Through the trees

“é inutile tanto ti acchiappo”

“No sono più veloce io!” Louis cercava di acciuffarmi ma non sarebbe mai riuscito a 5 anni ero molto più agile di lui, più vecchio di me di soli 3 anni.

“Ecco visto mi hai fatta cadere” eravamo entrambi sul prato, l'erba era bagnata e mia madre ci avrebbe sgridato per le macchie sui vestiti. Ma poco importa quando hai 5 anni e una quercia su di te ti fa ombra la grande quercia coprendo il celo e rendendo tutto più magico.

“Zoe ascoltami se un giorno non saremo più vicini ti troverò attraverso gli alberi,
curerò le rovine lasciate dentro di te perchè io sono ancora qui ora”

“Sei stupido? Da dove ti escono queste cose?”

“Un giorno capirai sorellina mia”

La strada, gli alberi, le macchine erano così diverse viste da quel finestrino.

Quella voce, lui riusciva a risvegliare i ricordi più felici della mia, no , della nostra infanzia.

Era tutto così bello quando eravamo bambini, giocavamo felici nel giardino, e i problemi erano tutti oltre la staccionata della nostra piccola villetta.

Eravamo protetti dal mondo cattivo e senza scrupoli, dalle forti braccia dei nostri genitori, sempre felici, pronti a rendere spensierato ogni nostro momento.

Perchè? Perchè aveva deciso di abbandonarmi? Perchè i nostri si erano separati?

Perchè mio padre, il mio pilastro, aveva deciso di abbandonarmi?

Cosa ho fatto di male per meritare tutto questo?

Era da mesi che ci pensava ormai, Zoe cercava aiuto, dentro di se gridava, voleva essere ascoltata, voleva solo le cose fossero in qualche modo andate diversamente.

Ecco perchè aveva amici sbagliati che le facevano fare cose sbagliate, ecco perche a scuola andava a “riscaldare la sedia” come diceva la sua proff di inglese.

Ecco perche non mangiava più volentieri come prima.

Ma nessuno, nessuno lo aveva ancora capito. Lei era solo un altra teppistella da mandare in riformatorio, non provava sentimenti, le piaceva solo trasgredire ecco cosa pensavano gli altri di lei.

“Non posso crederci Zoe lo hai fatto di nuovo! Io non so cosa devo fare con te?”

“Mamma, calmati, ci ho pensato e credo per lei sia meglio, venga a vivere con me.

Non per sempre, puo stare con me un mesetto, magari cambia?”

Louis pronto a trovare una soluzione stupida, per un problema inesistente.

Avrei potuto tranquillamente continuare con la mia vita di sempre e non farmi beccare più!

Ma no, lui doveva sembrare il ragazzo bravo e gentile, quello che si interessa della sorella con “problemi”

Ma fammi il piacere !

“No, no, non verro mai a stare da te! Non voglio starti fra le palle. Ti ho gia rovinato troppo la reputazione non credi? Mio caro bravo angioletto?”

“Prepara le valigie Zoe, non voglio averti più tra i piedi se combini questi macelli!”

ecco mia madre pronta a mettere fine a ogni discussione. Volevano questo? Bene si sarebbe prospettata un bel mesetto per Louis e i suoi amici canterini del cazzo....                                              
 

  “Ma tu non sei tornato.
E tu non sei tornato.
Perchè tu non tornerai fino a quando sarò libero
Vai tranquillo libero tra gli alberi”

HEII!!
Rieccomi con il secondo capitolo.
Ringrazio coloro che hanno recensito il primo capitolo, mi avete resa felice sappiatelo xD 
Nei prossimi capitoli ci sara da divertirsi, seguite la storia.