Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: Liz_Eagle    16/12/2012    1 recensioni
Avete presente tutte le informazioni biografiche sui vostri idoli? Quelle che avete visto scritte talmente tante volte da impararle a memoria? Beh.. dimenticatele.
Perchè questa è una storia senza tempo, che tratta episodi realmente accaduti (ogni tanto).. ma non in ordine cronologico, che cita personaggi veramente coinvolti nelle vicende dei Guns.. ma anche personaggi mai esistiti. E soprattutto.. che vive la Los Angeles del 2012 come fosse quella del 1986.
Ma chissene frega se Axl non ha mai avuto figli, o se Perla è l'unica donna di casa Hudson. Uno Slash padre a poco più di vent'anni è difficile da immaginare? Basta un po' di fantasia in più.. che poi, chi l'ha detto che Grace e Mae Marie McKagan debbano per forza essere due dolci e innocenti bimbe bionde?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
9. Going off the rails on a crazy train

 

10- GOING OFF THE RAILS ON A CRAZY TRAIN

Il Rainbow non era un ambiente più tranquillo del Whiskey a go-go a quell’ora. Le due ragazze esibirono nuovamente i loro documenti falsi e si sedettero ad un tavolo centrale, ordinando da bere e ridendo delle battute dei ragazzi della squadra di nuoto.

“Ahahah! Mark si stava per mettere a piangere quando ha capito che non saremmo andate con loro! Gli hai spezzato il cuore Gin!”

“Non è vero! Sa perfettamente che tra noi non c’è niente e se una sera non mi va di seguirlo non lo seguo!”

“Ma che c’entra? Non ho mica detto che ti controlla! Solo era chiaro che avesse voglia di finire con te la serata! Non mi sarei sorpresa se ti avesse chiesto di andare a casa con lui invece che seguire gli altri!”

“Beh dovrebbe sapere che non sono sempre libera per lui!”

“Ma se ti ci sei strusciata contro tutta la sera! Chiunque avrebbe pensato che avevi secondi fini!”

“Ma parli tu poi? Tu e Harry vi siete sussurrati cose all’orecchio per tutto il tempo! Poi ti stupisci se dico che piaci ai ragazzi!” Le due cominciarono a ridere senza un buon motivo.

Ad un certo punto Giada prese un profondo respiro e si alzò: “Devo andare in bagno. Torno subito” e si allontanò dal tavolo.

I bagni del locale non erano certo splendenti, ma Giada non si scandalizzava per così poco. Qualche minuto e tornò nella sala principale, facendo lo slalom tra la folla per raggiungere l’amica al tavolo. Ma quando superò un ragazzo castano si accorse che l’amica non era più sola. Di fianco a lei stava un bel ragazzo castano che sembrava conoscerla, anche se lei non sembrava così felice di vederlo. Poteva sentirla urlare da lì e sebbene non amasse intromettersi si avvicinò ulteriormente al tavolo per capire se c’era qualcosa che non andava.

“Ti ho detto di sparire Gillian!”

“Avanti Gin! Perché sei così scontrosa?”

“Vediamo, forse perché non mi hai detto di essere fidanzato prima che andassimo a letto insieme! Hai aspettato che la tua stupida ragazza mi trovasse e provasse a picchiarmi! Razza di idiota!” “Non potevo mica dirtelo! E poi che ne sapevo che quella pazza sarebbe venuta a cercarti!” “Magari la prossima volta che vuoi informare mio fratello di aver tradito la tua ragazza potresti controllare a chi mandi il messaggio! E non serve che tu scriva nome cognome e codice fiscale!” “Mi perdoni?” Chiese lui avvicinando il volto a quello di Gin, che non si spostò di un millimetro. Giada a quel punto fece per allontanarsi, convinta che i due avessero bisogno di un po’ di privacy. La mora la vide con la coda dell’occhio e colse la palla al balzo: “Giada! Sei tornata, siediti! Ecco Gillian, non sono sola quindi vattene” Il ragazzo guardò per un attimo l’italiana mentre questa si sedeva al tavolo. Che fosse lei? “Cash conosce questa ragazza?” Chiese allora a Gin “Si perché?” “Ah! Ora si spiega tutto! Aspettate qui un secondo!” e partì a razzo perdendosi tra la folla.

