Cap 2

Ciao Evan,eccomi qui,il giorno del tuo funerale.
Sì,alla fine ci sono venuta.
Ho aspettato che i tuoi parenti se ne fossero andati e mi sono avvicinata alla tua lapide.
Ti confesso che mi sento una vera stupida a parlare così,davanti a del marmo bianco,a confessarti ciò che quando eri in vita non ti ho mai detto.
E me ne pento,non hai idea di quanto rimpianga di non averti detto prima che ti amavo;mi aggrappavo al fatto che tu avevi fatto la tua scelta,e che era diversa dalla mia.
Mi sforzavo di credere che quello che stavo facendo era giusto,molto più importante di me e di te.
Giuro che se potessi tornare indietro rifarei tutto da capo,perché so che di me ti importava;ti importava davvero o non mi avresti salvato la vita.
Te lo ricordi il nostro ultimo incontro?
Mi avevi appena salvata dalle segrete di Villa Lestrange.
-É la seconda volta che ti salvo,Meadowes,sta diventando un’abitudine-
-Ti ringrazio,Rosier- avevo risposto e tu mi avevi rivolto quel tuo sorriso,capace di sciogliermi come nessun altro.
-Non merito neanche un bacio di ringraziamento?-
E allora c’era stato un bacio,più di uno ad essere onesti,e non mi era importato nulla del fatto che io fossi un Membro dell’Ordine e tu un Mangiamorte,in quel momento eravamo solo Dorcas ed Evan,due ragazzi che si amavano,nient’altro.
Già,ora lo so,era amore quello.
L’ho capito troppo tardi ma la guerra è ancora lunga e,ormai,la morte non mi fa più paura.
Magari ti raggiungo,staremo sempre insieme.
Ti dico quello che non ti ho mai detto: Evan,ti amo.

Ehi,Dorrie.
Sai,l’altra sera ti ho vista.
Stavo sognando,probabilmente il sogno più bello della mia vita,che tu eri ancora viva;eravamo sdraiati sul prato,in riva al Lago Nero,proprio come facevamo sempre all’ultimo anno,quando tu mi raccontavi di Rosier ed io continuavo a guardarti,facendo finta di non essere innamorato,di non essere distrutto dal fatto che mi avessi preferito un altro.
Ad un tratto ho detto qualcosa,non ricordo bene,e siamo scoppiati a ridere.
La tua risata melodiosa ha riecheggiato intorno a me per quelli che sono sembrati minuti interi.
Poi ho aperto gli occhi,ero nel mio letto,da solo,e mi sono ricordato che erano mesi che non sentivo la tua risata;hai smesso di ridere il giorno in cui è morto Rosier ed io,povero sciocco sentimentale,ho perso allegria e voglia di vivere quando è stato il tuo turno di andartene.
Chissà,forse ora mi proteggi da lassù e la tua risata risuona tra le nuvole.
Comunque,ora so che sei felice,sei con lui.

Spazio autrice:

Eccomi qui con il secondo capitolo. Nella prima parte,come avrete capito,parla Dorcas Meadowes e si rivolge ad Evan Rosier;ho immaginato che avessero una storia un po' alla Romeo e Giulietta,con lei che,però,cerca di negare ciò che prova e,alla fine,lo ammette con se stessa.
Nella seconda parte,invece,a parlare è Fabian Prewett (non chiedetemi perchè,ma ho sempre immaginato che lui fosse cotto di Dorcas,ma lei,povero Fab,lo vedeva solo come un amico).
Spero che vi sia piaciuto.
Fatemi sapere che ne pensate.
Al prossimo capitolo.
Baci baci,
Bella_92