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Autore: someonelikecris    22/12/2012    10 recensioni
Quanto crudele può essere il mondo delle case discografiche? Quante cose può portarti via? Combatterai, o sarai la loro ennesima pedina?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo TRENTANOVE - The dreams that you dare to dream really do come true
 
 

"Dovresti sbrigarti" le disse Zayn stiracchiandosi ancora un po' tra i cuscini.
Se ne stava sbracato a letto a guardarla correre da una parte all'altra della stanza.
Sembrava che in quella camera fosse passato un tornado, c'erano vestiti ovunque e Zayn non aveva mai visto Sam più nervosa.
"Ripetimi un'altra volta che Harry sarà qui tra dieci minuti e te lo giuro sulla mia vita che sarà l'ultima cosa che dirai!" disse lei voltandosi a guardarlo agitata.
Era davvero così semplice per lui? 
Non c'erano più farfalle nello stomaco della ragazza, c'erano tanti piccoli charizard che si stavano divertendo a farle venire la nausea.
Zayn la guardò trattenendo una risata in bocca, quando Sam lo fulminò di nuovo lui, finalmente, si alzò.
"La vuoi smettere?"  chiese imprigionandole i polsi e avvicinando i loro visi.
"Non sei tu quello che deve presentare il suo..." perchè era ancora così difficile da dire?
Perchè era tremendamente irreale.
"Certo che non devo presentare il mio libro! Sei tu la scrittrice qui" disse lui ridendo.
Il suo libro.
Quella mattina sarebbe stata ospite di Nick Grimshaw per presentare il suo...libro al Breakfast Show.
Quello stesso libro che si era ripromessa sarebbe rimasto chiuso in un cassetto, quel libro che era stato graziato dal sorriso dolcissimo di Deb e dalla sua convinzione.
"C'è tutta la nostra storia lì dentro" poggiò la testa contro il petto di Zayn e si lasciò stringere forte.
"Già lo amano, Sam, hai già venduto tantissimo!"
"E' che io..."
"Non te ne rendi conto, lo so, conosco la sensazione" le baciò i capelli "Ma andrà bene, ok?"
"Si?" le chiese lei non molto convinta.
Lui le baciò il naso "Quanto sei stupida, perchè non dovrebbe?"
La ragazza lo guardò male, un'altra volta.
"Ehi ehi" disse lei "Tu sei abituato a tutto questo, io sono solo...Sam, sono solo Sam!"
Lui rise e le scostò i capelli dal viso. "E qui sbagli, per il mondo adesso sei Samantha Dekker, scrittrice emergente dall'indiscutibile talento".
"Io continuo a ripetere che sia stata una botta di..."
"Ma certo!" disse lui allargando le braccia "Lo dici solo da due mesi, smettila Sam, questa volta la fortuna non c'entra niente, sei brava e basta, ok?!"
Lei abbassò lo sguardo. Lui le alzò il mento.
"Smettila di fare la ragazzina, Sammy e torna ad essere la ragazza forte che sei diventata" disse sorridendo "Andrà bene"
"Dillo di nuovo" sorrise lei.
"Andrà magnificamente e poi Harry sarà con te!"
"Non so quale santo ringraziare per il fatto che lui e Nick siano tanto amici"
"Basta che non ne parli con Louis" disse il moro ridendo e sedendosi sul letto.
Si guardò attorno e afferrò un paio di jeans chiari. Li tirò addosso alla ragazza e "Metti questi, fidati"
Lei obbedì e li infilò.
"Vorrei venire io con te" sussurrò il moro.
"Sai che lo vorrei anche io ma...ne abbiamo già parlato" disse lei provandosi una camicia che si sfilò orripilata.
Era da tre mesi che ormai gli One Direction avevano lasciato la Modest!
La relazione finta del moro era finita qualche settimana dopo, in modo da non fare uscire nè il ragazzo nè la ragazza troppo male da quella storia.
Ma da quel giorno Sam e Zayn avevano deciso che più la loro relazione fosse stata lontana dai media più sarebbe stata forte.
Era già stata avvistata con Harry, uscire con lui non era più un problema, erano amici e tutto il mondo lo sapeva.
Eppure qualcosa continuava a tormentare il moro.
Erano stati avvistati e paparazzati qualche volta, ma come tutte le buone storie di gossip erano stati rimpiazzati da altre star nel giro di pochissimi giorni.
E adesso erano tutti e due su diverse copertine di giornali.
"Ehi" la ragazza si avvicinò al suo viso "Smettila di farti esplodere la testa" lasciò un bacio veloce sulle sue labbra prima di correre in bagno a finire di prepararsi.
Zayn si guardò attorno, voleva fare qualcosa.
Il campanello suonò e lo riportò alla realtà. Corse alla porta e si ritrovò davanti un paio di occhi verdi sorridenti.
"Giorno!" disse il riccio entrando "Spero di non aver interrotto niente" disse squadrando Zayn in mutande.
Il moro rise "Sam sta finendo di prepararsi"
"Beh, tanto siamo già naturalmente in ritardo" disse lui continuando a sorridere "Emozionato?" gli chiese.
"Fiero" rispose il ragazzo "E ho una cosa da proporti" disse lui abbassando la voce e avvicinandosi al riccio.
Non appena il moro cominciò a parlare all'orecchio di Harry un sorriso nacque prepotente tra le sue labbra.
Quante cose stavano cambiando, quanti pezzi stavano finalmente prendendo il loro posto.
Quante tessere mancanti erano state ritrovate.
 
