Eccomi qui! Ultimo capitolo,
più una sorta di epilogo suggeritomi come sempre da Akami
XD. Ringrazio immensamente chi ha seguito la storia e chi l’ha
commentata, Lupus che ha sopportato le mie intelligentissime
domande come “alcol è quello che si usa per disinfettare o quello che
beve”, Akami che si deve sorbire le mie pippe mentali e Brucy che deve
fare lo stesso, ed in più mi ha fornito l’ultima splendida canzone di Gai di
cui non ricordavo l’esistenza. ( Hey
Baby di Dj Otzi, famosissima). Potrebbe (probabilmente)
esserci un seguito di questa storia… chissà… per ora vi basti questo! XD i
ringraziamenti ai commentatori come sempre alla fine! Grazie ancora mille a
tutti e buona lettura!
Kakashi sbuffò appena alla vista della familiare porta del locale dove tutti loro si riunivano nelle sere tranquille.
Gli ultimi giorni aveva approfittato della scusa
di doversi prendere cura di Anko ancora debole e non era più venuto, ma quella
sera Anko si era impuntata per sbatterlo fuori di casa.
Gli aveva strillato che non poteva smettere di divertirsi solo per lei, e che
ora stava più che bene.
Peccato che lui fosse ben felice di non dover uscire per andare al bar,
perché malgrado la presenza allegra degli amici se ne
sarebbe stato comunque per i fatti suoi a leggere e avrebbe potuto farlo
benissimo anche a casa.
Ed inoltre, ragione più importante che
non le aveva detto, passare le serate in sua compagnia, sia che stessero
guardando la tv con lei appoggiata alla sua spalla, sia che stessero riordinando
e lui si lasciasse scappare qualche occhiata verso di lei sorprendendosi di
quel clima così familiare eppure non forzato che si era creato, come se non
avessero che convissuto in vita loro, era ciò che preferiva.
Senza di lei si sentiva fuoriposto ovunque. Assurdo come la sua vita fosse
cambiata in qualche settimana, e soprattutto come lui non ne fosse spaventato.
Aveva sempre pensato che non avrebbe mai neppure convissuto con una donna, troppi problemi, ed
invece ora avrebbe passato tranquillamente tutte le sue serate a casa.
Certo, Anko quando si metteva sapeva essere pestifera. Come quando proprio
quella mattina era andata ad allenarsi di nascosto da sola nella foresta della
morte, nonostante usare il chakra fosse ancora pericoloso.
Era andato a prenderla lui, chiamando anche Gai e Genma con sé, con cui era
in contatto tramite ricetrasmittenti.
Sorrise pensando alle sue canagliate.
La guardò con aria di rimprovero.
Lei invece sorrise in segno di scusa, togliendogli la maschera e baciandolo,
sapendo bene quanto lui si lasciasse corrompere.
La ricetrasmittente aveva
gracchiato.
-Kakashi l’hai trovata?- stava chiedendo
Gai.
-io non la trovo…- disse Genma.
Anko gli fece cenno di toglierla e
continuare a baciarla, ma lui scosse la testa.
-si, è qui con me. Ora torniamo.-
Lei si mise le mani sui fianchi,
insoddisfatta.
-ma di preciso dov’era scusa? Dove
sei?-
Lo guardò ancora, stavolta con lo
stesso sorriso malizioso che aveva sempre prima di tentarlo. Andando alle sue
spalle lo circondò con le braccia e cominciò a baciargli lentamente il collo.
Kakashi fece per spostarla via, ben conscio che con la forza che aveva messo non avrebbe smosso una foglia.
-ecco… ehm…
Doveva ragionare di nuovo, lo
sapeva, ma Anko risaliva inesorabilmente proprio verso il punto che più gli
piaceva e stava velocemente perdendo le capacità di parlare e di comprendere.
-siam… siamo
proprio al ce…n…tro…-
-tutto bene? Non vi sarete mica
persi…-
-mh!-
Dovette trattenersi, perché Anko
aveva cominciato a mordicchiargli l’orecchio, mentre con le mani gli
accarezzava il viso ed il petto.
-come?-
-ho detto NO! Ora arriviamo!- e
detto questo lanciò via la ricetrasmittente.
Anko si stacco subito, guardandolo
poi con uno sguardo innocente quasi da bambina e un sorriso che andava da un
orecchio all’altro.
-sei veramente una strega.- le disse
sconsolato.
-si, lo so. Andiamo
Kashi-chan?- rispose lei senza mutare espressione.
Il suo sorriso si allargò pensando alle occhiate curiose di Gai e a quelle
sospettose di Genma quando erano tornati.
A distrarlo fu il pianto o meglio gli strilli di quello che era diventato
il “nipotino adorato” di tutta Konoha.
Kurenai aveva affidato Kuma a Genma, che non si
sa come finiva sempre con l’essere a casa sua o di Kakashi al momento giusto, e
Genma se l’era portato al locale, poiché il bambino, oltre ad essere adorabile
e ad aver conquistato tutti loro, era anche una peste. Per quanto piccolo non
faceva che piangere o strillare con voce acutissima non appena non c’era la
mamma, e ora Genma lo guardava disperato.
