10- GOING OFF THE RAILS ON A CRAZY TRAIN
Il Rainbow non era un ambiente
più tranquillo del Whiskey a go-go a quell’ora. Le due ragazze esibirono
nuovamente i loro documenti falsi e si sedettero ad un tavolo centrale,
ordinando da bere e ridendo delle battute dei ragazzi della squadra di nuoto.
“Ahahah! Mark si stava per
mettere a piangere quando ha capito che non saremmo andate con loro! Gli hai
spezzato il cuore Gin!”
“Non è vero! Sa perfettamente
che tra noi non c’è niente e se una sera non mi va di seguirlo non lo seguo!”
“Ma che c’entra? Non ho mica
detto che ti controlla! Solo era chiaro che avesse voglia di finire con te la
serata! Non mi sarei sorpresa se ti avesse chiesto di andare a casa con lui
invece che seguire gli altri!”
“Beh dovrebbe sapere che non
sono sempre libera per lui!”
“Ma se ti ci sei strusciata
contro tutta la sera! Chiunque avrebbe pensato che avevi secondi fini!”
“Ma parli tu poi? Tu e Harry
vi siete sussurrati cose all’orecchio per tutto il tempo! Poi ti stupisci se
dico che piaci ai ragazzi!” Le due cominciarono a ridere senza un buon motivo.
Ad un certo punto Giada prese
un profondo respiro e si alzò: “Devo andare in bagno. Torno subito” e si
allontanò dal tavolo.
I bagni del locale non erano
certo splendenti, ma Giada non si scandalizzava per così poco. Qualche minuto e
tornò nella sala principale, facendo lo slalom tra la folla per raggiungere l’amica
al tavolo. Ma quando superò un ragazzo castano si accorse che l’amica non era
più sola. Di fianco a lei stava un bel ragazzo castano che sembrava conoscerla,
anche se lei non sembrava così felice di vederlo. Poteva sentirla urlare da lì
e sebbene non amasse intromettersi si avvicinò ulteriormente al tavolo per
capire se c’era qualcosa che non andava.
“Ti ho detto di sparire
Gillian!”
“Avanti Gin! Perché sei così
scontrosa?”
“Vediamo, forse perché non mi
hai detto di essere fidanzato prima che andassimo a letto insieme! Hai
aspettato che la tua stupida ragazza mi trovasse e provasse a picchiarmi! Razza
di idiota!” “Non potevo mica dirtelo! E poi che ne sapevo che quella pazza
sarebbe venuta a cercarti!” “Magari la prossima volta che vuoi informare mio
fratello di aver tradito la tua ragazza potresti controllare a chi mandi il
messaggio! E non serve che tu scriva nome cognome e codice fiscale!” “Mi
perdoni?” Chiese lui avvicinando il volto a quello di Gin, che non si spostò di
un millimetro. Giada a quel punto fece per allontanarsi, convinta che i due
avessero bisogno di un po’ di privacy. La mora la vide con la coda dell’occhio
e colse la palla al balzo: “Giada! Sei tornata, siediti! Ecco Gillian, non sono
sola quindi vattene” Il ragazzo guardò per un attimo l’italiana mentre questa
si sedeva al tavolo. Che fosse lei? “Cash conosce questa ragazza?” Chiese
allora a Gin “Si perché?” “Ah! Ora si spiega tutto! Aspettate qui un secondo!”
e partì a razzo perdendosi tra la folla.
“Chi è?” chiese subito la
bionda all’altra.
Quella sbuffò sonoramente: “Un
amico di Cash. E indovina un po’? Non siamo in buoni rapporti..” tagliò corto
quella.
“Come mai? Che hai un passato
con lui l’ho intuito subito.. ma cos’è sta storia della ragazza che voleva
menarti?”
“Non è che voleva menarmi. Ha
letteralmente tentato di farlo! Ma io ho fatto arti marziali per anni e lei era
piuttosto gracilina. Sapevo che lui si era trasferito in Nevada. Non so cosa ci
faccia qui..” Disse quella mogia. Giada stava per chiederle se era in qualche
modo sentimentalmente ancora attaccata al ragazzo. Ma quello spuntò alle sue
spalle all’improvviso. E non era solo.
