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Autore: yas    10/12/2012    1 recensioni
'E' meglio concentrarsi su quello che vuoi ora.' Lei apre appena le labbra. 'Sto cominciando a capirlo.'
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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E così il futuro è cambiato per sempre.
Quindici anni di storia- di storia futura- cambiano perchè a Emma non piace il tizio che ha sposato. Ma l'ha stabilito solo sulla base di qualche frase 'trovata' dal futuro. Non aveva abbastanza informazioni per prendere una decisione così drastica sulla sua vita. E sulla vita di lui! Adesso che ci penso, qualsiasi persona che avrebbe dovuto aver a che fare con loro due insieme, anche di sfuggita, avrà un destino diverso.
Ho voglia di gridare e ridere insieme. Invece accartoccio la fotocopia e la lancio dall'altra parte della stanza. Il foglio non fa rumore quando colpisce il muro.
'Non puoi farlo!' grido.
'A dire il vero,' dice Emma, incrociando le braccia 'non è stato difficile. Lui frequenta la Tampa State, quindi non mi iscriverò lì. Adesso la prima scelta è l'Università della Carolina del Nord.'
Io mi lascio cadere sul letto e mi premo le mani sugli occhi. Non lo vuole capire! Lei sa che perfino il più piccolo cambiamento avrà delle ripercussioni a valanga nel futuro. Quel primo giorno Emma era disoccupata. Il giorno successivo aveva un lavoro, ma non avevamo idea di quale cambiamento ne fosse stato responsabile. La prima volta Jordan era andato a pescare. Ma più tardi, misteriosamente, era sparito per tre giorni. Poi la pasta alla carbonara si è trasformata in lasagne. Forse non pensa che sia importante cosa ha mangiato per cena... ma se la prossima volta che cucina, qualcosa la spinge a fare le polpette e lei fra quindici anni contrae il morbo della mucca pazza e muore perchè un piccolo cambiamento di oggi ha modificato la sua cena?
E poi, cambiare il suo futuro marito? Di proposito! Le conseguenze sono incalcolabili!
'Ammettilo' dice Emma. 'Tu avresti fatto lo stesso se la tua vita fosse stata orrenda come la mia.'
'No.' Mi metto a sedere. 'Non l'avrei fatto. Non puoi sapere cos'altro hai cambiato. E' pericoloso, Emma.'
'Senti chi parla' dice lei. 'Ieri hai fatto gli occhi dolci a Sydney. Ti saresti comportato così se non avessi saputo che un giorno la sposerai?'
'Io sto parlando di cambiare il futuro' rispondo.
Emma ride. 'Beh, cosa pensi che succeda quando fai qualcosa di diverso nel presente? Cambi il futuro! Hai fatto la stessa identica cosa.'
'Non è la stessa cosa e tu lo sai' rispondo. 'La mia è stata una reazione, ma tu hai causato di proposito un cambiamento mostruoso. Tu ci volevi davvero andare alla Tampa State. Ho visto te e Benny cercarla nel libro che elenca le migliori università, e dicevi che era molto vicina a casa di tuo padre. E adesso non ci vai più? Dobbiamo fare le cose esattamente come le avremmo fatte prima di Facebook.'
'Perchè?' chiede Emma, e mi rendo conto che sta per scoppiare a piangere. 'Così finirò disoccupata a trentun anni come la prima volta che abbiamo controllato... O indispettita dal fatto che mio marito spenda tutti i miei soldi...'
