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Autore: Appleeatyou    14/12/2012    5 recensioni
[MadaraMei - argh!] [What...if]
Gentile signor Uchiha,
è con profondo rammarico che siamo stati costretti a rifiutare la Sua proposta di dichiarare guerra al Villaggio della Nuvola.
Onde evitare ogni Sua possibile recriminazione, Le ripeto che no, il fatto che il Raikage abbia definito gli Uchiha dei "fricchettoni dai seri problemi di sessualità" non è ritenuto un motivo valido per iniziare una faida, e neanche il fatto che il fratello del Raikage abbia rubato il sottofondo musicale della canzone tradizionale Uchiha "Il tuo cuore impalato sulla mia Kusarigama" e ne abbia ricavato un pezzo rap è un motivo valido.
Cordialmente.
Hokage Hashirama Senju.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Madara Uchiha, Mei Terumi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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madamei2 Ciao a tutti!
Questa storia è... beh, un esperimento, ecco. Contiene una coppia che non ho mai affrontato, una struttura che non ho mai affrontato... e, beh, anche una sfida IC-iana che non ho mai affrontato.
Giusto per farvi capire: è una storia MadaraMei. O MeiMadara, per essere precisi (Girl rulez!).
Il punto è che il contesto è davvero generale/vago, perché - come sappiamo- credo che niente di niente potrebbe mai spingere quei due l'uno nelle braccia dell'altra, se seguiamo il canon ufficiale.
Ho ovviato il problema con una fiction semi AU, ovvero: Mei è la seconda Mizukage, non la quinta... e così anche per il Raikage ed Oonoki; abbiamo Hashirama, Tobirama e ovviamente il caro vecchio Madara - insomma, un balzo nel passato per alcuni personaggi, ecco. Non ho messo l'avvertimento AU perché il mondo è pur sempre quello di Naruto: fatemi sapere se secondo voi è meglio segnalarlo!
Noticina: Il tuo cuore impalato sulla mia Kusarigama non è un titolo che ho inventato io... ma non ricordo asolutamente DOVE l'ho letto! se qualcuno lo sa è liberissimo di avvertirmi :)
Sono quasi sicura di aver azzeccato l'IC dei personaggi, anche perché io sono Sailor Erena e ti punirò in nome dell'IC!
Er, Scusate. Spero vi piaccia :)

Ciancino le bande e bandino le ciance!
Buona lettura!





I problemi di un villaggio maschilista

{Con mutandoni e serenate diurne}


Gentile signor Uchiha,
è con profondo rammarico che siamo stati costretti a rifiutare la Sua proposta di dichiarare guerra al Villaggio della Nuvola.
Onde evitare ogni Sua possibile recriminazione, Le ripeto che no, il fatto che il Raikage abbia definito gli Uchiha dei "fricchettoni dai seri problemi di sessualità" non è ritenuto un motivo valido per iniziare una faida, e neanche il fatto che il fratello del Raikage abbia rubato il sottofondo musicale della canzone tradizionale Uchiha "Il tuo cuore impalato sulla mia Kusarigama" e ne abbia ricavato un pezzo rap è un motivo valido.
Cordialmente.
            Hokage Hashirama Senju.



Egregio cretino,
sto venendo a cercarti per dispensare calci in culo e bubblegum, e ti comunico che ho finito tutto il bubblegum.
Regolati.
         Madara Uchiha

P.S: Abbiamo finito i bubblegum, ma portiamo le tagliatelle.
        Izuna.


____

-" Hashirama Senju, sei un uomo morto!"- Ruggì una voce demoniaca, quattro piani più sotto. Hashirama Senju fissò il pavimento dal quale provenivano tonfi sordi, guardò con preoccupazione la porta e sospirò.

