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Autore: whfdsaj    12/12/2012    3 recensioni
' Mi chiamo Elizabeth Green, ma tutti mi chiamano Liz, ho diciasette anni e sono appena arrivata. Questo significa scuola nuova, persone nuove. '
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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FIRST DAY.



 

*Wake up in the morning feeling like P Diddy (Hey, what up girl?)
Grab my glasses, I’m out the door – I’m gonna hit this city (Lets go)*




°Driiiiiiiiiiiiiin Driiiiiiiiiin Driiiiiiiiiin Driiiiiiiiin Driiiiiiiiin Driiiiiiin°

Allungo la mano, e inizio a premere un po’ dappertutto in cerca del tasto per far stare zitta ‘sta cosa. Forse ho toccato un po’ troppo, perché, oltre alla sveglia che almeno ha smesso, faccio cadere anche due libri. Cavoli. Guardo la sveglia: sono le sette in punto. Ho tempo, posso dormire ancora un po’.

-Lizzieeeeee svegliatii!- Mio cugino mi chiama. Ma che vuole?!

-Ma che vuoi?!- chiedo.

-Svegliati! E’ il tuo primo giorno, cerca di essere un po’ in anticipo almeno oggi!- Per lui non è il primo giorno, è stato qui anche gli anni scorsi.
La Zia gli ha permesso di restare e frequentare una scuola fissa, io invece ho dovuto seguirla nei suoi viaggi, non che non mi piaccia viaggiare, anzi, ne ho ricavata miliardi di disegni..
Ora ci ritroviamo qui, in quattro, e mi sa resteremo tutto l’anno.

- Dai Josh, dammi altri cinque minuti, ho sonno!- Dico facendo il faccino più convincente che conosco.

- Ok, ma poi ti vengo a svegliare- Ribadisce il cugino fai-presto-muoviti.

Josh, mio cugino, ha un anno più di me, alto e piuttosto carino. Ha anche lui occhi verdi e capelli neri, deve essere un vizio di famiglia; stavolta però niente lentiggini. Per me Josh ormai è come un fratello.

-Oooooh Liiiiiz! Ci sei?! Sono passati dieci minuti! DIECI!- mi urla nell’orecchio.

- Mamma mia che palle oh-

- Sei fortunata che oggi tocca a me accompagnare Ebby, hai più tempo per prepararti, muoviti!-

-Calma, calma- Dico io, e lui alza gli occhi al cielo.

Ebby è mia sorella. Il suo vero nome è Emberlee: è una nanetta di sei anni, distrugge tutto ciò che è a portata di mano e sa solo fare casino. Ha i capelli biondi e, anche lei, occhi verdi e lentiggini. Io e Josh abbiamo deciso di fare a turno, la accompagnamo e la andiamo a prendere alle elementari un giorno io e un giorno lui.


Mi alzo, traballo un po’, poi scendo a fare la colazione, sempre con gli occhi mezzi socchiusi. Mentre mi verso i corn flakes nel latte, un po’ escono dalla tazza, come sempre, sento delle urla. Probabilmente è Ebby che non si vuole mettere i calzini. Non so quale sia il suo problema, ma odia i calzini.
Zia Caroline non c’è. Fa l’infermiera, quindi siamo abituati a non vederla. Esce di mattina prestissimo, e rientra sera tardi, a volte non torna proprio. Zia Cory è bassina, ha i capelli color carota, occhi verdi e lentiggini. La mia famiglia è un covo di inutili lentiggini. Tornando a lei, sprizza sempre allegria da tutti i pori, e più che trentadue anni, sembra averne quindici. E’ fuori di testa, ma ci vuole un gran bene e noi ne vogliamo a lei.

Vado in bagno, mi lavo e tutto e poi torno in camera. Dilemma: che mi metto? Non che mi interessi più di tanto, ma non voglio che la gente mi veda come una specie di barbona, cerco di vestirmi bene.. Infilo un paio di jeans stretti e la maglia dei Nirvana. Sì, così dovrebbe andare. Opto per le converse bianche ed esco. Sono indecisa se prendere l’autobus o andare a piedi. Controllo l’ora sul cellulare: sette e quaranta. C’è tutto il tempo, vado a piedi. Mi piace questo paesino; villette a schiera, c’è molto verde, e fa mooolto caldo per essere settembre. La gente sembra simpatica e tutti mi salutano. Ma che si salutano?! Io faccio l’acida e non rispondo. Odio parlare di mattina.

Arrivo davanti a un cancello enorme. Wao, questa scuola è molto più grande di quanto m’immaginassi. C’è un bel giardino, e una scritta enorme davanti: ‘Ernesis School’ .

Appena entro, tutti smettono di fare ciò che stavano facendo e mi fissano. Tipico. A ogni scuola succede quando c’è uno nuovo. Mormoro un ciao, poi tutti riprendono ciò che stavano facendo. Questa scuola è gigante. Individuo Josh e corro subito da lui. Sta parlando con due ragazze piuttosto carine.

- Ehi Lizz, loro sono Marianne e Lucy, delle amiche –
Saluto, e loro ricambiano sorridendo. Ma perché sono tutti felici? Insomma, è Lunedì mattina, non Sabato sera! Non che il Sabato sera ci sia un motivo preciso per essere felici, uno può essere anche triste, è solo che solitamente siccome è.. Occhei, sto farneticando, torniamo sul pezzo. Josh mi accompagna in segreteria, dove mi danno gli orari delle lezioni, un modulo che compilo e il codice, o come cavolo si chiama, del mio armadietto. Do un’ occhiata veloce alle materie:
Matematica, Biologia, Scienze, Arte, Musica, Inglese, Francese, Italiano… COSA? ITALIANO? EH? SIAMO PAZZI? Perché cavolo in Inghilterra come seconda lingua c’è italiano? Bho.

Finisco di leggere le materie, saluto Josh che sta parlando con dei suoi amici e vado al mio armadietto. Mi piace, non è ne al centro del corridoio ne infrattato. Infilo dentro i libri e attacco gli orari nello sportello.

Chiudo, e mi trovo davanti quattro occhi che mi scrutano.




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Ciao bellezzeeeeeee! Grazie a tutte quelle che l'anno letto, anche quelle su twitter, vi amo hfureghf c: Vi prego recensiteeee 


 

  
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