'E' più complicato di come la metti tu' dico. 'Magari, pur essendo disoccupata, il giorno dopo avresti trovato il lavoro ideale. O forse, rendendosi conto di averti indispettita comprando quell'affare, l'iPad, tuo marito il giorno dopo l'avrebbe riportato indietro. Emma, hai visto solo dei segni del futuro.'
'Non m'importa' fa lei. 'Io so che non ero felice, e che dovevo cambiare qualcosa.'
La faccenda mi rende nervoso. Il futuro sembra così fragile. Per esempio ho già visto che andrò all'Università di Washington come mio fratello. E io voglio davvero che sia così. Ma se sapere già che la frequenterò mi farà studiare poco per il test d'ammissione e non riuscirò ad entrare?
'Hai di nuovo quella faccia' dice Emma mentre digita il suo indirizzo e-mail.
'Quale faccia?'
'Come se mi stessi giudicando.'
Emma scrive la password per entrare su Facebook e poi si gira a guardarmi con deliberata lentezza. 'Parlerò con tutta la calma che ho' dice. 'Il modo in cui mi giudichi significa che non stai nemmeno provando a capire cosa significasse per me avere una vita così.'
'Non è che non ci sto provando. E' solo che...'
'Sei molto egoista. Perfino cattivo.'
'Cattivo, io?'
'Lo sai perchè a te non importa?' Emma sta diventando sempre più incazzata. 'Perchè tu hai la tua mogliettina ideale. Hai i tuoi bei bambini. E hai me nella camera degli ospiti! Ce l'ha almeno una finestra?'
Dopo le sue parole, mi sforzo di mantenere un'aria impassibile. 'Capisco' dico.
'Non capisci niente, invece! Fai tanto il superiore, ma immagina di fare cambio!' Emma alza un sopracciglio. 'Esatto. E se io sposassi Louis e ottenessi tutto quello che voglio, e a te invece non restasse un bel niente? Anzi, un brutto niente: perchè è questo che mi becco io con Jordan!'
'Ho capito' dico, questa volta con un filo di voce. 'Davvero.'
'Bene.' Emma si rivolge di nuovo al computer e clicca sulla foto nell'angolo. 
'Aspetta!' Salto giù dal letto e faccio girare Emma. 'Prima di guardare, dobbiamo stabilire delle regole di massima. Questa cosa sta diventando troppo grossa per gestirla strada fancendo.'
Alle sue spalle la pagina di Emma si è quasi caricata. L'immagine è diversa rispetto a ieri. Gli occhi di Emma adulta sono chiusi. La faccia è accostata a una bambina con un cappellino rosa.
'Che genere di regole?' domanda.
'Non possiamo essere troppo esigenti' dico. La bambina ha una bollicina di saliva tra le labbra. 'Se la tua nuova vita sembra relativamente felice, la lasceremo così.'
Emma gira appena la testa. 'Stai vedendo qualcosa sullo schermo, l'ho capito.'
'Prima che tu guardi...' dico, stringendole con forza la sedia 'devi promettere che non proverai a cambiare il futuro a meno che non sia assolutamente terribile. E anche in quel caso prima dovremo parlarne.'
'Ottimo. Adesso mi fai vedere se me ne sono liberata? E' l'unica cosa che mi importa.'
Faccio ruotare la sedia.
Emma squittisce. 'Una bambina! Ho una bambina!' Prima sfiora il viso della piccola, poi indica un'altra scritta sullo schermo.
 
