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Autore: Kitsunemaru    25/06/2007    2 recensioni
Questa è la mia prima fanfic, non so ancora cosa diavolo verrà fuori come storia, so solo che è ambientata prima del sesto libro. dato che lo svolgimento sarà MOLTO al di fuori del canone, ho deciso di introdurre almeno un nuovo personaggio oltre a quelli classici (presenti, ma come comprimari). Un attaco ad Hogwarts da parte di uno studente Serpeverde. semplice pazzia isolata, o l'alba di un nuovo ordine?
Genere: Dark, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Neville Paciock, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell'autore: dopo un periodo di gestazione abbastanza lungo (esami + cercare di capire come si sarebbe evoluto il tutto) ecco a voi il secondo capitolo (che poi sarebbe il primo in realtà) di Rinascita.

Un personaggio nuovo e uno sviluppo che spero vi piacerà...aspetto commenti!

Un ringraziamento particolare a Shadowlight e Laura che mi hanno dato un sacco di consigli. Scusate se non ve la ho passata in anteprima, con la prossima prometto che lo farò!



CHAPTER 1

WATCH THE WEATHER CHANGE



Signor Atfield, le spiace?”

La massa di capelli scuri rispondente al nome di Corey Atfield si voltò verso la sorgente della vocetta, un professor Vitious ricoperto da una lieve coltre di neve. Evidentemente qualcosa era andato storto in quella che avrebbe dovuto essere una fattura congelante.

Mi scusi professore.”

Concentrazione Atfield, una spirale verso l'interno e un tocco gentile sul suo bicchiere. Riprovi.”

Andò decisamente meglio. Aveva congelato quasi tutto il liquido contenuto nel calice di fronte a lui. Lo stesso non si potè dire del suo vicino: la pelle di Neville Paciock aveva iniziato ad assumere una non rassicurante tonalità blu assideramento.

Come diavolo hai fatto Corey?” domandò Neville tremando.

Mi piacerebbe molto scoprirlo” rispose con la sua voce ancora da adolescente.

Terminata la lezione e riportata la temperatura interna di Neville a valori accettabili si diressero entrambi verso la sala comune di Grifondoro aspettando l'inizio della lezione successiva.


L'amicizia tra i due ragazzi era nata durante il loro secondo anno ad Hogwarts. Corey stava ancora cercando un modo per far funzionare il suo lettore CD tra le mura del castello, nonostante molti altri ragazzi gli avessero già consigliato di desistere: purtroppo la cocciutaggine del giovane Grifondoro e il bisogno fisico di musica avevano avuto la meglio, portando però solo ad insuccessi ed a un conseguente fiume di imprecazioni. Durante un ennesimo tentativo fallito, si sentì toccare sulla spalla. Si voltò pronto a lanciare numerosi apprezzamenti riguardanti la madre dello scocciatore, solo per trovarsi di fronte Neville con tra le mani non il solito, odioso rospo (provava un ribrezzo istintivo per quei viscidi...cosi) , ma una sorta di grammofono in miniatura.

Me lo ha mandato mia nonna” disse con un filo di voce. “Suona di tutto, basta dire la canzone”.

Ancora su di giri, prese di malgarbo l'oggetto, lo toccò con la bacchetta e pronunciò il titolo di un vecchio blues. Con suo stupore il grammofono gli portò alle orecchie proprio la canzone che aveva richiesto. Fissò per un attimo Neville, prima di esibirsi in un sorriso che faceva chiaramente intendere il desiderio di baciarlo. Non lo fece, ma in quel momento capì di avere trovato il suo primo, vero amico da quando aveva abbandonato il mondo babbano.


Entrati attraverso il ritratto della Signora Grassa si ritrovarono nella sala comune, in quel momento deserta a parte una manciata di loro coetanei: Seamus Finnigan, Ron Weasley ed Hermione Granger. Notò l'assenza di Harry Potter, ma non se ne rammaricò troppo, non aveva mai legato molto con lui. Si avvicinò al gruppetto, lasciando Neville alle prese con la ricerca di un paio di pennini.

Bella l'idea di far nevicare in classe!” esclamò Hermione con sguardo malizioso. Era riuscita ad eseguire la sua fattura ancor prima che Vitious avesse finito di dimostrarla. “Volevi riscaldare personalmente il professore?”