L’aveva passato a Raido, che tentava di cullarlo alla bell’e meglio, dopo
che il piccolo aveva carinamente graffiato a sangue Iwashi. Questi dopo aver
compreso che no, quel bambino non gli voleva affatto
bene, aveva provato a darlo a Gai. In poche parole aveva fatto il giro del
locale, senza trovare pace.
-avrà fame?- chiese Kakashi entrando.
-ha appena mangiato e digerito.- rispose Ebisu che
dopo la digestione del piccolo si stava appunto lavando la maglietta dopo aver
saltato il bancone del bar tra le proteste del povero gestore.
-il pannolino?-
-pulito.- rispose Jiraya, indicando con disgusto un
Ibiki morente ricoperto di borotalco e Kotetzu ed
Izumo che avevano avvolto in almeno cinque buste il pannolino prima di
prenderlo con le unghie per lanciarlo nel cassonetto più vicino.
-vuoi provare tu?- chiese speranzoso Aoba, che lo
teneva in braccio a debita distanza da qualunque cosa potesse stracciare via,
mentre Kuma tentava di prendergli gli occhiali.
-dammi qui…- rispose lui avvicinandosi.
-ecco, adesso lo zio Aoba ti da allo zietto Kakashi…-
-zietto… non ho ancora
trent’anni…- sbottò Kakashi, pensando alle miriadi di zietti
e ziette che aveva già quel bambino.
Tentò di cullarlo ma il bambino si lamentava o piangeva. Era nervosissimo e
non vi era modo di calmarlo.
-persino tu non ce la fai…-
-ehi Kakashi, è vero che stai insieme ad Anko?-
chiese Izumo, ovviamente dopo aver messo tra loro una lunga distanza.
-ringrazia che ho il piccolo in braccio… ringrazia…- rispose Kakashi.
-ma allora è vero!- esclamò Tsunade, battendogli una pacca sulla spalla
così forte che Shizune dovette spostarsi davanti e Kakashi e bloccarlo prima
che inciampasse col pargolo tra le braccia.
-qualche problema?- chiese Anko spalancando la porta e facendo la sua
entrata trionfale col cappotto marrone svolazzante ed
un dango alla bocca.
-assolutamente! A quando le nozze?-
-non lo so! Ah Ibiki, non sei invitato! L’ha detto Kakashi!-
-cosa?- chiese Ibiki che non seguiva il discorso.
-solo perché tu hai detto che mi avresti tradito con lui…- aggiunse Kakashi
previdentemente, mentre il piccolo tornava a piangere.
-oh coccolino della zia! Non siete neanche capaci di tenere questo angioletto!- fece Anko, afferrando il bambino e
stringendoselo al seno.
-seee, angioletto…- disse
sarcastico Genma.
-secondo voi farà infezione?- chiese Iwashi mostrando a tutti la sua mano
ferita.
-si, morirai dolorosamente.- rispose Raido.
-davvero?!!-
-no, Iwashi non… non…-
Tutti piano si volsero verso Anko e
Kuma. Che ridacchiava divertito mentre la donna scuoteva
la testa vicino al suo viso, facendo volare le ciocche sciolte sopra il suo
naso.
-ma quanto sei bello? Eh? Lo sai?- chiese Anko con voce dolce, ridacchiando
col piccolo che agitava le mani per prenderle i capelli.
-figlia di…- cominciò Tsunade stordita.
-ma… COME?!!- fu il commento di Jiraya.
Anko continuò a far dondolare il bambino per la stanza, canticchiando a
voce bassa una ninna nanna e dopo solo qualche minuto il piccolo chiuse gli
occhi addormentato.
-ecco… aveva solo sonno.- spiegò lei, adagiandolo sulla carrozzina.
-…wow.- fecero tutti a
bassa voce.
Allora arrivò Kurenai.
-perdonate il ritardo! C’era più gente di quanto credessi… Kuma dov’è? Ha fatto il bravo?-
-dorme. Si, certo, è stato buono buono.- rispose Anko.
-Kakashi, porta via Anko prima
che la faccia fuori.- sibilò Suzume.
-perché?- chiese Kurenai senza capire, mentre Anko scoppiava a ridere.
-oh non lo so, da quando ci sono io dorme…-
Kakashi la prese per un braccio e la portò fuori
prima di doverle fare scudo col suo corpo per proteggerla da Aoba, Suzume,
Kotetsu e Izumo, mentre lei continuava a ridere.
-ehm tesoro? Ti spiacerebbe chiudere la bocca?- la riprese Kakashi.
-ascolta pasticcino mio…- disse lei, ignorandolo con ostentazione.
-che c’è?-
-domani torno a casa di Kurenai.-
-oh.-
Improvvisamente si sentì strano. Non aveva mai avvertito una sensazione
simile prima, e non sapeva come spiegarla.
-però… tu mi verrai a trovare, no?- gli chiese lei a fatica.
