A TUTTI I SOPRAVVISSUTI (?) ahahahahahah
ammetto di esserci rimasta un po’ male, in parte speravo che oggi succedesse qualcosa ahahahah
comunque, grazie mille alle persone che hanno cominciato a seguire la storia, significa che a qualcuno piace :’)
ochei basta, mi limito a chiedervi se con questo capitolo vi è venuta voglia di continuare a leggerla :)
besos.

«ciao Louis» risposi abbassando repentinamente lo sguardo, l’immagine di me che piangevo non poteva di certo essere la prima che davo a Louis. Mi voltai verso Jay e le bambine «io.. io vado allora» dissi sorridendo cercando di sembrare il più naturale possibile, Johanna mi guardò con uno sguardo dolce e rammaricato.
«domani vieni ?» mi domandò una Daisy tutta sorridente mentre veniva ad abbracciarmi.
«vediamo dai» le risposi sorridendo.
Sulla porta della cucina c’era Louis che bloccava il passaggio, alzai gli occhi e lo guardai in quelle meravigliose iridi azzurre che madre natura gli aveva regalato. Mi scrutò per quella che sembrò un’eternità, e poi si spostò permettendomi di passare, con la delusione che gli si leggeva negli occhi. Nei miei, invece, cominciavano già a formarsi le lacrime, di quelle che ti promettono una bella notte insonne. Uscita dalla cucina entra nel salotto, dove trovai gli altri quattro che aspettavano il loro amico.
«ehi ciao ! Io sono Har.. » gli feci un gesto della mano per zittirlo, cercando di sembrare meno sgarbata possibile, ma non credo di esserci riuscita.



Dieci secondi dopo che uscì dalla cucina andai in salotto sperando di trovarla a parlare coi ragazzi, ma l’unica cosa che trovai erano gli sguardi perplessi di Harry, Niall, Zayn e Liam.
«però amico, riesci a far piangere le ragazze in neanche quindici secondi» proferì Liam sarcastico.
«oh sta zitto» risposi scazzato io, ancora in subbuglio per l’incontro di poco prima.

Ci sistemammo nelle camere, io e Harry nel letto a castello che avevo nella mia ex camera, Liam, Zayn e Niall nelle due stanze per gli ospiti.
Mamma e le piccole erano andate dai nonni per cena, quindi toccava al nostro stomaco decidere cosa ci sarebbe stato per cena.
«cosa volete da mangiare ?» chiesi immaginando già la risposta.
«pizza !» risposero in coro, presi il telefono e cominciai a digitare il numero della pizzeria «perché non invitiamo la tua amica ?» se ne uscii Zayn.
«no» lo incenerii con lo sguardo, ‘se gli sguardi potessero uccidere’ dicono. Lui alzò le mani e tornò a spaparanzarsi sul divano davanti alla tv. «non ho più fame» dissi lanciando il telefono sulla pancia di Liam, che dalla posizione in cui era fece un salto di due metri per lo spavento.
Salii nella mia stanza e guardai fuori dalla finestra, era esattamente di fronte a quella di Chris, parlavamo un sacco da qui, ed è proprio da qui che Lottie si “è innamorata di lei” si erano conosciute così, una volta che Lottie entrò nella mia stanza mentre parlavo con la mia amica. Ma poi tutto è cambiato.
Quella sera lei non c’era, o comunque non era in camera, chissà cosa stava facendo..
Gli altri mangiarono e guardarono un film, io me ne stavo in camera a rivangare ricordi che mi uccidevano tutte le volte.
All’improvviso la luce della stanza di Chris si accese, mi resi conto che stavo trattenendo il fiato solo quando subito dopo si spense e io sospirai.
«ehi Lou, posso ?» guardai verso la porta e accennai un ‘si’ con la testa quando quella riccioluta di Harry comparve «dai, non puoi prendertela per quello che ha detto Zayn, sai com’è fatto» disse venendo a sedermi in parte a me sul letto.
«è ovvio che non me la sono presa per quello, ormai lo conosco»
«allora cosa c’è ?»
«lascia stare» sospirai dopo un po’.
Ci preparammo per andare a dormire.
«Harry ? » tentai dopo averlo sentito sbadigliare nel letto di sotto.
«mmm.. »
«quella era Chris.. »
«ah.. »
«già, e non credevo che rivederla mi avrebbe fatto quest’effetto. Ma l’ha fatto, capisci ? E poi dopo la frase di Zayn mi sono ricordato di quanto io fossi geloso nei suoi confronti, di quanto mi desse fastidio anche solo che qualcuno la guardasse in un certo modo. Lei era mia Harry.»
«allora riprenditela. »