“Chi è?” chiese subito la bionda all’altra.

Quella sbuffò sonoramente: “Un amico di Cash. E indovina un po’? Non siamo in buoni rapporti..” tagliò corto quella.

“Come mai? Che hai un passato con lui l’ho intuito subito.. ma cos’è sta storia della ragazza che voleva menarti?”

“Non è che voleva menarmi. Ha letteralmente tentato di farlo! Ma io ho fatto arti marziali per anni e lei era piuttosto gracilina. Sapevo che lui si era trasferito in Nevada. Non so cosa ci faccia qui..” Disse quella mogia. Giada stava per chiederle se era in qualche modo sentimentalmente ancora attaccata al ragazzo. Ma quello spuntò alle sue spalle all’improvviso. E non era solo.

Giada arrossì fino alle punte dei capelli quando riconobbe la figura di fianco a lui che la guardava sorridendo. “Perfetto” commentò Gin. Gillian si sedette di fianco alla mora, mentre Cash non si era ancora azzardato a fare un passo, semplicemente era rimasto un attimo fermo a guardare la bionda.

“Ciao”

“Ciao..”

“Ciao fratellone. Chissà perché non mi stupisco di vederti qui.” Cash distolse lo sguardo dalla bionda per rispondere alla sorella: “Di che ti dovresti stupire? Te l’avevo detto che sarei stato qui stasera. Al massimo sono io a dover essere sorpreso” intanto si sedette di fianco a Giada.

“Si lo so che me l’avevi detto, ma non sapevo ci fosse anche lui” rispose la mora lanciando un’occhiataccia a Gillian “..altrimenti saremmo andate da un’altra parte” concluse acida.

“Non fare l’antipatica Gin. Non rovinare la serata” la riprese il fratello, che era assolutamente intenzionato a godersi quell’incontro.

“Si si ok.. mi tratterrò” “Brava tesoro! Vedi? Mi hai già perdonato ammettilo!” Gillian la guardò con un sorriso da ebete di fronte al quale la mora gettò le armi e scoppiò a ridere. In fondo fino a quel momento si era divertita. Giada aveva il diritto di viversi una bella serata con quello che lei sapeva benissimo essere un ragazzo che le piaceva. E poi infondo Gillian l’aveva sempre fatta ridere molto. Forse non era così una cattiva idea quella di sotterrare l’ascia di guerra.

 

***

 

“Non ci credo neanche se lo vedo! Figurati se non sei mai andato a vedere uno spogliarello con tutto il tempo che sei stato a Las Vegas!” “Te lo giuro! Mai e poi mai! Per chi mi hai preso?” I ragazzi chiacchieravano e ridevano tranquillamente. Gillian teneva alta l’ilarità generale con tutte le sue battute! Non si poteva non ridere davanti alla faccia tosta con la quale sosteneva di non aver mai visto uno spogliarello a Las Vegas. Cash e Giada erano piegati in due dal ridere!

Il moro avrebbe voluto parlare da solo con lei, per conoscerla meglio e magari perché no.. farsi avanti un minimo. Ma aspettava l’occasione giusta, non sarebbe stato carino allontanarsi improvvisamente dall’amico e dalla sorella. Non voleva forzare le cose. E poi.. visto come rideva Gin probabilmente sarebbe stata proprio lei a fornirgli l’occasione perfetta.

“Per il puttaniere che sei!” Rispose la mora ridendo.

“Cash! Difendimi fratello!” Disse quello dando un colpo sul braccio dell’amico “dille che non sono un puttaniere!”

Cash tentò di farsi serio: “Beh..” ma scoppiò subito a ridere! “Nah.. non vali niente man!”

Tutto il tavolo rideva di gusto! “Ci rinuncio.. cambiamo argomento.. ehi tu! Biondina che prendi parte a quest’ingiustizia contro di me! Raccontaci un po’ qualcosa!” Giada tornò seria sentendosi chiamata in causa, arrossì leggermente sentendo già lo sguardo di Cash su di sé.

“Che vuoi che racconti! Io l’ho visto uno spogliarello!” Disse ridacchiando. Le risate ancora una volta si sprecarono.

