Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Sam27    15/12/2012    6 recensioni
Rose ha 17 anni, una moltitudine di cugini, dei genitori famosi, un fratello rompiscatole, un acerrimo nemico ed una migliore amica. Una ragazza quasi normale. Quasi perchè è una strega e si accinge a frequentare l'ultimo anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Tutti la confondono con usa madre:Hermione Granger, ma lei non ci vuole avere nulla a che fare. Quindi non è una Granger, lei è una Weasley. E come ogni Weasley che si rispetti odia i Malfoy e odia Scorpius, ma lui è davvero il ragazzo presuntuoso e odioso che lei conosce? E se è così perchè il suo migliore amico e cugino ci sta sempre insieme? E perchè al voce della sua coscienza continua a preseguitarla?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, Famiglia Weasley, Fred Weasley, Fred Weasley Jr, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi guardo allo specchio, imbronciata.
E una ragazza con i capelli rossi e cespugliosi ricambia il mio sguardo, fisso i miei occhi in  quelli verdi, al di là dello specchio, che mi fissano sotto le sopracciglia folte. Il labbro inferiore è appena più pronunciato dell’altro e la fronte è corrugata, in un’espressione che la fa sembrare una bimba di 5 anni.
Indossa una maglietta arancione –che fa a pugni con i capelli-,  i jeans blu chiaro che le arrivano a metà coscia e vecchie scarpe da tennis. Ha i capelli raccolti in una coda, anche se ormai parecchi ciuffi sono scappati via dall’elastico e sembrano elettrizzati o appena cruciati.
Quella ragazza, come avrete capito, sono io. Sì, ben 17 anni ormai, che sono costretta a vedermi tutti i giorni allo specchio. Costretta? Chiederete. Costretta.
Io odio i miei capelli così gonfi, ricci, mossi, un groviglio, una massa di capelli rossi, di un rosso vivo, acceso.
Io odio i miei occhi, verdi, con delle striature castane al centro e alcune azzurre verso l’esterno, più piccole.
Io odio il mio fisico asciutto, i miei fianchi, la mia altezza.
Io odio le mie lentiggini.
Sì, ho reso l’idea.
Io odio anche il mio carattere. Sono troppo impulsiva, orgogliosa, sincera, solare, testarda, saccente.
Come se non bastasse, io odio mia madre. Perché è perfetta, è tutto quello che non sono io, bella, intelligente, calma, sempre sorridente e con una parola gentile per tutti.
Vi chiederete: ma questa c’è qualcosa che ama?
Sì, la mia famiglia, una moltitudine di ragazzi e ragazze dai capelli rossi.
La mia migliore amica, Anna Paciock.
Ed il ragazzo che mi piace:
Scorpius.
No! Che dico? … Volevo dire Henry. Sì, Henry, il ragazzo che mi piace da un secolo.
Scorpius.
Lo penso di nuovo, guardando con aria di sfida il mio riflesso, però abbasso subito lo sguardo.
Perché? Perché sono appena arrossita Cazzo!
Le mie guance si sono appena colorate di quel rosso lieve, leggero, che si è confuso con le mie lentiggini e gli occhi verdi –anche se solo per qualche secondo- avevano uno strano scintillio.
Lo scintillio dell’amore.
No! Assolutamente no! A me non piace Scorpius. A me non può piacere uno stupido ragazzo viziato, che non fa altro che prendermi in giro, che ha quell’aria di superiorità che io odio, è altezzoso, saccente, si crede al di sopra di me. Io lo odio. Come odio i suoi capelli biondo chiaro, quasi bianchi, che si scompiglia ogni cinque minuti. Come odio i suoi occhi di ghiaccio, sempre freddi e distanti dal resto del mondo. Come odio il suo fisico asciutto e gli addominali scolpiti.
Ma è veramente così?