Sposata con Kevin Storm
 
Emma abbassa lentamente la mano.
'L'hai fatto' dico io. 'Hai scaricato quello là.' Rileggo il nome del nuovo marito. Kevin Storm. Sembra il nome di battaglia di un supereroe. 
'Volevo solo essere felice' sussurra lei. 'Ma voglio che lo sia anche Jordan Jones. E' tanto strano?'
'Mettiamola così' dico. 'Adesso che te ne sei tirata fuori, gli permetterai di trovare l'anima gemella.'
'Come quella troia con cui è andato a letto le ultime tre notti!' Emma si avvicina ancora al monitor e poi indica lo schermo con un dito. 'Guarda! Adesso sono una biologa marina!'
 
Lavora presso il Laboratorio di Biologia Marina
 
'E' un caso' dico.
'No' risponde. 'Io amo l'oceano. Ti ricordi quando sono andata a trovare mio padre in Florida a Natale? Abbiamo preso il patentino per le immersioni insieme.'
'Ci vuole qualcosa di più dell'amore per l'oceano per diventare biologa marina' dico. In più, non vorrei spegnere il suo entusiasmo, ma scommetto che un mucchio di gente che lavora in quel laboratorio non fa il biologo marino.
Emma mi lancia un'occhiataccia. 'Per tua informazione, l'anno prossimo io farò Biologia all'università insieme a Benny.'
'E da quando?'
Emma si siede sulla poltroncina e accavalla le gambe. 'Scusami tanto, non sapevo di doverti dire tutto.'
Prendo il suo posto al computer. 'Beh, adesso che sei felice, vorrei assicurarmi che la tua felicità non abbia rovinato il mio rapporto con Sydney.'
Sto per cercarmi nella lista di amici di Emma quando noto il mio nome sullo schermo. Ho scritto qualcosa proprio sulla pagina di Emma.
'Senti qua...' dico, e poi leggo ad alta voce.
 
Emma Nelson Storm
Qui c'è un mercatino con un mucchio di prodotti locali. Ho appena comprato una torta di pesche bio. Il maritino andrà in sollucchero!
2 ore fa-Mi piace-Commenta-Condividi
                                  Harry Styles Mi fai venire l'acquolina.
                                  51 minuti fa-Mi piace
 
'Visto?' dice Emma. 'Mando in sollucchero il mio nuovo uomo!'
La mia foto di ieri mostrava una serie di palloncini. Adesso è solo una foto ravvicinata di un occhio. Clicco sull'occhio, e mentre la mia pagina lentamente si carica tamburello con le dita sulla scrivania.
 
Sposato con Sydney Styles
 
'Sì!' Salto in piedi e per l'entusiasmo colpisco una delle sue lanterne di carta.
'Vacci piano con l'arredamento' dice Emma, sta sorridendo.
E ci credo! Il nostro futuro sembra fantastico. Nemmeno il fatto che Emma abbia cambiato marito ha impedito a Sydney di incollarsi a me. Quella storia doveva proprio nascere e niente potrà impedirlo.
 
Harry Styles
Il tempo viene per chi sa aspettare.
16 ore fa-Mi piace-Commenta-Condividi
                              Laura Cullen Cosa sei, un biscotto della 
                              fortuna?
                              14 ore fa-Mi piace
 
Quello dopo non è tanto meglio.
 
Harry Styles
Il conto alla rovescia è cominciato.
Ieri alle 23:01-Mi piace-Commenta-Condividi
 
Mi giro verso Emma. 'Non capisco di cosa sto parlando.'
Lei non risponde e continua a mangiucchiarsi l'unghia del mignolo.
Torno al computer e scorro in basso, leggendo le altre frasi. 'Promettimi che se mai diventerò così noioso, tu...'
E poi resto di sasso.
Emma si catapulta dalla sedia. 'Che c'è?'
Entrambi fissiamo la fotografia vicino al margine inferiore della pagina. E' un'immagina di Sydney in piedi di profilo. Si tiene la pancia, che è enorme!
 
Harry Styles
La mia piccola avrà il primo piccolo da un momento all'altro.
16 maggio alle 9:17-Mi piace-Commenta-Condividi
 
