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Autore: Sanae78    24/12/2012    2 recensioni
Raccolta di storie dedicate a Yotaro, il mitico gatto di Taro Misaki.
PS
Le storie non seguono alcun ordine cronologico.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa, Taro Misaki/Tom
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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12 Un Natale da gatto

Ringrazio tutte le persone che leggono le mie storie … buona lettura e buon Natale a tutti!

Sanae78

 

 

“Un Natale da gatto”

di Sanae78

 

 

“Ricordati Yotaro, puoi guardare ma non toccare!”

 

Taro gli aveva parlato con tono deciso e Yotaro sapeva che doveva ubbidire.

Era sera tardi, il ragazzo stava sistemando gli ultimi regali sotto il loto albero, perché l’ indomani sarebbe stato Natale e gli avrebbero aperti.

Yotaro era affascinato da quei pacchetti incartati, così luminosi e brillanti, e, si era subito chiesto, se, tra quelle cose, ci fosse qualcosa anche per lui.

 

“Ci sono anche dei pensieri per te, uno da parte mia e uno da parte di papà.”

 

Quei due si ricordavano sempre di lui, ed, anche se spesso combinava dei guai, continuavano a volergli bene, proprio come il primo giorno in cui lo avevano accolto nella loro casa di Parigi.

 

“Quest’ anno devo dire che sei già stato molto bravo … guarda l’ albero è ancora in piedi e nessuna delle decorazioni è stata rotta.”

 

Taro aveva ragione, perché lui si era comportato davvero bene e aveva lasciato in pace quell’ abete sintetico da cui penzolavano un sacco di cose che lo incuriosivano.

C’ era da dire che ormai era grande ed aveva finalmente capito come doveva comportarsi per essere un gatto degno di quel nome.

E poi l’ affetto e il cibo che riceveva in cambio ne valevano la pena.

Non avrebbe potuto chiedere di più che vivere ancora a lungo insieme a Taro e a suo padre Ichiro.

 

“Forza andiamo a dormire … vieni!”

 

Però Yotaro non aveva nessuna intenzione di seguire il ragazzo come suo solito e si era fermato sedendosi e guardando il suo amico umano con due grandi occhioni che dicevano tutto.

Taro gli si era inginocchiato davanti accarezzandogli dolcemente la testolina: “Ok, ho capito! Stasera preferisci rimanere qui, dico bene Yotaro?”

 

“Meuuu!” Taro ancora una volta l’ aveva capito al volo e Yotaro non poteva far altro che ringraziarlo con un bel concertino di fusa.

 

“Però non combinare guai, mi raccomando! Ci vediamo domani mattina Yotaro!”

 

Poi Taro era sparito nella sua camera e Yotaro era rimasto nella stanza buia, che era solo illuminata dalle luci colorate dell’ albero di Natale.

Yotaro, da buon gatto, non aveva certo paura del buio, infatti, anche senza luci, ci avrebbe visto piuttosto bene, cosa che gli umani non riuscivano mica a fare, senza farsi aiutare da qualche strano aggeggio.

Le carte colorate avevano dei riflessi ancora più affascinanti ed il gatto le guardava estasiato.

In Giappone il Natale non era una festa molto sentita, ma Taro e suo padre amano festeggiarla per starsene un po’ in famiglia tra di loro ed, anche a Yotaro, piaceva molto.

Yotaro sapeva anche la storia di quella festa, perché Taro gliel’ aveva raccontata.

In quella notte sarebbe nato un piccolo essere umano che avrebbe riportato la pace nel mondo.

Questa cosa gli era rimasta impressa ed aveva pensato che, se fosse accaduto di nuovo, forse gli umani avrebbero imparato a rispettarsi di più, avendo rispetto anche il mondo in cui vivevano e gli altri essere viventi che lo dividevano con loro.

Per il momento si accontentava di vedere Taro ed Ichiro più sereni, cosa che rendeva molto felice anche lui.

Comunque aveva promesso che avrebbe ubbidito ed intendeva farlo, quindi si era rannicchiato tra i regali, fino a diventare quasi invisibile e facendosi cullare da un dolce sonno.

 

“Buon Natale papà!”

“Buon Natale Taro!”

 

Quella mattina Taro e suo padre si erano incontrati in corridoio.

 

“E Yotaro?”

“Ha voluto dormire di là papà.”

“Davvero?”

“Si!”

“Allora, andiamo a vedere come sta!”

“Si, papà!”

 

Avevano acceso la luce, senza riuscire a vedere Yotaro nella stanza.

 

“Ma dov’ è Taro?”

“Non lo so, l’ avevo lasciato proprio qui!”

 

Stavano iniziando a preoccuparsi, quando avevano udito un rumore e, da sotto l ‘albero, era sbucato Yotaro, che sfoggiava tutto felice una coda bella alta.

 

“Eccoti finalmente!”

“Adesso ci siamo proprio tutti Taro … dai apriamo i regali!”

 

Taro e suo padre si erano scambiati i doni ed avevano lasciato che Yotaro si divertisse ad aprire i suoi pacchetti.

Il micio aveva faticato un pochino, divertendosi un sacco ad aprire quelle scatole, e, alla fine, si era acciambellato dentro la più piccola, tenendo i suoi nuovi giocattoli nascosti tra le zampe.

 

“Ma guardalo papà, è distrutto!”

“Secondo me gli sono piaciute più le scatole dei regali.”

“Hai ragione papà!”

 

Nella casa risuonavano rida di gioia che rendevano ancora più piacevole il sonno di Yotaro che pensava soddisfatto che, anche quello, sarebbe stato uno splendido Natale da gatto.

 

 

Fine

 

 

Disclaimer

 

I personaggi presenti in questa storia appartengono a Yoichi Takahashi.

 

Note

 

  • Yotaro è un personaggio di Yoichi Takahashi ed appare in una piccola vignetta del volume. 25 di ‘Capitan Tsubasa’ in cui dice ‘Salve, sono Yotaro Misaki!’
  • Yotaro era anche l’ amato gatto di Yoichi Takahashi, e, l’ autore, al termine di ‘Capitan Tsubasa World Youth’ scrive ‘Infine, dopo undici anni di vita insieme, proprio nel periodo in cui finivo questo lavoro, è spirato il mio amato gatto Yotaro, possa riposare in pace …’, Yoichi Takahashi ottobre 1997
  • Questa storia è ispirata dai miei gatti e dalle loro avventure

 

 

 

 

  
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