Ancora questa stupida vocina, che ormai da mesi mi stressa la giornata, la vita, l’esistenza. Mi scombussola, è solo colpa sua se ho questi stupidi dubbi, infondati per di più.
I dubbi sono cominciati alla fine del mio sesto anno a Hogwarts. Quando Corvonero ha vinto la coppa delle case.
Ricordo benissimo quel giorno, perché è stato quel fottutissimo giorno afoso di giugno in cui la vocina ha iniziato a tormentarmi.
Così, senza che nessuno li abbia chiamati, ritornano i ricordi, vivi, che mi passano davanti come in un film, che poi è la mia vita.
 

Il banchetto di fine anno è terminato, sento i Corvonero fare ancora baldoria, sicuramente insieme a mia cugina Roxanne,io sto facendo le valigie, mettendo dentro qualche calzino e maglietta dimenticati. Scendo la scala a chiocciola insieme ad Anna, con la solita consapevolezza di avere un’estate davanti - un’intera estate davanti- senza la nostra cara Hogwarts.
Io e Anna ci sediamo sul primo scompartimento vuoto che troviamo. Per vuoto, ovviamente, intendo che dentro ci siamo io, Anna, Rose, Hugo, Lily e James. A metà viaggio, mentre abbiamo già fatto scoppiare un paio di fuochi magici e il pavimento è coperto da carte di cioccorane e gelatine tutti i gusti +1, James esce dallo scompartimento per andare con gli altri capi scuola –anche se io sostengo ed ho sempre sostenuto che la McGranitt prima di dargli il distintivo si sia fumata qualcosa- mentre  Hugo corre da Kristine Zabini, la sua attuale ragazza.
Proprio mentre mi sto gustando una gelatina all’arancia e la partita a scacchi magici di Lily e Anna, nello scompartimento entrano gli unici ragazzi della mia famiglia ad essere due sciagurati Serpeverde: Albus e Dominique, seguiti –ovviamente- dal “mio” odiato Scorpius.
-Ciao! Ci sono posti liberi?- chiede la mia adorata cuginetta. Dominique Weasley ha 17 anni, i capelli biondi e lisci, gli occhi azzurri e limpidi, un’intelligenza sopraffina e sangue Veela nel DNA.
-Sì, solo due, però …- dice Lily, gentile come sempre.
-Che peccato, qualcuno dovrà andarsene …- dico io fingendomi addolorata, mentre Scorpius mi guarda alzando un sopracciglio e Albus mi trafigge con un’occhiataccia.
-Oh! Perfetto! Io devo andare subito alla carrozza dei capo scuola, sono già in super ritardo.- esclama Dominique, battendosi una mano delicata sulla fronte, poi mi sorride con finta dolcezza e mi saluta con un bacio sulla guancia.
-Allora ragazze come va?- domanda Albus, lasciando che Scorpius si sieda vicino a me e sedendosi lui nel sedile dalla parte opposta.
Inizia una conversazione sulla montagna di compiti, sugli insulti ai professori e il campionato di Quidditch, la mia gamba e quella di Scorpius si sfiorano.
Io lo guardo, di sottecchi, lui ricambia il mio sguardo. Io continuano a guardarlo e penso che i suoi occhi siano proprio ghiacciati,freddi,ostili. Stiamo a guardarci ancora per qualche secondo poi lui distoglie lo sguardo con aria arrogante ed io sorrido tra me e me.
-Io non sopporto il professor  Paciock-
-Come non lo sopporti Malfoy? Ma se è il professore migliore che abbiamo!- esclamo io, sempre pronta a stuzzicarlo, infatti Albus mi guarda male. Però questa volta non è davvero colpa mia, no? Neville è davvero il professore migliore del nostro corso.
Scorpius si gira verso di me.
-No che non lo è! E’ molto meglio la Parkinson!- esclama, scompigliandosi i capelli, con quel gesto arrogante che non sopporto.