'Stucchevole' commenta Emma, ma poi afferra. 'Aspetta aspetta, il tuo primo figlio?'
Mi alzo così di scatto che quasi svengo.
L'avevo detto. L'avevo detto! Questa cosa del futuro è pericolosa. Non possiamo scherzare con gli eventi, cancellando particolari che non ci vanno a genio. Mi siedo sul bordo del letto di Emma e fisso lo specchio appeso alla porta. Se cambiare suo marito ha cambiato anche i miei figli, il futuro è ancora più fragile di quanto non credessi. Le ripercussioni sono imprevedibili.
'Se è stata colpa mia, scusami' dice Emma.
Tre dei miei futuri bambini sono stati cancellati dalla faccia della Terra prima ancora di avere la possibilità di esistere. Non costruirò più un modello del sistema solare con il maschietto e non porterò più le gemelle a festeggiare il compleanno da GoodTimez.
Emma si siede accanto a me sul letto. Si strofina le mani per scaldarle. La mia mente mi dice di staccarmi, ma non ri riesco.
'Non capisco' dico.
Lei mi massaggia i muscoli alla base del collo. 'Forse dobbiamo soltanto renderci conto che non esiste un modo per controllare questi particolari tipi di cambiamento.'
'Cosa intendi con "questi particolari tipi"?'
'I tuoi figli. I miei figli...' dice lei. 'Hai studiato scienze lo scorso trimestre, cosa ti ricordi dello sperma?'
Mi giro e fisso Emma. 'E questo cosa c'entra?'
Emma mi stringe entrambe le spalle. 'Poco importa quant'è piccolo il sassolino, la parte più vulnerabile del futuro saranno i nostri figli. Se continuiamo a guardare Facebook, non dovremmo attaccarci troppo a...'
'Ha alterato il mio sperma?' dico. 'Ma che minchia stai dicendo? 
Emma muove i pollici in piccoli cerchi ai lati della mia spina dorsale. 'Tutta questa roba accadrà fra un sacco di anni. Pensa a quanti miliardi di minuscoli dettagli devono concatenarsi perchè tu rimanga esattamente indentico. E' impossibile. Perfino questo massaggio, che ieri non sarebbe esistito, rende quello che accadrà dopo leggermente diverso.'
'Ma tutto questo cosa c'entra con il mio sperma?'
Emma fa scivolare le dita dietro le mie orecchie. 'Ti ricordi che il prof ha parlato di quanti spermatozoi voi maschietti sguinzagliate ogni volta che...'
'Ripensandoci: non possiamo cambiare argomento?' dico, mentre alzo gli occhi al cielo e lei continua a massaggiarmi.
Ora usa i polpastrelli sulle mie braccia. Cazzo, quant'è bello.
'Ogni volta che eiaculate sguinzagliate qualcosa come quattroncento milioni di spermatozoi. Ognuno è unico.'
'Davvero, preferisco non parlarne.'
Con le sue dita che mi risalgono le braccia e tutto questo parlare di sperma, la situazione si sta surriscaldando ai piani bassi. Mi piego in avanti, nascondendo la robetta sotto a un braccio.
'Non ti puoi limitare alle spalle?' chiedo.
Quando Emma mi piazza di nuovo le mani sulle spalle, il computer fa plin, come una fatina digitale.
'Un messaggio su AOL!' Emma scivola via dal letto. 'Non ne ho mai ricevuto uno prima.'
Incrocio le gambe e mi giro verso il computer.
'Il nome sullo schermo dice che viene da NonChiamarmiCindy' fa Emma. 'Non ho idea di chi sia, ma sta chiedendo se sono la Emma Nelson che va al liceo di Lake Forest.' Mentre schiaccia i tasti, Emma mi dice cosa sta scrivendo. 'Dimmi prima chi sei tu.'
Anche io vorrei guardare, ma ancora mi è impossibile alzarmi.
Appare un altro messaggio. Emma lo legge in silenzio, poi socchiude gli occhi e mi guarda. 'Sei veramente nei guai.'
'Cosa? Perchè?'
Lei digita qualcos'altro e poi schiaccia invio. 'Cinque minuti fa' dice 'mi facevi la ramanzina sulle alterazioni del futuro. Ma a quanto pare anche tu qualche pasticcio l'hai combinato.'
Rido. 'Ma che dici?'
'Falso. Allora com'è che Sydney Mills mi ha appena chiesto il tuo numero di telefono?'
  
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