Giada arrossì fino alle punte
dei capelli quando riconobbe la figura di fianco a lui che la guardava
sorridendo. “Perfetto” commentò Gin. Gillian si sedette di fianco alla mora,
mentre Cash non si era ancora azzardato a fare un passo, semplicemente era
rimasto un attimo fermo a guardare la bionda.
“Ciao”
“Ciao..”
“Ciao fratellone. Chissà
perché non mi stupisco di vederti qui.” Cash distolse lo sguardo dalla bionda
per rispondere alla sorella: “Di che ti dovresti stupire? Te l’avevo detto che
sarei stato qui stasera. Al massimo sono io a dover essere sorpreso” intanto si
sedette di fianco a Giada.
“Si lo so che me l’avevi
detto, ma non sapevo ci fosse anche lui” rispose la mora lanciando
un’occhiataccia a Gillian “..altrimenti saremmo andate da un’altra parte”
concluse acida.
“Non fare l’antipatica Gin.
Non rovinare la serata” la riprese il fratello, che era assolutamente
intenzionato a godersi quell’incontro.
“Si si ok.. mi tratterrò”
“Brava tesoro! Vedi? Mi hai già perdonato ammettilo!” Gillian la guardò con un
sorriso da ebete di fronte al quale la mora gettò le armi e scoppiò a ridere.
In fondo fino a quel momento si era divertita. Giada aveva il diritto di
viversi una bella serata con quello che lei sapeva benissimo essere un ragazzo
che le piaceva. E poi infondo Gillian l’aveva sempre fatta ridere molto. Forse
non era così una cattiva idea quella di sotterrare l’ascia di guerra.
***
“Non ci credo neanche se lo
vedo! Figurati se non sei mai andato a vedere uno spogliarello con tutto il
tempo che sei stato a Las Vegas!” “Te lo giuro! Mai e poi mai! Per chi mi hai
preso?” I ragazzi chiacchieravano e ridevano tranquillamente. Gillian teneva alta
l’ilarità generale con tutte le sue battute! Non si poteva non ridere davanti
alla faccia tosta con la quale sosteneva di non aver mai visto uno spogliarello
a Las Vegas. Cash e Giada erano piegati in due dal ridere!
Il moro avrebbe voluto parlare
da solo con lei, per conoscerla meglio e magari perché no.. farsi avanti un
minimo. Ma aspettava l’occasione giusta, non sarebbe stato carino allontanarsi
improvvisamente dall’amico e dalla sorella. Non voleva forzare le cose. E poi..
visto come rideva Gin probabilmente sarebbe stata proprio lei a fornirgli
l’occasione perfetta.
“Per il puttaniere che sei!”
Rispose la mora ridendo.
“Cash! Difendimi fratello!”
Disse quello dando un colpo sul braccio dell’amico “dille che non sono un
puttaniere!”
Cash tentò di farsi serio:
“Beh..” ma scoppiò subito a ridere! “Nah.. non vali niente man!”
Tutto il tavolo rideva di
gusto! “Ci rinuncio.. cambiamo argomento.. ehi tu! Biondina che prendi parte a
quest’ingiustizia contro di me! Raccontaci un po’ qualcosa!” Giada tornò seria
sentendosi chiamata in causa, arrossì leggermente sentendo già lo sguardo di
Cash su di sé.
“Che vuoi che racconti! Io
l’ho visto uno spogliarello!” Disse ridacchiando. Le risate ancora una volta si
sprecarono.
“Avrebbero tutti preferito che
lo facessi! Credimi piccola!” Cash guardò male l’amico. Va bene ridere e
scherzare ma non voleva che cominciasse a fare il cascamorto con Giada. Spesso
non lo faceva neanche di proposito ma Cash conosceva bene la sua influenza
sulle donne: era meglio non correre il rischio.