 
 
"Sai?" chiese lei abbassando il finestrino della Range Rover "Credo che questo sia decisamente troppo per una ragazzina cresciuta a Bradford"
Harry osservò i fotografi appostati all'entrata di Radio 1 e tornò indietro con i ricordi alla prima volta che era stato assalito da giornalisti e paparazzi.
Spaventoso, decisamente spaventoso.
Ma Sam ci sarebbe dovuta passare comunque, nessuna persona a lui cara, con la quale si era fatto vedere più di una volta era riuscita a sfuggire a cose del genere.
E adesso Sam era un personaggio pubblico.
"Ehi" disse lui poggiando una mano sulla sua coscia.
"No, ti prego, Harry" cominciò "Non dirmi che andrà bene e tutte quelle altre cose perchè ne ho le orecchie piene"
Lui rise del suo nervosisimo e strinse la presa.
Riaccese la macchina e ripartì. "Dove vai?! Dovevamo essere lì dentro cinque minuti fa!"
"Oh" disse lui tenendo d'occhio la strada "Nick è sempre in ritardo e tu non puoi andare in onda in questo stato" alzò le spalle.
"So che la sto facendo lunga ma.."
"E' completamente normale, Sammy" 
Svoltò in un parcheggio quasi vuoto dato l'orario, era davvero prestino per tutti e due.
Spense la macchina e "Adesso ti rilassi un po', ok?" sorrise.
Lei sospirò. Harry accese la radio e rimase fulminato quando riconobbe le prime note di quella canzone.
Si girò sorridendo verso Sam e la ragazza rimase paralizzata. Harry stava sorridendo come un bambino di cinque anni e immediatamente sentì qualcosa riscaldarsi nel suo petto, ancora una volta quel ragazzo la stava salvando da un attacco di panico.
"Somewhere over the rainbow, way up high, there's a land that I dreamed of once in a lullaby.." intonò con la sua voce bassa.
E Sam giurò di riuscire a sentire ogni suo muscolo cominciare a rilassarsi.
Harry continuava a sorridere e alzò il volume dello stereo.
"Somewhere over the rainbow skies are blue.." si avvicinò al suo orecchio e "And the dreams that you dare to dream really do come true" canticchiò ancora per poi baciarle una guancia.
Si perse in quegli smeraldi e sentì tutti i pensieri negativi scivolarle addosso, non erano più parte di lei.
Non aveva più tempo per pensare a cosa sarebbe potuto andare male, non aveva tempo per i rimpianti.
La sua vita era adesso, era accanto a Zayn, tra i sorrisi e le carezze di Harry e anche tra le sue incertezze.
La sua vita era l'abbraccio silenzioso ma così carico di parole - parole che Louis non riusciva a dire - che il ragazzo le aveva regalato dopo aver letto il suo libro, nel sorriso caldo e carico di significato di Liam, in quelle piccole lacrime preziose che quell'angelo di nome Niall aveva lasciato cadere tra le pagine spiegazzate di "This love is brave", il suo libro.
La sua vita era finalmente accanto a Zayn, alla luce del Sole, senza paura di cadere in abissi profondi, senza lacrime o dolore.
La sua vita era fatta di calore e mai come in quei giorni aveva sentito così bene la presenza di sua madre accanto a lei.
La rivedeva nei sorrisi di Harry tra un impegno e l'altro, sentiva l'amore di sua madre nella voce continuamente sovreccitata di Trisha al telefono.
Riusciva a sentire la sua mamma nell'aria, era una carezza sulle sue guance rosse, era quel raro posto in cui ci si rifugia nell'attimo prima di addormentarsi.
Per anni sua madre non era stata altro che un ricordo doloroso e grigio, sorrise, nel realizzare che ora non era altro che un ricordo con il quale era facile vivere.
Riusciva a sentirla, era accanto a lei.
"Someday I'll wish upon a star and wake up where the clouds are far behind me" Harry le sorrise ancora continuando a cantare e di getto lo fece anche lei, sorrise e strinse forte la mano del suo migliore amico "Where troubles melt like lemon drops, away above the chimney tops, that's where you'll find me"
Ed era così dolorosamente vero. Quando quei due si ritrovavano insieme finivano senza accorgersene in un mondo tutto loro.
Un mondo in cui le ingiustizie non erano accette, un mondo in cui l'amore non può essere nascosto o oscurato, un mondo in cui ognuno può essere quello che vuole, senza paura. Ed era in quel mondo che tutti e due ricucivano le ferite dell'altro.
Quel loro mondo era lì, da qualche parte sopra l'arcobaleno, ed era tutto loro.
"Somewhere over the rainbow bluebirds fly" continuò a cantare lui riaccendendo la macchina e ripartendo.
Sam era pronta, ora era pronta, avrebbe stretto la mano di Harry, avrebbe tenuto ferma l'immagine di Zayn davanti agli occhi.
"Birds fly over the rainbow, why then?" si rivolse alla ragazza che rise "Oh why can't I?" concluse ridendo anche lui.
"Sei pronta Sammy" concluse lui spegnendo lo stereo e la macchina.
"Resterai con me quando scenderò da questa macchina?" chiese indicando i fotografi.
"Fino a quando tu resterai con me" disse lui scendendo.
Sam lo seguì e quando vide dei fotografi avvicinarsi si girò nel panico verso Harry.
"E anche dopo" aggiunse al suo orecchio e sorridendole forte.
Sam sorrise a sua volta e "Andrà bene" disse annuendo.
"Andrà meravigliosamente" Harry sorrise  a qualche fotografo prima di riuscire a entrare negli studi.
 
