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Autore: Sakura_Elric    02/07/2007    6 recensioni
come tutti saprete, a sakura piace sasuke da taaaanto tempo. ora ha 20 anni e ancora non demorde. e decide di fare un altro tentativo, esternandogli i propri sentimenti. ma dopo l'ennesimo rifiuto, decide di gettare la spugna una volta per tutte. ma le cose possono cambiare? e forse...le persone possono cambiare? leggete e vedete...mia prima ff(non molto lunga) su naruto, siate clementi e commentate! avvertimenti all'interno ^___^ bacioni
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Avvertimenti: allora, in questa storia i personaggi hanno 20 anni, ed è una AU perchè anche se è ambientata a konoha e le cose sono più o meno simili alla serie, ci sono dei particolari che sono diversi, come ad esempio il fatto che tra sasuke e suo fratello ci sia solo un semplice odio e non si fa riferimento al loro passato. Inoltre ci sono nuove tecnologie tipo cellulare, tv, o cose del genere. E ci saranno vari pairing: quelli principali sono SakuXSasu e HinaXNaru, poi si fanno accenni brevi a ShikaXIno e TenXNeji. Altra cosa: alcuni personaggi potrebbero essere un po' OOC, ma per delle buone cause. Diciamo che ci sono stati alcuni cambiamenti. Mi raccomando, se ci sono degli avvertimenti che ritenete opportuni si debbano mettere, ditemelo nei commenti. E scusate in anticipo se ci sono degli errori. Ora non mi resta che augurarvi buona lettura!

A sakura piaceva sasuke. Ormai tutti a konoha lo sapevano, da anni era cosi. Ma sasuke non la ricambiava affatto, ansi, sembrava non essere proprio interessato al genere femminile. Infondo lui era un vendicatore, di cosa gliene poteva importare? Ma sakura non demordeva mai, ogni giorno provava e riprovava, si preoccupava per lui, lo seguiva sempre, lo aiutava, lo assecondava in ogni situazione, sperando che magari un giorno lui la notasse, dimostrando che i suoi sforzi non erano stati vani. Ma purtroppo ciò non avvenne, mai. C'è un momento in cui bisogna rassegnarsi, abbandonare tutto. E sakura aveva deciso di metterci una pietra sopra. Dolorosamente. Forse troppo.
Ormai era troppo tempo che ci provava con sasuke. Gettare la spugna era la cosa migliore. Tanto lui non la calcolava nemmeno, ansi, la considerava addirittura "noiosa" come la chiamava ogni volta che lei gli stava appiccicata. Quella decisione l'aveva presa da una settimana circa, quando si era festeggiato il compleanno di naruto.

*FLASHBACK*:
 Naruto quel giorno festeggiava i suoi 20 anni, e aveva organizzato una megafesta a casa sua invitando qualcosa tipo 40 persone. Appena sakura arrivò si guardò intorno. Non c'era nemmeno un angolo dove mettersi, tant'era affollata la casa. Però fortunatamente riuscì a impossessarsi dell'unico posticino libero dove starsene in pace da sola senza essere disturbata. Raggiunse la finestra e si appoggio coi gomiti al davanzale, ad osservare il paesaggio. Anche se l'aveva visto milioni di volte, in quel momento sembrava talmente bello che si senti come una bambina che scarta un giocattolo nuovo. Bhè, in confronto alla caciara che c'era dentro casa, con Naruto che si metteva a cantare e a fare capriole al centro della sala da pranzo, anche choji sarebbe stato bello.
La ragazza guardò in basso, verso il giardino. Sembrava apparentemente vuoto, ma si accorse che dietro un albero c'era una figura. Concentrò la vista in quella direzione e con sua grande sorpresa capì chi era: Sasuke. Sasuke Uchiha era venuto alla festa di naruto. Incredibile. Sakura pensava che a sasuke non interessavano quel tipo di feste, e poi lui e naruto non erano mai andato tanto d'accordo. *chissà da quanto tempo è qui...e chissà perchè è venuto!* si chiese *vuoi vedere che adesso ha fatto finalmente pace con naruto una volta per tutte? E magari ha apportato qualche modifica al suo comportamento scontroso!siiiii magari...quasi quasi gli vado a parlare!* sakura rientro in casa e facendosi spazio a gomitate raggiunse finalmente le scale, per raggiungere poi il giardino.