-" Mito, per favore, segna di contattare in tempi utili gli artigiani per... mh, cinque porte nuove. E aggiungi un punto sotto alla Lista delle Minacce di Morte. Quando arriverò a mille punti, gli Uchiha hanno detto che mi spetterà di diritto un televisore ventuno pollici. La Raccolta Punti delle Minacce di Madara sta dando decisamente frutti... Izuna ha detto che le denunce per disturbo della quiete pubblica e per diffamazione sono diminuite del trentaquattro percento, da quando distribuiscono premi consolatori contro le maledizioni di Madara alla gente di Konoha."-

-" Televisore? Potremmo metterlo in bagno. Comunque, dove aggiungo la crocetta? Non ti ha mai chiamato per nome completo. Segno sotto Stupido Senju morirai oppure sotto Maledetto Hashirama, la tua fine è vicina? "-

-" Fai tu, cara, tanto comunque mi spetta un doppio regalo,"- disse Hashirama proprio mentre la porta sembrava implodere sotto una massa di fuoco e si carbonizzava pietosamente al suolo.
Madara fece la sua trionfale entrata tra i fumi delle macerie, seguito a ruota da un Izuna munito di un grosso contenitore per ramen.

-" Buongiorno!"- Disse Izuna bonariamente.

-" Senju idiota, ti sei appena fatto un nemico per tutta la vita,"- sbraitò Madara, raggiungendo a grandi passi la scrivania dell'Hokage dove Hashirama sfogliava dei documenti.

-" Credevo fossimo già nemici,"- disse l'uomo senza neppure alzare gli occhi, mentre Mito aggiungeva un altro punto. Siamo a novecentosei per Stupido Senju Morirai, pensò allegramente. Chissà se tra i premi c'è anche una videocamera?

-" Come osi definirti TU un ottimo Hokage, quando non ti curi neppure del mio beness..."-

-" Ma curarmi del tuo benessere implica necessariamente il malessere del resto di Konoha. Comprenderai che la mia è una scelta obbligata."-

-" Suvvia, non è un grosso problema. Il tuo cuore impalato sulla mia Kusarigama era una lagna. La versione rap potrebbe diventare il tormentone di questa estate."-

Izuna dispose con una certa rapidità le bacchette sull'enorme scrivania, una per ogni commensale, e poi aprì il contenitore del ramen. -" Ramen al pesce azzurro. Spero vada bene a tutti."-

-" Piantala di essere così servile,"- sibilò Madara, poi alzò la voce di un tono. -" Nessun essere sano di mente cercherebbe mai di ricavare un rap da una canzone enka."-

-" Beh, quello che conta è il pensiero,"- disse Mito, porgendo la sua ciotola ad Izuna affinché la riempisse.

-" Appunto. Chiunque abbia pensieri simili andrebbe sterminato."-

-" Ma Bee-san l'ha fatto per sugellare l'amicizia tra Konoha e la Nuvola. Condividere delle canzoni traduzionali è un ottimo punto di partenza per coalizzare i due villaggi."-

-" Taci, Senju, non sono state le tue canzoni tradizionali ad essere state ricoperte di vergogna. Quell'uomo è un insulto al rap."- Non appena tutti cominciarono a fissarlo, Mito si bloccò perfino nel bel mezzo di un boccone, Madara si tirò indietro sulla sedia e si affrettò ad agguiungere -" Non che io ascolti rap. Era per dire."-

Hashirama ingoiò una bacchettata di tagliatelle, chiedendosi se anche le interruzioni maleducate contavano nella Raccolta Punti. -" In ogni caso, se non ho alzato una barriera di alberi intorno al Palazzo dell'Hokage come l'ultima volta - spero che adesso ti sia chiaro che se ordino ai miei alberi di attaccare per uccidere è perché non voglio averti intorno, e che non è saggio cercare di carbonizzarli, no? E non fare quella faccia, se sei rimasto appeso a testa in giù per due giorni prima che ti trovassimo è solo colpa tua.  Uh, cosa stavo dicendo?"-

-" Gli stavi parlando del motivo per il quale sono riusciti ad arrivare qui. Oh, grazie,"- aggiunse Mito mentre Izuna le serviva la terza ciotola (ora sapete anche che la passione per il ramen caratterizzava tutti gli Uzumaki. Visto quante cose si imparano, leggendo questa fiction?).