 

"Harry Styles!" esclamò qualcuno alle spalle della ragazza facendola sobbalzare "Possibile che tu sia sempre dentro questo studio?!" 
Un ragazzo alto e magro dai capelli scuri si avvicinò sorridendo a Harry e lo abbraccio.
"Perchè tu mi inviti, Nick" disse il riccio ridendo "Ecco perchè"
"E tu sei la famosa Samantha!" disse il ragazzo tendendo una mano a Sam che la strinse sorridendo incerta "Ho letto il tuo libro!"
"Davvero?" i suoi occhi si illuminarono.
"Tutto" sorrise lui "E mi chiedo perchè una persona intelligente come te esca con uno come Harry" disse indicandolo.
Il riccio alzò gli occhi al cielo, scosse la testa e si avvicinò alle postazioni.
"Lo sa che in realtà gli voglio bene" sussurrò Nick alla ragazza.
Lei rise e cominciò a guardarsi intorno. Sopra le loro teste spiccava un orologio che segnava due minuti all'inizio del programma.
"Sei nervosa?" le chiese il ragazzo posando un braccio dietro la sua schiena e dirigendola verso la sua postazione.
"Un po'" disse lei sedendosi e cercando di sorridere. Harry era sparito.
"E' giusto che sia così, se non sai cosa dire fammi un cenno ok?" le chiese lui accomodante "Ti salvo io" sorrise ancora una volta prima di sedersi davanti a lei e infilarsi le cuffie.
Sam lo imitò e dopo pochi secondi Harry riapparve sedendosi accanto a lei. 
"Ero al telefono" disse sorridendo "Louis ti saluta, voleva sapere come stavi"
"Di sicuro non saluta me, vero Harry?" gli chiese Nick sogghignando.
Harry rise e si infilò le cuffie schiacciandosi i capelli "Dovreste smetterla di comportarvi come due ragazzine voi due".
"E' più divertente di quanto immagini" continuò il ragazzo prima che qualcuno cominciasse a battere sul vetro.
Nick diede l'ok e cominciò a fare il countdown con le dita.
Tre, due, uno, in onda.
E così come ogni mattina la voce di Nick Grimshaw diede vita al Breakfast Show.
La prima ora di trasmissione stranamente le scivolò tra le dita. 
Il ragazzo era riuscito a metterla a proprio agio e piano piano Sam scoprì anche di amare la radio.
Ora capiva perchè Zayn era euforico quando quella mattina si era diretto a Radio 1 per dirigere il programma con Scott Millis.
Harry accanto a lei rideva delle battute di Nick e cercava di distrarre Sam ogni volta che arrivava il suo turno di parlare.
Il riccio non si era mai beccato tanti pugni come quel giorno. E la ragazza rideva, sembrava che ormai non riuscisse a fare altro.
Ma il momento che più la preoccupava era giunto, Nick stava per dare il via alle telefonate.
Sam non era mai stata una di quelle che non sa reggere il confronto con la gente, a dire la verità era sempre andata in cerca di critiche costruttive durante il suo lavoro nel giornale di Bradford, ma lì nessuno sembrava ascoltarla.
Le prime telefonate furono più che altro di congratulazioni e complimenti, di gente che voleva sapere di più della storia, su come le fosse venuta in mente un'idea del genere.
Ma che poteva rispondere? 
Ormai tutto quello che l'aveva distrutta era nero su bianco, era fuori da lei e dalla sua anima, non poteva più farle del male.
Tutto quello che contava era la sua vita ora, la sua vita con Zayn.
"Concludiamo con un'ultima telefonata, Sam, prima di lasciarci, pronta?" le chiese Nick.
Harry accanto a lei si mosse inquieto. Sam si girò a guardarlo e lo beccò a fissarsi le punte delle scarpe mentre si massaggiava la nuca.
Era nervoso, eccome se lo era, ormai quei gesti li conosceva. "Pronta" disse lei continuando a squadrare Harry che non si decideva ad alzare lo sguardo.
"Chi parla?" chiese Nick pimpante.
"Ehi, ciao Nick" e quella voce le fece spalancare gli occhi.
