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Autore: GexeTheNemesi    28/06/2007    9 recensioni
La secondo fanfic su Naruto che scrivo, abbiate pietà nei commenti…
Cosa sarebbe successo se Naruto in fasce fosse finito fin da subito nella mani dell’Akatsuki? Per scoprirlo leggete quanto segue!
Genere: Generale, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Oggi ho avuto un avventura degno di un membro dell’Akatsuki: mi sono svegliato alle sette e fino a mezzogiorno sono stato a Milano a tentare di trovare la mia futura scuola ( uno ora e quaranta di bus solo per andare da Milano nord a Milano sud) poi un oretta buona per trovare la via giusta e, infine, ecco davanti a me la più raccapricciante delle scuole che abbia mai visto! Sembrava essere il covo di Orochimaru!
La morale signori miei è questa: Milano è grande, ma le palle che bisogna farsi per trovare una scuola adatta alle proprie esigenze lo sono di più!
Chi è d’accordo con me dica : “giuro di essere un fedele membro del villaggio della Luna Rossa finche morte non sopraggiunga^^”


Cap 36 Il credo dei guerrieri




“Allora Orochimaru, questa è la tua situazione: se provi a sparire e a nasconderti di nuovo in qualche sperduto angolo della terra del fuoco, noi ti troviamo e ti ammazziamo. Se tenti ancora di catturare o uccidere Naruto, noi ti troviamo e ti ammazziamo. Se intralcerai in qualunque modo l’organizzazione, noi ti troviamo e ti ammazziamo. Se continui con il tuo piano di distruggere le foglia con l’aiuto dei ninja dei sabbia, sarei anche disposto a lasciarti vivo per qualche annetto. A te la scelta” Disse Artemis, rivolto a quella poltiglia bluastra che fino a qualche minuto prima era il grande sannin Orochimaru.
Kakuzu rise divertito.
“Non ha nemmeno la forza per rispondere” ghignò lui.
“Penso che non possa farne a meno” lo informò Kisame.
“credo di avergli fracassato la mascella”
Il leader si sfregò le mani.
“Bene, penso che per oggi vi siate divertiti abbastanza” disse, rivoltò ai ninja attorno a lui.
“Si torna al covo, andate”
I ninja sparirono, tutti tranne Itachi.
“Se me lo concedete” cominciò.
“avrei una commissione di discreta importanza da sbrigare”
Artemis lo fissò per un lungo istante, come se sospettasse che quello davanti a lui non fosse il vero Itachi.
“Basta che non ti fai scoprire” si limitò a dire.
Anche l’Uchiha sparì, lasciando soli Naruto, il leader e quel che rimaneva del ninja leggendario.
“Andiamo?” incitò leader spostando lo sguardo sul suo allievo.

