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Autore: lisiuz93    05/12/2012    1 recensioni
Chi è la ragazza che vide anni fa Harry? Cosa c'entra con Piton?
Ogni persona decide chi vuole essere, è davvero così?
Se volete le risposte a queste domande entrate e leggete la mia storia!
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Prima di esporre il capitolo vorrei ringraziare:

  • Sandyblack94 per aver messo la mia storia tra le seguite

  • lupoceco per aver messo la mia storia tra le seguite e per aver commentato :)

A voi dedico il capitolo :)

Erano passati anni da quell' episodio, ma Harry se lo ricordava perfettamente. Era convinto che quella ragazza con i capelli rossi avesse un ruolo fondamentale nella sua vita. Per questo era certo che essa non era una visione, ma qualcosa di reale e tangibile. E poi c'erano anche gli occhi, due pozze color smeraldo che erano impossibili da dimenticare. Avrebbe tanto voluto conoscerla e si malediceva per non essere corso fuori sotto la pioggia per andare da lei, infischiandosene delle regole dello zio. Si sentiva malissimo, tanta voglia di conoscerla e poi? Non era nemmeno riuscito a salutarla. Niente. Nemmeno un piccolo cenno della mano. Era come se fosse rimasto pietrificato davanti a quella esile figura. A volte capitava che la ragazza apparisse nei sogni del piccolo mago. Erano sempre distanti e lei sorrideva costantemente e lo salutava. Non parlavano mai, stavano solamente ore a guardarsi. Poi quando Harry tentava di avvicinarla o di parlarle, lei diventava improvvisamente seria e poi scompariva. Era una ragazza misteriosa, ma Harry sapeva che doveva andare in fondo alla faccenda.

" Hei amfico ci sfei?" Harry volse lo sguardo alla sua destra, ditratto dal suo pensare. A chiamarlo era stato il suo amico Ron. Lo guardò e gli sorrise. Lo trovava estremamente buffo in quel momento. Infatti, il migliore amico di Harry, era pieno di cioccolata sul viso, segno che aveva appena finito di mangiare una fetta di torta che inebriava i presenti con il suo dolce profumo. Non si era minimamente accorto di essersi perso lo smistamento di quell'anno, preso com'era dal suo pensare. E dire che c'erano un sacco di primini che gli interessavano e voleva sapere in quale casata sarebbero andati a finire, ma si era perso tutto quanto. Guardò la tavolata dei grifoni e scrutò le facce dei nuovi arrivati. Erano tutti sorridenti e sddisatti. Harry sorrise. Ricordò con una certa gioia il momento in cui anche lui si era seduto sullo sgabello in attesa della senteza del cappello parlante. E si congratulò con se stesso per aver fatto la scelta di casata esatta. Non riusciva neanche lontanamente pensare a come sarebbero stati i suoi giorni ad Hogwards senza Ron ed Hermione accanto. Se avesse lasciato fare il cappello, scegliendo i Serpeverde, magari sarebbe stato amico di quell'idiota di Draco Malfoy e la sua combricola e la cosa lo disgustava parecchio.

" Si si, stavo solamente pensando. Stai tranquillo Ron" Ammise Harry mentre si avvicinò alle labbra il suo bicchiere contenente dell'acqua naturale.

" Come al solito stavi pensando a quella ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi, non è vero? È diventata un'ossessione ultimamente per te. Non fai altro che parlare di lei e a pensarla." Harry non capiva come mai Hermione fosse così refrattaria a quella storia. Di solito gli intigri e i misteri le piacevano, ma questo la faceva solamente arrabbiare. La prima volta che gliene parlò, in cerca di un sostegno psicologico, la sua risposta fu un freddo e schietto " Ti sarai immaginato tutto". Da quel momento era diventato quasi impossibile parlarle della rossa. Le prime notti che cominciò a sognarla, Harry, aveva tentanto più volte di coinvolgere l'amica, ma nulla. Così cercò di scoprire come mai provasse un così astio nei confronti di una persona che non aveva mai veduto. Ancora oggi attende una risposta dall'amica. Ron, dal canto suo, cercava di sostenere l'amico essendo convinto anche lui che quella ragazza era un tassello importante di chissà quale gioco. Ma quando provava a parlare con Hermione la risposta era sempre la stessa. Ron ed Harry si scambiarono un'occhiata evidente. Dovevano a tutti i costi convincere Hermione a partecipare. Cosa sarebbe stato altrimenti del trio dei miracoli? Senza l'amica sarebbero stati solamente un duo e i due sapevano quanto Hermione fosse importante nel gruppo. Lei era quella razionale, calma e colei che sapeva tutto su tutto. Mentre loro erano impulsivi e spericolati. I due amici avevano disperato bisogno di Hermione.