Si voltò verso Harry che aveva alzato lo sguardo e stava tentando con tutte le sue forze di non scoppiare a riderle in faccia.
Lei lo guardò confusa e Harry scosse la testa. Che diamine stavano combinando quei due?!
"E chi non è se non Zayn Malik!" disse Nick guardando Harry che ormai era tendente ad un rosso scarlatto.
Sam si voltò a guardarlo ancora una volta e fece per afferrargli il braccio ma lui fu più veloce.
Si sfilò le cuffie e corse a rifugiarsi dietro le spalle di Nick che continuava a guardare i due sinceramente divertito.
"Che ci fai sveglio a quest'ora, Zayn? Sappiamo tutti quanto ami dormire"
"Si" disse lui da telefono e Sam riuscì quasi a vedere il sorriso sghembo che gli stava percorrendo le labbra "E' solo che volevo fare i complimenti a una persona per il suo libro"
"Hai letto il libro di questa ragazza?" gli chiese lui consapevole di tutto ormai.
Sam sentiva il suo stomaco contrarsi ogni secondo di più e l'espressione di Harry le faceva venire voglia di strozzarlo.
Perchè non potevano mai dirle niente? Perchè dovevano divertirsi a farle perdere numerosi anni di vita ogni volta?
"L'ho letto" disse "E l'ho vissuto" aggiunse ridendo.
E in quel momento la ragazza sentì la testa davvero troppo leggera. Si portò una mano sulle labbra come a cercare di coprire una sorpresa che però era lampante nei suoi occhi lucidi.
Il battito del suo cuore era ormai roba aliena, mai aveva battuto così forte ed ebbe davvero paura che potesse riuscire ad uscirle dal petto.
Si morse le labbra quando Nick, ridendo, le fece segno di dire qualcosa.
Lei scosse la testa, se avesse provato a parlare in quel momento ne sarebbe uscito solo un suono strozzato.
"Vuoi dirci qualcos'altro, Zayn?" chiese Nick.
Harry continuava a guardarla sorridendo, aveva gli occhi lucidi anche lui.
"Si, magari Nick" disse il moro da dietro la cornetta.
"La radio è tua!"
"Volevo solo dire che per la prima volta nella vostra vita potete credere a quello che leggete" disse rivolgendosi al mondo "E che sono qui fuori, Sam, scusa se non ho resistito".
E allora le gambe della ragazza scattarono senza che il suo cervello avesse detto loro niente.
Si sfilò le cuffie e sotto gli occhi vigili di Harry sfrecciò fuori dallo studio di Radio 1.
Lo vide.
Se ne stava lì davanti, una mano nella tasca del cappotto e l'altra che ancora reggeva il telefono.
Non appena la vide buttò il telefono in tasca e sorrise. Gliel'aveva fatta, un'altra volta.
"Tu!" urlò lei dall'altro lato della strada. 
Decine e decine di persone continuavano a camminare noncuranti di loro,  solo poche si fermarono dopo aver riconosciuto Zayn.
E poi cominciò a correre finendo tra le sue braccia, come sempre pronte ad accoglierla.
"Tu devi smetterla di far correre così forte il mio cuore, devi smetterla di essere così...."
"Così?" chiese lui sorridendo.
"Così te, devi smetterla Zayn, perchè io non ce la faccio, ogni giorno mi sembra di amarti sempre di più, e poi tu fai queste cose e...io.."
"Tu?" rise lui.
"Io sono la ragazza più fortunata del mondo. Devi smetterla, smettila di lasciarti amare così tanto"
Lui rise e scosse la testa. Le carezzò una guancia e poi la baciò, proprio lì, nel bel mezzo di quella Londra caotica, sotto gli occhi di tutti quanti i passanti che cominciarono a fermarsi.
Interruppe il bacio e sussurrò al suo orecchio "E invece dovresti lasciare che io ti ami, perchè è l'unica cosa che so fare bene".
"Ma tu..." cominciò lei.
"Ssshh" la zittì lui "Me lo lascerai fare, Sam?" chiese serio, mentre i suoi occhi nocciola si illuminavano.
"L'hai sempre fatto" disse lei "Non vedo l'ora che tu continui a farlo".
 

