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Autore: swagonjames    17/12/2012    7 recensioni
«Mi piace il tuo nuovo modo di vestire» mi disse Zayn.
«Non è una moda!» dissi e mi rigirai continuando a spalmare la marmellata.
*In fondo questa è anche casa mia, posso stare come voglio.* Pensai tranquillizzandomi
«Per chi è il toast?» cambiò discorso
«Niall»
«Buona fortuna allora!» trattenne una risata
Restammo in silenzio per qualche minuto
Poi mise le sue mani attorno ai miei fianchi da dietro
«Me lo fai anche a me?» Chiese, appoggiando il mento sulla mia spalla.
«Togli le mani di lì se non vuoi ritrovartelo in faccia,il toast»
Rise,ma non si mosse di un centimetro
«Togliti, come ti ho già detto.»
Zayn infilò un dito nella marmellata e me la spalmò sul naso. Presi un respiro profondo,posai il coltello,infilai una mano nella marmellata e gliela spalmai in faccia. Lui ne prese un'altra manciata e in un millesimo di secondo, me la spalmò sul petto, sporcando il reggiseno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«...William Shakespeare scrisse Romeo e Giulietta, e nacque in che anno, signorina Evans?»
la voce del professore di letteratura, il professor Brown, mi fece tornare alla realtà.
«emh, 1564» dissi leggermente spaesata, ma sicura della mia risposta.
Ero abbastanza brava di letteratuta, ma il professore cercava sempre di trovarmi impreparata, perché durante le sue lezioni non stavo mai attenta, pur prendendo ottimi voti.
Mi guardai attorno e più della metà della classe dormiva o guardava per aria. Poi il mio sguardo si posò su di lui: Zayn stava seduto curvo, con il telefono in mano a messaggiare con chissà quale ragazza, sicuramente la sua 'nuova preda' pensai. Proprio in quel momento, si girò verso di me, guardandomi dritta negli occhi. Presa dall'imbarazzo, mi girai subito dalla parte opposta, cercando di non fargli capire che lo stavo osservando. In quel momento, capii perché tutte le ragazze della mia scuola gli sbavassero dietro: i suoi capelli neri e lucidi, sempre al loro posto, leggermente scompigliati, in modo naturale, anche se si capiva che dietro c'era tanta cura verso di essi e i suoi occhi, un marrone intenso che ti ipnotizzava. Scossi la testa, cercando di eliminare quei pensieri che avevo appena formulato. Non lui, non Zayn. Non volevo essere un'altra nella sua stupida lista di cretine-ingenue che si innamoravano di lui e venivano fregate dal ragazzo in questione.
Finalmente suonò la campanella, che mi liberò da quella straziante lezione e altri pensieri idioti che avrei potuto ideare. Uscii dalla classe e mi trovai Zayn davanti, che senza dirmi nulla, mi sorrise e mi fece l'occhiolino. *Ok Bella, calmati, credo che si fosse proprio accorto che lo stavo fissando, cazzo*
 
«Ehi Bella!» disse Niall avvicinandosi a me.
Mi limitai a dire il suo nome per salutarlo, in quanto ero occupata a prendermela con un lucchetto arruginito, che non voleva mai aprirsi per farmi posare i libri.
Il biondo si appoggiò con la schiena all'armadietto vicino, guardandomi divertito.
«Qualcosa mi dice che oggi non è la tua giornata»
«No tutto ok, grazie.» Niall capiva quando qualcosa in me non andava. Ero arrabbiata con me stessa per aver anche solo sprecato 1 minuto della mia vita a pensare Zayn. Un tipo del genere non meritava nulla da me.
«Irlandese!» quella voce...mi risuonò nel cervello per non so quanto, l'avrei potuta riconoscere a chilometri di distanza.
«Zayn!» rispose Niall, mentre il moro avanzava verso di noi.
«Tu e la ragazzina non andate a pranzo?» RAGAZZINA? ma chi si crede di essere per chiamarmi così?
«Non ho fame.» risposi irratata.
«Ma-ma io sì» mi disse il biondo facendomi gli occhi dolci
«Vai a mangiare con questo qua.» risposi guardando Zayn
«Ma io voglio stare con te...» continuò Niall.
 
Lo adoravo quand'era così dolce. A scuola Louis non c'era, perché aveva già finito il liceo e Niall era l'unica persona di cui mi potessi fidare veramente all'interno di quel posto che veniva chiamato 'scuola'. Mi stava sempre accanto, perché secondo lui aveva il compito di 'sostituire' Louis quando non c'era.. e questa cosa mi dava leggermente fastidio, ma non troppo.
 
«Ok....» risposi al biondino che continuava a fissarmi con quei suoi occhioni color cielo.
«Grazie, andiamo!» disse schioccandomi un sonoro bacio sulla guancia.
 
