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Autore: lovesweater    07/12/2012    2 recensioni
Zayn: Quella sua specie di grido era stato la scusa perfetta per trascinarla nei sotterranei con me. Mi avvicinai sempre di più a lei. La vidi arretrare. Aveva paura. Mi dispiaceva, ma per ottenere quello che volevo dovevo per forza starle così vicino. Anzi molto di più. La vidi urtare con le spalle contro il muro. Era mia. Mi avvicinai ancora di più fino a quando le nostre fronti non si toccarono. La fissai intensamente negli occhi. Erano bellissimi. Di un azzurro che sembrava un oceano (?) attraversato da piccole striscioline dorate.
Alex:I miei pensieri furono interrotti dallo sfioramento delle nostre labbra. Sentii la sua lingua spingersi tra le mie labbra e cercare la mia. Finalmente si incontrarono e sul viso di Zayn si mostrò un sorrisetto di felicità.
La storia di due ragazzi. Del loro amore. Delle difficoltà che incontrano. Di come le risolvono INSIEME.
STORIA INCOMPLETA IN REVISIONE
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Zayn Malik
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: PWP
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Capitolo 1.
-Us?-
 
Cazzo
Cazzo
Cazzo
Cazzo
Già in ritardo dal primo giorno di scuola!
Neanche l’avessi fatto apposta…
Mi misi a correre quando vidi che i bidelli stavano chiudendo le porte dell’istituto.
Arrivai giusto in tempo per entrare ed evitare di prendere un ritardo…
Nella mia scuola non piacevano molto i ritardi. Anzi, diciamo che non erano proprio permessi. Se facevi ritardo anche solo di un minuto dalla chiusura del portone, dovevi restare fuori fino alle 9. Che ingiustizia…
Nel frattempo ero arrivata nell’aula. Sempre la stessa da ormai tre anni. Il professore di tecnologia provò a sgridarmi, ma io lo interruppi: -Mi scusi, professore, c’è stato un guasto con il pullman e sono dovuta venire a piedi…-. –Va bene, ma ora siediti perché dobbiamo cominciare la lezione-. Sorrisi orgogliosa della scusa fantastica che avevo appena inventato. Casa mia era a due isolati dalla scuola, ma ciò nonostante arrivavo sempre in ritardo. All’improvviso il mio sorriso si spense, trasformandosi in una smorfia di preoccupazione. L’unico posto libero era quello vicino a Zayn Malik, il ragazzo più stronzo e puttaniere dell’intero globo. Mi sedetti affianco a lui. Sapevo che da un momento all’altro avrebbe fatto o detto qualcosa di stupido e/o offensivo nei miei confronti. Ci conoscevamo dalla prima media. I nostri genitori avevano legato molto e ci avevano costretti a stupidissime cene a casa di uno o dell’altra. Una volta in seconda media mi baciò, ma da allora cominciò sempre di più ad allontanarsi, insultandomi con i suoi amichetti del cazzo. Non che io fossi brutta (#momentidimodestia), ma loro mi facevano sentire come se lo fossi sparlando dei miei troppi brufoli e della mia voce un po’acuta. In effetti lo era, ma io non potevo farci niente. Era tutta colpa dei miei, che mi avevano generato con quella voce assurda, quasi da ochetta. Per il resto ero abbastanza carina. Avevo i capelli castano chiaro e gli occhi azzurri oceano (?). Le mie tette erano abbastanza grandi, anche se non eccessive. E il mio culo mi piaceva.
-Sbaglio o i tuoi brufoli sono diminuiti?- la voce di Zayn interruppe i miei pensieri. Mi girai verso di lui e lo fissai negli occhi. I suoi erano bellissimi, di un color nocciola con dentro fuso del caramello. –Sbaglio o quello non era un insulto?- gli dissi dopo qualche minuto. -Ti sbagli…- disse lui abbassando gli occhi sul quaderno. L’avevo messo in soggezione con i miei bellissimi occhi (#altromomentodimodestia). –Se lo dici tu…-. –Certo che lo dico io! Non era affatto un complimento, ma una constatazione. E poi scusa, non sapevo che fosse proibito!- disse lui leggermente incazzato e, soprattutto, con il suo vocione. –Peasid, Malik! Andate a discutere fuori! Anzi andate dal preside e discutete davanti a lui!- ci interruppe il professore indicandoci la porta della classe. Dal preside il primo giorno. Si comincia bene… -È tutta colpa tua! Ora i miei mi metteranno in punizione minimo fino a Natale!- gli dissi PARECCHIO incazzata mentre attraversavamo i corridoi per raggiungere l’ufficio del preside. Zayn continuava a non rispondermi. –Potresti almeno dire qualcosa, visto che probabilmente ci espelleranno!- gli dissi urlando ancora di più. Continuava a non proferire parola. –Ma allora sei sordo! Ti rendi conto che i miei mi ridurranno in polpette!-. A quel punto i suoi occhi incontrarono i miei e io sentii una specie di sollievo nella mente. Almeno non sarebbe stato zitto anche davanti al preside. –Non pensare di essere l’unica preoccupata qui…-. A quelle parole il mio viso fece involontariamente una smorfia di sorpresa. Non l’avevo mai visto così preoccupato. Mi avvicinai a lui. –Non ti preoccupare, andrà tutto bene. Il preside non ci dirà niente e non lo dirà nemmeno ai nostri genitori. E noi potremo vivere felici e contenti per il resto della nostra vita- Gli dissi per tranquillizzarlo. –Noi?-
 
Questa è la mia prima fanfiction su EFP e sono gasatissima. 
Comunque spero vi piaccia
Un bacione!
-L

  
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