-tutte le volte che vorrai. Anzi, mettiti a cucinare quando mi vorrai vedere,
sentirò l’esplosione e correrò da te.-
-ah-ah, divertente! Guarda che
sto imparando! Ieri mi sono preparata un’insalata!-
-e un panino con marmellata, giusto.- rispose lui
divertito.
-esattamente.- concluse lei spocchiosamente
guardandolo di sottecchi. Le sorrideva, ma le sembrava anche in qualche modo
malinconico.
Si guardò velocemente attorno, spostando la testa a destra e a sinistra e constatando che in strada non vi era nessuno, prima di
spingerlo in mezzo alle piante.
-Anko?!-
-togli la maschera Kashi-chan?-
Lui sorrise ancora abbassandola velocemente. Il suo sguardo invece si fece
malizioso.
-se mi volevi baciare potevi dirlo subito, senza provocare gli altri al bar
per restare soli…-
-non ti montare bello.- lo prese in giro lei,
dandogli un leggero schiaffo. Lui le bloccò la mano a mezz’aria dopo averlo
ricevuto.
-che cattiva… mi tratti sempre male…-
-oh povera gioia…-
Anko si sollevò sulle punte dei piedi per poterlo baciare; tornò giù
aspettando che fosse lui a chinarsi su di lei e mentre lo baciava una seconda volta lo abbracciò.
Kakashi si separò dalle sue labbra, pur restando col viso a contatto col
suo.
-sei strana…-
-eh eh… me lo dici tutte le volte che mi mostro un
pochino più affettuosa…-
-si è vero… perché effettivamente è
strano…- disse lui dandole un bacio sulla guancia e ricambiando l’abbraccio.
-non hai mentito.-
-certo che no… ma a che proposito?-
-è passata più di una settimana e sei ancora qui con me.-
-io… io non ti lascerò mai.-
Ascoltò con assoluta tranquillità il cuore di lei
accelerare, come ogni qualvolta le diceva che l’amava o che non l’avrebbe mai
lasciata.
Se il prezzo da pagare per stare con Anko era di doverla rassicurare di
tanto in tanto e ascoltare il suono rassicurante del suo cuore, lui sarebbe stato
ben lieto di farlo.
Lei si allontanò da lui, donandogli uno dei suoi rari sguardi pieni di
amore che lo facevano sciogliere.
-andiamo a casa? Voglio dire, a casa tua.-
-felice che la consideri anche tua.- la
tranquillizzò lui sollevandosi la maschera e riprendendo a camminare.
-sai che è strano? Alla fine non ho resistito a stare da sola senza di te a
casa. Sono dovuta venirti a prendere!- esclamò lei.
“sapessi io come stavo…”
-posso capirti, io sono un uomo fantastico.-
-si… quasi quanto Genma.-
-… questa era cattiva. Specie per Genma visto che
farà una brutta fine uno di questi giorni…-
-sei un tipetto geloso mio chupa
chupa?-
-abbast… mio chupa chupa no! Ti prego!-
Anko rise di cuore, come spesso ormai le capitava con lui. Quasi si ritrovò
a ringraziare quel segno maledetto.
-cosa faresti senza di me…- scherzò lei.
-si… sono d’accordo.- affermò lui serio.
Allungò un braccio prendendola per mano prima di
proseguire con lei qualche passo più indietro. Non aveva bisogno di guardarla
in faccia per immaginare l’espressione deliziosa che lei aveva in quel momento.
Bastava stupirla con qualche gesto d’affetto per vederla. E lui l’amava.
Amava ogni sua espressione.
Arrivati a casa sua, Anko non accennò a lasciargli andare la mano mentre
guardava con attenzione il pavimento.
-Anko… ti serve qualcosa?-
-mh? Ah no, no…- rispose
lei scuotendo la testa e lasciandogli andare la mano.
Poi fece uno dei suoi sorrisi.
-ehi… adesso a che pensi?- le chiese capendo che genere di sorriso fosse.
-vieni con me e te lo spiego.- rispose lei con tono che lasciava intendere
cosa volesse.
-sei sicura?- le chiese lui togliendosi definitivamente la maschera e
avvicinandosi a lei.
-Si. Così manterrò anche la mia promessa di farti vedere cosa so fare di Icha
Icha Paradise!.-
-oooh… Lo fai solo per la
promessa?-
-La prima volta di stasera
per metà si.-
-La pri…
si, penso che tu sia sicura.- disse, rispondendo da solo alla propria domanda e
togliendosi il giubbotto.
-anche io non… voglio lasciarti mai.- aggiunse lei
più seria e più intimidita. Sembrava dal suo sguardo che si aspettasse di
vederlo ritrarsi.
-buono a sapersi. Allora noi due staremo insieme
per sempre, sei d’accordo?- le chiese avvicinandosi a lei e prendendole il viso
tra le mani.
-ci conto Hatake.-
Quel pomeriggio, senza neppure essersi dati
appuntamento, al bar c’erano quasi tutti. Come quel giorno lontano in cui ad
Anko era venuto in mente di organizzare la festa per Kurenai, con la differenza
che erano presenti anche i vari chuunin più piccoli.
