mattina.
Girai il volto e trovai quello che volevo.
Zayn era li. Che dormiva beato. Il viso illuminato dalla luce del mattino.
Misi una mano al collo e trovai la collana.
Tirai un sospiro di sollievo.
Rimasi a contemplare le parole che mi aveva detto mio fratello.
Dopo un po’ trovai la risposta: avevano deciso di darmi una possibilità con David, ma sapevano che io avrei preferito restare ad essere l’angelo custode di Zayn.
Perciò,  una volta venuto a conoscenza personalmente  delle mie volontà , mio fratello mi aveva lasciato andare.
Era l’unica spiegazione logica alle sue parole insensate di prima.
Rimasi seduta vicino a lui.
Trovavo il tutto un po’ strano, ma in fondo perché dovevo essere sorpresa del fatto che non potesse vedermi?
Avevo passato 19 anni a stargli accanto sempre nella stessa maniera.
Be’ era stata una bella esperienza.
Sperai che mi avrebbero affidato una nuova missione, ma cambiai subito idea quando mi resi conto , che se mi avesse rivisto e poi mi avrebbe dovuto salutare un’altra volta avrebbe sofferto troppo.
Mi rilassai sul tronco e aspettai che si svegliasse.
Chiusi gli occhi e feci finta di dormire, anche se gli angeli non hanno bisogno di riposo.
Il tempo passava, e tutto sembrava cosi noioso e lento.
Ripensai a mio fratello , e mi rattristai molto pensando a come lo avevo perso un'altra volta.
Ad un tratto sentii una leggera pressione sulle mie labbra.
Pian piano aprii gli occhi come se mi fossi appena svegliata.
< Sei qui … > mormorò.
Corrugai le sopracciglia < ma che.. ? >
Mi sedetti < Tu mi vedi ? > chiesi ansiosa.
< Si! Non è meraviglioso? Cosa è successo? > chiese sorridendo mentre mi aiutava ad alzarmi.
< Non lo so. Ho rivisto mio fratello. Ci siamo salutati e… mi ha detto delle cose strane prima di .. lasciarmi … >
Zayn mi abbracciò e disse < Non preoccuparti. Sono qui. Cosa ha detto tuo fratello? >
Mi lasciai abbracciare, mentre cercavo di non piangere.
Respirai profondamente più volte, prima di dare la mia risposta.
< Ha detto che…Ormai era troppo tardi… che non voleva vedermi triste e… che avevano deciso di accontentarmi … >
Rimasi congelata . “avevano deciso di accontentarmi” ripetevo.
Ed io cosa volevo?
< Per cosa è troppo tardi  ? > chiese Zayn mentre ero ancora in trance.
mi avevano accontento” pensai
< Sara, che sta succedendo? >
Mi allontanai un po’ da lui per guardarlo in faccia.
< Zayn > dissi mentre sorridevo < Zayn sono umana ! >
< Davvero? > chiese sorridendo.
< Sono tornata umana! Hanno deciso di accontentarmi! >
Iniziai a saltellare dalla felicità.
< Quindi possiamo stare insieme? > chiese sorridendo ancora di più.
< Posso riprendere la mia vita da dove l’ho interrotta. Riprenderò a vivere. >
Iniziai  a piangere dalla felicità.
< C’è qualcosa che non va? >
Non risposi. Mi limitai a ricambiare il bacio che mi aveva dato prima, per farmi aprire gli occhi.
< Ancora non riesco a capire. Ma da quel che ho intuito , so che resterai con me e avrai tutto il tempo di spiegarmelo. >
< Ora entriamo a casa. Abbiamo bisogno di mangiare qualcosa>
 dissi e faci cenno di rientrare.
Mentre attraversavamo il giardino lo presi per mano.
< Non mi sono mai sentita cosi viva… > lo guardai negli occhi < Ti amo Zayn >


 


#Spazio dell'autrice

Ciao a tutti.
La storia si conclude qui. Ecco... non so da dove partire con i ringraziamenti.
E non ho la minima idea di come fare questo discorso.
Allora... vediamo.
Prima di tutto, volevo dirvi che mi sono commossa e spero di 
non sembrarvi un alieno.
Secondo, doveva finire male. Nel senso che Zayn e Sara non si sarebbero più rivisti, ma ...
Siccome non sono capace di fare finali tristi l'ho fatta finire cosi !
Ecco, spero di essere stata originale, che la storia vi abbia conivolte , ma soprattutto che vi sia piaciuta :)
Voglio ringraziare tutte quelle persone speciali che mi hanno sempre sostenuta e hanno sopportato le mie "crisi" riguardo la storia.
Voglio ringraziare ognuno di voi.
Anche quelli che non hanno mai recensito. Spero che per questo ultimo capitolo vi facciate sentire anche voi.
Sono sempre stata molto fantasiosa, infatti sto per scrivere una nuova storia.
Spero continuerete a seguirmi. Se volete essere aggiornate su la prossima Fan Fiction che scriverò potete aggiungermi fra gli autori preferiti (Non siete obbligate).
Detto questo... Non vi annoio, non voglio vedervi con la faccia addormentata sulla tastiera.
Grazie di tutto.

-Sara

 


 

 

  

   
 
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