“Avrebbero tutti preferito che lo facessi! Credimi piccola!” Cash guardò male l’amico. Va bene ridere e scherzare ma non voleva che cominciasse a fare il cascamorto con Giada. Spesso non lo faceva neanche di proposito ma Cash conosceva bene la sua influenza sulle donne: era meglio non correre il rischio.

Ad un tratto quattro ragazzi si avvicinarono al tavolo. Gin spostò subito lo sguardo da Gillian ad un altro bel ragazzo castano. La cosa non sfuggì a Gillian che subito si scaldò; era tornato nelle grazie della mora, chi cazzo rompeva proprio in quel momento? Poi si accorse che era Justin l’interessato. Erano vecchi amici, dopotutto prima di partire per il Nevada aveva fatto parte della compagnia di Cash, ormai quei quattro erano quasi fratelli per lui. Si alzò insieme a Cash per dare i benvenuto ai nuovi arrivati e fu fatto l’ennesimo giro di presentazioni per Giada. I quattro si unirono al loro tavolo e Gin si ritrovò seduta tra Justin e Gillian. Giada la guardava in modo eloquente, si vedeva lontano un miglio che la mora non avrebbe potuto ritrovarsi in posto migliore. Ora non le restava che scegliere con quale dei due ragazzi concludere la serata.

Gillian dal canto suo stava sempre peggio; fosse stato uno qualunque a provarci con Gin quella sera gli avrebbe detto qualcosa, risolvendo la questione probabilmente con una scazzottata. Ma Justin era suo amico! Non poteva credere che Gin se ne stesse lì a ridere complice con l’amico come poco prima faceva con lui! Guardò Justin da dietro le spalle della ragazza e incrociò il suo sguardo. Negli occhi dell’amico leggeva che anche lui aveva perfettamente capito qual era la situazione. Si sorrisero; se la sarebbero giocata da gentiluomini, a suon di drink offerti e moine.

Nel frattempo Giada era alle prese con le abbondanti attenzioni che riceveva dagli altri ragazzi. Cash non ne era felice, ma non poteva nemmeno pretendere niente, quindi si limitò a rivolgerle le sue attenzioni alla pari degli amici, confortato dagli sguardi che la bionda gli riservava.

“Ti va di bere qualcosa?” Chiese a un tratto Justin a Gin. A Gillian uscirono gli occhi fuori dalle orbite! E per poco non si mise a urlare quando la riccia accettò l’invito, alzandosi con l’amico e seguendolo verso il bancone. Lui li seguiva con gli occhi, indeciso sul da farsi.. finché da cazzone qual era non decise di seguirli, senza farsi troppi problemi per le eventuali reazioni dell’amico di sempre.

Si avvicinò a Gin che rideva per una battuta dell’altro da dietro, avvicinandosi al suo collo e parlando abbastanza ad alta voce da farsi sentire da entrambi.

“Fate ridere anche me!” Gin si girò guardandolo male, quell’intrusione non ci voleva. Anche se in fondo non poteva dire che le dispiacesse seriamente. Due uomini che litigavano per lei.. il sogno di moltissime donne. Sorrise beffarda girandosi verso di lui, i visi molto vicini: “Ti prendevamo in giro” disse maligna.

Gillian mandò un lampo all’amico; non era leale sparlare dell’altro. Poi tornò a concentrarsi sulla ragazza per parlarle con la peggior faccia da schiaffi: “Vedi, sono divertente anche quando non ci sono!”

“Io direi ridicolo più che divertente..”

“Non ti crede nessuno babe” le disse in un soffio. Justin decise di intervenire e riprendere in mano la situazione.

“Avanti Gillian devi ammettere che i tuoi aneddoti sono sempre i più divertenti”

“Tzè! Tu non dovresti aver bisogno di ridicolizzare gli amici per far colpo su una ragazza!”

“L’ho imparato da te. Sei tu che andavi in giro a dire alle ragazze che ero gay perché temevi la concorrenza!”

“Non l’ho mai fatto!” Rispose quello offeso!

“Ah si? Perché sai.. mentre eri in Nevada abbiamo incontrato Khris e lei sembrava piuttosto convinta di quello che diceva.. ovviamente ho fatto in modo che si ricredesse. E anche Julie era dello stesso parere” Gillian si ritrovò alle strette.

