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Autore: Effy1508    09/12/2012    0 recensioni
Era tutto sbagliato. Come mi ero ficcata in questa situazione?.
Continuava a fissarmi con quei suoi occhi verdi, ora rossi e lucidi.
Non mi lasciava scampo. Tenendomi inchiodata tra le sue braccia e la
parete, i riccioli fradici gli cadevano sulla fronte rendendolo se
possibile...ancora più irresistibile.
Il suo respiro affannato si mescolava al mio, lo stomaco si
contorceva, e via via tutto attorno a noi andava a dissolversi, le
uniche cose chiare erano il suo viso e il mio cuore accelerato che
ormai batteva più forte dei tuoni assordandomi. Restammo bloccati uno
davanti all'altra, per un tempo indefinito.
Lo desideravo più di quanto avessi mai potuto immaginare di desiderare qualcuno, più di
quanto avessi mai ammesso, anche a me stessa, ma non dovevo mollare.
Era un punto di non ritorno, un bivio che evitavamo da mesi, avremmo
rovinato tutto e non potevamo permettercelo.
La pioggia correva su i nostri volti confondendosi, mascherando le
lacrime. Continuò a fissarmi e pian piano, incerto, appoggiò il suo
naso al mio. Non ci eravamo mai concessi questa vicinanza. Troppo
vicino. Stavolta ero in trappola, e avrei ceduto...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Svegliati !!!! gridava M bussando alla mia porta come se volesse sfondarla. Mi rannicchiai sotto il piumone nella speranza di non sentire più quel battito infernale. Guarda che entro, non risposi, magari si sarebbe arresa. Speranza remota ma un tentativo andava fatto.  Spalancò la porta e violentemente aprì le veneziane. Stefy, sono le 10, non le sei, io sono già andata a correre, ho fatto la doccia, preparato la colazione, muoviti, devi alzarti oggi abbiamo un sacco di cose da fare. MUOVITI - DEVI - ALZARTI erano forse le tre parole che più odiavo al mondo. Sbucai dal piuomone affranta e contrariata. Oggi no non esco! Mi imposi,voglio stare a casa! e poi guarda che schifo di tempo... Siamo a Londra, se aspetti il sole puoi rimanere seppellita a vita sotto a quel piumone. Sorrisi l idea non mi dispiaceva affatto. Devi prendere un ritmo normale tra 2 giorni iniziano i corsi.  Aveva ragione ma io mi ero addormentata per sfinimento alle cinque, ma come facevo a dirglielo: sai, non riesco al dormire perché sono tormenta da immagini, ricordi, frasi che mi rimbombano nel cervello di continuo e non mi lasciano dormire finche non muoio di sonno e cedo? No...non era una cosa che avrei detto. E dai, per oggi lascia che stia a casa, giuro mi alzo solo voglio stare qui, farmi una doccia con calma sistemare un po' di cose. Mag. Mi guardo, odiavo quello sguardo, già sapevo dove ci avrebbe portato. Si sedette accanto a me, altro,brutto segno, mi irrigidii.  Senti...ispiro prendendo coraggio, lo so che questo discorso non lo vuoi affrontare, so anche che tu preferisci soffrire da sola, uscirne da sola, ma mi sembra evidente, dopo mesi ci provi e non riesci che hai bisogno di aiuto, se non il mio quello di qualcun altro, chiama Mya, chiama Je, chiama Nico, Dany,chiama tua mamma, chiama chi vuoi, ma parla ti prego.Presto iniziano i corsi, hai la possibilità di ripartire, lo sai, ora stai soffrendo a causa di una persona che puoi incolpare, ma se stavolta non sfrutti questa occasione, un domani potrai prendertela solo con te stessa. E quello sarà più difficile da digerire. Adesso puoi odiare qualcuno, dopo, potrai odiare solo te stessa. Tu ci sei ma.... non sei tu, sei la brutta copia di te stessa... Un bozzetto senza colore. Non avrei mai pensato di doverti dire le stesse cose che tu mi hai detto un anno fa, ma mi ci hai costretto, stiamo soffrendo tutti per te, ci manchi, ora sai come la vedo, ricorda che quello che ho detto sono