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Autore: Fabu_Louis_    10/12/2012    3 recensioni
non è la solita storiella perfetta dove gli innamorati si mettono insieme, litigano e si rimettono insieme e vissero felici e contenti. propio no.
non è la prima fanfiction che scrivo, ma su di loro si e anche con questo tema.
lasciate una recensione e spero davvero tanto che vi piaccia.
(accetto critiche, se dovete offendere risparmiatevi. grazie.)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il trambusto che ci fù il giorno dopo non lo capii nemmeno. Sapevo solo che papà era morto, che io ero nel mio letto a piangere, mio fratello nella sua camera e mia mamma nella sua facevano lo stesso. La casa era avvolta solo dei nostri singhiozzi, un'aria nera e fredda si impadronì di tutti noi, distruggendo tutta la casa. C'era un silenzio sordo, avrei voluto che Niall suonasse, cantasse, che piovesse con i tuoni, così da coprire o anche solo attutire i pianti incontrollati. Quella fottuta sera, mamma ci raccontò che perse la vita in un'incidente d'auto mentre stava tornando a casa, non si era fermato allo stop. La nostra intoccabile famiglia, si spezzò in un secondo, ingiustamente. Il dolore di non vederlo più mi mangiava lo stomaco e mi spezzava il cuore, mi faceva incazzare il fatto che non se lo meritava ed è successo ugualmente, ha sempre lavorato, non ha mai perso la testa per nulla. Ci amava, noi amavamo lui e lo avevamo perso per sempre.
 
Due giorni dopo ci fù il funerale. Zayn venne a prendere mia madre, Niall e me senza che noi gli chiedessimo nulla. Entrò nella mia stanza alle 10.00 del mattino il fatidico giorno, mi infilò il giaccone pesante sopra il vestito del Sabato che avevo ancora indosso, senza dire nulla. Lo fece e basta. Guidò fino alla chiesa, non mi accorsi e non guardai nulla. Avevo appena le forze di stare in piedi. Al funerale c'erano tutti, mia zia Katy, mia Zia Kelly, tutti i miei cugini, parenti e i miei amici. Louis, Liam e Harry. Con discrezione vennero tutti a salutarmi, abbracciarmi, accarezzarmi, facendomi le condoglianze. Per quel lasso di tempo smisi di piangere dopo averlo fatto tre giorni di continuo. Era una persona dopo l'altra, a cui rispondevo con un sorrisetto sforzato. Durante tutto il funerale Zayn mi teneva stretta a lui, non riuscii a fermare le lacrime ascoltando le parole del prete, bagnai il suo collo e la camicia. Mi chiesero se volevo dire qualcosa, rifiutai. Non c'era nulla da dire, da spiegare, da capire. Lui era morto, ingiustamente, e il dolore potevano capirlo solo chi lo stava vivendo. Io ero una di quelle. Durante la sepoltura mia madre venne portata via da qualcuno di cui non sapevo nemmeno il nome, ostacolava e cercava di non farlo accadere, e piansi ancora di più. Vederlo andare giù mentre la terra lo inghiottiva, era un dolore assurdo a cui non mi sarei mai abituata. Era la conferma che non sarebbe più tornato, non lo avrei mai più visto, o abbracciato, non avrei più chiedergli niente, non avrei più sentito la sua voce e sarebbe rimasto sempre un vuoto incolmabile. 
Non riuscivo a realizzare ancora l'accaduto, mi sentivo persa, cieca in un tunnel nero, aspannavo, cercavo di camminare ma ritrovavo buio ancora. 
Perdevo il conto dei giorni, non sapevo più se era Lunedì, o Giovedì oppure Domenica, sta di fatto che le cose non cambiavano. Noi, o quello che ne rimaneva, ci comportavamo come i giorni prima del funerale. L'unico cambiamento, era che il mio migliore amico, passava con me ogni giorno a letto con me dopo scuola, invece di andare a divertirsi con i suoi amici lo passava con me, facendomi sentire la sua presenza. Non avrei mai saputo ringraziarlo di più. Nei giorni seguenti, Harry, Louis e Liam vennero a parlare con Niall, me lo raccontò Zayn in uno dei tanti momenti che stava con me, mi confidò che anche lui stava malissimo.
 
 Giorno, notte, giorno, notte, giorno e ancora notte. Non faceva differenza, nè caldo, nè freddo. Ero morta anchio con lui.
 
Sentii la porta scricchiolare, richiudersi piano e una pressione famigliare sul letto. Zayn mi prese fra le braccia con la sua solita delicatezza calorosa, erano già le una del pomeriggio immaginai. Si tolse le scarpe, portò il piumone fino sotto i nostri colli notando che tremavo freneticamente. Mentre mi accarezzava il viso e mi appoggiava al petto avvicinandomi a lui, mi raccontava della sua giornata a scuola, delle novità, delle feste che organizzavano gli altri ragazzi, i test, il futuro, il diploma. Per me non vedevo nulla, gli prestavo attenzione sentendo non mie le parole che pronunciava.
 