Mancavano soltanto Anko, Suzume e Shizune, che insieme erano andate in giro
per un’uscita tra donne, e le uniche rappresentanti dell’altro sesso erano
Kurenai e Tsunade, quest’ultima impegnata a giocare insieme a Kuma con Jiraya.
Gli uomini non avevano ancora cominciato a bere e stavano ascoltando le
grandi gesta di Genma che tentava di invitare Hana ad
uscire, raccontate da quelli che circa cinque minuti prima Genma aveva smesso
di considerare suoi amici: Raido ed Iwashi.
Niente sembrava poter turbare la tranquillità e quasi monotonia di quel
giorno. La vita stava tornando come prima anche per Kakashi, con la solita
differenza che ora era allietata da Anko ogni
qualvolta tornava da una missione.
Si, niente sembrava poter turbare la
tranquillità e quasi monotonia di quel giorno, meno l’entrata di Tenten
trafelata che andò quasi a schiantarsi contro il tavolo della Hokage.
-Tenten!- la chiamarono Gai e
Neji.
-Tsunade-sama… rissa… bagni…-
ansimò la ragazza.
-come?- chiese la donna, restituendo Kuma alla
madre.
Ino entrò di corsa, col viso paonazzo per la corsa e un sorriso estremamente divertito in volto:
-C’è una rissa ai bagni pubblici femminili!-
Tsunade e Kurenai si voltarono a guardarsi in faccia.
-ANKO!- urlarono insieme.
-possibile che non la si possa lasciare sola un
momento?!- sbottò Kakashi alzando gli occhi al cielo.
-credo ci sia di mezzo anche
Shizune!-
-Shi…? Oddio, questa non me
la perdo proprio!- esclamò Tsunade scoppiando a ridere e alzandosi di corsa.
-rissa! Rissa!- gridò eccitata Ino seguendola.
-TSUNADE-SAMA!- la richiamò
esasperato Ebisu.
-ehm volevo dire… andiamo a fermarle!!!- si
corresse uscendo per la strada.
-bagni femminili?... oh no… mia sorella è li
oggi…- disse improvvisamente ad alta voce Kiba.
Genma saltò in piedi di scatto e corse fuori, seguito dai compagni.
-vengo anche io!!!- annunciò Jiraya già
sfregandosi le mani.
-Jiraya…. JIRAYA!- esclamò
Kurenai che ancora era immobile al tavolo.
-si?- chiese il sannin, facendosi poi piccolo piccolo di fronte all’ira
della donna e al suo sguardo furioso.
-CONTROLLAMI KUMA! AH, ADESSO ANKO LE PRENDE!- urlò correndo anche lei
fuori e gelando gli uomini presenti.
-Kurenai-sensei?- fecero allibiti i suoi allievi.
-ohi ohi…- mormorò Iruka.
-corri!- lo incitò Kakashi abbandonando il suo libro e seguendo il gruppo
di scalmanati.
Gli uomini come previsto furono gli ultimi ad arrivare, seguiti da Kiba,
Naruto, Neji, Lee e Shikamaru che era corso anche lui controvoglia se non altro
per tirare fuori la ragazza dai guai, visto che amava
buttarcisi a capofitto.
Si fermarono tutti davanti agli stabilimenti da cui provenivano urla
disumane e rumori di oggetti che andavano in frantumi. E lasciando tutti a
bocca aperta, la prima ad uscire fu Shizune, urlante e recalcitrante, trascinata di
peso da Suzume terrorizzata e da Kurenai.
-LASCIATEMI!- urlò la donna furiosa, col sangue che scendeva dal labbro
spaccato.
-e che sei matta?!- strillò sconvolta Suzume.
-NO! IO DEVO AMMAZZARE QUELLA…-
Fu interrotta da un’altissima bestemmia di Hana, che veniva
trascinata fuori a forza da Ino, Tenten e Tsunade che le imprecava contro.
-ti vuoi calmare?! Anche tu, Shizune non ci posso credere….! Dov’è Anko?!-
-SPERO CHE STIA AMMAZZANDO QUELLA STRONZA FIGLIA DI
PUTTANA!-, urlò Hana, guardando ancora dentro i bagni pubblici per poi indicare
con un dito, - SI, A TE STO DICENDO, PROBLEMI? VIENI! VIENI
Qui CHE TI AMMAZZO!- strepitò inferocita, mentre anche il fratello e Genma
correvano per fermarla.
-Shizune!- esclamò Iruka
stupefatto.
-eh? Oh, ciao.- lo
salutò, tirando su una manica ormai strappata della maglietta.
Allora uscì anche Anko, tenuta saldamente da Tsunade che la lasciò andare
solo dopo aver richiuso la porta.
Anko cadde direttamente a terra e li rimase, ridendo tanto forte da calmare
persino Hana.
-meno male…- sospirò Suzume lasciandosi cadere a terra. Per pura fortuna
aveva trovato quelle due giovani chuunin da mandare in cerca di aiuto o non
sarebbero uscite vive.