Ad un tratto quattro ragazzi
si avvicinarono al tavolo. Gin spostò subito lo sguardo da Gillian ad un altro
bel ragazzo castano. La cosa non sfuggì a Gillian che subito si scaldò; era
tornato nelle grazie della mora, chi cazzo rompeva proprio in quel momento? Poi
si accorse che era Justin l’interessato. Erano vecchi amici, dopotutto prima di
partire per il Nevada aveva fatto parte della compagnia di Cash, ormai quei
quattro erano quasi fratelli per lui. Si alzò insieme a Cash per dare i
benvenuto ai nuovi arrivati e fu fatto l’ennesimo giro di presentazioni per
Giada. I quattro si unirono al loro tavolo e Gin si ritrovò seduta tra Justin e
Gillian. Giada la guardava in modo eloquente, si vedeva lontano un miglio che
la mora non avrebbe potuto ritrovarsi in posto migliore. Ora non le restava che
scegliere con quale dei due ragazzi concludere la serata.
Gillian dal canto suo stava
sempre peggio; fosse stato uno qualunque a provarci con Gin quella sera gli
avrebbe detto qualcosa, risolvendo la questione probabilmente con una
scazzottata. Ma Justin era suo amico! Non poteva credere che Gin se ne stesse
lì a ridere complice con l’amico come poco prima faceva con lui! Guardò Justin
da dietro le spalle della ragazza e incrociò il suo sguardo. Negli occhi dell’amico
leggeva che anche lui aveva perfettamente capito qual era la situazione. Si
sorrisero; se la sarebbero giocata da gentiluomini, a suon di drink offerti e
moine.
Nel frattempo Giada era alle
prese con le abbondanti attenzioni che riceveva dagli altri ragazzi. Cash non
ne era felice, ma non poteva nemmeno pretendere niente, quindi si limitò a
rivolgerle le sue attenzioni alla pari degli amici, confortato dagli sguardi
che la bionda gli riservava.
“Ti va di bere qualcosa?”
Chiese a un tratto Justin a Gin. A Gillian uscirono gli occhi fuori dalle
orbite! E per poco non si mise a urlare quando la riccia accettò l’invito,
alzandosi con l’amico e seguendolo verso il bancone. Lui li seguiva con gli
occhi, indeciso sul da farsi.. finché da cazzone qual era non decise di
seguirli, senza farsi troppi problemi per le eventuali reazioni dell’amico di
sempre.
Si avvicinò a Gin che rideva
per una battuta dell’altro da dietro, avvicinandosi al suo collo e parlando
abbastanza ad alta voce da farsi sentire da entrambi.
“Fate ridere anche me!” Gin si
girò guardandolo male, quell’intrusione non ci voleva. Anche se in fondo non
poteva dire che le dispiacesse seriamente. Due uomini che litigavano per lei..
il sogno di moltissime donne. Sorrise beffarda girandosi verso di lui, i visi
molto vicini: “Ti prendevamo in giro” disse maligna.
Gillian mandò un lampo all’amico;
non era leale sparlare dell’altro. Poi tornò a concentrarsi sulla ragazza per
parlarle con la peggior faccia da schiaffi: “Vedi, sono divertente anche quando
non ci sono!”
“Io direi ridicolo più che
divertente..”
“Non ti crede nessuno babe” le
disse in un soffio. Justin decise di intervenire e riprendere in mano la
situazione.
“Avanti Gillian devi ammettere
che i tuoi aneddoti sono sempre i più divertenti”
“Tzè! Tu non dovresti aver
bisogno di ridicolizzare gli amici per far colpo su una ragazza!”
“L’ho imparato da te. Sei tu
che andavi in giro a dire alle ragazze che ero gay perché temevi la
concorrenza!”
“Non l’ho mai fatto!” Rispose
quello offeso!
“Ah si? Perché sai.. mentre
eri in Nevada abbiamo incontrato Khris e lei sembrava piuttosto convinta di quello
che diceva.. ovviamente ho fatto in modo che si ricredesse. E anche Julie era
dello stesso parere” Gillian si ritrovò alle strette.
“Ok ok, ammetto che non è
stato carino! Ma dopo che ti sei mollato con Karen sei diventato un ciclone!”
Justin lo guardò malissimo, sapeva bene che non doveva nominare la sua ex
ragazza, che per certi versi rappresentava ancora una ferita aperta per lui.