Gelosa?” ribattè, osservando compiaciuto la sua reazione di finta stizza. Adorava quelle piccole schermaglie con lei. Un po' meno sembrava apprezzarle Ron.

La sala iniziò a riempirsi di studenti. Tirò fuori dalla borsa una penna ed la pergamena sulla quale avrebbe cercato di abbozzare lo svolgimento del tema assegnatoli da Vitious. Aveva appena iniziato quando l'urlo di Seamus lo fece saltare sulla sedia.

L'hanno prosciolta!”

Subito si formò un capannello di persone attorno a lui e alla copia della Gazzetta del Profeta che stava reggendo.

Visto? Lo dicevo io, non potevano condannarla! Mi devi dieci zellini Michael” disse infine rivolto a Michael Canon.

Abbandonato il compito, anche Corey si portò alle spalle di Finnigan per cercare di cogliere qualche scampolo dell'articolo.


MINERVA MCGRANITT LIBERA!

Quasi un plebiscito la sentenza di assoluzione, sconcerto tra i parenti della vittima.


Johnatha Seeler

Dal Ministero della Magia


E' finalmente giunto al termine il processo condotto a carico di Minerva McGranitt. Il Wizengamot riunito in sessione plenaria (orfano però della guida di Albus Silente, personalmente esclusosi a causa del suo stretto rapporto con l'imputata) è diventato semplice ufficializzazione del sentire comune: non colpevole. L' incantesimo che ha causato la morte del giovane Fiddlemore era “non letale e inteso a rendere inoffensivo..


Il resto dello scritto era illeggibile a causa della calca. Poteva ancora vedere solo l'immagine di una McGranitt corrucciata che cercava in maniera impacciata di evitare i flash dei fotografi.

Aveva comunque letto abbastanza. Raccolse le sue cose e uscì dalla sala per dirigersi verso il cortile.

Nonostante fosse Ottobre inoltrato il sole era ancora abbastanza caldo da attirare molti studenti degli ultimi anni all'aperto, a godersi gli ultimi momenti di colpevole libertà. Si sedette ad una certa distanza da un gruppo di Tassorosso. L'erba era ancora umida, ma non se ne curò. Provò anzi un senso di gradevole comunanza con la natura che lo circondava. Aveva ricominciato ad apprezzarlo solo dopo aver abbandonato Southampton per entrare ad Hogwarts. Sfilò dal pacchetto che aveva con se una sigaretta, la lisciò con il consueto gesto prima di accenderla.

I suoi pensieri continuavano a tornare all'articolo letto poco prima.

Minerva McGranitt libera.

Credeva fermamente nella sua innocenza. Era presente la mattina in cui Jacob aveva


macellato i suoi compagni


aveva avuto un attacco di pazzia. Non avrebbe potuto fare altro per fermarlo, doveva agire in fretta o


il prossimo saresti stato tu


altra gente si sarebbe fatta male.


ti stava fissando ti avrebbe preso


Aspirò un'altra profonda boccata.

Gli auror avevano messo sottosopra l'intera scuola. Avevano analizzato il corpo di Jacob. Niente. non avevano trovato nulla che facesse pensare a un qualche condizionamento di tipo magico. Avevano deciso che era “semplicemente impazzito”.

Lui non sembrava impazzito. Mentre portava il suo misterioso messaggio di dolore nella Sala Grande non aveva potuto fare altro che osservarlo, paralizzato dalla paura. I suoi occhi


ti ha guardato ti avrebbe ucciso voleva anche te


avevano incontrato per un attimo quelli del piccolo Serpeverde. Non erano gli occhi di un pazzo.


voleva anche te


Capiva tutto quello che stava succedendo. Non erano vuoti, o rabbiosi.


voleva anche te


Riusciva a capire molto dagli occhi di una persona. E in quel breve istante non aveva percepito pazzia.


ti avrebbe ucciso


Si sdraiò, lanciando lontano il mozzicone che aveva ancora tra le dita. Il cielo era tagliato da rade nuvole che si muovevano pigramente, trascinate da un vento che non riusciva a percepire. Rimase ad osservare il tempo che cambiava, lento, costante.

Una sagoma scura si parò tra lui e l'azzurro pallido.

Riuscirò mai a vederti fare qualcosa che non sia cazzeggiare?”

Imipiegò qualche istante a mettere a fuoco la figura.

Bella giornata, vero?” continuò.

