My space-
Okay, faccio lo "space" prima di iniziare il capitolo per dirvi che questa storia è arrivata al termine.
Sono triste anche io ma almeno ho smesso di rompervi le palle, per ora tsk.
Godetevi quest'ultimo capitolo e spero che vi sia piaciuta questa FanFiction, ci ho messo tutto il mio cuore e la mia pasienza -ho il computer che è peggio di una lumaca- quindi, vi ringrazio ancora. ♥ Buona lettura...
ah! Buon Natale. ♥
-il capitolo è corto, skst.-


Aprii gli occhi trovandomi in una camera d’ospedale, attaccata a delle macchine, mia madre dormiva con la testa appoggiata al letto.
Cercai di svegliarla, ma non riuscivo a muovermi.
Con il rumore delle macchine mia madre si svegliò.
”s-sei sveglia!” cominciò a piangere, non so per quale motivo.
Ad un tratto una serie di ricordi mi oltrepassò la mente:
Dovevo trasferirmi a Doncaster in quelle settimane, ma ero in macchina, alla mia prima guida.. non mi accorsi che però un camion si stava avvicinando, e l’ultima cosa che ricordo erano i fari che mi accecavano dopo quello più niente.
”è-è stato tutto un sogno” farfugliai, presi il telefono sperando nel più bello dei miracoli.
Ma niente.
Nessun messaggio da parte di Brenda.
O Micol.
O Jay.
O Harry.
era stato tutto un sogno.
Vidi i dottori arrivare e portarmi in una sala, mi fecero l’anestesia e mi addormentai.
Non l’avevo salutato, né Brenda, né Jay, né Micol, né Lou, Liam, Niall e Zayn.
Tutto era frutto dei miei sogni, ero stata in coma.
Quando mi dimisero dall’ospedale ritornai a casa, la mia casa a Londra.
La camera era tappezzata di poster degli one direction, tutti i loro gadget su un comò, che mi riportarono alla realtà: ero una directioner.
Una foto era appoggiata sul mio comodino: eravamo io e Brenda da piccole.
Il piumone era ricoperto di polvere e la finestra della camera non era aperta da molto tempo.
"quanto tempo?" chiesi ai miei genitori dietro di me.
"due mesi" risposero con le lacrime agli occhi.
mi buttai tra le loro braccia, cercando conforto.
Piangevo io, piangevano anche loro.
Tutto era tornato alla normalità, tutto alla normalità di prima.. prima che facessi quel sogno, che mi trasferissi a Doncaster dove il mio sogno fu l’esatto opposto di quello che ho vissuto.
Incontrai persone nuove, ma non ho mai rivisto Brenda, o conosciuto Jay e Micol, o Lottie.
Gli One Direction erano una band, la mia band preferita, andai svariate volte ai loro concerti, ma tutto quello che mi aspettavo –e che sognava ogni altra fan- non accadde.
Fu tutto uno stupido sogno, un sogno che si faceva spesso vivo durante la notte.
'Katy, benvenuta nel mondo reale.'

Fine.