-" Giusto. Ho bisogno di una guardia del corpo per il meeting, e ho pensato..."-

-" Quale meeting?"-

-" Lo Tsuchikage ha contattato i capi dei villaggi per discutere delle nuove alleanze. E' meglio farlo in tempi di pace che a ridosso di una guerra, senza contare che un'alleanza tra le cinque grandi nazioni potrebbe assicurare un periodo di tranqullità decisamente più lungo. Konoha è stata scelta come quartier generale dell'incontro."-

-" Se è un incontro diplomatico, a cosa servono delle guardie del corpo?"- Chiese Izuna.

-" E soprattutto perché non lo chiedi a quell'inetto di tuo fratello?"- Aggiunse Madara.

Hashirama alzò gli occhi al cielo. -" Mi sembra ovvio che Tobirama parteciperà, ma ho bisogno di due guardie del corpo. La situazione all'inzio non sarà delle più distese... specie con il Raikage, che non ha una grande pazienza. E' la prima volta che ci incontriamo, qualche problema sorgerà sicuramente, almeno all'inizio."-

-" E sentiamo, Senju,"- Madara fece rotolare le lettere del nome sulla lingua, come se fossero un dolcetto. -" Perché proprio una guardia dal clan Uchiha?"-

-" Il vostro clan, più di ogni altro, ha tutti i diritti di essere informato su quello che decido, avete contribuito a fondare il villaggio. Oltretutto, il vostro cognome gode di molto rispetto, e..."-

-" Piantala con le moine, con me non funzionano."- Madara risucchiò rumorosamente l'ultimo fondo di brodo, poi abbandonò la ciotola sul tavolo con malagrazia, alzandosi in piedi in tutta la sua minacciosa altezza. -" D'accordo, se hai bisogno della mia presenza per importi, e la cosa non mi sorprende, ti farò da guardia del corpo."-

Hashirama lanciò un'occhiata di scuse ad Izuna, come a dire che aveva fatto tutto Madara ma avrebbe preferito di gran lunga lui. Izuna gli fece cenno di non preoccuparsi, e poi aiutò Mito a togliere di mezzo le ciotole.

-" Perché diavolo hai mandato quella lettera pomposa, comunque? Abitiamo nello stesso villaggio."-

-" Volevo fare le cose per bene..."- e senza rischiare che mi mandassi a fuoco l'ufficio, aggiunse Hashirama nella sua mente. Aveva imparato a sue spese che non era intelligente dire in faccia a Madara un semplice no.
_____

-" Madara, per favore,"- guaì Hashirama, fermo dietro la porta oltre la quale lo attendevano gli altri Kage.

-" Ho detto no. Non mi nasconderò dietro dei pannelli come un verme qualunque,"- disse Madara categorico.

-" Ma se mi presento con le mie guardie del corpo armate fino ai denti potrei dare un'impressione sbagliata,"- gemette l'Hokage.

-" Pensi che me ne importi qualcosa delle tue impressioni?"-

Hashirama sospirò, cercando di dominare l'impulso di legare Madara col mokuton fuori dalle mura di Konoha fino alla fine del meeting. -" Almeno lascia Kusarigama."- Un improvviso lampo di genio lo colse, e continuò: -" lo so che con la tua arma ti senti più sicuro..."-

-" Non è una questione di sentirmi più sicuro. Kusarigama è parte del mio arsenale da guerra."-

-" Ma non siamo in guerra,"- obiettò Tobirama giustamente. -" Non c'è bisogno di essere così teso."-

Madara ringhiò e appoggiò con delicatezza insospettabile Kusarigama al muro, come se fosse un bambino. Un mortale, metallico bambino che aveva sterminato una serie impressionante di nemici - e che Hashirama si era ritrovato più di una volta ad un centimetro dalla faccia, e ancora più volte pericolosamente vicino alle chiappe. -" Contenti, ora?"-