-La Parkinson?- rido –ma se si chiedono tutti come abbia fatto a prendere la cattedra! Sa a mala pena cosa sono le arti oscure …- sorrido e Lily al mio fianco  ride.
-Non è così male …- tenta ancora Scorpius, convinto.
-Tanto, Malfoy, lo sappiamo benissimo che a te piace solo per il suo balcone e il suo didietro!- esclamo io, infervorata e indispettita. Infatti noi ragazze abbiamo notato da tempo le occhiate desiderose e languide che tutti i ragazzi lanciano alla nostra bella –nonché rifatta- professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure. Vedo Scorpius arrossire appena.
-Rose non esagerare!- esclama Albus.
-Perché nemmeno per te è così,vero?- chiedo, appena divertita, mentre Anna annuisce e Lily si tiene la pancia dal troppo ridere.
-Beh dopo tutto … cioè non puoi pretendere … insomma non è così male … e poi sai, siamo maschi …- balbetta mio cugino. Ed io e Anna scoppiamo definitivamente a ridere, seguite a ruota dai due ragazzi.
Senza farci caso, tra le risate, poso una mano sulla gamba di Scorpius e la sento improvvisamente calda. Lui mi guarda per un attimo sorpreso –smettendo di ridere- ed io, impacciata, tolgo la mano spostandomi i capelli dalla fronte.
 
 
-Vorresti dirmi che l’Irlanda è migliore dell’Inghilterra?- chiedo io, guardandolo indispettita.
-No! Stavo solo dicendo che nell’ultima partita contro di loro abbiamo giocato davvero male mentre Styls ha giocato benissimo!- dice guardandomi come si guarda una bambina piccola che non capisce che non deve più accettare caramelle dagli sconosciuti.
-Quindi tifi per l’Irlanda?- chiedo guardandolo storta, lui sbuffa.
Siamo uno di fronte all’altro,in piedi, il sole ormai sta calando e, a momenti, arriveremo alla stazione di King Cross.
-Certo che no! Io tifo per l’Inghilterra! Solo che Styls gioca davvero bene e …- ma prima che possa finire la frase lo interrompo.
-Anche Vincent gioca bene- lui mi guarda e scuota la testa.
-Perché invece di sentire non ascolti?- mi chiede, con voce lenta, strascicando le parole.
-Guarda che non serve che usi quel tono, ci sento benissimo e non ho tre anni- lo informo, calma.
-Così sembra … Eppure, a volte, dimostri il contrario- dice lui, mentre un ghigno gli affiora fra le labbra e con la mano sinistra si scompiglia i capelli.
-Perché te invece sei un ragazzo maturo e responsabile!- dico, con un sorrisetto sarcastico.
-Esattamente Rosie …- dice lui, annuendo affabile.
-Non chiamarmi Rosie!- dico io, mentre stringo i pugni.
-Già, come se potesse darti più fastidio di quanto io te ne dia di solito, sei sempre la solita prevenuta- io infilo cautamente una mano in tasca –e irritabile, non ti si può dire nulla, non si può proprio scherzare con te- lentamente prendo la bacchetta e serro la presa, mentre penso veloce ad un incantesimo –anche se dovrei aggiungere che ti comporti così solo con me, visto che …-
-Expelliermus!- esclamo.
Non ho nemmeno il tempo di vedere la sua mano scattare ed afferrare la bacchetta che già il mio incantesimo mi rimbalza addosso, il suo incantesimo di scudo è stato velocissimo e detto solo a mente ma più che efficace.
Il mio incantesimo di disarmo rimbalza per lo scompartimento e Albus, Lily e Anna -che fino a poco fa ridevano- sono costretti a tuffarsi sotto i sedili.
Poi uno scoppio verde, una puzza incredibile e ci ritroviamo tutti coperti di Puzzalinfa da capo a piedi.