Sasuke era seduto per terra con gli occhi chiusi, con la schiena appoggiata a un albero e un ramoscello piccolo che gli spuntava dalla bocca. Inizialmente non si accorse della presenza della ragazza ma poi, sentendo rumore aprì gli occhi e si trovò davanti la figura di un'esile ragazza dai capelli lunghi rosa e dagli occhi verdi. Era vestita in modo sportivo, con dei pantaloncini corti neri e una cannottierina rosa, perchè in effetti non le importava di essere elegante per una festa squallida come quella di naruto, il suo peggior incubo. Ci era venuta solo per fare un piacere alla povera hinata, che, timida com'era, non aveva il coraggio di venire da sola alla festa del ragazzo che amava da più di 7 anni. Gia, ancora non era riuscita a dirglielo. E naruto ancora non era riuscito a capirlo. *quanto è idiota quel ragazzo...ma ci vuole tanto per capire che hinata è innamorata di lui! Anche il quinto hokage l'avrà capito oramai...*pensò un sacco di volte sakura. Quello sconsiderato, come se non avesse nient'altro da fare, passava le giornate ad andare dietro a sakura, senza lasciargli nemmeno un attimo di respiro. Risultato: sakura aveva continuamente il mal di testa ed un'enorme numero di problemi ed hinata piangeva ogni secondo perchè naruto non la considerava e andava dietro a quella che da un pò di tempo era diventata la sua migliore amica. Le due ragazze avevano spinto i loro rapporti fino a questo punto perchè hinata era sempre stata timida ed introversa e l'unica persona che parlava con lei era sakura, mentre quest'ultima si era allontanata definitivamente da Ino stavolta perchè la bionda non si faceva più vedere ne sentire da quando si era fidanzata con shikamaru.
E sakura quindi si era avvicinata un sacco ad hinata anche perchè voleva riuscire a farla mettere con naruto cosi due sorrisi in più si sarebbero materializzati a konoha: quello di hinata, perchè avrebbe coronato il suo più grande sogno, e quello suo, perchè si sarebbe liberata una volta per tutte di naruto e perchè avrebbe visto hinata finalmente felice. Sarebbe stato davvero un traguardo farla felice, perchè era in generale una ragazza triste. Anche se non si vedeva, dentro soffriva molto. Aveva sempre sofferto tantissimo per naruto. Ma era mai possibile che quella testa quadra non capiva niente anche a vent'anni? Mah...lasciamo stare. Comunque lei capiva molto la sua amica. Anche sakura infatti era più o meno nella stessa situazione. Ma per lei purtroppo non c'era molta speranza...perchè sasuke aveva ben capito i sentimenti di lei, eppure continuava ad ignorarla. Ma lei voleva tentare un'altra volta, magari sasuke era davvero cambiato!
Cosi con calma gli si avvicinò e gli sorrise dolcemente. Sasuke invece sembrava non aver gradito molto quella visita, infatti richiuse gli occhi. Il sorriso di sakura sparì in quell'istante, e venne sostituito con un espressione seria e vagamente triste, ma comunque non voleva demordere, non in quel momento. Gli voleva dire a quattr'occhi che gli voleva davvero bene, che gliene aveva sempre voluto. Allora passò alle parole.
-sasuke...sono sorpresa di vederti qui,alla festa di naruto...si insomma, voi non andate proprio cosi d'accordo...-
Non ebbe risposta ma continuò.
-bhè...comunque penso l'abbia apprezzata questa tua visita...ma non è che avete fatto pace? Spero che sia cosi, perchè non ne potevo più dei vostri continui bisticci! Si insomma, dovreste essere amici, i veri ninja devono andare d'accordo fra loro e...-sakura stava vivamente parlando ma il ragazzo si alzò bruscamente in piedi e la interrompette con altrettanta durezza.
-e va bene ti rispondo, cosi magari ti starai zitta per un secondo. Sono venuto a questa festa solo perchè non sapevo dove andare visto che a casa mia c'è mio fratello e non mi va di stare in sua presenza, ma a quanto pare stare qui è ancora peggio...e non ho intenzione di rimanerci. E non ti azzardare a fermarmi con una delle tue solite sciocchezze da ragazzina. Ciao.- sasuke fece per andarsene, ma una mano l'afferrò per il polso. Sapeva il motivo per cui sakura l'aveva fermato, ma non fece in tempo a dire qualcosa che sakura lo precedette.
-sasuke...ti prego non andartene via...-il viso della ragazza aveva assunto un'espressione dolorosa. Gli occhi erano lucidi, e nemmeno sasuke ebbe il coraggio di ribattere. La ragazza lo fissò qualche secondo. Anche se lui non aveva cercato di andarsene, la sua espressione era severa, come se volesse far capire in modo indiretto il suo disagio. Sakura capì, e continuò lei a parlare.