Hashirama aprì la porta, entrando nella stanza. Gli altri Kage alzarono lo sguardo: quattro uomini incluso Mifune, il capo dei samurai, e una sola donna, la Mizukage del Paese dell'Acqua.
L'Hokage avvertì una specie di singulto alle sue spalle, e lanciò una breve occhiata; Madara guardava fisso l'unica donna della stanza, e gli occhi gli erano letteralmente schizzati fuori dalle orbite. Le sopracciglia di Hashirama si sollevarono fino all'attaccatura dei capelli, e meno di un secondo dopo l'Uchiha aveva ripreso la sua proverbiale facciata da ninja schifato dal resto del mondo.
Non appena Hashirama si sedette, dal nulla comparvero le guardie del corpo degli altri capi, due o tre a seconda della scelta del Kage; perfetto, erano già sul piede di guerra nel primo minuto di incontro.

-" Bene arrivato, Hokage."- Lo salutò Oonoki della Bilancia, lo Tsuchikage.

-" Meglio tardi che mai,"- borbottò A, il Raikage della Nuvola.

Hashirama di preparò mentalmente ad una lunga trattativa.

____

-" Non è andata male,"- disse Madara, sedendosi mollemente sulla sedia di fronte alla scrivania dell'Hokage.

-" Non è andata male? Non è andata male?"- Sbottò Hashirama, l'aria decisamente stravolta. -" Non so se sia stato peggiore il momento in cui il Raikage ha distrutto il tavolo con un pugno, o quando lo Tsuchikage mi ha accusato di voler venir meno al patto con la Roccia e di volerla solo sottomettere (facendo riferimento a quanto TU gli hai detto nell'unica missione al di fuori del villaggio nella quale mi sono azzardato a mandarti ), o quando tu e Tobirama siete balzati sul tavolo e con voi tutte le guardie dei  Kage e avete cominciato a combattere."-

-" Avevo avvertito un chiaro intento omicida. Ho cercato di salvarti, Senju."-

-" Intento omicida? Ma Mifune - san si era limitato a starnutire...!"-

-" Okay, non è andata di certo bene,"- disse Tobirama il Pragmatico (glissando abilmente sul fatto che anche lui aveva seguito Madara nel suo illogico attacco), -" ma i Kage sono ancora tutti qui. Si può riparare domani, nessuno sembra voler tornare indietro e giocarsi la possibilità di un contratto di alleanza sicuro, specie se gli altri capi dei paesi restano. Nessuno vuole essere tagliato fuori, in caso di una guerra."-

-" Ecco, domani,"- disse Hashirama febbrilmente. -" Madara, domani ti proibisco anche solo di accennare ad una minaccia verso uno qualunque degli altri capi. Niente Kusarigama, niente sharingan, niente di nie..."-
Hashirama non potè sentire la piccata risposta di Madara, perché proprio in quel momento un discreto bussare li interruppe.

-" Permesso?"- Fece la voce sconociuta dietro al porta.

L'Hokage lanciò una breve occhiata interrogativa a suo fratello, poi diede il suo consenso ad entrare.

La Mizukage, Mei Terumi a quanto Hashirama ricordava, entrò nel suo ufficio. -" Hokage-sama, vorrei parlare con lei."-

-" Domani..."- cominciò Hashirama, anche se sembrava che ormai fosse l'unica parola che riuscisse a dire.

-" Lo so, ma vorrei parlare in un ambiente un po' più tranquillo."-
Hashirama cercò di metter su la faccia più bonaria del suo repertorio, ma con la coda dell'occhio colse Madara mentre attivava lo sharingan e si affrettò a dire: -" vuole scusarmi solo un momento, Mizukage-sama?"-

La donna annuì, uscendo con un inchino. Madara non le tolse gli occhi di dosso.