«Zaaaaaaaaaayn!» Amy, la troia della scuola si avvicinò verso di noi, o meglio, verso Zayn.
«Vieni a pranzo con noi?» disse attorcigliandosi intorno al dito una cioccia di capelli biondi, tinti.
«No, sono occupato.» le rispose guardandomi.
«Ma chi, con lei?» replicò squadrandomi dalla testa ai piedi in modo schifato.
 Zayn arrossì appena e abbassò lo sguardo.
«Massì, vai a fare compagnia alla Barbie di plastica, io e Niall possiamo fare a meno della tua presenza.» mi trattenni per non saltare addosso a quel pezzo di plastica, perché la domanda non era cosa si fosse rifatta Amy, ma cosa NON si fosse rifatta. La finta bionda mi fulminò con gli occhi, anche se io la ignorai completamente. Guardai Zayn. I suoi occhi marroni mi squadravano con....dispiacere? Nah forse mi ero sbagliata.
Presi per mano Niall e andammo alla mensa.
Mentre il biondo divorava la sua pizza, io mi guardai intorno per cercare Zayn, ma sensa riuscirci. 'Sarà nel bagno a scopare insieme ad Amy' pensai. Oddio, ci ero cascata ancora, stavo ancora pensando a lui...ero forse gelosa? Impossibile.
«Bella tutto apposto?» mi chiese Niall con un po' di pomodoro all' angolo della bocca.
«Sì tutto ok.» risposi prendendo un tovagliolo e pulendogli quelle labbra così carnose ed invitanti.
La campanella di fine-pausa suonò, così mi toccò tornare in classe per l'ultima ora di lezione, matematica, in assoluto la materia che più odiavo. Salutai Niall, che dolcemente mi rispose con un 'mi mancherai' ed entrai in classe. I miei compagni erano già dentro da un pezzo e l' unico posto libero era....no, non quello per favore. Insomma, mi toccò sedermi vicino a Zayn MiScopoLaScuola Malik.
Il moro si girò verso di me, con un sorriso ammiccante, ma io non gli dissi nulla.
«Ei Britney, tutto ok?» mi chiese con voce calda, sussurrandomi.
«Britney? Malik non sono la puttanella che ti sei portato a letto ieri sera, sono Bella, Isabella, la tua compagna di banco, non che, viviamo nella stessa casa.» risposi irritata.
«Guarda che lo so...ti ho chiamata così perché oggi sei assente. E per tua informazione, la ragazza di ieri sera si chiamava..si chiamavaa...»
Interruppi la sua ricerca del nome della zoccola che si era portato a letto la sera passata.
«Senti Zayn, non mi interessa proprio, ok? Ora lasciami in pace.»
«Non dire 'ok', sei irritante.»
«Se tu la smettessi di parlami, la finirei con questi 'ok', OK?»
Scoppiammo entrambi a ridere.
«MALIK, EVANS, VISTO CHE AVETE MOLTA VOGLIA DI RIDERE, ANDATE PURE FUORI DA QUESTA PORTA, NEL CORRIDOIO MAGARI, COSI' NON DISTURBATE LA LEZIONE E I VOSTRI COMPAGNI IMPARERANNO QUALCOSA!»
Mentre ci alzammo, sussurrai al moro:
«Certo ovvio, perché lei crede veramente che qualcuno la stia seguendo..»
Lui rise nuovamente e ci prendemmo un' altra occhiataccia dalla professoressa. Uscimmo da quell' aula e ci incamminammo verso le poltroncine poste alla fine del corridoio.
«alloooora...» ruppe il ghiaccio.
«Capiti spesso fuori dalla classe?» chiese guardando il pavimento.
«ahah ma che domande sono? comunque non molto spesso...a volte, quando mi beccano parlare con qualcuno.»
«Capisco...ahahah»
«Spiritoso! Senti, io me ne vado un attimo al bagno. Con permesso.»
mi alzai sorridendo in modo falso.
In bagno mi sciacquai la faccia, giusto per capire se tutto ciò che stava succedendo fosse stato reale o no. Era tutto vero, avevo un nodo alla gola da paura e non capivo il motivo.
Mi asciugai le mani, mi diedi una sistematina ai capelli ed uscii. Svoltai l'angolo per tornare alle poltroncine dove Zayn mi stava aspettando, ma non feci in tempo a sbattere le ciglia che mi ritrovai con la schiena al muro e i suoi occhi dolci che mi fissavano. Oddio, DOLCI? DOLCI DA QUANDO? Bella attenta, non ti fidare, non cadere nel tranello, non fare la fine di quelle povere illuse...
Distolsi lo sguardo dai suoi occhi e 'magicamente' mi ritrovai a fissare le sue labbra...avrei pagato oro per poter anche solo un attimo assaporarle.
Zayn accorciò sempre di più la distanza tra i nostri visi, disintegrandola ogni secondo che passava...La mia coscienza stava facendo a pugni con il mio cuore.
Improvvisamente una finestra sbattè per il vento, che interruppe il 'nostro' momento, facendomi spaventare.
«Dove eravamo rimasti?» disse sorridendomi maliziosamente.
«Emh...dammi qualche indizio» mi morsi il labbro inferiore, facendo finta di ricondare.
Lo vidi disintegrare quei millimetri che ci dividevano...


Eiiiiiiiiiiiii secsi laaaaaaaaady! (?)
Eccomi con il secondo capitolo, che ne pensate?
Penoso vero? Vabbuò, anche se non mi caga 
nessuno, volevo dirvi che se recensite, dovete
mettere più di 10 parole, se no la recensione
viene contata come messaggio privato.
CON ALMENO 4 RECENSIONI CONTINUO.
   
 
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