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Autore: Julia of Elaja    16/12/2012    2 recensioni
Brianne Swanson, avvenente ragazza di soli venticinque anni, è l'amante di Tom Riddle, affascinante trentasettenne che da tempo ormai è conosciuto come il Signore Oscuro, Lord Voldemort.
Com'è nato il loro amore? E, soprattutto, può definirsi amore un sentimento che lega questa ragazza ad un uomo che pare non provare alcuna pietà per la morte degli innocenti, anzi ne trae godimento?
Una relazione sofferta, segreta, tenuta nascosta a tutti tranne che ai più fedeli.
Una relazione dalla quale nascerà una figlia. (Per saperne di più, leggete l'altra mia storia: "Harry Potter e l'ultima profezia".)
Una storia forte, sofferta. Una storia che si conclude nella maniera più tragica possibile.
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Maggio 1955
 
Brianne aprì gli occhi: si ritrovò a fissare il soffitto del suo baldacchino, rosso e dorato.
“Buongiorno!”.
La voce di Morgana, squillante, aveva raggiunto le sue orecchie e lei si era messa a sedere.
“Buondì Morgana!” rispose, stropicciandosi gli occhi “Che lezioni abbiamo stamane?”
“Erbologia tra venti minuti.”
Brianne si bloccò: “COSA?” urlò, scaraventandosi fuori dal letto e prendendo la sua divisa in fretta e furia, mentre entrava nel bagno e faceva scorrere l’acqua del rubinetto.
“Ehi, ti ho vista dormire beata come un angioletto e ho pensato che per oggi tu preferissi rimanere a letto!” scherzò l’amica “Altrimenti ti avrei svegliata prima!”
Brianne la guardò con un sopracciglio inarcato, segno di irascibilità.
Morgana scoppiò a ridere: “Ci sei cascata, ah ah ah, manca ancora un’ora all’inizio delle lezioni!”.
Brianne spalancò la bocca: “Morgana Howarth! Sei una grandissima……” si bloccò “Be’ dovrei cruciarti per un tale affronto, ma ti risparmierò. Semplicemente, mi limiterò a farti uno scherzo con i fiocchi la prossima volta. E sai che quando te ne faccio uno, è sempre molto…plateale.”
Morgana deglutì rumorosamente: l’ultima volta se la ricordava bene….la ragazza aveva detto a Pix che Morgana era innamorata persa di lui e il Poltergeist non aveva fatto altro se non rincorrerla per tutta la scuola e minacciare di baciarla davanti a tutti. Un episodio assai sgradevole, ma che aveva scatenato le ilarità dell’intera scuola.
“Sei stata spregevole, l’ultima volta. Hai ferito i sentimenti di Pix!” scherzò Morgana.
Brianne scoppiò a ridere, mentre si gettava l’acqua fresca sul viso.
Nel giro di qualche minuto, la ragazza era pulita e vestita; le due amiche si diressero quindi in Sala Grande per la colazione.
“Ciao bellezze!” esclamò un ragazzo di Serpeverde vedendole passare.
“Smamma, Bilius!” esclamò Morgana, mentre Brianne si limitava a sorridere e salutare con un risolino.
“Oh, Morgana, sei sempre così acida con chiunque ci faccia dei complimenti!” puntualizzò Brianne, ancora intenta a guardare il ragazzo.
“Sono così patetici, Brianne! Capisco che siamo le più belle della scuola, ma devono anche lasciarci un po’ respirare! Troppi complimenti!” sbuffò Morgana, con tono scherzoso.
Le due arrivarono in Sala Grande, sedendosi affianco ad altri amici Grifondoro.
“Buongiorno ragazze!” le salutò un avvenente ragazzo moro, accanto al quale si sedette Morgana.
“Buongiorno Ted!” gli rispose Morgana, con tono sognante e sguardo perso.
“Sei bellissima come sempre, Morgana!” le disse lusinghiero lui, accarezzandole i lunghi capelli “Ehi, Brianne, buongiorno anche a te! Come mai così mattiniera oggi? Di solito sei sempre in ritardo!”.
Brianne sbuffò, guardando l’amica, poi gli rispose in tono seccato: “Sai com’è, la tua fidanzata mi ha svegliato dicendomi che mancavano solo venti minuti ad Erbologia, quando in realtà ci voleva ancora un’ora!!”. Quando finì di parlare il suo tono di voce si era decisamente alzato.
Morgana e Ted scoppiarono a ridere, e Brianne con loro.
“Cosa c’è di buono da mangiare?? Ah, toast!!Li adoro! C’è del bacon lì?” chiese Brianne a Ted, mentre iniziava a servirsi per la colazione.
Ted le passò un vassoio colmo di bacon e la ragazza ne prese in abbondanza.
“Accidenti, mangi come un esercito e non ingrassi mai! Qual è il tuo segreto? Qualche incantesimo dimagrante?” esordì un ragazzo seduto di fronte a lei.
“Nessun segreto, Greg! Ho il metabolismo accelerato!” rispose lei, mentre attaccava con ingordigia le uova e il bacon.
Greg, Ted e Morgana la guardavano increduli. “Accidenti….be’ buon appetito!”
“Craffie!” mugolò lei con la bocca piena di cibo.
Quando entrambe le ragazze ebbero finito di mangiare, Brianne chiese a Morgana di tornare su nella Sala Comune per prendere tutto il necessario per la lezione di Erbologia.