“Ok ok, ammetto che non è stato carino! Ma dopo che ti sei mollato con Karen sei diventato un ciclone!” Justin lo guardò malissimo, sapeva bene che non doveva nominare la sua ex ragazza, che per certi versi rappresentava ancora una ferita aperta per lui.

“Chi è Karen?” Chiese Gin, non l’aveva mai sentita nominare, nonostante fosse uscita parecchio tempo col giro di suo fratello.

Justin tentennò e Gillian non perse tempo “La sua ex ragazza.. quanto siete stati insieme? Due? Tre anni?” “Tre anni e mezzo” Rispose l’altro mogio.

“Però.. è un sacco di tempo” Commentò Gin. Non aveva mai pensato a Justin come a un ragazzo da fidanzamento, l’aveva conosciuto e ne aveva sempre sentito parlare come di uno bravo che se ne girava otto la settimana. “Già.. ma in ogni caso ci siamo lasciati quindi.. Cambiamo argomento. Questo non è granché interessante”

“Io invece lo trovo molto interessante! Come mai vi eravate lasciati? Se ne era andata con un altro?” Justin era chiaramente in difficoltà. Guardava torvo Gillian che senza pietà gli riportava alla mente ricordi spiacevoli. Gin se ne accorse e non gradì affatto il suo comportamento.

“Gillian finiscila, ha già detto che non ne vuole parlare” Disse secca guardandolo male. Justin la guardò sorridendo e avvicinandosi a lei le mise un braccio intorno al fianco, tirandola verso di sé e facendo appoggiare la sua schiena al suo petto. Sfidò l’amico con gli occhi.

“Visto Gillian, lei ci è arrivata subito”

Gillian si stava divorando il fegato davanti a quella scena. Doveva deporre l’ascia di guerra o sarebbe finita male.

“Ok ok. Scusa. Cambiamo argomento.. ehi! Volete qualcosa da bere? Tra vodka lemon per favore!” si avvicinò anche lui a Gin, posandole una mano sul fianco libero. Gin non capiva più nulla.. era incredibile come quei due stessero esplicitamente corteggiandola!

“Se non sbaglio è il tuo cocktail preferito no?” Disse lui con voce calda e sensuale. La mora lo guardò maliziosa limitandosi ad annuire. Gillian guardò l’amico. Justin incrociò il suo sguardo e capì. Ci rifletté un attimo su.. poi annuì sorridendo. La riccia notò il cambio di espressione nel volto di Gillian, perché quello di Justin non riusciva a vederlo in quella posizione, ma non ce n’era bisogno, capì perfettamente cosa sarebbe successo. Sorrise soddisfatta.. in fondo, perché scegliere quando poteva averlo tutti e due?

 

***

 

Intanto Giada era rimasta al tavolo a chiacchierare con gli altri. Ogni tanto sbirciava in direzione del trio fermo al bancone. Guardò ancora una volta in quella direzione e sentì Cash parlare vicino al suo orecchio “Conoscendo Gin non tornano” Disse ridacchiando, la bionda sorrise e si girò verso di lui pronta a dire qualcosa, ma le parole non le uscirono di bocca quando si accorse di quanto effettivamente il viso del moro le stesse vicino. Studiò i suoi occhi neri, la linea del suo naso e rimase qualche secondo a studiare quelle labbra carnose, così simili a quelle del padre e della sorella.. ma inevitabilmente molto più invitanti. Inconsciamente si morse leggermente il labbro inferiore. Cash la guardava con occhi colmi di desiderio, seguendo il movimento dei denti bianchi che stringevano la carne del labbro inferiore di lei.

“Usciamo a fumare una sigaretta” Non era una domanda, non avrebbe avuto bisogno di risposta. Si alzò, prendendo la bionda per mano e invitandola a seguirlo. Nemmeno si accorse dei commenti che si alzarono dagli altri seduti al tavolo.. anche se non si può dire lo stesso di Giada, che arrossì fino alle punte dei capelli.

Cash puntò dritto l’uscita del locale. Una volta in strada respirò l’aria della sera e spostatosi dalla massa di gente che sostava nei pressi dell’ingresso si appoggiò a un muro, trascinando la bionda verso di sé e posandole le mani sui fianchi.

“Eccoci qui”

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: Liz_Eagle