FINE.

"I'm nothing if I don't have you. What's the point of being on top,?
All the money in the world, is nothing if I can't pull it on on you. 
So, send the cars back, put the house on the market, and my big dreams too. 
Because it's all so clear, that without you here, I'm the loser of the year. "

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Mettere la spunta a "Completa" è stata una cosa dolorosissima, ve lo giuro.
E scrivere queste righe non sarà facile, ho tante cose in mente che credo la mia testa scoppierà da un momento all'altro.
Quindi, prima di cominciare a non vedere più niente per le lacrime faccio partire i ringraziamenti.
Il primo ed il più grande va alla mia sis, Deb, che ha seguito questa storia da quel lontano 12 Luglio e non l'ha mai mollata. Mi ha spronata, mi ha fatto ridere con i suoi scleri e mi ha fatto anche commuovere con le sue recensioni, sei stata fondamentale Deb.
Ringrazio quel cuppycake di Gio' che mi ha betato davvero tanti capitoli e ha minacciato di prendermi a padellate ogni volta ( <3 ).
Ringrazio Francesca che con ogni recensione mi fa piangere e ridere insieme, sei la dolcezza, io lo dico sempre.
Ringrazio Chia ( <3) e Margherita che si legge anche tutti i miei scleri senza senso, Silvia, Andrea, tutte, tutte quante voi.
Questa storia non avrebbe visto la luce senza di voi, non avete idea delle volte in cui ho pensato di mollarla.
Ma se lo meritavano un Happy Ending, che dite?
Ora la smetto perchè sto piangendo e non è assolutamente normale!
Grazie ancora, tantissimo, a tutti e di tutto, è stata un'esperienza fantastica!

ps: e questa storia non è ancora del tutto finita perchè la mia sis sta preparando qualcosina per noi? Non è fantastico? :'''')
pps: mi dispiace non aver risposto alle recensioni ma sono stata pochissimo a casa questi giorni, risponderò a tutte, promesso <3
  
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