Scoppiò il caos, ogni uomo scommetteva su chi avesse vinto, su cosa avesse
scatenato la rissa, tutti cercavano di avvicinarsi alle tre.
-Anko…- la voce cavernosa e soprattutto spaventosa di Kurenai li fece
zittire tutti.
Anko si tirò a sedere e guardò Kurenai, mostrando a tutti un taglio
profondo sopra il sopracciglio e diversi lividi che cominciavano a comparirle
sulle braccia.
-ciao!- la salutò alzando una mano e sorridendo innocentemente.
-ma che ciao, baka!- urlò Kurenai dandole un colpo
sulla testa.
-aho!-
-ti sta bene! Guiarda come ti sei ridotta! Ma che
è successo?!-
-parlerò solo in presenza del mio avvocato!-
-siamo state provocate da quelle CAPRE ZOCCOLOIDI!-
-NEE-SAN!- urlò Kiba tappandole
la bocca.
-ma insomma! Shizune, pure tu ti fai contagiare da queste teppiste?- sbottò
Tsunade, seccata per la fatica e nascondendo il reale divertimento.
-ehi!!!- gridarono insieme Hana e Anko.
-hanno iniziato loro.- rispose Shizune offesa.
Anko si alzò in piedi.
-è partito tutto da me, se la prenda pure con me Tsunade-sama.-
-NON è VERO!- strepitarono le altre due.
Tsunade guardò prima Anko, poi le altre.
-mettetevi d’accordo…-
-quelle là stavano provocando Anko.-
spiegò Hana.
-e io gli ho tirato un pugno.- continuò Shizune.
-ho capito, andiamo a parlarne nel mio palazzo, visto che
questo comportamento vi costerà… hai iniziato tu la rissa?!- quasi urlò Tsunade.
-avevano rotto. Se lo meritavano.- la difese Hana
incrociando le braccia.
-e se potessi tornare indietro lo rifarei anche
solo per sentire il naso di quella che si rompe ancora.- concluse
Shizune lasciando tutti a bocca aperta.
-oh Shizune cara, ti meriti proprio una birra!-esclamò infine Anko,
beccandosi una spinta da Kurenai.
Tsunade sbuffò.
-facciamo così… chiuderò un occhio per stavolta visto che
siamo in pubblico e non mi sembra il caso di indagare, e sinceramente mi è
venuto il mal di testa. Poi voglio finire di coccolare il mio nipotino. Però
andiamocene da qui, credo che anche se le loro compagne le stanno cercando di
calmare quelle abbiano ancora voglia di vendicarsi…-
-CHE VENGANO!- urlò Hana, liberandosi con una spinta
del fratello e di Genma.
-Hana, ti prego stai calma…-
fece quest’ultimo.
-ah Genma, ci sei anche tu?-
Raido e Iwashi dovettero far desistere Genma dal suicidio dopo quell’affermazione.
-se devono ancora fare rissa… io scommetto sui nostri.- disse Tenten.
-quanto?- chiese Ino.
-ragazze, non mi sembra il caso…- disse Neji.
-non incitatele…- commentò sbuffando Shikamaru.
-… scommettiamo i nostri fidanzati, chi vince li prende entrambi.- propose Tenten.
-COSA?!!-
-si dai!- accettò Ino.
-SI DAI CHE?!-
Anko intanto era rimasta pensierosa.
-però sarebbe divertente finire la rissa, dopotutto… ehi!-
Kakashi sollevò Anko mettendosela in spalla.
-questa la ritiro io. Voi pensate alle altre.-
-non sono mica ubriaca trillino!-
Naruto e Sakura si voltarono lentamente a guardare il loro maestro.
-se fate anche solo un commento vi rimando all’accademia.- minacciò Kakashi
mentre si avviava.
-… nessun commento…- mormorò Sakura.
-… impossibile…- continuò Naruto.
-ehm… Hana... vieni con me? Mi sembra che anche tu abbia bisogno di cure…-
la chiamò il fratello.
-lo dici per me o per avvicinarti alla ragazza dai capelli rosa?-
-ZITTA!-
Genma venne in suo soccorso, senza neppure sperarci troppo.
-Hana, vieni con me? Non ho
secondi fini…-
La ragazza lo guardò.
-peccato, mi sarebbe piaciuto che tu avessi secondi fini.-
disse lei incamminandosi.
-non dire queste cose in mia presenza!- si lamentò Kiba portandosi le mani
alle orecchie.
Genma rimase paralizzato finché lei non si voltò nuovamente.
-allora? Vieni con me!-
-si!!!- obbedì lui di corsa.
-il nostro piccolo Genma…-
sospirò Iwashi fingendosi commosso e poggiando un gomito sulla spalla del
compagno.
-è giusto che gli uccellini quando crescono lascino il nido…- disse Raido
annuendo.
Iruka intanto si avvicinò a Shizune.
-Shizune, ti posso
accompagnare?-
-si grazie…- rispose lei, ravviandosi i capelli con stizza.
-… sei bellissima quando ti arrabbi…- commentò lui guardandola ammirato.
Shizune arrossì di botto e si scordò del nervoso
mentre lo seguiva, incerta se chiedergli qualcosa o meno.