-" Cosa ti ho detto?"- Sbottò Hashirama al suo indirizzo. -" Niente minacce verso..."-

-" Non è una minaccia, stupido Senju. Stavo solo guardando."-

Quell'ultima frase fece accendere una lampadina nella mente di Hashirama, e allora fissò l'Uchiha con la sua peggior aria di disapprovazione. -" Madara, non mi piace neanche il fatto che usi la tua abilità oculare per spiare sotto le vesti della gente, men che meno de..."-

-" Spiare sotto le vesti della gente? Lo sharingan non può farlo, è il byakugan che ha quell'abilità."-

-" Il byakugan ha QUALE abilità?"-

Madara ghignò. -" Già, ha quella abilità. Mi auguro per te che Mito indossi mutandoni di lana quando passa davanti ad Hiashi. O Hizashi, uno dei due."-

-" Ora capisco perché hanno sempre il byakugan attivato quando Mito passa davanti a loro,"- borbottò Hashirama. -" A costo di farle mettere le mie mutande..."-

-" Quando la pianterai di farneticare, farai entrare quella povera donna? Guarda che da fuori si sente tutto."-

Hashirama mise su una faccia di puro orrore ( la Mizukage l'aveva sentito farneti... parlare delle mutande!) e si schiarì la voce. -" Può entrare."-

Lei entrò immediatamente, confermando l'ipotesi di Hashirama che dall'altro lato della porta si sentiva perfettamente qualunque cosa si dicesse nella stanza.
Argh.

-" Spero di non disturbare, "- cominciò la donna. -" Come dicevo prima, vorrei parlare con lei del mio progetto in un'atmosfera più tranquilla."-

-" Quale progetto?"-

-" Sei proprio uno zotico, Senju. Falla almeno accomodare,"- intervenne Madara, che dalla faccia se la stava godendo; Hashirama si affrettò a far cenno alla Mizukage di sedersi.

-" Hum, è una questione abbastanza... tecnica. E delicata,"- provò a dire la donna, lanciando una breve occhiata all'Uchiha; lui, che sotto sotto era un gran bastardo, si accomodò alle spalle di Hashirama con aria strafottente, ignorando il tentativo della Mizukage di suggerirgli di uscire.

-" Siamo tutt'orecchi."-

Lei sospirò, gli lanciò un'occhiataccia e iniziò a parlare. -" Ho intenzione di costruire un ponte che colleghi il Paese dell'Acqua al resto delle nazioni. Kiri è un villaggio completamente isolato, e fino ad adesso non abbiamo avuto contatti con altri paesi. Sono qui principalmente per convincere gli altri Kage, lei incluso, della mia idea. Un ponte è la soluzione più rapida ed efficace per migliorare i trasporti, i commerci e anche i legami tra i nostri villaggi."-

-" Un ponte,"- disse Hashirama pensieroso. -" Non è una cattiva idea. Ma il villaggio più vicino alla costa è Ame, e..."-

-" Il Villaggio della Pioggia è sotto la mia giurisdizione,"- lo interruppe. -" La mia idea gioverebbe anche a loro. Fino ad adesso i commerci sono stati piuttosto scarsi, e i dazi doganali troppo alti. Il commercio è quasi nullo tra la Terra del Fuoco e la mia nazione. Dai miei informatori, so che ad Ame la situazione è considerata troppo statica, quasi insostenibile - un ponte potrebbe risolvere in parte i problemi."-

-" D'accordo. Ma per quale motivo ha voluto parlarne con me?"-

La Mizukage sorrise in maniera inquietante. -" Oh, beh, sarebbe meglio se un uomo rispettato come lei appoggiasse la mia idea. Specie per convincere lo Tsuchikage e il Raikage. Dubito che Mifune-san si opporrebbe."-

-" Ma un accordo al di fuori del meeting..."-

-" Già, un accordo al di fuori del meeting è un suicidio diplomatico,"- disse Madara con insospettabile padronanza di linguaggio. -" Non credo che gli altri capi sarebbero contenti di sapere che l'Hokage e la Mizukage firmano accordi segreti."-

-" Non più felici di sapere che la Foglia e la Terra hanno già provato ad accordarsi,"- rispose la donna con un sorriso tutto denti -" E poi non c'è bisogno di firmare nulla. Siamo solo due persone le cui menti viaggiano sullo stesso binario."-

