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Autore: jameshugs    08/12/2012    1 recensioni
'Vorrei vederti sorridere'
'Per me sorridere non e' piu' un'abitudine'
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Non ho mai capito quale rabbia potesse portarlo all'uccisione della propria famiglia. 
Ma so che si era pentito, talmente tanto da togliersi la vita.
 
Ci trasferimmo dalla nostra casa, che ormai ricordava tutto di loro.
Prendemmo in affitto una casa spaziosa, sempre a York. 
Due settimane dopo esserci trasferite scoprimmo che Andreea era in stati critici e che non riusciva a trattenere la brodaglia che gli infilavano tramite tubature.
Un giorno la andai a visitare, mi fermai davanti al suo lettino, semplice, niente di particolare.
Nella stanza c'erano fiori e peluches sparsi ovunque, i suoi riccioli castani le coprivano buona parte del volto, e io avevo paura di toglierli per guardarla.
Le presi una mano e ci appoggiai la mia faccia sopra.
Le mie lacrime le bagnavano la mano e tremavo dal dolore.
Per un attimo credetti di sentir le sue dita muoversi. Non era cosi.
Scappai e mi rinchiusi in camera, mi rifiutai di mangiare per tre giorni.
Quando decisi di indugiare qualcosa non riuscivo a trattenerlo, oppure mi saziavo al primo boccone.
Il mio corpo era sempre piu' scheletrico, e dalle pareti sottili della mia stanza sentivo piangere mia mamma.
Non la volevo veder soffrire, cosi dopo un po' ripresi a mangiare, spesso vomitavo, ma non volevo farglielo vedere.
Andreea non si salvo', e cosi' portai sulle mie spalle un altro peso, un'altra perdita, altro dolore.
Mi chiesi spesso anche perche' lei non si salvo', era difficile da capire, come poteva capire un'undicenne che a sua sorella e' arrivato un proiettile alla schiena e a suo fratello al cuore , che li ha portati alla morte?
Ma come poteva capire un'undicenne che e' stato suo padre a rovinarle l'infanzia?
          
-Serena! 
Scuoto la testa confusa, i pensieri mi stanno annegando.
-Domani parti, giusto?
-Si. Vado via.
-Ci mancherai Ser!
 
Non credo che manchero' a qualcuno, sono stata irrascibile, chiusa e inappropriata dopo quel fatto.
 
La donna evidentemente si e' accorta che non avrebbe ricevuto risposta, cosi prosegue a parlare.
 
-Dove andate?
-A Londra.
-Come mai Londra?
-Voglio andare a Londra.
-Ok tesoro, salutami tanto tua madre. Ciao!
-Ciao Pattie!
 
Mi alzo e do un'ultima occhiata a quell'albero.
Mi dirigo verso una piccola bancarella e richiedo una cioccolata.
-Vuoi anche la panna?
-Si.
 
La prendo e vado per la strada verso casa.
 
-Scusa
Un ragazzo mi ha urtato , di solito me la sarei presa ma sono troppo concentrata nei miei pensieri.
 
-Ser, sei tu?
-No mamma! Sono un ladro!
Salgo le scale e entro in cameretta. 
-Fai la valigia amore!
-Ora la faccio.
 
Infilo tutto dentro, tutto , senza piegare, semplicemente tutto. Voglio partire.
 
-Mi aiuti con gli scatoloni?
Scendo e la aiuto a smontare i mobili e inserirli nei vari scatoloni.
Su un comodino giace un vecchio album.
-Lo vuoi?
-No.
-Lo lasciamo qui?
-Si.
 
caricammo tutto nel furgone che ci avrebbe accolto per un giorno di viaggio.
 
-Vai a dormire! Domani ci svegliamo presto.
-Notte mamma!
 
 
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Ok recensite! In molti eh uu 
Spero vi piaccia, come gia' detto i fatti sono basati, anche se sul 50%, su una storia vera.
  
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