-certo che… gli unici uccellini nel nido siamo noi ormai…- commentò Iwashi
con meno allegria.
-… fidanzatevi tra voi.- suggerì Tsunade.
Iwashi tolse lentamente il braccio dalla sua spalla, mentre Raido faceva
due passi laterali.
-dobbiamo trovarci una donna al più presto.-
-si, sono d’accordo.-
Anko protestò divertita per tutto il viaggio ma
Kakashi colse il tono scherzoso e non accennò a lasciarla andare sino a casa
sua, dove la pose sopra il tavolo con delicatezza.
-E adesso? Mi violenti?- chiese lei facendo dondolare le gambe.
-Si. In pieno giorno. Sul tavolo. Col rischio di farmi castrare.- rispose Kakashi, frugando nei cassetti.
-cosa cerchi?-
-questa.- rispose lui tirando fuori la tipica cassetta
del pronto soccorso e facendola ridere.
-cosa c’è?- le chiese con un mezzo sorriso.
-mi vuoi curare? Tu?-
-io so fare tutto.- rispose lui spostandosi davanti a lui.
-questo è vero.- convenne lei, per poi guardarlo
con aria curiosa.
-e ora cosa c’è?- chiese ancora, trasformando il mezzo sorriso in uno intero.
-non te la togli la maschera?- lo pregò lei.
-no, mi indurresti in tentazione e finirei col non
medicarti più.-
-se te la togli dopo ti faccio vedere una cosa nuova che ho imparato
leggendo icha icha…- lo tentò lei.
-così non vale…- mormorò lui fissandola con attenzione per capire se
mentisse.
-allora ritiro tutto.-
-sei una scocciante…- bofonchiò lui tirando giù la maschera e gettandola
sul tavolo dietro di lei.
-mi piace guardarti in faccia. Così so che espressione hai.- spiegò lei.
-ora brucerà un po’. Ah si? E come mai?- chiese, mentre delicatamente le
tamponava il taglio con del cotone imbevuto di alcol.
-non lo so. Perché… vorrei sempre capire a cosa pensi. Non puoi sempre
dovermi dire tutto, però vorrei sapere cosa senti.-
Si guardarono in silenzio.
-quello che ho appena detto suonava troppo male detto da me, dimenticatelo
o te la faccio pagare.-
-adoro farti dire le cose che tieni nascoste, ti imbarazzano.
E diventi adorabile.-
-adorabile?!! Ahi!- si agitò lei.
-ti avevo detto di stare ferma e comunque la risposta è si,
arrossisci e sei troppo carina.- affermò lui, ben sapendo che era un suicidio
dirle una cosa simile, ma che sarebbe arrossita ancora di più.
E infatti arrossì, e contemporaneamente gli tirò
un calcio ad una gamba.
-ahia.- disse lui con calma continuando a disinfettare.
-scemo… spupazzolino scemo.-
-grazie. Non è colpa mia se sei adorabile…-
-smettilaa!!! Accidenti a te! Uffa, non è giusto!-
-cosa? Devo arrossire anche io?- sghignazzò lui.
-lo sapevo… sapevo che dovevo stare con Genma.-
commentò lei esasperata.
-tsk… non ci staresti bene
come con me.- sbottò lui.
Lei gli sorrise, posandogli una mano sulla
guancia.
-sei geloso amore mio? Io sono solo tua. Ti amo tanto che non potrei mai
neanche pensare ad altri, tu sei la mia vita.-
gli disse dolcemente, sorridendogli ancora e accarezzandogli la guancia con
delicatezza.
A Kakashi si mozzò il respiro, mentre il viso raggiungeva il colore di
quello di Anko.
-IIIIIH!!! SEI ARROSSITO! SAPEVO CHE CE L’AVREI
FATTA!!!-
Kakashi dovette quasi aggrapparsi al tavolo.
-lo sapevo… non avresti mai detto qualcosa di così carino…-
-io le cose le penso e basta!- disse lei saltando giù dal tavolo e
facendogli una linguaccia.
-ah-ah! Però
ammetti che le pensi!-
-può darsi.- rispose lei annuendo e abbracciandolo
alle spalle.
-ah, non mi hai detto come si è scatenata la rissa.- le ricordò, godendosi
quell’abbraccio caloroso.
-uh… una tizia che non conosci mi stava sfottendo e ha cominciato a
blaterare sul mio rapporto con Orochimaru. Shizune si è innervosita e gli ha
spaccato la faccia con un pugno.-
-tipico qui a Konoha, giudicare in questo modo…- disse lui a denti stretti,
stringendo con rabbia i pugni.
Mai, mai e poi mai avrebbe ammesso che la rissa era iniziata quando tre
galline avevano cominciato a parlare dei loro uomini, Kakashi, Iruka e Genma, e
che solo dopo fossero passate alle
offese personali, chiamandole rispettivamente con epiteti come serpente, prostituta del traditore,
leccapiedi dell’Hokage, bamboccia, cagna e uomo travestito; tutto questo lo avevano
detto dopo che una aveva concluso spiegando cosa avrebbe fatto ad Iruka
beccandosi un cazzotto in pieno viso della dolce Shizune.