-sasuke...io credo che dobbiamo parlare. Ti prego, dammi la possibilità di parlarti, sarà una questione di 5 minuti...non puoi negarmelo, per favore...-
sasuke rimase in silenzio per un po' e alla fine decise di accettare. Annuendo disse:
-d'accordo...d'accordo. ma velocemente, odio sprecare il mio tempo in sciocchezze.-
la durezza con cui sasuke si rivolgeva a lei, l'aveva fatta sempre soffrire. Era una cosa insopportabile, ma sakura cercava di resistere e di andare avanti, cercando di ignorare e continuare a provare. In fondo, cosa aveva da perdere? Sasuke...ma tanto l'aveva gia perso. Sentiva che questa era una specie di resa dei conti, avrebbe esternato i suoi sentimenti come non aveva fatto mai, questa volta senza tante bambinerie. Ma seriamente, da persona adulta.
-sasuke, io sarò chiara con te. Tu lo sai che io ti ho sempre voluto bene, ti sono sempre stata dietro e ho retto a tutte le cose brutte che mi dicevi, e sono stata forte molte volte quando reagivi freddamente alle mie attenzioni. Ma adesso siamo qui, tu ed io, e voglio una volta per tutte dirti che io...io...io ti amo sasuke, non posso farci niente, non posso, non riesco a soffocare questi miei sentimenti...non ci riesco affatto, mi è inutile cercare di nascondere ciò che provo per te, riesci a capire? Voglio solo sapere cosa sono io per te, definitivamente, quindi ti prego, rispondi a questa domanda: sasuke...tu mi ami?sii sincero te ne prego...-sakura disse queste parole quasi urlando, e una lacrima le aveva solcato il viso, ricadendo sulla maglietta.
Il ragazzo non si aspettava tutta quella scioltezza nel dire quelle cose. Non si aspettava in generale che sakura se ne sarebbe uscita in quel modo. in effetti, sakura non era il tipo da dichiarazioni secondo lui. L'aveva sorpreso. Considerava sakura una bambina, di quelle che non fanno altro che dire una stupidaggine sull'altra e che non fanno altro che stare a rompere l'anima ai ragazzi che gli piacciono. La considerava addirittura inferiore a naruto, per quanto idiota che sia quel ragazzo. "noiosa". Ecco cosa le diceva ogni volta che sakura si atteggiava da rompiscatole. E con quella piccola parola, riusciva a zittirla. E poi senza neanche curarsene, puntualmente se ne andava. Ma ora non si trattava di zittire una ragazza "rompiscatole", si trattava di scaricare una ragazza illusa. Perchè lei si era illusa di potergli un giorno piacere. Ma non era cosi. Sasuke non amava sakura, non l'avrebbe mai amata, ne in quel momento ne in futuro. Ma voleva essere sincero, cosi decise di rispondergli da persona seria.
-sakura, io apprezzo la tua forza di volontà e il tuo coraggio, me non ti sai rispondere da sola? Mi dispiace, ma io non ti amo. Non ti ho mai amata e non ti amerò mai, ficcatelo bene in testa. Ma non hai nulla di meglio con cui impiegare il tuo tempo? Per favore, ora sai che non sei ricambiata, quindi gradirei che tu non mi venga più dietro. Tanto ogni tuo sforzo sarebbe inutile te lo dico fin da ora, non riuscirai mai a conquistarmi. Alla luce di tutto ciò: lasciami-in-pace. Addio.- detto ciò, sasuke, come se niente fosse, lasciò il giardino e anche la casa. Sakura rimase li, ferma, come se un fulmine l'avesse colpita. A quelle parole inizialmente gli si gelò in sangue, poi si sentì avvampare di calore. Si lasciò cadere a terra, come se qualcuno l'avesse colpita a morte con un fucile. Sbatté le ginocchia a terra, ma il dolore che provò non era niente in confronto a quello che provava al cuore. Era cosi forte da impedirle di respirare. Cominciò a boccheggiare, il respiro era affannoso. Le lacrime cominciarono a scendere copiose dagli occhi e dopo pochi secondi i viso era completamente bagnato. Pochi secondi e il naso si attappò, rendendo ancora pi difficile la respirazione. Come se non bastasse, incominciò a piovere. All'inizio erano solo goccioline, ma poi scese giù un acquazzone di quelli che ti bagnano dalla testa ai piedi. Infatti fu cosi che si ritrovò sakura dopo neanche 3 minuti, completamente fradicia. Non voleva fare niente, solo starsene li ferma. Non le importava della pioggia, non le importava se qualcuno l'avesse trovata in quello stato, perchè tanto non le importava di niente e di nessuno. Sasuke non l'amava, ora per CHI avrebbe vissuto? Per COSA? Niente. Era giunto il momento di gettare la spugna. Ormai, non poteva più fare nulla. L'unica persona che per lei contava veramente, l'aveva scaricata cosi, neanche fosse spazzatura. Ci sono momenti in cui bisogna fermarsi e bisogna mettere la parola fine, definitivamente.