parole tue. fai quello che vuoi. Ma rifletti, reagisci. Non le risposi, non la guardai, la senti alzarsi dal mio letto e uscire. Scoppiai a piangere, il mio amato piumone d'un tratto era diventato come una camicia di forza, singhiozzavo, aveva ragione, stupida ,egoista! Sono stata: Debole, stupida ed egoista. Talmente presa da me e dalla mia sofferenza di non rendermi conto di quanto facessi soffrire gli altri. Dovevo riprendermi, per loro, per me, non volevo più essere così, forse non sarei tornata quella di prima, ma non volevo rimanere com'ero, avvolta in un un piumone, rannicchiata a terra a piangere. Mi alzai, andai verso la doccia, lasciai che l'acqua mi scorresse addosso violenta, volevo trascinasse via tutti i ricordi, tutto il dolore, tutti i rimpianti, piansi, non so quanto piansi ma una volta finito mi senti meglio. Incampai nella mia immagine riflessa allo specchio, i lunghi capelli biondi avevano perso vigore, sembravano un salice piangente, gli occhi spenti e rossi. Avevo delle borse che arrivavano fin sotto gli zigomi, il colorito era quello di un vampiro,dio, mio sembro cristiana f. Inorridii davanti alla mia immagine riflessa. Ma dove sei mi chiesi?! Ma che ti e preso? Come ti sei ridotta? Sai dove sei? Sai dove puoi arrivare? Era il tuo sogno, il primo sogno. Entrai in camera, presi la solita tuta depressione e la buttai nella spazzatura. Non so se sarei stata in grado di “ tornare” subito, certo era che se continuavo come avevo fatto non sarei tornata mai. Misi i jeans strappati, la felpa grigia, il gubbino di pelle, era il mio abbigliamento preferito, mi truccai, cercai di rendermi il più vicino possibile a com'ero prima... rivedermi così, mi cambio un'pò, come aspetto ci siamo pensai soddisfatta. Pioveva ma non mi importava, usci, camminai sotto la pioggia, mi piaceva sentirla mi faceva sentire viva, andai in giro, poi a Candem. Non so come non mi persi, forse avevo più senso Dell orientamento di quanto mi aspettassi, comprai un sacco di cose nuove e senza nemmeno rendermene conto erano le 18. Guardai il cell 13 chiamate perse, merda!!! Mag sarà fuori di se. Le scrissi subito: -scusa nn ho sentito tutto ok sto arrivando-. Corsi a casa, le metro continuavano a darmi la sensazione “attacco di panico”, ma avevo deciso di utilizzarle come una sorta di allenamento. Arrivai, spalancai la porta Maggy era davanti al libro di economia aziendale, alzo lo sguardo preoccupata, le sorrisi alzai le braccia e le mostrai vittoriosa le borse che tenevo in mano.  Omg sei guarita. Mi guardo esterrefatta, non dimenticherò mai quell'espressione. Non so se sono guarita, ma so, che ho speso abbastanza, non mi ero portata niente di decente e ho.... dovuto rimediare. M mi abbraccio fortissimo. O non sai... non sono mai stata così felice di sapere che hai speso una valanga di soldi !!! E molti dovrò ancora spenderne per recuperare questi 9 mesi di astensione. Sorridemmo complici. Metto su da mangiare e vado a sistemare tutto ok? chiesi. Annui accasciandosi al divano. La guardai, e la vidi rasserenarsi.Di colpo, era come se fino a quel momento avesse voluto tenermi impegnata tutto il tempo per non farmi pensare e ora potesse finalmente rilassarsi.  Cenammo tranquille guardando X-Factor. Programma di culto per Mag. S sai quei tipi dell'altra settimana....sono nati a qui a X-Factor UK. Sono carini?! Non li ho guardati,e comunque, ora come ora voglio pensare solo a me, venisse a chiedermi di uscire il principe Harry in persona lo farei evaporare. Già se fosse stato il principe Harry ma... se l'Harry sarebbe stato l'Harry dei One Direction...  probabilmente le cose non sarebbero andate così. Ma io questo ancora non potevo saperlo.
  
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