-Ora, ragazzi, noi cerchiamo uno scompartimento pulito per gli ultimi 5 minuti mentre voi pulirete questo- dice Anna, aspirando con la bacchetta la Puzzalinfa dai suoi vestiti.
Così Lily –che ride- Albus –che mi sorride benevolmente- ed Anna –che mi rimprovera con lo sguardo- ci lasciano da soli.
-Guarda cos’hai combinato!- sbotto io, incrociando le braccia.
Lui, con mia estrema sorpresa scoppia a ridere e io,senza bene sapere il perché, sorrido.
-E va bene è tutta colpa mia- ammetto io, sbuffando.
-No, no, ti sbagli è tutta colpa nostra-
Nostra. Noi. Suona strano questo pronome, riferito a noi due.
-Già, quindi è meglio se ci sbrighiamo a ripulire-
Così, con alcuni rapidi colpi di bacchetta e l’incantesimo Gratta e Netta, puliamo lo scompartimento.
-Proprio un bel lavoro Scorpius- mi congratulo, sorridendo.
-E da quando sono Scorpius?- chiede lui, ridendo appena.
-Da mai, Malfoy … Se non accetti nemmeno che …- dico io, rabbuiandomi. Il sorriso gli si spegne dalle labbra.
-Scherzavo piccola Weasley,scherzavo- e qui sospira –ma dimmi, perché noi finiamo sempre col litigare?-
-Non ne ho idea- dico io, sincera, non trovando nient’altro da dire.
Segue un attimo di silenzio, poi …
-Peccato abbia vinto Corvonero, io personalmente non sopporto i Corvonero- dice lui, scrollando le spalle.
-Davvero?- chiedo stupita –Una cosa che abbiamo in comune, allora, io li trovo saccenti ed arroganti …- dico.
-Completamente d’accordo, tua cugina Roxanne, per esempio …-
-Pomposa ed arrogante, sì-
Lui mi guarda allibito per una frazione di secondo e poi ride, d’accordo con me.
-Sarà meglio che andiamo- dico io.
-Giusto.- commenta.
Dapprima nessuno di noi due fa un passo poi tutti e due cerchiamo di aprire la porta dello scompartimento, con il risultato delle nostra mani –una sopra l’altra- sulla maniglia.
Io provo la stessa sensazione di calore di prima, ma apro la porta e quando lui sottrae la mano ne sono quasi dispiaciuta.
“Dillo che ti dispiace tantissimo”
“Ma non è assolutamente vero!”
“Come no? Non dirmi che questo contatto non ti è piaciuto”
“Certo che non mi è piaciuto, io odio Scorpius Hiperyon Malfoy!”
-Allora andiamo?- mi chiede Scorpius, interrompendo la discussione in corso nella mia mente.
-Dov … Ah sì-
Così, fianco a fianco, scendiamo dal treno.
-Beh … ciao- dico io.
-Ciao- risponde e mi volta le spalle.
Stupido, arrogante e cafone.
“E perché mai?” ancora quella stupida vocina
“Non mi ha nemmeno salutata!”
“Certo che lo ha fatto, hai sentito benissimo il suo –ciao-“
“Non è così che si salutano gli amici!”
“E da quando in qua siete amici?”
Non rispondo.
“Ammettilo che avresti voluto un suo bacio”
“io … no …”
“E dai!”
“Che ne vuoi sapere tu? Sei solo una stupida vocina nella mia testa!”
“Appunto… Nella tua testa, cara, so tutto di te e anche meglio di te… “
“Pff … “
Muovo appena la mano come a schiacciare una mosca.
-Che hai Rosie?- mi domanda Albus.
Per un attimo sto per dirgli della vocina, poi mi rendo conto che una persona che parla con una voce nella propria testa non deve sembrare molto normale.
-Nulla Al, allora andiamo?- chiedo, spingendo insieme a lui il carrello attraverso il binario nove e tre quarti, seguiti dall’intera famiglia Weasley- Potter.
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sam27