Sakura si alzò, molto lentamente, e cominciò a camminare, come uno zombie. Gli occhi, vuoti, spenti, i capelli scomposti e bagnati, i movimenti lenti e faticosi, un'immagine davvero malinconica. Sembrava che ogni passo richiedesse uno sforzo immane, e che per lei fosse la cosa più faticosa e dura del mondo.
Non voleva farsi vedere, non le andava di dare spiegazioni, cosi decise di uscire dal retro. Rientrò a casa, e passando dalla cucina, lasciò la casa. Le dispiaceva di lascar sola hinata, e forse era l'unico sentimento che riusciva a provare in quel momento oltre a quell'indefinibile tristezza. Ma non poteva tornare la dentro, con tutto il fracasso e ridotta in quello stato. Desiderava solo starsene da sola.
Impiegò circa mezz'ora per raggiungere casa sua. Per strada barcollava e si teneva in piedi solo per miracolo. Il viso era totalmente stravolto, un'espressione di infinito dolore regnava sovrana sul suo viso. Dubitava di poter resistere a quel sentimento, era certa che nemmeno il tempo avrebbe guarito il suo cuore. Certe cicatrici non se ne vanno e le ferite si possono riaprire.
Raggiunse casa. Sali le scale, e riuscì a non cadere solo perchè appoggiava entrambe le mani al muro. Suonò al campanello, e in un secondo le venne ad aprire una signora piuttosto anziana e bassa. Senza neanche salutare, la giovane mirò dritta verso la sua stanza. La nonna della ragazza a vederla in quello stato si preoccupò non poco, e le venne quasi istintivo chiedergli perchè stava cosi.
-oh cielo sakura...ma cosa ti è successo?-
Sakura si limitò a guardare la vecchietta, per poi sparire in camera sua, chiudendo la porta a chiave. Si sdraiò sul letto a pancia in sotto e affondò la testa sul cuscino. E le lacrime ricominciarono a scendere, ancora più abbondanti di prima. In pochi secondi una chiazza d'acqua si formo sul cuscino, e andava espandendosi sempre di più. La sua mente era troppo offuscata, non riusciva a pensare razionalmente a quello che era successo, cercando magari di superare la cosa e farsene una ragione. Oh per carità, solo al pensiero di farsene una ragione, le venne da vomitare. Ma presto si accorse che non era solo quello a provocarle dei conati. Infatti dovette correre in bagno. Vomitò parecchio, ma visto che aveva mangiato pochissimo, vomitò quel poco cibo ingerito, assieme alla bile. Appena finì si lavo il viso, e guardandosi allo specchio ebbe un sussulto. La faccia era pallidissima e sotto gli occhi aveva due enormi occhiaie. I capelli invece erano spettinati e disordinati, sicuramente pieni di nodi.
Sconsolata, ritornò a letto e riaffondò la testa nel cuscino. Le lacrime stavolta scesero più dolcemente. Anche loro probabilmente erano stanche di scendere. Sakura era stanca, non erano passate nemmeno due ore che gia era stremata dal dolore. Continuava a pensare a lui, soltanto a lui. Tante volte le aveva detto che era noiosa, che non gli interessava e che era peggio di naruto, e anche se comunque le facevano male quelle parole, era sempre riuscita a superarle e a sorvolare. Ma stavolta no, stavolta era diverso, non l'avrebbe superato. Questa volta sasuke era stato chiaro e tondo, non voleva più saperne di lei. Questa era la dura realtà e non poteva fare altro che arrendersi davanti all'evidenza.
Quei pensieri erano un sonnifero per lei, infatti ci mise un minuto a cadere nelle braccia di Morfeo. Nel momento in cui si addormentò un'ultima lacrima scese sulle sue guance calde, come a voler scappare da una persona cosi straziata, per non provare lo stesso dolore.
*una lacrima...è tutto ciò che mi resta di te...* fu il suo ultimo pensiero. Sapeva che da quel giorno tutto sarebbe stato più incredibilmente straziante. E l'amore a volte, porta a cambiare le persone, modificandole, fino a fargli fare pazzie...
*fine flashback*



nda: spero che almeno un po' vi sia piaciuta e vi invito a commentare in tanti! E la mia prima ff su naruto, e spero che non sarà l'ultima. Ora vi lascio, cercherò di aggiornare presto.

Bacioni

*Sakura_Elric*
  
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