Sei diventato un meteorologo del cazzo, Zabini?”

Oh, quelle finesse! Dovrei proprio fare rapporto.”

Siediti, dai. Sigaretta?”

Certo. E' più buona quando è gratis!”

L'inconsueto spettacolo di un Grifondoro e di un Serpeverde immersi in una chiaccherata aveva smesso di fare scalpore già da tempo. Tutto aveva avuto origine da una piccola lotta prima della lezione di Pozioni. Durante il periodo di punizione che ne era seguito si erano limitati ad ignorarsi tranquillamente. Le scazzottate successive non avevano fatto altro che cementare una strana intesa, qualcosa di simile ad un'amicizia.

Con l'approssimarsi delle lezioni successive si incamminarono verso le aule.

Così la vostra direttrice ritorna all'ovile.”

Sembra di si.”

L'ho vista stamattina, non sembra molto in forma.”

E' già qui? Dio, mi stavo iniziando ad abituare a saltare le sue lezioni...”

Mi dispiace, ora dovrete di nuovo mettere in azione i vostri cervellini rachitici.”

Corey lo spinse via, prendendo le scale che portavavano alla torre di Divinazione.

E a due ore di noia assoluta.


---


Una serie di discreti colpi alla porta distolse Silente, affacciato ad una finestra del suo ufficio, dal turbinio dei suoi pensieri.

E' aperto.”

Avvolta in un vestito di tartan decisamente fuori moda, la McGranitt entrò con passo deciso. Sembrava la stessa di sempre, eppure alcune rughe in più e una inconsueta nota di stanchezza nel suo sguardo parevano affermare il contrario.

Minerva!” esclamo Silente affrettandosi verso di lei. La aiutò cavallerescamente a togliersi il cappotto, poi la abbracciò e la baciò teneramente.

Iniziavo a sentire la tua mancanza...”

L'ombra di un sorriso ingentilì per un momento l'espressione corrucciata della professoressa.

Non dovrei essere qui” e la sua espressione tornò corrucciata. “Dovrei essere ad Azkaban”.

Minerva, ti prego...”

Non trattarmi come una bambina! Sai anche tu che quella sentenza non è giusta”.

Si fermò. Sembrò cedere all'abisso di tristezza che la opprimeva.

Dodici anni Albus...era un bambino...”

Rivide la sua bacchetta alzata, i ragazzi che urlavano...

Dodici...”

Non riuscì a completare la frase. Si coprì il volto con le mani ancora guantate, scossa da silenziosi singhiozzi.

Avrebbe potuto uccidere qualcuno. Tu lo hai impedito. Hai reagito quando nessuno aveva ancora capito cosa stesse accadendo. Sei stata impeccabile, e hai salvato delle vite... La sua morte...”

Nuovi singhiozzi la scossero.

...la sua morte è stata un incidente”.

La McGranitt sollevò il viso, gli occhi arrossati. Cercò di ricomporsi

Incidente?”

La sua voce suonò di nuovo sicura.

Non posso permettermi certi tipi di 'incidenti' “

Silente non seppe rispondere.

Albus, sono tornata qui solo per dimettermi”.

La faccia del preside si indurì. “No” disse calmo, “non puoi farlo. Conosci la situazione in cui siamo. Voldemort è tornato, i Mangiamorte sono di nuovo forti, in molti si stanno unendo a lui...mannari, giganti, alcuni elfi pure. Abbiamo bisogno di ogni bacchetta disponibile. E abbiamo bisogno di te”. La fissò per alcuni secondi. “Ho bisogno di te”.

Quelle ultime quattro parole risvegliarono in lei sensazioni che nelle ultime settimane erano rimaste sepolte. Ricambiò lo sguardo di Silente. Qualcuno la riteneva ancora importante, e questa consapevolezza le scaldò il cuore quanto nessun incoraggiamento era riuscito a fare.

Minerva si sollevò lievemente sulle punte. Questa volta fu lei a baciarlo.

Non vi era bisogno di altre parole. Bastava il sorriso sui volti di entrambi.


L'anziano preside ruppe il silenzio per primo. “Quello che è successo a Fiddlemore” disse a mezza voce “non è normale. Sta accadendo qualcosa. L'incantesimo che ha usato...”

...lo ha inventato Lui” la McGranitt concluse per Silente. “Come ha fatto ad averlo?”

Non ne ho idea, mia cara”



  
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