" Hermione, sono sicuro che quella ragazza sia una persona importante. Che abbia quache significato. Altrimenti non mi comparirebbe anche nei sogni. Devo scoprire chi è e cosa vuole da me. E tu sai bene quanto sei brava in certe cose. Ti prego dacci una mano" affermò il ragazzo cercando gli occhi dell'amica.

" Secondo me è solo un'allucinazione del tuo cervello. Avrai visto un film e ti sarà rimasta impressa l'attrice. Se davvero volesse comunicare con te l'avrebbe fatto da tempo non ti pare? Non ti cercherebbe solamente nei sogni. E anche se fosse così ti avrebbe già parlato da un pezzo. Se voglio parlare con una persona non scompaio appena questa mi si avvicina. È del tutto illogico. Svegliati Harry e non perdere tempo dietro a queste schiocchezze"

" Ma Hermione.." Harry non riuscì a completare la frase poichè il preside Albus Silente prese la parola.

" Ragazzi, è con immenso piacere che vi do il benvenuto ad un altro anno scolastico qui ad Hogwarts. Non voglio mentirvi. Questi sono tempi duri e oscuri, per questa ragione noi insegnanti abbiamo deciso di apportare alcuni cambiamenti quest'anno. Sappiamo che la nostra forza è l'unione. Più siamo, più forza ci infondiamo. Da soli siamo molto vulnerabili, ma se uniti possiamo superare qualunque ostacolo. È per questa ragione che quest'anno abbiamo deciso di aumentare le vostre conscenze nel mondo della magia. Ospiteremo per quest' anno una scuola di magia italiana. Non abbiate paura, anzi prendetela come un'opportunità. Confrontatevi con loro, osservateli e cercate di migliorarvi insieme. Giungeranno domani, confido nella vostra più completa disponibilità e cordialità. Ora vi auguro una buona notte e sogni d'oro. Buon inizio anno a tutti" detto questo si rimise a sedere congedando gli alunni. Appena finito il disorso si sentì un'enorme vociare per tutta la sala grande. Tutti chiedevano a tutti informazioni sulla scuola di magia italiana. Tra le casate echeggiavano commenti più o meno positivi.

" Non la trovate una scelta eccitante? Conoscere altri giovani maghi?" chiese Hermione eccitatissimi ai due amici.

" Si, certamente Hermione, ma ti confesso una cosa, questa scelta mi preoccupa un po'" Disse Harry mentre si accingeva ad alzarsi dal tavolo.

" In effetti..Ma Silente sa il fatto suo" s'intromise il Weasley.

Il trio continuò a percorrere la strada per arrivare in dormitorio in completo silenzio, ognuno assorto nei propri pensieri. Hermione era eccitatissima dalla scelta di Silente. Confrontarsi con altre persone era la metodologia più adatta per migliorarsi. Avrebbero imparato qualcosa di nuovo, di diverso. Il primo avviso di quell'anno l'aveva messa di buon umore senza alcun dubbio. Ron, invece, era spaventato. Non sapere cosa ti aspetta, come comportarsi lo preoccupava parecchio. Non voleva fare alcuna brutta impressione, ma era consapevole di non essere l'alunno modello. Sospirò e guardò Harry nella speranza di trovare uno sguardo simile al suo. Ma si sbaliava. Gli occhi di Harry fissavano costantemente il pavimento. Era felice dell'idea del vecchio preside, ma c'era qualcosa che non lo convinceva. Era come una specie di sesto senso che gli diceva di stare allerta, di non abbassare la guardia. Poichè, come aveva imparato negli anni, l'apparenza può essere ben diversa da ciò che è in realtà. L'essere, cioè, può non coincidere con l'apparire. Senza accorgesene era arrivati davanti la sala comune e, dopo aver esposto la parola d'ordine alla signora grassa, entrarono.

Era tutto perfettamente come se l'erano ricordati. Era come se il tempo si fosse fermato all'anno precedente. Il trio sorrise a quella veduta mai mutata. Finalmente erano tornati. Si scambirono gli sguardi poi Hermione esordì:

" Ragazzi io vado a letto. Sono arecchio stanca, mi raccomando riposate anche voi che domani ci attende una lunga giornata. Buonanotte!" detto questo si incamminò sulle scale per giungere al dormitori femminile.

" Buonanotte Herm" le urlarono di tutta risposta i due. Ron ed Harry rimasero qualche minuto in sala comune, poi decisero di recarsi nella loro stanza a dormire. Domani sarebbe stata una giornata decisamente lunga. Sarebbero arrivati i nuovi ragazzi e la cosa si preannunciava tutt'altro che serena!





  
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