“Sai, Bri, credo che Greg abbia un debole per te…” osservò Morgana, mentre erano su nel dormitorio.
Brianne, intenta a cercare il suo libro di Erbologia nel disordine del suo baule, le rispose: “Tu dici? Be’ è carino, ma a me non piace poi così tanto… insomma, vorrei qualcuno un po’ più…” esitò.
“Un po’ più cosa?”
“Grande, ecco! Vorrei un ragazzo un po’ più grande e maturo al mio fianco, non un sedicenne!”.
Morgana scosse la testa: “Brianne, abbiamo solo sedici anni! Cosa vorresti, un trentenne al tuo fianco?”
“Be’… si!”
Le due ragazze si guardarono: Brianne aveva l’espressione di una ladra colta in flagrante.
“Ma sei matta?” le disse Morgana, stupita.
“No, ne sono convinta. E come ben sai, ne conosco di ragazzi! Sono tutti miei buoni amici, ma sono così immaturi… io ho bisogno di un vero uomo al mio fianco!” disse lei, con tono sognante.
Morgana si sedette sul letto dell’amica, facendole cenno di prendere posto affianco a lei.
Brianne, una volta seduta, riprese a parlare: “Vedi, Morgana, io voglio un amore bello, importante, maturo. Voglio che il mio primo amore sia quello definitivo. Quello che sarà per sempre….hai presente, no? “Finché morte non vi separi” proprio come i miei genitori!”
“Ma Bri, ti rendi conto che a volte la differenza d’età può essere un problema? Lui magari ha un’altra mentalità, da adulto, e tu invece hai solo sedici anni! Insomma, sarebbe difficile andare d’accordo... prendi me e Ted! Lui ha solo un anno in più rispetto a me, eppure quante volte mi riprende, dicendomi che mi comporto come una bambina?Quante liti facciamo perché abbiamo punti di vista diversi? L’amore non è una cosa semplice, Bri… figurarsi con uno più grande!”.
“Non lo so, Morgana, ma io sento che è scritto nel mio destino: il mio amore sarà un uomo, non un ragazzino!”.
Detto questo Brianne si alzò “Ora, vogliamo andare? Quanto manca alla lezione?”
Morgana guardò il suo orologio magico, poi esclamò: “Oh no! Siamo in ritardo!!”
“No! Non oggi che mi sono svegliata presto!!” ribattè Brianne, precipitandosi assieme all’amica giù per le scale del dormitorio.
Appena fuori dalla Sala Comune di Grifondoro, presero a scendere le sette rampe di scale che conducevano al piano terra; di lì, si sarebbero dirette verso le vicine serre di Erbologia.
“Oh, accidenti, non è giusto!” stava urlando Brianne “Io oggi mi sono svegliata un’ora prima, e adesso mi ritrovo in ritardo come al solito!”
“Zitta e risparmia il fiato, Bri!”
“Io ce l’ho il fiato!”
“Forse anche troppo!” scherzò Morgana.
Erano tra il primo piano e il piano terra; una figura solitaria stava salendo le scale, con passo lento e pacato. Un ragazzo alto, con uno strano pallore cadaverico, capelli scuri ad incorniciargli il volto.
Morgana evitò lo sconosciuto, con un abile saltello; Brianne, da sempre più impacciata, lo prese in pieno.
“Ma che…!!”.
Morgana si voltò: e si ritrovò ad assistere ad una scena alquanto curiosa.
Brianne era stesa a terra, le gambe rivolte verso le scale, e rideva imbarazzata.
Lo sconosciuto, invece, era scivolato e sembrava alquanto infastidito. Dal suo sguardo irato, Morgana giurò che stava per lanciare una maledizione alla sua amica.
Tuttavia, quello si alzò ostentando un'espressione di superiorità, si risistemò il suo mantello da viaggio e esclamò, rivolto a Brianne “Sta più attenta a dove vai, ragazzina.”
Brianne smise di ridere all’improvviso: la sua espressione mutò, gli occhi le brillarono.
Morgana capì all’istante cosa stava succedendo; Brianne, dal canto suo, non riusciva a capire nulla.
Il suo cuore aveva preso a batterle all’impazzata: sentiva la sua pelle diventare bollente, poi gelata, le gambe tremarle e il respiro farsi più affannoso.
“Colpa della caduta?” si chiese.
Ma la vera colpa era del ragazzo.
Alto, occhi scuri e sottili, capelli corvini, pelle perlacea; perfetto. O, almeno, lo era per Brianne.
La ragazza a fatica si alzò da terra, senza spostare lo sguardo dallo splendido sconosciuto.
“Ti-ti c-chiedo scusa..”balbettò, arrossendo vistosamente “Il mio nome è… Brianne” gli porse una mano.
Il ragazzo la guardò attentamente, studiando ogni singolo particolare di lei, a partire dal corpo e a finire con il viso, gli occhi… si soffermò sulla mano tesa. La prese e la baciò.
Brianne diventò ancor più rossa; “Io sono Tom… Tom Riddle.” sussurrò lui.
Poi, come se nulla fosse accaduto, Tom continuò a salire le scale, dirigendosi ai piani superiori.
“Brianne… va tutto bene?” chiese Morgana, preoccupandosi per l’amica che era rimasta a bocca aperta e ansimava.
La ragazza la guardò, esterrefatta.
“Morgana…" disse, con le guance chiazzate di rosso e una mano sul petto che si alzava e abbassava freneticamente "Credo proprio di essermi innamorata.”
   
 
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