Ma immaginava bene la faccia soddisfatta di Kakashi ad
una rivelazione simile, quindi aveva omesso la prima parte del litigio.
-non te la prendere biscottino… io mi sono sfogata, e anche divertita se
vuoi saperlo.-
-si, ci avrei scommesso…- disse lui voltandosi per abbracciarla a sua
volta.
La donna si strinse a lui, chiudendo gli occhi.
-è vero quello che ti ho detto prima.-
-bene… perché anche tu sei la mia vita.-
rispose lui con voce calda.
-mh… come siamo lollosi…-
Kakashi non riuscì a trattenersi dal ridere, dandole un bacio fra i
capelli.
-resti qui stanotte?-
-senti la mia mancanza?- chiese separandosi da lui e dondolando le spalle.
-sinceramente? Questi due mesi, vederti solo la sera o il pomeriggio e non
averti a dormire qui sono stati un inferno. E parlo anche solo di saperti al
letto a dormire vicino a me, al sicuro.-
-romantico…- disse lei sorpresa.
-no, sono serio…- la contraddisse lui.
-si ma anche romantico… comunque mi hai convinta.
Kurenai può passare una notte sola… oltretutto Suzume è quasi
sempre a casa a fare da baby sitter, quindi
siamo entrambe più libere…- ragionò lei.
-allora resti?- chiese lui.
-si. Anche a me manca dormire vicino a te… e dire che lo abbiamo fatto sole
poche volte… dai dipendenza.- aggiunse in tono di
rimprovero.
-altro che Genma.- la stuzzicò.
-mh…-
-dai dillo… su…- le chiese tirandole una guancia con due dita.
-si. Hai ragione.- ammise lei infine.
-allora prendo i tuoi biscotti, che non si sa come sono sempre nella mia
credenza, e li porto in camera. Così ci sediamo e ne mangiamo davanti alla tv
come piace a te.- dichiarò
lui che ormai conosceva bene i suoi gusti.
-SIII!!!- strillò lei, e approfittando della sua
distrazione gli saltò sulle spalle.
Invece che ribellarsi come credeva, lui mise le mani sulle sue gambe per
sostenerla e con il pacco di biscotti in bocca cominciò a correre verso la sua
stanza.
Anko rischiò di morire dal ridere, mentre si teneva stretta intorno al suo
collo per non cadere, lasciando che i capelli argentati del
jonin le solleticassero il viso.
Entrambi non erano mai stati più felici in vita loro nonostante non fosse
accaduto nulla di clamoroso. Era solo una normale giornata insieme, resa
meravigliosa dalla sua stessa semplicità.
Molti la chiamavano routine, vita di tutti i
giorni, ma per loro era qualcosa di nuovo, che speravano sarebbe continuato per
sempre.
E così sarebbe stato.
-e allora… e uno, due, tre, quattro:
Heeeeeeey baby,
UH - AH!
I wanna knooow if you'll be
my girl
Heeeeeeey baby,
UH- HA!
I wanna knoooow if you'll
be my girl!-
-MITICO GAI!!!- strillò Tsunade facendo ondeggiare
un boccale di birra sopra la sua testa.
-è ubriaco, ma stavolta meno stonato…- commentò Shizune, prima di venire trascinata via da Anko.
-ma che fa?- chiese Tsunade a Jiraya, prima di accorgersi che si era
addormentato sul tavolo dopo la sbronza colossale.
Sorridendo divertita si appoggiò alla sua schiena
per ascoltare meglio, e non vide il sorriso che si faceva strada fra le labbra
del sennin tutt’altro che dormiente.
-When I saw you walking
down the street
I said "Thats the kind
of
girl I'd like to meet"
"She's so pretty, looks just fine"
I'm gonna make her mine all mine-
E mentre cantava queste parole indicava le donne
presenti, che ridevano divertite.
-Kurenai!!!- urlò Anko, tenendo Shizune per un braccio e
trascinandola via.
-Kurenai-sensei…- mormorò Hinata guardandola sparire.
-ehi, Hinata, avviciniamoci al palco!- la chiamò Naruto.
Vedendo che la ragazza lo guardava scioccata le si
avvicinò e cingendole le spalle con un braccio la portò con se.
-che carino… finalmente la nota…- disse Sakura sorridendo.
-carino…- ripeté Kiba guardando però Sakura.
- Heeey baby,
UH- AH!
I wanna know if you'll be my girl
Heeey baby,
UH-AH!
I wanna know if you'll be my girl-
-Gai-sensei è il migliore!-
esclamò Rock Lee ammirato.
-ma per favore…- si lamentò Tenten spingendolo via.
-è terrificante…- commentò Neji.
-se non altro voi due non potete costringerci a
ballare.- disse Shikamaru.
Aveva parlato troppo presto.
Ino non gli diede neppure il tempo di sbuffare trascinandolo in mezzo alla
sala e obbligandolo a ballare.
-lo comanda a bacchetta…- constatò Neji.