Tobirama alzò un sopracciglio, mentre l'Uchiha lanciò uno sguardo di fuoco all'Hokage; Hashirama imprecò mentalmente: Oonoki non era stato molto intelligente nel comunicare al mondo che c'erano già stati contatti tra di loro - e non erano andati a buon fine, oltretutto. Il Raikage aveva cominciato a fumare dalle orecchie quando aveva saputo che l'idea del meeting dello Tsuchikage derivava proprio da quel patto sfaldato. Poi aveva sfondato il tavolo con un pugno per sfogarsi, ma quelli erano dettagli (meno male che Hashirama aveva l'arte del mokuton e in caso di necessità poteva fornire legna, o tra Madara e l'iroso capo nella Nuvola sarebbe stato costretto a disboscare la terra intorno Konoha.) .

-" In ogni caso, servirebbe il via libera di tutti i Kage,"- obietto il Senju.

-" Veramente no. L'unica terra direttamente collegata sarebbe quella del Fuoco. Di fatto mi serve solo la sua approvazione."-

Tobirama, rimasto in silenzio fino a quel momento accanto alla finestra, obiettò: -" veramente bisogna convincere i cittadini di Ame, prima di ogni altra cosa."-

-" Oh, non sarà un problema,"- comunicò Mei convintissima. Si coprì la bocca con una mano, fece un risolino e trillò: -" Andrò a letto con ogni operaio del luogo, se sarà necessario."-

Dopo quelle parole, un silenzio opprimente scese nella stanza. Hashirama si strozzò con la saliva. -" Mizukage-sama... non mi sembra il c-caso..."-

-" Oh, Dio, è il villaggio più maschilista nel quale mi sia mai capitato di entrare,"- gemette Mei Terumi, come se non fosse stata lei a dichiarare a tutti i presenti di essere una donna di facili costumi. Sembrava parecchio pentita del suo infelice scherzo. -" Ovviamente non ho intenzione di andare a letto con tutti loro."-

-" Solo con i carpentieri?"- Suggerì Tobirama, e Madara gli alzò il pollice in segno di approvazione.

-" Non... no, nessuno,"- borbottò infelicemente la Mizukage.

Hashirama parve riacquistare il controllo di sé con molta fatica, e sempre con enorme fatica cercò di dire qualcosa di intelligente. -" Potrei approvare... ovviamente non quello che lei ha detto dopo. Cioè, quello che ha detto prima di... uh, correggersi. Insomma, l'idea in generale non è... l'idea del ponte, sto dicendo, non mi oppongo. Per il resto... beh, se lei vuole davvero - è una sua scelta, immagino, e... gh."-

-" Sì,"- disse la Mizukage con voce fredda. -" Direi che i mezzi con i quali intendo convincere i cittadini di Ame a costruire il ponte siano una mia scelta. Il precedente Mizukage ha dato un'immagine sbagliata della Terra dell'Acqua, e vorrei darne una migliore. Non siamo solo un gruppo di marinai che vivono di quello che riescono a pescare."-

-" Certo che no, vedo che anche la prostituzione frutta bene,"- bisbigliò Madara. L'Hokage inorridì nel sentirlo e girò il capo di centottanta gradi per fulminarlo. Ci mancava solo la lingua lunga di quell'idiota di un Uchiha.

-" Dio, Senju, sei spaventoso. Non sarai mica posseduto?"-

-" Madara, TACI."-

-" E' normale che faccia così?"- Chiese Madara a Tobirama, il quale ingoiò un groppo di saliva con aria piuttosto angosciata.  -" Voglio dire, non è normale una simile mobilità del collo. Un esorcista credo sarebbe..."-

Hashirama ringhiò, scrocchiando le vertebre mentre tornava a guardare dinanzi a sé.

