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Autore: Braina    10/12/2012    3 recensioni
"Quella strana donna, all’altro capo del tavolo, non mostrava alcun segno di interesse per il famoso scrittore: se ne stava lì, lo sguardo posato sui suoi Tarocchi, mormorando qualcosa tra sé e sé."
Ecco cosa succede quando Allock dà retta al suo egocentrico cervello.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altro personaggio, Severus Piton, Sibilla Cooman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Severus Piton era un uomo notoriamente solitario, ma erano in pochi a conoscerne la vera ragione.
Il suo passato doloroso, sconosciuto ai più, lo aveva portato a frequentare altre persone il meno possibile, il che lo rendeva non troppo simpatico alla maggior parte dei suoi colleghi.
Se vogliamo aggiungere, poi, che il sopracitato solitario professore fosse un ex Mangiamorte, la frittata era fatta.
Ma a lui stava bene così: chiuso nel suo studio, passava le giornate tra le lezioni, la lettura e le pozioni… e pensando a scuse valide per punire Potter.
Ultimamente, a dire la verità, questa ultima sua occupazione sarebbe andata a gonfie vele, se non fosse stato per il Preside: Harry era stato trovato, in compagnia dei suoi fidati amici, sul “luogo del delitto” di Mrs Purr, la gatta di Gazza, rinvenuta pietrificata nei corridoi.
“Albus, concordo che il ragazzo non sia in grado di compiere un incantesimo come quello che ha colpito Mrs Purr, non è abbastanza brillante” sibilò, seduto nell’ufficio circolare del Preside. “Ma potrebbe essere responsabile almeno dell’allagamento del corridoio”.
“Severus, Harry non è James, quando lo capirai?” rispose Silente con tono pacato, le mani giunte sopra la scrivania. “Si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato, tutto qui”.
“Quel ragazzo è SEMPRE al posto sbagliato nel momento sbagliato, Albus”.
Piton si alzò e iniziò a camminare su e giù per la stanza, insofferente. Silente lo osservò attraverso gli occhiali a mezzaluna, divertito.
“C’è qualcos’altro che vuoi dirmi, Severus? Mi sembri piuttosto irritato” disse infine con un lieve sorriso.
Piton si fermò, gli occhi scuri fissi sull’uomo: irritato? No, lui avrebbe solo voluto uscire di lì e avere una buona scusa per Pietrificare una certa persona.
“Mi vuole spiegare perché ha assunto quell’idiota?!” sbottò, con un tono un po’ più alto del dovuto.
“E’ l’unico che si è presentato, che altro potevo fare?” rispose il Preside, capendo subito di chi stesse parlando.
“Dare a me la materia! Avete sentito cosa ha detto quando abbiamo trovato la gatta? Inconcepibile, inconcepibile..” replicò, ricominciando a camminare senza meta lungo il perimetro della stanza.
“Severus, sei troppo duro. Il Professor Allock è un po’ pieno di sé, certo, ma dopotutto..”
“E’ un incompetente! Un totale incapace!” urlò lui, gesticolando nervosamente.
“C’è qualcosa che non mi hai raccontato, Severus?”
“L’altra sera l’ho visto fare il pavone con Sibilla” mormorò, mentre gli angoli della bocca scendevano verso il basso in un’espressione disgustata. “Una scena raccapricciante”.
Albus non potè trattenere una risatina divertita; scuotendo la testa si alzò dalla sua scrivania e raggiunse il professore, per poi posargli una mano sulla spalla. Piton lo fissò, furente.
“E cosa c’è di male? Lei è una donna adulta e libera, lui anche, non capisco perché tu te la prenda tanto”.
“Perché lui si comporta come un quindicenne alla sua prima cotta, quando in realtà ha messo su questa messinscena per provare a sé stesso quanto sia irresistibile” l’ultima parola fu pronunciata da Piton come se stesse per vomitare. “E sappiamo com’è Sibilla… Mi sembra già abbastanza instabile così com’è, non abbiamo bisogno di trovarla di nuovo mentre vaga ubriaca perché il suo  grande amore l’ha piantata in asso”.
“Sono commosso dal tuo pensare sempre a cosa è meglio per le giovani menti dei nostri studenti, Severus, ma penso che nessuno di loro rimarrà particolarmente scioccato nel trovarsi davanti la professoressa Cooman in stato d’ebrezza”
“C’è dell’altro” continuò Piton, il quale iniziava ad averne abbastanza del sorrisetto accondiscendente del Preside. “Io… credo che Allock si sia convinto che io sia infatuato di Sibilla. Ha borbottato qualcosa sul fatto che non ho speranze, l’altra sera, e..”
La frase fu interrotta da una fragorosa risata di Silente; si portò una mano al ventre e, continuando a ridere di gusto, se ne tornò alla sua scrivania, senza cessare il suo scoppio di ilarità.
Piton lo guardò costernato, la bocca aperta per lo stupore; poi girò su se stesso, furente, e uscì dall’ufficio, lasciando Silente al suo divertimento.

 


Bene, eccoci al terzo capitolo! 
Povero Piton, chissà quanto resisterà prima di Cruciare qualcuno (e con qualcuno ovviamente intendo Allock).
Come al solito, fatemi notare eventuali errori e tiratemi pure pomodori e uova marce se proprio non vi piace ^_^"
Il prossimo capitolo arriverà a breve, e con esso inzierà finalmente la guerra aperta tra i due "contendeti"!

Baci e a presto! ^^

o
 
 
  
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