“Chi è Karen?” Chiese Gin, non
l’aveva mai sentita nominare, nonostante fosse uscita parecchio tempo col giro
di suo fratello.
Justin tentennò e Gillian non
perse tempo “La sua ex ragazza.. quanto siete stati insieme? Due? Tre anni?” “Tre
anni e mezzo” Rispose l’altro mogio.
“Però.. è un sacco di tempo”
Commentò Gin. Non aveva mai pensato a Justin come a un ragazzo da fidanzamento,
l’aveva conosciuto e ne aveva sempre sentito parlare come di uno bravo che se
ne girava otto la settimana. “Già.. ma in ogni caso ci siamo lasciati quindi..
Cambiamo argomento. Questo non è granché interessante”
“Io invece lo trovo molto
interessante! Come mai vi eravate lasciati? Se ne era andata con un altro?” Justin
era chiaramente in difficoltà. Guardava torvo Gillian che senza pietà gli
riportava alla mente ricordi spiacevoli. Gin se ne accorse e non gradì affatto
il suo comportamento.
“Gillian finiscila, ha già
detto che non ne vuole parlare” Disse secca guardandolo male. Justin la guardò
sorridendo e avvicinandosi a lei le mise un braccio intorno al fianco, tirandola
verso di sé e facendo appoggiare la sua schiena al suo petto. Sfidò l’amico con
gli occhi.
“Visto Gillian, lei ci è
arrivata subito”
Gillian si stava divorando il
fegato davanti a quella scena. Doveva deporre l’ascia di guerra o sarebbe
finita male.
“Ok ok. Scusa. Cambiamo argomento..
ehi! Volete qualcosa da bere? Tra vodka lemon per favore!” si avvicinò anche
lui a Gin, posandole una mano sul fianco libero. Gin non capiva più nulla.. era
incredibile come quei due stessero esplicitamente corteggiandola!
“Se non sbaglio è il tuo
cocktail preferito no?” Disse lui con voce calda e sensuale. La mora lo guardò
maliziosa limitandosi ad annuire. Gillian guardò l’amico. Justin incrociò il
suo sguardo e capì. Ci rifletté un attimo su.. poi annuì sorridendo. La riccia
notò il cambio di espressione nel volto di Gillian, perché quello di Justin non
riusciva a vederlo in quella posizione, ma non ce n’era bisogno, capì
perfettamente cosa sarebbe successo. Sorrise soddisfatta.. in fondo, perché scegliere
quando poteva averlo tutti e due?
***
Intanto Giada era rimasta al
tavolo a chiacchierare con gli altri. Ogni tanto sbirciava in direzione del
trio fermo al bancone. Guardò ancora una volta in quella direzione e sentì Cash
parlare vicino al suo orecchio “Conoscendo Gin non tornano” Disse ridacchiando,
la bionda sorrise e si girò verso di lui pronta a dire qualcosa, ma le parole
non le uscirono di bocca quando si accorse di quanto effettivamente il viso del
moro le stesse vicino. Studiò i suoi occhi neri, la linea del suo naso e rimase
qualche secondo a studiare quelle labbra carnose, così simili a quelle del
padre e della sorella.. ma inevitabilmente molto più invitanti. Inconsciamente
si morse leggermente il labbro inferiore. Cash la guardava con occhi colmi di
desiderio, seguendo il movimento dei denti bianchi che stringevano la carne del
labbro inferiore di lei.
“Usciamo a fumare una
sigaretta” Non era una domanda, non avrebbe avuto bisogno di risposta. Si alzò,
prendendo la bionda per mano e invitandola a seguirlo. Nemmeno si accorse dei
commenti che si alzarono dagli altri seduti al tavolo.. anche se non si può
dire lo stesso di Giada, che arrossì fino alle punte dei capelli.
Cash puntò dritto l’uscita del
locale. Una volta in strada respirò l’aria della sera e spostatosi dalla massa
di gente che sostava nei pressi dell’ingresso si appoggiò a un muro,
trascinando la bionda verso di sé e posandole le mani sui fianchi.
“Eccoci qui”