-" Mizukage-sama, la sua è un'ottima idea. Approvo completamente."-

La donna, che stata cercando discretamente di allontanarsi dalla scrivania senza mostrare troppo orrore, alzò il capo sorpresa e sorrise. -" B-bene, Hokage sama. Però credo che il suo sottoposto abbia ragione, non sarebbe il caso di... ecco... uh. Voglio dire, grazie. "-

____

Alla fine, la proposta della Mizukage era stata accolta senza particolari problemi. Certo, il Kazekage aveva fissato la donna di Kiri per qualche momento, e una piccola parte di Hashirama era morta quando aveva chiesto " E come intende convincere i cittadini di Ame a costruire il ponte?"-
La Mizukage però, aveva reagito benissimo. -" Ho in mente diverse argomentazioni validissime,"- si era limitata a dire.
In fondo agli altri Kage poco importava del ponte, dato che non li coinvolgeva direttamente, quindi avevano lasciato correre; perfino Madara era rimasto in silenzio durante tutto l'incontro. Quando alla fine Hashirama si era ritirato nelle sue stanze, aveva con sé il rotolo della Mizukage e un primo abbozzo di contratto tra i cinque paesi, quindi non si poteva dire che la giornata fossa stata sprecata.

-" Sei troppo ottimista, Senju,"- borbottò Madara. -" Il patto tra i paesi si può riassumere con non pestare i piedi a me che io non li pesto a te. Cosa che facevamo anche prima. Non abbiamo risolto un cazzo."-

Però Hashirama era impavido e si limitò ad ignorarlo, sgranocchiando cracker nel suo ufficio mentre Madara gironzolava come un mendicante, lamentandosi e rendendosi, in generale, una presenza fastidiosa.
Che non si dica che Hashirama non era un uomo paziente. Anche quando non riuscì più a sopportare le lagne dell'Uchiha e lo spedì fuori a cavallo di un tronco sbucato fuori dal pavimento, l'Hokage continuò a complimentarsi con sé stesso per la sua proverbiale pazienza; in effetti con Madara due erano le possibilità: o accettavi il suo modo di essere così snervante, o ti trasformavi in un maniaco omicida.
Ovviamente, il fatto che il tronco sul quale era legato Madara sfondasse la parete principale della casa dell'Uchiha facendo crollare la costruzione su sé stessa - e seppellendo di fatto Madara sotto una coltre di travi e chiodi - non era una prova che Hashirama fosse diventato un maniaco omicida.
Neanche un po'.

 Il terzo giorno di meeting fu il decisivo, e alla fine della giornata il rotolo con i simboli dei cinque villaggi venne distribuito tra i Kage.

-" Finalmente se ne vanno,"- bisbigliò Tobirama, -" non avrei sopportato ancora per molto le occhiate della segretaria del Raikage. Quella Darui non mi piace. Mi guarda con cupidigia."-

-" Non preoccuparti, Tobirama, è attratta solo dal tuo femminile boa di piume,"- rispose velenosamente Madara, il che gli fece guadagnare una tallonata sull'alluce piuttosto dolorosa. -" Penso sia difficile trovare struzzi nel suo paese."-

Proverbiale pazienza
, si ricordò Hashirama sorridendo in maniera inquietante agli altri Kage, mentre dietro di lui le sue due guardie del corpo cominciavano a picchiarsi. Ricordati della tua proverbiale pazienza.
Fu solo alle cinque del pomeriggio, quando Hashirama si avviò con le sue zoppicanti ed acciaccate guardie verso la sua residenza, che la voce della Mizukage li raggiunse.

-" Sarebbe possibile rubarle Uchiha-sama per un minuto?"-

Hashirama si girò, guardandola interrogativamente. -" Uh, Uchiha-sama?"-

-" Sì."-

-" Beh, non ho obiezion..."-

Madara, che non aveva proferito parola, avanzò di un passo con aria strafottente. -" Di sicuro non ho bisogno del TUO permesso, Senju. Andiamo."-

Hashirama li guardò allontanarsi, due sagome stagliate contro la luce morente del sole; beh, una sembrava un abete ambulante e l'altro un grosso gorilla, ma l'immagine era comunque poetica. Cercò di autoconvincersi nel vedere la poesia. Ci provò davvero.