-balliamo!-
-si, Tenten…-
-Suzume!- gridò Anko,
chiamandola a se.
-eh?- fece la donna, distogliendo l’attenzione da Aoba.
-When you turn and walk away
That's when I wanna say
"Come on baby, give me your word"
I wanna know, I wanna know
When you turn and walk away-
-Cosa vuoi fare Anko?- chiese preoccupata Shizune.
-Il ritornello cantiamolo
assieme!!! L’ultimo! Dai Hana!- esclamò lei
obbligandole ad affiancarsi tutte a Gai.
-ma io…- tentò di ribellarsi Suzume, senza successo.
-inutile, quando si impunta.- le disse Kurenai.
-e allora datemi un microfono!- strepitò allegra Hana.
Kakashi guardava Anko scuotendo la testa, assolutamente conscio
di quanto quella donna sapesse rendere tutti suoi complici. Genma osservava
Hana a bocca aperta, come del resto Iruka ammirava Shizune. Aoba si spostò in
prima fila.
-TUTTI INSIEME GENTE!!!- urlò Anko scoppiando a
ridere.
Tutte insieme si misero le mani sulle spalle l’un l’altra
dondolando e ridendo, mentre Gai dava il ritmo.
-That's when I wanna
say
"Come on baby, give me your word"
I wanna know if you'll be my girl
Heeey baby,
UH-AH!
I wanna know if you'll be my girl
UH-AH!
Heeey baby,
UH-AH!
I WANNA KNOW IF YOU’LL BE MY GIRL!-
-possibile che non ci siamo ancora trovati una donna? Forse è meglio… guarda quelli la fissati a guardarle…- sbottò Raido.
-… le donne non ci servono…- disse Iwashi appena comprensibile mettendo giù
il ventesimo bicchierino di liquore vuoto.
-esatto! Noi siamo uomini tutti d’un pezzo!...
Però io non voglio restare l’unico single- finì col lagnarsi.
-ci sono io per te!- esclamò l’altro agitando il ventunesimo bicchierino.
-dico sul serio! E smettila di bere che sei ciucco!-
-…hai dei capelli così lucenti…-
-SMETTILA DI BERE!-
-quanto sei carina quando ti arrabbi…-
-carina?... Iw…Iwashi?-
-…coccolina dolce…- lo ignorò sorridendogli con
occhi da triglia.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!-
Risposte
ai commenti!
Frencis: cara, non c’è problema!!! Grazie mille per aver
commentato questo e comunque ti perdono solo se tu ne scrivi tue! °°… scherzo, però
grazie davvero XD
Brucy: alla fine ho convinto anche l’ispirazione,
visto? Ora devi farmi sapere cosa ne pensi di questo… e hai visto? Grazie alle
tue canzoni ce l’ho fatta!!! Grazie due volte!
Laury84: piace molto anche a me! Qual cosina l’ho messo… no? XD ah, la coppia KakaAnko è fantastica, anche io ne
cerco sempre! Non sapevo fosse la prima, ora ho un motivo in più per vantarmi coi miei che tanto non ne capiscono nulla XDDD
Lupus: ti ho già ringraziato nell’introduzione, ma lo faccio di nuovo! Grazie grazie grazie!!! E per la KibaKarin
non mi sono dimenticata eh! Ciao dalla tua amica spocchiosa! XD
Darkmoon87: spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! Grazie del commento!!!
Lisey91: addirittura?! Bene bene!!! E grazie mille per il bravissima!!! Non me lo merito, ma
spero di migliorare sempre più!
Tsunadehokage: ku ku ku
anche a te… comunque grazie! Anche a me spiace che sia già finito! ^^
Bambi88: anche stavolta ho beccato un tuo esame? Sono felice che tu ti sia sciolta!!! ^^ nessun assillo, sono felice anche di saperti piena di
vita nonostante gli esami, sembrerà scemo ma mi affeziono allegramente ai commentatori,
e saperti sopravvissuta è un bene!
Hime_chan: Kakashi si è trattenuto la bellezza di una settimana, vedi? XD grazie ad Anko
poi ha smesso… quei
due per me sono la coppia perfetta… lui fissato col libro e lei con la pratica XDDD
vabbè che naturalmente lui poi si sfissa…
Iwashi ha un che di femmineo a volte.. ma
nel finale rivela la sua vena da latin lover macho man, con quella che crede
una donna XDDDD
Kakashina93: probabilmente lo farò, ma prima farò diverse altre fic
che ho in testa, non solo su Naruto… non ti preoccupare, sentirai ancora
parlare delle AnkoKaka XDDD (tanto li ficco in ogni
storia U_U
)
YuYu@17: la prima volta? È un
onore allora ^^… grazie dell’adorazione, se mi inviassi
denaro apprezzerei XDD scherzi a parte,
non metterti dubbi che NON ESISTONO perché devo prima leggere IO una tua fic e giudicare se è scritta bene o no, e sicuramente lo
sarà.(notare la supponenza XD)! E grazie mille davvero
per la recensione! Allegria!!! XDDD *sclera*