<< Grazie di tutto Zayn >> dissi con un filo di voce.
<< Figurati, hai bisogno di me e.. >> lo interruppi.
<< Dico davvero >> gli sorrisi stancamente. Ancora per giorni, e giorni selenzio, tutti uguali, tutti della stessa pasta, dei stessi pianti, dello stesso dolore. Io, come mia madre e Niall, era una sofferenza troppo grande. Ci aveva tagliato le gambe, troppo bruscamente. 
 
<< Che giorno è? >> chiesi al mio migliore amico uno dei tanti giorni.
<< Oggi è esattemente il 23 Dicembre >> constatò guardando l'orologio.
<< Sono passati 19 giorni, mi sembrano un'eternità >> 
<< Lo so >> mi strette a sè, e mi lasciai consolare da lui.
Credo che non riuscirò mai a ringraziarlo per davvero fino in fondo. Sapevo che anche gli altri ragazzi tenevano a venirmi a trovare, ma per discrezione non erano venuti. Speravo che l'avrebbero fatto, mi avrebbe fatto sentire meglio vedere visi conosciuti.
<< Lo sai che non sei obbligato a stare qui, vero? Non voglio che tu ti perda pomeriggi interi per stare con me a non fare niente, mi disp.. >> mi interruppe dolcemente.
<< Sono qui perchè lo voglio io, e non sentirti in colpa >> mi sorrise.
Passò un'altra notte, senza dormire, guardando il soffitto bianco, incolore. Tremavo paurosamente, come se fossi in astinenza, perchè io ero già in astinenza del suo affetto. Arrivai a fatica al bagno per il tremore continuo delle gambe, mi aggrappavo a qualsiasi cosa per riuscire ad arrivare accanto alla mia stanza. Mi sciacquai il viso sperando di sentirmi meglio e riuscire a fermare il tremore, il getto d'acqua ghiacciato mi fece l'effetto contrario. Mi girò vertiginosamente la testa, tanto a pulsarmi, a sentirmi i conati di vomito salirmi fin sopra la gola. Chiusi automaticamente gli occhi, non ricordo il tempo, iniziai a piangere disperatamente e quando riaprii gli occhi ero sdraiata sul pavimento, tremando ancora più di prima. I singhiozzi soffocati mi lasciavano senza più aria, non respiravo più. La stanza girava in modo impressionante,come su una giostra impazzita, solo che ero ferma e la testa mi stava giocando brutti scherzi. Sentii una pressione salirmi per la gola, con le poche forze che il mio corpo poteva permettersi mi aggrappai velocemente alla mensola tirandomi, vomitai l'anima. Per la prima volta. Non smisi un'attimo di piangere, mi sentii peggio di prima. 
 
Sentii una mano calda scivolare su e giù per la mia schiena. Abbassai la tavoletta del water, tirai lo sciaquone e alzai lo sguardo, quello che vidi mi provocò sicurezza. Mio fratello mi prese fra le braccia, mi fece sedere sul bordo della vasca e la riempì d'acqua. Dal fumo che si creò, immaginai fosse bollente. Mi sentii tremendamente in colpa per il mio essere debole, per averlo costretto a fare questo, mi sentivo piccola e incapace. Mentre si prendeva cura di me, lo guardavo negli occhi e si vedeva che aveva pianto anche lui, ogni giorno, ogni notte,  eppure era lì pronto a prendersi responsabilità che non era obbligato a prendersi. Avrei voluto essere come lui, superare tutto quello, avere la sua forza e aiutare mamma a riprendersi pian piano, invece facevo fatica a farlo con me stessa. 
<< Scusa >> sussurrai mentre mi aiutava a uscire dalla vasca dopo essermi lavata.
<< Per cosa? >>
<< Per obbligarti a comportarti così >> la voce mi si spezzò nuovamente. Mi odiavo.
Sorrise amaramente scuotendo la testa <
Quella notte andai nel letto di Niall e dormimmo insieme, riuscii a dormire dopo giorni, avevo bisogno di essere accudita, curata, dovevano insegnarmi tutto di nuovo e lo odiavo.







 
SPAZIO AUTRICE.
alloooooora, ciauz a tutti belle e belli:)
sono tornata dalla mia prima giornata di lavoro, è andato tutto bene.
spero che il capitolo vi piaccia tanto, voglio solo dire che la storia non sarà tutta così drammatica, ci saranno colpi di scena, momenti romantici, scene un pò spinte.
Recensite, recensite e scrivetemi cosa ne pensate c.c
Ringrazio tutte le persone che hanno letto, che seguono in silenzio, che leggono e recensiscono, tutte, dal primo all'ultimo. 
alla prossima procioni ahaha!:)
  
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