Tobirama obiettò -" ... non ti sembra che siano piuttosto ridicoli, insieme? E dire che la Mizukage è piuttosto carina, tolti gli improbabili capelli."-

Hashirama gli lanciò un'occhiataccia -" Cogli la poesia, Tobirama. Cogli la poesia."-
____

Madara non aveva idea di cosa volesse dirgli la donna, ma in ogni caso non aveva davvero intenzione di ascoltare. Il portamento altezzoso della Mizukage suggeriva chiaramente che era un tipo di donna molto sicuro di sé, e in effetti Madara aveva avuto l'impressione che lei li guardasse sempre con una certa aria di superiorità.

C'era anche da dire che aveva un seno che faceva tranquillamente provincia: generalmente una persona fiera guarda gli altri dall'alto del suo naso ma la Mizukage, forte della sua caratteritica, dava l'impressione di guardare le gente dall'alto delle sue tette.

Poppe no jutsu
!, strillò una voce nella mente di Madara, molto simile a quella di quel perverso di Bee.

Gh. Quell'uomo era un insulto a tutti e cinque i sensi.

Madara si rese conto solo in quel momento che la Mizukage aveva continuato a berciare ininterrottamente da quando avevano cominciato a camminare, anche se non poteva essere più palese che lui non la stesse affatto ascoltando. Certo che doveva essere proprio dura di comprendonio.

Madara trovò una panchina e si sedette, e Mei Terumi - o Meru Terimi, o Tei Merumi, non gli era molto chiaro il suo nome - fece immediatamente lo stesso; l'Uchiha dovette con tutte le sue forze reprimere l'idea di balzare nuovamente in piedi per vedere se lei l'avrebbe ancora imitato.

-" ... è esattamente questo: un'unione tra i villaggi. Dato che il mio è isolato, e dato che le risorse della mia terra non sono paragonabili a quelle di Konoha, sarebbe davvero... perfetto se venisse inviato un ambasciatore, così da..."-

La nebbia in cui era avvolta la mente di Madara si schiarì alla menzione della parola "ambasciatore".

-" Che cosa?"-

-" Oltrettuto.... oh. Che cosa cosa?"-

-" L'ambasciatore. Chi ha parlato di ambasciatori?"-

-"... l'Hokage non le ha detto niente?"- Chiese Mei scioccata.

-" C'è qualcosa che devo sapere?"- Ringhiò Madara.

-" Oh, beh. Uh, non lo so.  Hashirama-sama mi ha lasciato carta bianca sul ponte, e io ho solo pensato che sarebbe stato meglio che anche qualcuno da Konoha supervisionasse i lavori. L'Hokage mi ha suggerito, dato che per lui allontanarsi per lunghi periodi è impossibile, di scegliere un inviato dal clan Uchiha, che è appunto..."-

Era successo durante il meeting, poco ma sicuro. Madara aveva dormito per gran parte dell'incontro ( la sua nuova attività preferita era dormire con gli occhi aperti, cosa che Izuna trovava assolutamente angosciante), e quel bastardo di Hashirama aveva osato appofittarne. Come gli era venuto in mente di poter disporre dei suoi Uchiha così liberamente? Praticamente ne aveva fatto merce di scambio! Madara balzò in piedi, seguito dalla donna che però sembrava solo stupita, e scattò in direzione del palazzo dell'Hokage.
Se quel bastardo pensa che io lo lascerò usare un membro del mio clan come tappabuchi per...

-" Dove sta andando?"-

-" Devo andare in un posto,"- sputò Madara e, come per un ripensamento e memore dell'ultimo pizzico di galanteria rimastogli che imponeva di non lasciare una donna da sola senza spiegazioni, aggiunse: -" parleremo dopo. Ora, fuori dai piedi."-

Che vi dicevo? Galanteria.



[Continua]


Note:
Cosa vorrà fare Madara? Mei andrà a letto con i carpentieri? E, cosa più importante di tutte: avete notato la profonda ironia riassunta nell'immagine mentale di un Uchiha al quale schizzano gli occhi fuori dalle orbite?

A presto con la seconda parte! Grazie per essere arrivati fin qui, spero che rimarrete con me!

E.
  
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