“Si è ripresa un po’?” Chiese preoccupato Kiba.
“No” rispose funebre Shino.
“né fisicamente né moralmente; anche con i miei insetti, quella tossina continuerà a corrodere il suo chakra per almeno una settimana e le sue prestazioni ne risentiranno terribilmente. Sembra anche che sia caduta una grande depressione, come se avesse avuto un enorme delusione”
Il ninja osservò l’Aburame piuttosto corrucciato.
“Pensiero profondo dottor Froid, ora dimmi come facciamo a farla riprendere”
“Di certo non dicendogli che si sarebbe dovuta ferire prima” lo punzecchiò il compagno.
Sulla fronte di Kiba cominciò a pulsare una vena.
“Senti un po’ tu…!”
“Kiba-kun, Shino-kun” disse timidamente Hinata, avvicinatasi ai due compagni.
“Vado al ruscello a prendere l’acqua”
Il ninja cinofilo sembrava contrariato.
“Sicura di potercela…”
Shino prontamente fece mordere il didietro del compagno da un tafano, zittendolo all’istante.
“D’accordo Hinata” disse Shino.
Lei si allontanò con la borraccia a fianco, non vedendo che l’Aburame aveva dato un sonoro pugno in testa al suo amico.
“Certo che tu sei proprio duro di comprendonio. Eh, Kiba?”
La Hyuuga non fece molta strada prima di arrivare al corso d’acqua, così appena arrivata riempì alla svelta la borraccia e si apprestò a tornare indietro: ma non lo fece.
Il suo sguardo cadde su una roccia molto grande li vicino.
Niichan impiegherebbe un solo pugno per frantumarla. Pensò
Si guardò intorno: non sembrava esserci nessuno, così decise di mettersi alla prova.
Gettò a terra la borraccia facendo rovesciare l’acqua al suo interno e attivò il Byakugan.
Concentrati… concentrati, Hinata…ce la puoi fare…
Accumulò quanto chakra le tossine gli permisero di raccogliere e lo indirizzò alla sua mano destra.
“Jyuuken!”
Colpì la roccia con tutte le sue forze, ma l’unico risultato che ottenne fu quello di rompersi un paio di dita.
Cadde in ginocchio, accarezzando le due dita fratturate.
E’ inutile, non potrò mai essere forte come lui
Chiuse gli occhi, mentre calde e amare lacrime bagnarono le candide guance della ragazza, delusa e arrabbiata.
“Piangi? I deboli piango” la voce di Naruto gli rimbombò nella testa come un’esplosione
“Tu sei un debole o una guerriera?”
Aprì di scatto gli occhi e si rimise in piedi, nello sguardo la determinazione che solo il biondo sapeva donargli.
Forse non sarò mai la guerriera che Naruto-niichan si aspettasi disse
ma gli dimostrerò che non sono certo una debole
“Jyuuken!” Hinata colpì di nuovo la roccia.
“Jyuuken! Jyuuken! Jyuuken!”
Dopo essersi rotta le dita di tutta la mano destra, la Hyuuga era almeno riuscita a creare una lunga crepa sul dorso della roccia. Ma per lei non bastava, non bastava affatto!
Era arrabbiata, furiosa: come avrebbe potuto aiutare Naruto se quella era tutta la forza che possedeva?
“Eccoti qua” disse una voce piatta alle sue spalle.
Hinata si voltò di scatto con espressione furente e il ragazzo che gli si parò davanti la fece arrabbiare ancora di più.
“Uchiha, non è proprio il momento adesso!” disse minacciosa.
Itachi piantò il suo Sharingan sugli occhi della ragazza.
“Nessuno usare quel tono con me, ragazzina” rispose, stranamente calmo.
“Io uso il tono che più mi aggrada per parlare con tipi come te!” gridò, gli occhi sembra che potessero iniettarsi di sangue da un momento all’altro.
“Quel tuo sguardo… è pieno di rabbia, di furore e di rancore profondo” sussurrò lui.
“potrei rimanere una vita intera ad ammirarlo”
Si avvicinò alla ragazza e le prese la mano diventata viola, tenendola racchiusa tra le sue.
“Momenti di debolezza capitano a tutti gli essere umani” le disse, mentre dalle sue mani cominciò a fuoriuscire un chakra di colore verde acceso.
“ma il valore di un guerriero si misura dal come si riesce a uscire da questi momenti bui. Ciò che non ti distrugge ti rende più forte: è questo il credo di noi guerrieri”
Liberò la mano della Hyuuga, tornata quasi magicamente del suo colore naturale.
“Il tuo odio può renderti forte, piccola guerriera, ma se il tuo corpo è ferito non puoi certo fartene una colpa”
Così dicendo voltò le spalle e cominciò a incamminarsi verso la foresta.
“Itachi-san” lo chiamo Hinata prima che potesse sparire.
Lui voltò appena la testa.
“arigatoo”
L’Uchiha sparì, lasciando la ragazza da sola ma con il sorriso sulle labbra.

“Ulala… traditore, assassino, spia e adesso anche pedofilo” commentò Tobi comparso a fianco dell’Uchiha.
“la tua carriera sta facendo passi in avanti”
“Tobi, alla prossima rischi” lo avvisò Itachi
“prova ad aggiungere qualcos’altro, e stabilirò io le cause della tua morte”
“Chissà cosa ne penserà Naruto-kun a riguardo…” rimuginò il ninja mascherato.
“Te la sei cercata”
Lo Sharingan di Itachi prese la forma di uno shuriken.




Capitolo corto, ma aveva poco tempo a disposizione e tra un po’ vado al cinema per “Transformer”.
Un’altra reminescenza adattata alla fanfic, del manga 32 questa volta. Ma perché nel manga Tobi dice sempre “ulala”??? E’ come “dattebayo” per Naruto, forse???
Boh!!!


  
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